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Il visitatore di una fiera d’arte distrugge una «scultura» dell’ex marito di Cicciolina

Un visitatore di una fiera d’arte a Miami, in Florida, ha frantumato una scultura chiamata «Balloon Dog» dell’artista americano Jeff Koons, noto in Italia come l’ex marito della pornostar Cicciolina. Lo riporta il quotidiano locale Miami Herald. L’«opera d’arte» aveva un prezzo di 42.000 dollari.
Il collezionista d’arte e artista Stephen Gamson, che ha assistito all’incidente alla fiera Art Wynwood giovedì, ha detto che una donna ha picchiettato con il dito la scultura in porcellana blu alta 38 cm (15 pollici), facendola cadere dal suo piedistallo. L’autrice del gesto è stata successivamente identificata come una collezionista.
«Prima che me ne rendessi conto, stavano raccogliendo i pezzi di Jeff Koons in una paletta con una scopa», ha detto venerdì all’Herald il Gamson.
Oops!: A woman accidentally knocked over a bright blue Jeff Koons dog sculpture at Art Wynwood in Miami pic.twitter.com/ntAZ7WT066
— Moses Hawk (@MosesHawk) February 19, 2023
Gamson ha detto che prima pensava che l’intera faccenda facesse parte di una sorta di performance, ma poi ha visto che la donna era davvero imbarazzata da quello che aveva fatto.
Il collezionista ha detto che prima pensava che l’intera faccenda facesse parte di una sorta di performance, ma poi ha visto che la donna era davvero imbarazzata da quello che aveva fatto.
I frammenti della scultura sono attualmente conservati in una scatola in attesa di revisione da parte di una compagnia di assicurazioni. Gamson si è già offerto di acquistare i pezzi perché crede che possano ancora valere un sacco di soldi, ha riferito l’Herald.
Il Koons, considerato uno degli artisti più pagati del pianeta, ha realizzato numerosi «Balloon Dogs» di varie dimensioni e colori nel corso degli anni. Una delle sue sculture più grandi è stata venduta per 58,4 milioni di dollari nel 2013. Un altro «Balloon Dog» era stato rotto accidentalmente nel 2016, a cui l’artista ha reagito dicendo: «Sapete, è solo un piatto di porcellana».
Non è decisamente la prima volta che qualcuno attacca le opere del Koons.
L’artista era divenuto noto alle cronache italiane e non solo per il suo matrimonio nel 1992 con la pornostar ungherese ed ex deputata italiana Ilona Staller detta Cicciolina. Alla biennale di Venezia del 1990 Koons presentò una serie di gigantografie pornografiche intitolate Made in Heaven («fatto in paradiso») che ritraevano la coppia mentre faceva sesso. A realizzare gli scatti, che avevano tutti i crismi estetici della pornografia dell’epoca, era l’ex «pigmalione della Staller» (e di tante altre pornoattrici), Riccardo Schicchi. Alcune delle opere di Made in Heaven avevano titoli come Dirty Ejaculation e Ilonaʼs Asshole, che non tradurremo.
Qualcuno vandalizzò l’installazione pornografica, sfregiandola. Un giovane mai identificato si presentò allo spazio delle Corderie – uno dei luoghi dell’esposizione della Biennale – e, secondo quanto riportato dai testimoni, estrasse un coltello per lacerare tre tele, arrivando a produrre tagli anche di un metro e mezzo. Il danno sarebbe stato calcolato in 600 mila dollari dell’epoca – questo secondo, ovviamente, le regole del mondo dell’arte, per cui delle gigantografie pornografiche possano valere quei danari.
Nonostante il clamore sui giornali, nessuna rivendicazione è mai arrivata, per cui non è mai stato dichiarato il motivo del gesto, anche se qualcuno potrebbe intuirlo. Ad ogni modo, l’attenzione internazionale riguardo all’artista, come spessissimo accade in questi casi, crebbe non poco.
La coppia Koons-Staller si sarebbe separata nello stesso 1992, dando inizio ad una caustica battaglia legale per il figlio Ludwig. Secondo Wikipedia, lo stesso Koons avrebbe distrutto molte sue opere di Made in Heaven dopo che l’ex parlamentare del Partito Radicale aveva portato il figlio in Italia, dove per il caso ebbero luogo processi e perizie che finirono sui giornali.
I nazisti utilizzavano l’espressione Entartete Kunst, cioè «arte degenerata», per definire l’arta moderna (l’astrattismo, l’espressionismo, etc.). Oggi i nazisti sono sostenuti con armi e miliardate in Ucraina, e la degenerazione dell’arte ha preso forme che neanche gli zeloti della svastica avrebbero mai potuto intuire.
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L’Ungheria celebra un millennio di cristianesimo con una croce gigante fatta di droni nel cielo

