Geopolitica
Immigrazione, il cardinale finanzia la ONG
È emerso di recente che il cardinale cattolico tedesco Reinhard Marx ha fatto una donazione di 50.000 € ad una organizzazione sostenuta dalla Chiesa evangelica dalla Germania, United4Rescue. Lo ha rivelato la testata tedesca Deutsche Welle.
L’associazione in questione è impegnata nel «salvataggio» dei migranti in mare e, negli ultimi mesi, ha sollecitato donazioni per finanziare l’acquisizione di una barca per pattugliare il Mediterraneo al fine di andare a prendere gli aspiranti futuri abitanti dell’Italia e dell’Europa. Ai «migranti» raccolti dalle caritatevoli ONG, come noto, saranno poi i cittadini italiani ed europei a elargire assegni familiari, previdenza sociale, servizi sanitari, servizi legali, vitto e alloggio e così via.
Il cardinale cattolico tedesco Reinhard Marx ha fatto una donazione di 50.000 € ad una organizzazione impegnata nel «salvataggio» dei migranti in mare
Rappresentati del partito AfD hanno chiesto al Cardinale di chiarire se i soldi per la donazione provenissero dalle casse della diocesi, quindi dalle offerte dei fedeli o dal suo portafoglio personale.
«Mi sentirei sopraffatto – ha scritto su Twitter Stephen Brandner, il portavoce del partito – se dovessi scoprire che le mie consistenti tasse pagate per 30 anni alla Chiesa cattolica erano state utilizzate per finanziare le attività di salvataggio in mare, perché non è assolutamente mia intenzione promuovere gli affari dei trafficanti di esseri umani».
In Germania esiste una particolare tassa «confessionale», detta kirchensteuer, che rende di fatto molto florida la Chiesa tedesca.
In Germania esiste una particolare tassa «confessionale», detta kirchensteuer, che rende di fatto molto florida la Chiesa tedesca.
Queste imbarcazioni «umanitarie» ONG, ha continuato Brander, spingono «sempre più persone a tentare una traversata marittima suicida verso l’Europa». Si tratta di una accusa tremenda, tuttavia Brander forse non ha realizzato che il suicidio per la nuova chiesa cattolica non è più un tabù.
L’arcidiocesi governata dal prelato accusato ha affermato che il denaro donato alla ONG proviene da «fondi speciali» del «bilancio diocesano». Queste riserve sono a disposizione del cardinale per essere destinate ad associazioni di beneficenza o per finanziare «interventi urgenti». Quindi, scrive il sito Medias-Presse, possono essere presi dal cardinale senza che si debba giustificare.
L’arcidiocesi governata dal prelato accusato ha affermato che il denaro donato alla ONG proviene da «fondi speciali» del «bilancio diocesano»
La Chiesa evangelica tedesca, dietro l’ONG aiutata dall’alto prelato, lo ha immediatamente aiutato, attraverso una dichiarazione di Heinrich Bedford-Strohm.
Il cardinale Reinhard Marx, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, è noto per le sue posizioni progressiste in teologia e in politica. Per esempio, pur essendo nominalmente contrario all’aborto, si è detto favorevole alla distribuzione ospedaliera della pillola del giorno dopo, farmaco che potenzialmente uccide un embrione, cioè, secondo il pensiero cattolico, un essere umano.
L’attuale chiesa non si limita a benedire il cambiamento demografico: lo opera in prima linea. E con il danaro del contribuente
Non è la prima volta, sottolinea il quotidiano tedesco Deutsche Welle, che suscitano scandalo i doni agli enti immigrazionisti di questo cardinale progressista molto vicino a Papa Francesco. Già nel 2018 e nel 2019, il presidente della Conferenza episcopale tedesca aveva donato denaro ad ONG specializzate nell’aiuto al fenomeno migratorio.
I critici arrivano a pensare come l’attuale chiesa romana non si limiti semplicemente a benedire il cambiamento demografico forzato dell’Italia e del Vecchio Continente tutto: la nuova chiesa lo opera in prima linea. E con il danaro del contribuente.
Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
Aiuta Renovatio 21
Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti» in caso di annessione della Giudea e della Samaria, nome con cui lo Stato Ebraico chiama la Cisgiordania, ha detto il presidente USA Donald Trump.
Trump ha replicato a un disegno di legge controverso presentato da esponenti dell’opposizione di destra alla Knesset, il parlamento israeliano, che prevede l’annessione del territorio conteso come reazione al terrorismo palestinese.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenitore degli insediamenti ebraici in quell’area, si oppone al provvedimento, poiché rischierebbe di allontanare gli Stati arabi e musulmani aderenti agli Accordi di Abramo e al cessate il fuoco di Gaza.
Netanyahu ha criticato aspramente il disegno di legge, accusando i promotori di opposizione di una «provocazione» deliberata in concomitanza con la visita del vicepresidente statunitense J.D. Vance. (Lo stesso Vance ha qualificato il disegno di legge come un «insulto» personale)
Sostieni Renovatio 21
«I commenti pubblicati giovedì dalla rivista TIME sono stati espressi da Trump durante un’intervista del 15 ottobre, prima dell’approvazione preliminare alla Knesset di mercoledì – contro il volere del primo ministro – di un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania» ha scritto il quotidiano israeliano Times of Israel.
Evidenziando l’impazienza dell’amministrazione verso tali iniziative, il vicepresidente di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato giovedì, lasciando Israele, che il voto del giorno precedente lo aveva «offeso» ed era stato «molto stupido».
«Non accadrà. Non accadrà», ha affermato Trump a TIME, in riferimento all’annessione. «Non accadrà perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi. E non potete farlo ora. Abbiamo avuto un grande sostegno arabo. Non accadrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Vance ha precisato che gli era stato descritto come una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma ha aggiunto: «Si tratta di una trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto».
Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno guidato i Paesi arabi e musulmani negli Accordi di Abramo, si oppongono da tempo all’annessione della Cisgiordania, sostenendo che renderebbe vani i futuri negoziati di pace nella regione.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
-



Misteri2 settimane faLa verità sull’incontro tra Amanda Knox e il suo procuratore. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-



Pensiero6 giorni faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Spirito2 settimane faMons. Viganò: «non c’è paradiso per i codardi!»
-



Sanità1 settimana faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura4 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Oligarcato5 giorni faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale













