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L’incubo del viaggio di Bergoglio in Iraq tra terrorismo e Big Pharma

l prossimo viaggio di Papa Francesco in Iraq è ampiamente considerato un incubo per la sicurezza. Sia il servizio di protezione vaticano che la polizia locale e gli ufficiali militari iracheni si affrettano per assicurarsi che nulla vada storto nella visita prevista per il 5-8 marzo.
La visita di Bergoglio segnerà la prima visita di un Romano Pontefice in Iraq, un Paese dove la comunità cattolico caldea (da cui proveniva una delle più alte cariche dell’Iraq saddamita, Mikhail Yuhanna detto Tareq Aziz) era fiorente prima della mostruosa invasione da parte degli USA e degli alleati britannici. La comunità caldea fu decimata e perseguitata; in larga parte fu dispersa in una diaspora di cui nessuno parla.
La visita di Bergoglio segnerà la prima visita di un Romano Pontefice in Iraq, un Paese dove la comunità cattolico caldea era fiorente prima della mostruosa invasione da parte degli USA e degli alleati britannici. La comunità caldea fu decimata e perseguitata; in larga parte fu dispersa in una diaspora di cui nessuno parla
Non è chiaro come della tragedia dei fedeli caldei parlerà il sincretista Bergoglio – qualcuno potrebbe chiedersi perfino se egli ne parlerà – tuttavia va anche ricordato che l’Iraq è un Paese in cui la violenza settaria pare implacabile oramai da quasi due decenni. Sunniti contro sciiti si combattono con decine di sigle e organizzazioni armate; in particolare i sunniti, che in Iraq non possiedono la maggioranza schiacciante che hanno in altri Paesi arabi e che sono percepiti come coloro che hanno governato nei decenni di Saddam, hanno prodotto gruppi dediti alla violenza fondamentalista più totale. Un esempio su tutti è il cosiddetto Daesh, cioè ISIS, sigla che significa appunto Stato Islamico dell’Iraq e della Siria.
La maggior parte dei dignitari stranieri che arrivano a Baghdad lo fanno in segreto, con le loro visite ufficiali pubblicate in genere solo all’arrivo o dopo, e con incontri con funzionari protetti dalle misure di sicurezza della «Green Zone» ad alta sicurezza.
Il terrorismo è giocoforza la preoccupazione principale dato lo status internazionale, geopolitico e persino religioso, del Papa. Va ricordato che meno di un lustro fa la rivista dell’ISIS Dabiq pubblicò in copertina un’immagine di Piazza San Pietro con la bandiera nera di Daesh che garriva al vento.
Qualsiasi tentativo di assassinio della massima figura religiosa al mondo, anche fallito, ridarebbe respiro al gruppo terrorista che, pur in declino, va ricordato essere stato responsabile delle più efferate crudeltà in ogni parte del mondo.
Tuttavia, l’itinerario del Papa è già stato pubblicato , che includerà «un viaggio di quattro giorni che lo farà attraversare il Paese e rafforzerà il luogo storico e naturale dei cristiani in Iraq e nel mondo arabo» – lo sostiene un media mediorientale citato da Fox News.
Qualsiasi tentativo di assassinio della massima figura religiosa al mondo, anche fallito, ridarebbe respiro al gruppo terrorista che, pur in declino, va ricordato essere stato responsabile delle più efferate crudeltà in ogni parte del mondo
Senza accennare alle difficoltà e ai rischi – che, per inciso, non corre solo il Bergoglio, ma anche tutto il personale diplomatico che si porta addietro, la scorta, gli ufficiali locali, e soprattutto i fedeli che accorreranno, come sempre, a vedere il papa – il Vaticano non ha mancato di descrivere questo sforzo «sforzo di costruzione di ponti», nella bolsa retorica del goscismo mondiale di cui il gesuita argentino è campione, nel puro stile contemporaneo: l’ideologia sopra la realtà, quindi la propaganda sopra il rischio reale del bagno di sangue.
Per certi versi la visita papale può addirittura sembrare una provocazione diretta. L’84enne leader della chiesa cattolica ha in programma di visitare la città settentrionale di Mosul – il luogo stesso da cui l’ISIS aveva precedentemente dichiarato il «Califfato» nel 2014 – che ha visto anche decine di chiese e siti cristiani profanati e fatti saltare in aria, e la morte e lo sfollamento di migliaia di cristiani.
