Sorveglianza
La Corea testa la tecnologia di riconoscimento facciale per le persone persone positive al COVID

Utilizzando oltre 10.000 telecamere di sorveglianza, i funzionari di una città coreana vogliono provare la tecnologia di riconoscimento facciale per spiare le persone positive al COVID-19, monitorando i loro movimenti e assicurandosi che indossino mascherine.
Il programma pilota, lanciato nella città di Bucheon (non lontano dalla capitale Seoul), prevede una forma di tracciamento altamente invasiva.
Il programma prevede l’uso di Intelligenza Artificiale in grado di analizzare i dati visuali da parte dell’immenso numero di telecamere
Il programma prevede l’uso di Intelligenza Artificiale in grado di analizzare i dati visuali da parte dell’immenso numero di telecamere.
Il New York Times riferisce che i «dettagli del sistema in fase di test in Corea del Sud sono stati delineati in una proposta della città di Bucheon che è stata approvata a febbraio dal Ministero federale della scienza e della tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni».
Il massiccio schema di sorveglianza integrerà quello che Reuters ha definito «un aggressivo sistema di tracciamento dei contatti ad alta tecnologia» già in atto in Corea del Sud, che «raccoglie i registri delle carte di credito, i dati sulla posizione dei cellulari e i filmati delle telecamere a circuito chiuso, tra le altre informazioni personali».
«Anche se non acconsentono, il sistema può comunque rintracciarli usando la loro silhouette e i loro vestiti»
Per attuare il programma di face recognition, i funzionari utilizzeranno un ampio catalogo di fotografie personali per identificare i residenti e tenteranno di modificare la programmazione tecnologica per superare la difficoltà di identificare correttamente le persone i cui volti sono parzialmente coperti da mascherine.
L’esistenza e l’uso di un ampio database di fotografie personali accessibile dal governo ha sollevato evidenti problemi di privacy. I funzionari di Bucheon hanno affermato in una proposta che le persone devono acconsentire a inviare le proprie foto e informazioni prima che i dati possano essere utilizzati.
Tuttavia, Reuters ha riferito che, secondo un funzionario, «anche se non acconsentono, il sistema può comunque rintracciarli usando la loro silhouette e i loro vestiti».
Nel frattempo, non è chiaro quali incentivi o pressioni i funzionari utilizzeranno per incoraggiare il consenso a utilizzare il software di riconoscimento facciale completo.
L’uso da parte della Corea del Sud di sistemi di sorveglianza ad alta tecnologia per rintracciare le persone, apparentemente per rallentare la diffusione del COVID-19, è stato denunciato come una discesa nel totalitarismo simile al 1984. Un parlamentare del partito di opposizione in Corea del Sud ha detto a Reuters che il programma è «assolutamente sbagliato».
L’uso di software antropometrici connessi a maxi-sistemi di sorveglianza visiva è, come noto, parte cospicua del sistema di sorveglianza (e repressione) messo in atto dalla Cina, che pure esporta ad altri governi queste tecnologie – e queste politiche.
«Il piano del governo di diventare un Grande Fratello con il pretesto del COVID è un’idea neo-totalitaria», ha affermato Park Dae-chul, un legislatore del partito coreano Potere dei Nazionali.
«È assolutamente sbagliato monitorare e controllare il pubblico tramite telecamere a circuito chiuso utilizzando i soldi dei contribuenti e senza il consenso del pubblico».
Come riportato da Renovatio 21, sistemi avanzati di face recognition sono stati promossi in tutto il mondo.
L’uso di software antropometrici connessi a maxi-sistemi di sorveglianza visiva è, come noto, parte cospicua del sistema di sorveglianza (e repressione) messo in atto dalla Cina, che pure esporta ad altri governi queste tecnologie – e queste politiche.
Un programma di riconoscimento facciale basato su un sistema di telecamere pubbliche è stato implementato ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti.
