Oligarcato
Klaus Schwab dichiara l’alba dell’«era intelligente» al Summit dei governi mondiali

Il fondatore del World Economic Forum (WEF) Klaus Schwab ha dichiarato al World Governments Summit che sta scrivendo un nuovo libro sull’«era intelligente», in cui l’economia sarà basata su «conoscenza, dati e intuizioni intelligenti». Lo riporta The Sociable.
Nel suo discorso al 12° Summit annuale dei governi mondiali a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ora chiamato «Governi nell’era intelligente», Schwab ha affermato che ciò che distingue l’«era intelligente» dalle precedenti ere agricole e industriali è che quest’ultima transizione si sta muovendo a un ritmo esponenziale, mentre le due precedenti erano lineari e hanno richiesto generazioni per seguire il loro corso.
«Stiamo passando dall’era industriale all’era intelligente» ha detto lo Schwab. «Questa transizione verso la nuova era intelligente sarà gestita solo se tutti gli attori della società globale lavoreranno insieme».
Klaus Schwab at World Governments Summit: “We are now moving from the Industrial Age to the Intelligent Age, but there is 1 big difference compared to the 1st transition.. where we had several generations to adapt.. now this transition is happening at exponential speed” #WGS25 pic.twitter.com/EP552kpdRx
— Tim Hinchliffe (@TimHinchliffe) February 11, 2025
«Similmente alla transizione dall’era agricola all’era industriale, ora stiamo passando dall’era industriale all’era intelligente, ma c’è una grande differenza rispetto alla prima transizione […] in cui abbiamo dovuto adattarci per diverse generazioni», ha affermato Schwab.
«Ora, questa transizione sta avvenendo a una velocità esponenziale», ha aggiunto.
Questo nuovo ordine mondiale di cui parla il fondatore del WEF è quello che, secondo lui, cambierà la società per sempre e, invece di basarsi sui beni dell’era agricola o sui prodotti e servizi dell’era industriale, l’economia di questa nuova era intelligente si baserà su «conoscenza, dati e intuizioni intelligenti».
«Ora, in questa nuova era, la base [economica] sarà la conoscenza, i dati e le intuizioni intelligenti», ha affermato Schwab.
“We are living in the transition to a new time which will change everything. It will change how we communicate, how we work, how we live.. Now in this NEW AGE the base will be knowledge, data & intelligent insights” Klaus Schwab, World Governments Summit #WGS25 #WorldGovSummit pic.twitter.com/A4Xc1R3L4H
— Tim Hinchliffe (@TimHinchliffe) February 11, 2025
«Stiamo vivendo la transizione verso una nuova era, che cambierà tutto», ha affermato Schwab, aggiungendo: «Cambierà il modo in cui comunichiamo, lavoriamo, viviamo».
Per l’86enne guru del gruppo estremista di Davos, «i governi devono essere promotori del cambiamento alla velocità della luce» e «devono in particolare collaborare con le imprese» perché «questa transizione verso la nuova era intelligente sarà gestita solo se tutte le parti interessate della società globale lavoreranno insieme».
«La cosa peggiore che potrebbe succedere non è solo perdere la fiducia nei governi o nelle aziende; la cosa peggiore che potrebbe succedere è perdere la fiducia nel nostro futuro» ha dichiarato il capo WEF, segnalando ancora una volta la sua idea di convergenza assoluta di pubblico e privato, di multinazionali e governo.
At the World Governments Summit, Klaus Schwab announces he is writing a new book on ‘The Intelligent Age’: “The worst that could happen is not just we lose trust into govts or business; the worst that could happen is that WE lose trust in OUR future” #WGS25 #WorldGovSummit pic.twitter.com/uuCmFX6xUi
— Tim Hinchliffe (@TimHinchliffe) February 11, 2025
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Riconoscendo che le persone hanno perso fiducia nei governi, nelle istituzioni e nei burocrati, il fondatore del WEF ha affermato che molte persone avevano paura del futuro perché non lo capivano e «perché il progresso era troppo rapido e complesso».