Come ha spiegato Fox News riguardo la visita a Mosul :
L’itinerario del Papa è già stato pubblicato
«Visiterà la chiesa di Nostra Signora della Salvezza, che è stata colpita da sei attentatori suicidi nel 2010. Visiterà Mosul, che l’ISIS ha assunto nel 2014 e ha tenuto fino al 2017 e dove l’organizzazione terroristica ha portato devastazioni , distruggendo o danneggiando tra le altre proprietà di valore, un gruppo di chiese – siro-cattolica, siro-ortodossa, armena ortodossa e caldea – conosciuta localmente come Piazza della Chiesa. L’ISIS ha utilizzato il terreno per processare le persone, incarcerarle e per lavori amministrativi».
«Il papa visiterà ciò che resta del complesso e il simbolismo sarà potente. Padre Raed Adel è l’ultimo sacerdote che vive a Mosul».
Il simbolismo potrebbe essere potente non solo per la propaganda papale, ma anche per quella islamista
Il problema è che il simbolismo potrebbe essere potente non solo per la propaganda papale, ma anche per quella islamista.
Degno di nota – e per alcune fazioni controverso – il fatto è che incontrerà il principale religioso musulmano sciita iracheno, Ali al-Sistani, in un momento in cui le milizie sostenute dall’Iran e le forze armate statunitensi stanno assistendo a crescenti tensioni. Il raid missilistico di Biden contro le forze sciite della settimana scorsa è un altro elemento da tener presente: qualcuno si è spinto a dire che fosse per proteggere il viaggio del papa, ma, visto che nessuno è stato nemmeno in grado di fornire il nome della milizia trucidata dai razzi democratici, non siamo in grado di dire quanto tale idea possa rispondere al vero.
Ad aumentare i timori per la sicurezza, le città di tutto l’Iraq hanno assistito a continui e importanti attacchi dinamitardi , compreso un duplice attacco suicida a gennaio su mercati affollati a Baghdad lo scorso gennaio che ha ucciso oltre 30 persone.
Il tutto mentre, in teoria, infuria la pandemia del Coronavirus, per il quale il papa sembra talmente preoccupato da permettere agli Stati di limitare o proibire le Sante Messe, obbliga i dipendenti vaticani a vaccinarsi con farmaci da feto abortito, costringe gli inviati dei giornali al vaccino prima di partire e ad un’eventuale quarantena a loro spese in Iraq
Il tutto mentre, in teoria, infuria la pandemia del Coronavirus, per il quale il papa sembra talmente preoccupato da permettere agli Stati di limitare o proibire le Sante Messe – obbligando perfino il sacrilegio della Santa Eucarestia data sulle mani e con i guanti di lattice!
Si tratta dello stesso Vaticano che, come emerso pochi giorni fa, ha minacciato di terminare i contratti con i dipendenti che non si fossero sottoposti ai vaccini prodotti con cellule di feto abortito.
Come riportato da Renovatio 21, i giornalisti che vorranno partecipare al viaggio papale dovranno obbligatoriamente essere vaccinati. Se un giornalista non è in grado di ricevere il vaccino nel suo paese d’origine, gli viene ordinato di contattare il Vaticano e richiedere una vaccinazione, ha scritto la Sala Stampa vaticana, rivelando involontariamente che i Sacri Palazzi dispongono con probabilità di scorte in eccesso. Se un membro della stampa risultasse positivo in Iraq, secondo la lettere, egli sarebbe soggetto al periodo di «sorveglianza sanitaria» nel Paese, coprendosi le proprie spese per la quarantena e le precauzioni sanitarie prese.
La posizione di Renovatio 21 sulla questione, e sul personaggio di Bergoglio, è nota. «Se qualcuno ha ancora dubbi riguardo al fatto che Bergoglio sia il Pontefice della Necrocultura, è ora che si svegli».
Ricordiamo una strana notizia, ripresa da molte testate statunitensi, risalente a tre anni fa: «Big Pharma ha finanziato il terrorismo in Iraq: indagine della Giustizia USA»
Infine, ricordiamo una strana notizia, ripresa da molte testate statunitensi, risalente a tre anni fa: «Big Pharma ha finanziato il terrorismo in Iraq: indagine della Giustizia USA».
Durante l’estate 2018, il Dipartimento di Giustizia di Trump stava indagando su affermazioni secondo cui grandi società produttrici di farmaci e di dispositivi medici operanti in Iraq sapevano che le medicine e le forniture gratuite – date al governo per vincere appalti – fossero usate per finanziare attacchi terroristici contro le truppe americane.
In un un documento informativo regolatorio, AstraZeneca, attualmente produttrice di uno dei vaccini anti-COVID, rivelava di aver «ricevuto un’inchiesta dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti in connessione con un’indagine anticorruzione relativa alle attività in Iraq», scrisse il New York Times.