Non è chiaro quale uso ne stia facendo l’Italia. Parrebbe che algoritmi di face recognition siano stati utilizzati in casi recenti. Lo status legale, ed etico, di tali sistemi (che sono sempre più veloci, efficaci ed economici, come mostra il caso del controverso software ClearviewAI) non pare essere ancora stato pienamente discusso dal Paese
In Argentina, il riconoscimento facciale in tempo reale è stato utilizzato per dare la caccia a bambini sospettati di essere criminali, portando a numerosi arresti errati.
In Gran Bretagna è stata proposto l’uso di sistemi di face recognition per permettere l’ingresso nei pub solo alle persone vaccinate.
I dubbi etici sull’uso di questa tecnologia hanno fatto sì che, già prima della pandemia, alcune grandi aziende informatiche americane riconsiderassero il suo uso.
Non è chiaro quale uso ne stia facendo l’Italia. Parrebbe che algoritmi di face recognition siano stati utilizzati in casi recenti. Lo status legale, ed etico, di tali sistemi (che sono sempre più veloci, efficaci ed economici, come mostra il caso del controverso software ClearviewAI) non pare essere ancora stato pienamente discusso dal Paese.
Sorveglianza
L’Inghilterra sperimenta sistema di pagamento ferroviario tramite tracciamento smartphone della posizione in tempo reale

In Inghilterra verrà lanciato un nuovo sistema di tariffe ferroviarie basato sul GPS che monitorerà gli spostamenti dei passeggeri tramite i loro smartphone e addebiterà loro il costo in un secondo momento, eliminando la necessità di acquistare i biglietti in anticipo. Lo riporta Reclaim the Net.
Sebbene venga promosso come un passo avanti verso un’esperienza di viaggio più semplice ed efficiente, il sistema si basa fondamentalmente sul monitoraggio della posizione in tempo reale, richiamando l’attenzione sul ruolo crescente della sorveglianza nei servizi pubblici di routine.
La sperimentazione è iniziata il 1° settembre sulle tratte ferroviarie dell’East Midlands Railway tra Leicester, Derby e Nottingham. Più avanti nel mese, il servizio sarà esteso ai servizi Northern Rail nello Yorkshire, comprese le fermate di Leeds, Sheffield, Harrogate, Doncaster e Barnsley.
Sono disponibili complessivamente 4.000 posti per coloro che si registrano tramite i siti web degli operatori ferroviari. I partecipanti utilizzeranno un’app che genera un codice a barre da scansionare ai tornelli. Una volta scansionato, il GPS del telefono si attiva, registrando gli spostamenti del passeggero durante la giornata.
Sostieni Renovatio 21
Il sistema calcola quindi il costo in base alla distanza percorsa e fattura il costo al passeggero a fine giornata. Gli operatori affermano che la tariffa sarà sempre la più economica possibile per la tratta percorsa.
Il ministro delle ferrovie, Lord Peter Hendy, ha descritto l’attuale struttura di biglietteria come «troppo complicata e un ammodernamento che avrebbe richiesto molto tempo per essere adattata al XXI secolo (…) Attraverso queste sperimentazioni stiamo facendo proprio questo, rendendo l’acquisto dei biglietti più comodo, più accessibile e più flessibile (…) Mettendo l’esperienza dei passeggeri al centro del nostro processo decisionale, stiamo modernizzando le tariffe e l’emissione dei biglietti, rendendo più semplice e facile per le persone scegliere il treno», ha affermato.
Mentre i funzionari continuano a presentare il progetto come una vittoria in termini di praticità e prezzo, la tecnologia introduce un nuovo livello di sorveglianza di routine in un ambiente di transito già ricco di dati.
La preoccupazione maggiore non riguarda solo la tecnologia in sé, ma la facilità con cui questo tipo di monitoraggio sta diventando routine. Per andare da A a B, ora è necessario generare un registro dettagliato di dove si va, quando si va e con quale frequenza.