«Devo confessare che, anche se sto scrivendo un libro sull’era dell’intelligenza, non ne comprendo tutti gli aspetti», ha ammesso lo Schwabbo. «Qual è la conseguenza del non capire? È avere paura del futuro», ha aggiunto, mentre ha messo l’onere sui governi di concentrarsi sulle opportunità e non sulle minacce e, ancora una volta, sui governi di collaborare con le aziende.
“Our capabilities, our knowledge base has to change tremendously in order to be competitive in this NEW WORLD.. Govts have to work together.. New tech can serve to benefit humankind but also do a lot of harm” Klaus Schwab, World Governments Summit #WGS25 #WorldGovSummit pic.twitter.com/rQZvk0oTXn
— Tim Hinchliffe (@TimHinchliffe) February 11, 2025
«I governi devono collaborare per creare le necessarie protezioni e le necessarie politiche etiche attorno a queste nuove tecnologie», ha affermato Schwab. «Possono servire al bene dell’umanità, ma possono anche fare molto male».
«Ciò che vediamo oggi negli sforzi internazionali non è sufficiente. Naturalmente, la mia organizzazione è molto coinvolta nel creare la necessaria comprensione, ma anche nell’aiutare le politiche necessarie attorno a queste nuove tecnologie».
“We spoke about government officials as being BUREAUCRATS; I would coin a new expression. Government people today have to be government ARCHITECTS” Klaus Schwab, World Governments Summit #WGS25 #WorldGovSummit pic.twitter.com/CceN0Soegi
— Tim Hinchliffe (@TimHinchliffe) February 11, 2025
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Come scrive Tim Hinchcliffe, «l’era dell’intelligenza è fondamentalmente un rebranding del Grande Reset unito alla rapida evoluzione della Quarta Rivoluzione Industriale», concetti elaborati nel passato recente dal Klaus.
«Quarta Rivoluzione Industriale», «Grande Reset», ora «Era Intelligente»: Schwab ricicla il concetto ogni quattro anni, sembra. La sostanza, tuttavia, pare essere sempre la stessa: una riforma radicale dell’umanità, che va sottomessa ad un sistema macchinale che la controlla e la diriga.
Il fondatore del WEF afferma che l’«era dell’intelligenza» avrà una nuova economia basata sui dati che richiederà la collaborazione di tutti gli «stakeholder» per avere successo.
La retorica è del tutto simile a quella del lancio del Grande Reset, in cui Schwab dichiarò che era necessario un riavvio del capitalismo, che richiedeva anche la partecipazione di tutte le parti interessate attraverso partnership pubblico-private – è lo stakeholder capitalism invocato per scelte antisociali ed antieconomiche come gli ESG, i DEI e tutta la follia climatica, razzista e omotransessualista a cui si sono piegate tutte le più grandi società mondiali.
Il tema dello scorso anno a Davos è stato la «Collaborazione per l’era intelligente».
Come riportato da Renovatio 21, cinque mesi fa lo Schwab aveva annunziato che l’Intelligenza Artificiale controllerà la salute e le finanze nella transizione verso la cosiddetta «era intelligente».
Schwab ha dichiarato in precedenza che questa nuova era di integrazione con le «tecnologie digitali» significherà che «non sarà più necessario nemmeno indire elezioni». Su questa linea si è spinto fino a immaginare scansioni cerebrali negli aeroporti, di modo da vedere se il passeggero non abbia pensieri pericolosi. «I microchip impiantabili attivi che rompono la barriera cutanea del nostro corpo» cambieranno il modo in cui ci interfacciamo con il mondo «e ci costringeranno a chiederci «cosa significhi essere umani», sostiene Schwab.
A Davos un anno fa lo Schwab aveva dichiarato che le élite WEF avevano in ruolo di «amministratrici del futuro». Dopo le sue dimissioni dal vertice del WEF date un mese fa, il potere parrebbe passato ai figli.
Lo Schwab nei mesi scorsi ha parlato apertis verbis di governo mondiale in grado di «padroneggiare» tecnologie come l’Intelligenza Artificiale e biologia sintetica.