Su cinque dei colossi citati negli anni scorsi dagli articoli dei giornali americani in possibile relazione indiretta al finanziamento di attività terroristiche, tre sono produttori degli attuali vaccini in corsa per l’uso globale
I documenti, secondo il New York Times, indicavano che «l’inchiesta era correlata a una causa intentata lo scorso anno presso un tribunale federale che accusava cinque società di aver vinto contratti per vendere i loro prodotti al Ministero della Salute iracheno con la consapevolezza che fornissero anche ulteriori forniture mediche e medicinali gratuitamente. Le cinque società sono General Electric, Johnson & Johnson, Pfizer, Roche Holding AG e AstraZeneca».
Su cinque dei colossi citati negli anni scorsi dagli articoli dei giornali americani in possibile relazione indiretta al finanziamento di attività terroristiche, tre sono produttori degli attuali vaccini in corsa per l’uso globale.
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Kennedy contro i pediatri USA che hanno raccomandato vaccini prodotti dalle aziende che fanno loro donazioni

Robert F. Kennedy Jr. ha criticato l’ American Academy of Pediatrics (AAP) per aver raccomandato vaccini – compresi i pericolosi vaccini contro il COVID – creati dai suoi principali sostenitori aziendali senza rivelare i propri conflitti di interesse.
L’AAP ha recentemente fatto notizia per aver pubblicato il proprio programma vaccinale infantile raccomandato, indipendente dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) degli Stati Uniti, che è stato recentemente rivisto da Kennedy, segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti.
La differenza notevole tra i due programmi è che l’AAP raccomanda i vaccini contro il COVID ai bambini sani, mentre il CDC non raccomanda più questi vaccini sperimentali a mRNA ai bambini sani e alle donne in gravidanza.
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Martedì Kennedy ha condiviso uno screenshot della pagina web dell’AAP che mostra alcuni dei suoi principali donatori: Merck, Moderna, Pfizer e Sanofi, importanti produttori di vaccini. Anche altri produttori di vaccini, come GlaxoSmithKline, effettuano donazioni considerevoli all’AAP.
Kennedy ha osservato che le prime quattro aziende elencate «producono praticamente tutti i vaccini presenti nel programma vaccinale infantile raccomandato dal CDC».
This is a screenshot from American Academy of Pediatrics’ webpage, thanking the organization’s top corporate donors. These four companies make virtually every vaccine on the CDC recommended childhood vaccine schedule. AAP is angry that CDC has eliminated corporate influence in… pic.twitter.com/WtWe6vnUrw
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) August 19, 2025
Pur riconoscendo che l’AAP è libera di formulare le proprie raccomandazioni, ha chiesto che «segua l’esempio dell’HHS e riveli i conflitti di interesse» in modo che gli americani possano valutare se l’AAP stia servendo «l’interesse della salute pubblica» o le «ambizioni commerciali dei benefattori dell’AAP, le grandi aziende farmaceutiche».
Kennedy ha accusato l’AAP di essere arrabbiato con il CDC per aver eliminato «l’influenza delle aziende nelle decisioni sulle raccomandazioni sui vaccini», facendo riferimento al suo licenziamento di tutti i 17 precedenti membri del comitato consultivo sui vaccini del CDC, a causa della scoperta che fornivano regolarmente consulenza su prodotti di aziende farmaceutiche con cui avevano legami finanziari e con cui avevano ottenuto esenzioni per conflitto di interessi dal CDC.
Sebbene il programma vaccinale del CDC sia rimasto finora pressoché invariato dopo la nomina di otto nuovi membri del Comitato consultivo per le pratiche di immunizzazione (ACIP), la riunione del 25 giugno ha avviato nuovi gruppi di lavoro per studiare questi vaccini approvati e l’effetto cumulativo del programma vaccinale per bambini e adolescenti.
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Tra le altre raccomandazioni, la riunione di giugno dell’ACIP ha consigliato l’eliminazione del timerosal, un conservante neurotossico contenente mercurio attualmente utilizzato nei vaccini antinfluenzali.
Nel post di martedì X, Kennedy ha anche esortato l’AAP a chiarire che «le raccomandazioni che si discostano dall’elenco ufficiale del CDC non sono esenti da responsabilità ai sensi del Vaccine Injury Act del 1986».