Questi dati si accumulano rapidamente e non restano archiviati in un silos. Possono essere associati a nomi, comportamenti, schemi e persino alle persone con cui si viaggia. Con la diffusione di questo tipo di sistema, diventa sempre più difficile evitare un monitoraggio costante negli spazi pubblici.
Non esiste inoltre una linea chiara su come verranno gestiti questi dati. Chi ne avrà accesso, per quanto tempo verranno conservati e per quali altri scopi potrebbero essere utilizzati sono tutte questioni aperte.
Aiuta Renovatio 21
L’idea è tutta una questione di praticità, ma saltare la coda per i biglietti potrebbe comportare la rinuncia al controllo su dove finiscono i propri dati. Una volta registrata la cronologia delle posizioni, difficilmente rimane memorizzata. Può essere condivisa, analizzata e integrata in sistemi che vanno ben oltre i viaggi in treno.
Si tratta di un passo ulteriore verso una società della biosorveglianza totale, di cui è stato un prodromo la pandemia, con vari esempi (in primis, l’Australia), tra cui, sembra, qualche comune italiano, che hanno utilizzato le capacità geolocalizzative degli smartphone per tracciare gli spostamenti fuori casa, allora proibiti, dei cittadini.
Ora, con la scusa dei viaggi in regalo, si attirano gli avventati nella trappola del controllo totale. Il lettore di Renovatio 21 sa che sarà probabilmente lo stesso con l’euro digitale, il cui lancio è sempre più imminente.
«There is no such thing as free cheese» dice un detto anglofono: non esiste una cosa come il formaggio gratis. Cioè, secondo la saggezza murina che manca ai molti roditori come a molti umani, se il formaggio è gratis, probabilmente è una trappola.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Simon via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0
Pensiero
Massacro trans di bambini, ecco lo stragista ideale dei «conservatori». Per un futuro di sorveglianza totale

Sostieni Renovatio 21
‼️🇺🇸 NEW: And there it is;
“I’m about to launch GIDEON, America’s first-ever Ai threat detection platform built for law enforcement.” “It scrapes the internet 24/7 using Israeli-grade ontology…” Pre-crime policing starts NEXT WEEK. 👀 pic.twitter.com/pTQUsMnONx — Diligent Denizen 🇺🇸 (@DiligentDenizen) August 28, 2025
Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Internet
Il nuovo aggiornamento di Instagram eroderà ulteriormente la vostra privacy

I nuovi aggiornamenti di Instagram sono ritenuti come problematici per la privacy degli utenti. Lo riporta Reclaim The Net.
Meta sta lanciando tre nuovi aggiornamenti del social network basato su immagini. Uno di questi «porta la piattaforma in un territorio che dovrebbe far scattare un serio campanello d’allarme per chiunque tenga alla privacy», scrive il sito.
Le prime due modifiche sono relativamente innocue: una nuova opzione per ripubblicare i Reel pubblici e una scheda «Amici» che mostra i post che i tuoi contatti hanno apprezzato o commentato.
La terza è molto più invasiva: la nuova «Friend Map» di Instagram, un sistema di tracciamento in tempo reale che ti consente di condividere la tua posizione esatta con i contatti scelti e di vedere a tua volta la loro.
«Meta lo presenta come un modo per “restare aggiornati con gli amici”, ma il suo vero valore è per l’azienda, non per te» nota Reclaim The Net.
La funzionalità rispecchia la «Snap Map» di Snapchat (società che in passato ha accusato Facebook di copiare le sue funzioni) e verrà introdotta inizialmente negli Stati Uniti prima di essere lanciata a livello globale.
«A differenza di un incontro per un caffè, questo tipo di “connessione” significa fornire a Meta un feed costante su dove ti trovi, quando ci sei e con quale frequenza ci vai» scrive RTN.
