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Immigrazione, l’amministratore delegato di Ryanair: «è una truffa completa, queste persone non sono rifugiati»

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L’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, ha affermato che il sistema di asilo è «una truffa completa» e che tali individui «non sono rifugiati» perché arrivano da Paesi sicuri e poi gettano i loro passaporti nel water.

 

L’O’Leary, noto per le sue uscite fumantine, ha fatto i commenti durante un’apparizione alla stazione radio Newstalk.

 

Al capo della popolare compagnia aerea è stato chiesto come facciano le persone ad arrivare in Irlanda con i voli Ryanair senza un’adeguata documentazione o senza essere in grado di dimostrare la propria identità.

 

«Sì, perché li scaricano nel WC, arrivano all’aeroporto di Dublino e li scaricano nel WC», ha risposto il CEO della celebre aerolinea irlandese.

 


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O’Leary ha detto che i visitatori extracomunitari in Irlanda dovrebbero farsi fotografare i passaporti al banco di controllo delle frontiere in modo che i dettagli potessero essere inviati al governo, ma che questo era impossibile con i «migranti economici».

 

«Si presentano qui… è una truffa completa e questi non sono rifugiati, una delle cose che mi fa impazzire in Irlanda è che trattiamo le persone come rifugiati che provengono dal Regno Unito o dalla Francia», si è lamentato il noto manager.

 

«Nessuno è arrivato in Irlanda dall’Afghanistan o dal Kenya o dalla Nigeria o dalla Siria con un volo diretto perché non ce ne sono, quindi non stai fuggendo dalle persecuzioni nel Regno Unito o in Germania», ha aggiunto l’O’Leary.

 

«Dovremmo prenderci cura dei rifugiati, ho grande simpatia per gli ucraini, ma le persone che arrivano qui dal Regno Unito, dalla Francia o da altri Paesi dell’UE, dovremmo rimandarle indietro dicendo, qui, nei paesi dell’UE da cui provieni».

 

L’O’Leary ha quindi affermato che è difficile rintracciare su quale volo si trovassero i migranti o in quale posto fossero seduti «perché strappano o gettano la documentazione nei WC, e tutti loro hanno la documentazione quando salgono sul volo Ryanair dall’altro volo».

 

L’immigrazione ha travolto anche l’Irlanda, e la popolazione ha dato segno di tensione, come nelle rivolte a Dublino dopo che un immigrato aveva accoltellato una donna e dei bambini.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’episodio aveva portato alla possibilità che il lottatore MMA Conor McGregor, critico vocale della situazione, venisse attaccato con un’indagine delle autorità per discorso d’odio. Lui ha risposto ventilando la possibilità di candidarsi a Taoiseach, cioè primo ministro del Paese.

 

Nel frattempo, secondo i dati diffusi in Germania dall’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati, il 57% dei richiedenti asilo non ha documenti che dimostrino la propria identità, età o Paese di origine, una cifra del 2023 in aumento rispetto al 48% del 2018, scrive Summit News.

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Immagine di World Travel and Tourism Council via Flickr pubblicata su licenza

 

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