Kennedy ha spesso sottolineato l’importanza di liberare le agenzie di regolamentazione sanitaria degli Stati Uniti dalla «corporate capture» (tradotto in italiano con «cattura del regolatore») un termine che usa per descrivere il fenomeno comune per cui queste agenzie di regolamentazione ricevono finanziamenti ingenti dalle aziende farmaceutiche e successivamente approvano automaticamente i loro prodotti senza una revisione significativa.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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Trump invia lettere a 17 Big Pharma chiedendo la fine ai «prezzi abusivi dei farmaci»

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Big Pharma
I CEO di BioNTech, Pfizer, J&J nella lista dei dirigenti farmaceutici più pagati

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Secondo Fierce Pharma, nel 2024 l’amministratore delegato della tedesca BioNTech ha guadagnato più di tutti i suoi colleghi amministratori delegati del settore farmaceutico. Lo stipendio a nove cifre del Dott. Uğur Şahin – 287 milioni di dollari – lo ha catapultato in cima alla classifica degli amministratori delegati più pagati stilata dalla rivista di settore.
Secondo Fierce Pharma, nel 2024 l’amministratore delegato della tedesca BioNTech ha guadagnato più di tutti i suoi colleghi amministratori delegati di aziende farmaceutiche. Lo stipendio a nove cifre del Dott. Uğur Şahin – 287 milioni di dollari – lo ha catapultato in cima alla classifica degli amministratori delegati più pagati stilata dalla rivista di settore.
L’amministratore delegato di Eli Lilly, David Ricks, è balzato al secondo posto della classifica con un compenso totale di 29,2 milioni di dollari. Eli Lilly produce i farmaci dimagranti di successo Zepbound e Mounjaro, che rivaleggiano con Ozempic e Wegovy di Novo Nordisk. A luglio, Eli Lilly inizierà a vendere i farmaci online a prezzi scontati direttamente ai consumatori in possesso di ricetta medica.
La lista di Fierce Pharma includeva altri dirigenti di alcuni dei principali produttori di vaccini. Il CEO di Pfizer, Albert Bourla, si è classificato al terzo posto, con una retribuzione totale di 24,6 milioni di dollari, il suo secondo stipendio annuo più alto dopo il pagamento di 33 milioni di dollari nel 2022, quando Pfizer stava realizzando enormi profitti dal suo vaccino contro il COVID-19 e dal suo antivirale Paxlovid.
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Anche gli amministratori delegati di Johnson & Johnson e AstraZeneca sono comparsi nella lista, nonostante i disastrosi risultati dei loro vaccini contro il COVID-19. Il vaccino di Johnson & Johnson, associato a gravi e letali coaguli di sangue, non è più disponibile negli Stati Uniti.
Anche AstraZeneca ha dovuto ritirare il suo vaccino dalle vendite globali nel 2024, dopo aver ammesso che l’iniezione causava coaguli di sangue potenzialmente fatali.
Robert Davis di Merck è salito dal decimo al settimo posto quest’anno, guadagnando 23,2 milioni di dollari. Quasi il doppio di quanto guadagnato nel 2021, quando ha assunto la carica di CEO dell’azienda che produce, tra gli altri, il vaccino contro l’HPV Gardasil, lo Pneumovax 23 e il vaccino MMRII.
«Nuovo status quo nel campo della retribuzione dei CEO»
Gli stipendi totali dei dirigenti solitamente includono una combinazione di stipendio base più bonus e utili legati alle posizioni azionarie nelle aziende che guidano.
Fierce Pharma ha affermato che gli ingenti pacchetti retributivi «sembrano consolidare ulteriormente un nuovo status quo nell’ambito della retribuzione degli amministratori delegati, poiché diversi leader di recente nomina si stanno stabilizzando nei loro ruoli e le aziende consolidano le loro posizioni di mercato in vista della seconda metà del decennio».
Şahin di BioNTech ha guadagnato uno stipendio di 3,4 milioni di dollari nel 2024. Tuttavia, ha anche esercitato un’opzione per incassare una quota consistente delle sue azioni della società, per un pagamento di 287 milioni di dollari, oltre 10 volte superiore a quello di qualsiasi altro dirigente nella lista.
Fierce Pharma ha definito il pagamento «sbalorditivo», ma ha osservato che era inferiore al pagamento del 2023 al CEO di Moderna Stéphane Bancel, che quell’anno ha incassato le sue stock option per oltre 392 milioni di dollari.
Tali pagamenti sono in corso, almeno da quando i vaccini contro il COVID-19 sono diventati disponibili.
Nel 2020, Bancel finì sotto accusa quando più che triplicò il numero di azioni della società da vendere tramite un piano azionario per dirigenti, modificato pochi giorni dopo che l’azienda aveva annunciato i primi risultati positivi per il suo vaccino contro il COVID-19.