Aiuta Renovatio 21
Se attivata, la Friend Map utilizza il GPS del telefono, insieme a segnali Bluetooth e Wi-Fi, per determinare la tua posizione. Se hai già taggato la tua posizione in post o Storie, potresti aver già dato i permessi necessari. Reel, Storie e post taggati possono apparire sulla mappa per 24 ore, insieme alle «Note» dei follower condivisi.
Instagram specifica che la condivisione della posizione è inizialmente disattivata all’apertura della mappa, ma non è chiaro se successivamente verrà chiesto di riattivarla. Una volta concessi i permessi, l’app potrebbe accedere alla tua posizione ogni volta che la usi.
Rivelare la propria posizione in tempo reale è uno dei dati più rivelatori che si possano condividere online. Rivela la propria casa, il proprio posto di lavoro, le proprie abitudini quotidiane e i luoghi che si visitano più spesso. Queste informazioni sono una miniera d’oro per gli inserzionisti, che possono tracciare le proprie abitudini per proporre prodotti mirati, e per i governi, che possono utilizzarle senza mandato se pubblicate pubblicamente.
È stato notato che esiste quindi anche una minaccia concreta dello stalking. Le organizzazioni che si occupano di violenza domestica avvertono da tempo che il monitoraggio della posizione in tempo reale è uno strumento potente a disposizione degli aggressori per monitorare e controllare le vittime. La normalizzazione di questo tipo di sorveglianza aumenta ulteriormente i rischi, soprattutto per i bambini.
«Se ti viene chiesto di abilitare la Mappa Amici, rifiuta» scrive RTN, che dà istruzioni su come disattivarla:
Su Instagram:
Vai a Messaggi.
Tocca “Mappa” in alto.
Apri Impostazioni.
Selezionare “Nessuno” e confermare.
Sul tuo dispositivo:
iOS: in Privacy e sicurezza, rimuovi l’accesso alla posizione di Instagram o disattiva “Condividi la mia posizione”.
Android: nelle impostazioni di localizzazione, rimuovi l’autorizzazione di Instagram o disattiva completamente i servizi di localizzazione.
Non si tratta di una singola funzionalità. Fa parte di una spinta costante delle Big Tech per normalizzare la condivisione di una quantità sempre maggiore di dati personali, con il pretesto di «connessione» e «comodità».
La vostra posizione è preziosa e mantenerla riservata è uno dei modi più efficaci per proteggervi da sorveglianza, tracciamento e profilazione.
«Non è necessario fornire a Meta una mappa in tempo reale della tua vita per rimanere vicino ai tuoi amici. Rifiutare questo tipo di tracciamento non è solo una scelta personale, ma è anche una presa di posizione contro la costante erosione della privacy digitale».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Santeri Viinamäki via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
-
Spirito2 settimane fa
Vescovo messicano «concelebra» la messa con una «sacerdotessa» lesbica anglicana «sposata» che ha ricevuto l’Eucaristia
-
Armi biologiche1 settimana fa
I vaccini COVID «sono armi biologiche» che «hanno provocato danni profondi»: nuovo studio
-
Spirito1 settimana fa
Leone punisca l’omoeresia: mons. Viganò sull’udienza papale concessa a padre Martin
-
Vaccini7 giorni fa
Vaccino COVID, mentre Reuters faceva «fact-cheking sulla «disinformazione» il suo CEO faceva anche parte del CdA di Pfizer
-
Spirito2 settimane fa
Don Giussani, errori ed misteri di Comunione e Liberazione. Una vecchia intervista con Don Ennio Innocenti
-
Gender2 settimane fa
Transessuale fa strage in chiesa in una scuola cattolica: nichilismo, psicofarmaci o possessione demoniaca?
-
Salute2 settimane fa
I malori della 35ª settimana 2025
-
Geopolitica2 settimane fa
Mosca conferma attacchi missilistici ipersonici contro l’Ucraina