Due anni fa alla Davos estiva lo Schwab aveva definito la Cina come modello da seguire. Egli dispone infatti di ottimi rapporti con la Repubblica Popolare Cinese, che elogia per le sue misure di controllo.
Come riportato da Renovatio 21, un accenno molto critico a Davos e al suo pensiero è stato portato dal neovicepresidente USA JD Vance durante il suo epocale discorso alla Conferenza di sicurezza di Monaco pochi giorni fa.
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L’ambasciatore britannico negli USA ha scritto una lettera d’amore a Jeffrey Epstein. Londra lo licenzia

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Oligarcato
«Surreale» cena alla Casa Bianca con Trump, Zuckerberg, Bill Gates

Il presidente Donald Trump ha organizzato una cena di alto profilo alla Casa Bianca, invitando i leader più influenti della Silicon Valley a discutere di intelligenza artificiale e investimenti negli Stati Uniti.
Tra i presenti figuravano Mark Zuckerberg, CEO di Meta Facebook, Tim Cook, CEO di Apple, Sam Altman, CEO di OpenAI, e Bill Gates, il fondatore di Microsoft con ampie attività filantrocapitaliste in corso. Molti di costoro in passato avevano pubblicamente criticato Trump. Elon Musk, tecnicamente il più ricco e di successo tra gli imprenditori tecnologici, un tempo stretto alleato di Trump, era assente, ufficialmente a causa di conflitti di agenda ma più probabilmente della rottura pubblica tra i due, non ancora sanata nonostante il ramoscello d’olivo mostrato da Trump negli scorsi giorni.
Il cosiddetto zar dell’Intelligenza Artificiale e delle criptovalute della Casa Bianca David Sacks (già tra i fondatori di PayPal, poi divenuto investitore di Venture Capital e sostenitore MAGA) era presente alla cena con l’amico e compagno di podcast Chamath Palihapitiya, già dirigente di Facebook a cui è seguito un grande successo come investitore. I due hanno offerto un resoconto privilegiato dell’evento sul loro podcast «All-In».
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«Tutto è iniziato con un gruppo organizzato da Chamath nella Silicon Valley. Erano il nucleo centrale, e poi sempre più persone hanno voluto unirsi», ha detto Sacks. «Ben presto, il presidente ha invitato i massimi leader del settore tecnologico, e la sala si è trasformata nella sala che vedete. È davvero sorprendente la capacità del presidente Trump di convocare tutte queste persone. Direi che forse metà dell’industria tecnologica era presente in termini di capitalizzazione di mercato».
Il Palihapitiya, sposato con la stupenda ereditiera farmaceutica italiana Nathalie Dompè, nel video concorda col Sacks, spiegando che trovarsi in quella stanza «sembrava surreale».
«Vedi i leader delle aziende più importanti del mondo, tutti seduti insieme, con questo senso di allineamento e cooperazione. È stato davvero fantastico», ha detto il Palihapitiya. «Queste persone non devono presentarsi da nessuna parte, ma il fatto che il presidente abbia potuto convocarle la dice lunga su di lui e sul suo programma».
Palihapitiya ha affermato che i partecipanti hanno sostenuto «incredibilmente» le politiche di Trump, che ha contrapposto alle «difficoltà sotto Biden», osservando che «anche i liberali più convinti come Tim Cook e Bill Gates hanno ormai pienamente abbracciato il presidente Trump».
«Questo è una testimonianza del suo programma», ha affermato. Il Palihapitiya ha poi offerto un resoconto dettagliato di Trump che ospita i leader della tecnologia nella Roosevelt Room. «Vedevamo le persone più potenti che hanno costruito queste incredibili aziende: circa 30 persone, ma il tavolo ne può ospitare solo 15. Quindi c’erano Tim Cook, Sam Altman e Satya Nadella seduti su un divano, con Dylan Field e Alan Wag lì vicino, che si rilassavano», ha raccontato Palihapitiya. «Nel loro mondo, sono dei re, ma alla Casa Bianca sono cittadini americani lì per incontrare il presidente. L’ego di tutti è stato messo a dura prova».