Bancel ha venduto più di 72.000 azioni Moderna a luglio 2020, generando quasi 4,8 milioni di dollari. Secondo CBS News, «si tratta di più del triplo delle 22.000 azioni che aveva precedentemente programmato di vendere nello stesso periodo secondo il piano di trading esecutivo dell’azienda» – e una minima parte dei 392 milioni di dollari che avrebbe guadagnato tre anni dopo.
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Le case farmaceutiche fanno causa per mantenere alti i prezzi
Nonostante le critiche pubbliche, anche altri dirigenti farmaceutici hanno tratto profitto dalla pandemia. Da allora, i loro stipendi sono rimasti elevati.
Secondo un rapporto del 2021 di Accountable.US, un’organizzazione no-profit e apartitica di difesa dei diritti dell’uomo e di controllo che monitora la corruzione pubblica, i dirigenti di cinque aziende farmaceutiche (Moderna, Pfizer, Johnson & Johnson, Emergent BioSolutions (incaricata della produzione del vaccino contro il COVID-19 di Johnson & Johnson) e Novavax) hanno guadagnato 250 milioni di dollari svendendo le azioni delle aziende durante i primi sei mesi dell’«Operazione Warp Speed».
Oltre ai farmaci di successo che assicurano profitti enormi alle grandi aziende farmaceutiche, le aziende con i maggiori ricavi continuano anche ad aumentare i prezzi dei farmaci e sono coinvolte in battaglie legali per impedire alle autorità di regolamentazione di mantenere bassi i prezzi.
Ad esempio, Accountable.US ha riferito che Merck e Bristol Myers Squibb, i cui dirigenti erano entrambi nella lista, stanno attivamente portando avanti azioni legali per fermare le riduzioni dei prezzi dei farmaci Medicare negoziate dall’amministrazione Biden.
Anche AstraZeneca e Johnson & Johnson stanno facendo causa al governo per la riduzione dei prezzi dei farmaci. Lo stesso vale per il gruppo di lobbying dell’industria farmaceutica PhRMA.
Le aziende farmaceutiche si sono anche ampiamente opposte all’ordine esecutivo di Trump sui prezzi dei farmaci, in particolare al concetto di «nazione più favorita», che cerca di legare i prezzi dei farmaci negli Stati Uniti ai prezzi più bassi pagati in altri paesi sviluppati.
Le case farmaceutiche sostengono spesso che gli aumenti di prezzo siano necessari per coprire i costi di ricerca e sviluppo. Tuttavia, le ricerche dimostrano che negli ultimi anni le prime cinque aziende statunitensi hanno speso di più in riacquisti di azioni proprie e distribuzione di dividendi che in ricerca e sviluppo.
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L’elenco completo dei dirigenti farmaceutici più pagati:
- Uğur Şahin, BioNTech, 287 milioni di dollari
- David Ricks, Eli Lilly, 29,2 milioni di dollari
- Albert Bourla, Ph.D., Pfizer, 24,6 milioni di dollari
- Robert Bradway, Amgen, 24,4 milioni di dollari
- Joaquin Duato, Johnson & Johnson, 24,6 milioni di dollari
- Daniel O’Day, Gilead Sciences, 23,7 milioni di dollari
- Robert Davis, Merck & Co., 23,2 milioni di dollari
- Pascal Soriot, AstraZeneca, 22,9 milioni di dollari
- Reshma Kewalramani, Vertex Pharmaceuticals, 21,54 milioni di dollari
- Chris Boerner, Bristol Myers Squibb, 18,8 milioni di dollari
Nonostante i loro alti stipendi, nessuno dei dirigenti statunitensi è presente nella lista dei 37 professionisti del settore sanitario statunitense presenti nella lista annuale di Forbes dei miliardari del mondo stilata da Becker’s Hospital Review. Bancel di Moderna figura nella lista di Forbes, con un patrimonio netto di 1,2 miliardi di dollari.
Bancel non è stata inclusa nella lista di Fierce Pharma perché la sua classifica includeva solo aziende con una capitalizzazione di mercato pari o superiore a 25 miliardi di dollari, ma Fierce Pharma ha riportato a marzo che lo stipendio di Bancel per il 2024 era di 19,87 milioni di dollari.
L’azienda ha aggiunto un secondo vaccino a mRNA approvato al suo portafoglio di due prodotti nel 2024, quando ha ottenuto l’approvazione per il suo vaccino mRESVIA RSV per gli anziani.
La scorsa settimana Moderna ha ottenuto un’approvazione estesa per il farmaco anche per gli adulti dai 18 anni in su.
Brenda Baletti
Ph.D.
© 16 giugno 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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Immagine di János Korom via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)
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