«Poi ci hanno fatto mettere in fila indiana – Sundar [Pichai, CEO di Google, ndr], Satya [Nadella, CEO di Microsoft, ndr], Bill Gates – come se fossimo nel backstage di un concerto degli Zeppelin», ha aggiunto il finanziere cingalo-canadese, raccontando che il momento si è arricchito di un visita allo Studio Ovale, con partecipanti come Safra Catz di Oracle e suo marito che si sono intrattenuti per le foto al Resolute Desk.
Si è trattato momento improvvisato si è verificato quando il marito di Catz ha chiesto una penna, spingendo Trump a distribuire monete e penne. Sergey Brin di Google ha innescato una discussione politica che si è protratta fino alla cena, mentre la richiesta di un partecipante di avere la playlist di Trump ha portato alla musica dei Fleetwood Mac nel giardino delle rose della Casa Bianca, immortalata da Lisa Su del produttore di microchippi AMD.
«Il cameratismo, tuttavia, non è riuscito a mascherare la tensione di fondo: questi leader, un tempo critici accesi, ora sembravano dare priorità all’accesso e all’influenza rispetto ai loro principi passati, mettendo in dubbio se la loro precedente opposizione fosse autentica o semplicemente una posa per ottenere il favore del pubblico», scrive Zerohedge.
L’evento ha sollevato interrogativi sulle motivazioni dei leader del settore tecnologico che un tempo si opponevano a Trump. Zuckerberg, che aveva bandito Trump dalle piattaforme di Meta nel 2021 dopo la rivolta al Campidoglio del 6 gennaio, aveva giustificato la mossa come una presa di posizione contro l’incitamento, attirandosi accuse di censura da parte dei sostenitori di Trump.
Nel 2016, Zuckerberg aveva criticato la retorica di Trump sull’immigrazione definendola divisiva durante la conferenza F8 di Meta. Cook, un acceso sostenitore della giustizia sociale, si era opposto al divieto di viaggio imposto da Trump nel 2017, definendolo «un approccio non corretto», mentre Altman aveva paragonato Trump a demagoghi «odiosi».
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Lo Zuckerbergo è stato filmato durante la serata mentre, interrogato dal presidente Trump sulla quantità di investimenti negli USA dei prossimi anni fa parte di Facebook, dice di volere impegnare circa 600 miliardi al 2028. Alcuni in rete accusano lo Zuck di essersi inventato al momento una cifra a caso che potesse compiacere il Trump, che, come noto, l’anno scorso in un libro fotografico aveva minacciato di dare l’ergastolo allo Zuckerbergo qualora fosse intervenuto come nel 2020 nelle elezioni 2024.
Mark Zuckerberg gets caught on a hot mic admitting he is totally making up Meta’s U.S. investment numbers based on whatever Trump wants to hear:
— Spencer Hakimian (@SpencerHakimian) September 5, 2025
Molti hanno reagito malamente alle immagini di Bill Gates che pontifica a fianco di un’occhiuta Melania, paventando un cedimento del presidente.
Il Gates ha ostentato con vanto la sua carriera di filantrocapitalista riguardo alla sanità globale, che significa, ovviamente, vaccini.
It’s infuriating to see Bill Gates at the White House in a position of honor. I want a future where we stop giving power to evil people like Gates. He’s a globalist who hates the America First ideology. His God complex deserves nothing but contempt. pic.twitter.com/IpfuXbRekI
— Robby Starbuck (@robbystarbuck) September 5, 2025
Tuttavia, a poche ore dalla cena, Trump ha pubblicato su Truth Social un segmento di un vecchio documentario sui vaccini che mostra la loro assoluta pericolosità.
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Misteri
Il Congresso USA pubblica il filmato mancante della prigione di Epstein

The missing minute from Jeffrey Epstein’s surveillance footage has finally been released.
The original tape jumped from 11:58 p.m. straight to midnight—but the recovered clip reveals guards walking toward Epstein’s cell at 11:59:39, just seconds before midnight. pic.twitter.com/fi4yXML24X — Shadow of Ezra (@ShadowofEzra) September 2, 2025
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