L’Ungheria ha celebrato la sua eredità cristiana nel giorno di Santo Stefano con fuochi d’artificio e una croce gigante formata nel cielo dai droni. Lo riporta LifeSite.
Il 20 agosto, l’Ungheria ha celebrato la sua festa nazionale, la festa di Santo Stefano I, il primo re d’Ungheria. Durante i festeggiamenti, droni luminosi hanno formato una croce gigante sopra il Danubio, vicino al palazzo del Parlamento.
Il ministro degli Affari Esteri e del Commercio Peter Szijjarto ha condiviso un’immagine della croce galleggiante con la didascalia «Altri mille anni», in riferimento al fatto che l’Ungheria è una nazione cristiana da un millennio.
Lo spettacolo prevedeva anche fuochi d’artificio, una banda musicale e una processione con le reliquie di Santo Stefano.
Another thousand years 🇭🇺 pic.twitter.com/uxdZ05qVVt
— Péter Szijjártó (@FM_Szijjarto) August 20, 2025
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«Nel giorno di Santo Stefano celebriamo il nostro millenario Stato cristiano ungherese, fondamento della nostra nazione, pilastro dell’Europa cristiana», ha scritto il premier Vittorio Orban su X. «Orgogliosi di portare avanti questa eredità di fede, forza e indipendenza».
🇭🇺✝️ On St. Stephen’s Day, we celebrate our thousand-year-old Christian Hungarian state, the foundation of our nation – a pillar of Christian Europe. Proud to carry forward this legacy of faith, strength, and independence. pic.twitter.com/QdoVWWH6KZ
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) August 20, 2025
Durante il suo primo mandato da primo ministro (1998-2002), l’Orban ha avuto un ruolo chiave nello spostamento della corona di Santo Stefano da un museo al centro del palazzo del Parlamento, un atto simbolico che ha sottolineato l’importanza del patrimonio cristiano dell’Ungheria.
«Oggi, 20 agosto, festa di Santo Stefano: celebrazioni in tutto il mondo, ovunque si trovino gli ungheresi», ha affermato l’ambasciatore ungherese presso la Santa Sede, Sua Altezza Imperiale arciduca Edoardo d’Asburgo-Lorena.
🇭🇺🇭🇺🇭🇺Today, 20th of August, feast of St. Stephen:
Celebrations all over the world wherever 🇭🇺🇭🇺🇭🇺 Hungarians are.
We celebrate over 1000 years of being a Christian nation.
Procession with his relic and huge fireworks in Budapest today!🇭🇺🇭🇺🇭🇺 pic.twitter.com/6Z97FwcmzW— Eduard Habsburg (@EduardHabsburg) August 20, 2022
«Celebriamo oltre 1.000 anni di nazione cristiana» ha scritto SAR.
Le immagini dello spettacolo a Budapest sono impressionanti, monumentali in un senso epico e moderno al contempo.
HUNGARY
Incredible scenes in Budapest as a HUGE DRONE CROSS celebrates Saint Stephen of Hungary pic.twitter.com/O1tukrSMbY
— Catholic Arena (@CatholicArena) August 20, 2025
THIS IS HUNGARY 🇭🇺
The put on a drone show in the form of a Christian cross.
Hungarians are not ashamed of their heritage.pic.twitter.com/ATrCVoGKta
— PeterSweden (@PeterSweden7) August 21, 2025
Last night, Budapest’s skies lit up with a stunning drone show celebrating St. Stephen’s Day — Hungary’s first king who received the Sacred Crown in 1000 AD 👑🇭🇺 A majestic tribute to history and heritage! #Budapest #StStephensDay #Hungary #DroneShow pic.twitter.com/TTT0AI7LwL
— ceanpolitics (@ceanglobal) August 21, 2025
L’Ungheria ha organizzato uno spettacolo di luci simile il giorno di Santo Stefano degli anni passati, quando i droni hanno pure formato una gigantesca croce fluttuante e una gigantesca corona.
Amazing Christian witness by Hungary ❤️
Drones forming the shape of a cross over the parliament building to mark St Stephen’s Day in Hungary’s capital Budapest. A country that is proud of its Christian heritage. pic.twitter.com/53itqjv12A
— Sachin Jose (@Sachinettiyil) August 23, 2023
Amazing Christian witness by Hungary ❤️
Drones forming the shape of a cross over the parliament building to mark St Stephen’s Day in Hungary’s capital Budapest. A country that is proud of its Christian heritage.
Video: Joao Paulo pic.twitter.com/5M6PGYOzxQ
— Sachin Jose (@Sachinettiyil) August 21, 2024
The most touching part of #Hungary‘s traditional fireworks in #Budapest is the finale—a drone show of the Holy Crown and the cross over the #Danube, set to the national anthem. 🇭🇺✝ pic.twitter.com/xGwBxMc3Sn
— Balázs Orbán (@BalazsOrban_HU) August 22, 2024
Tak wczoraj w Budapeszcie Węgrzy obchodzili święto św. Stefana, Patrona Węgier. Św. Stefan był pierwszym królem tego kraju, który doprowadził do jego chrystianizacji. Z tej okazji przesyłamy naszym Bratankom serdeczne pozdrowienia! 🇵🇱🇭🇺 pic.twitter.com/0QVHURN0P9
— Stowarzyszenie „Wspólnota i Pamięć” (@WspolnotaPamiec) August 21, 2025
Durante il regime sovietico, la festa di Santo Stefano fu soppressa. Il regime comunista scelse deliberatamente il 20 agosto 1949 come giorno per ratificare la nuova costituzione stalinista, in un apparente tentativo di sostituire la festa e promuovere il comunismo ateo. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1989, i 40 anni di occupazione comunista dell’Ungheria terminarono e la festa di Santo Stefano divenne la nuova festa nazionale ungherese.
Re Santo Stefano I fu un fervente cattolico e il primo re cristiano d’Ungheria. Papa Silvestro II lo incoronò nell’anno 1000. Morì il giorno dell’Assunzione del 1038 e, sul letto di morte, dedicò il paese a Maria. Lui e suo figlio Emerico furono canonizzati da Papa San Gregorio VII nel 1083.
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«Il gender ha ampiamente pieno possesso dell’opera lirica»

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Gli Oasis contro le «lesbiche atee di sinistra»

Il chitarrista e cantante degli Oasis, Noel Gallagher, durante il concerto del 30 luglio allo stadio di Wimbledon, tra due canzoni ha fatto una domanda particolare al suo pubblico di migliaia di persone
«Ci sono lesbiche atee di sinistra?» ha domandato il musicista mancuniano con la chitarra a tracolla. «Potete alzare la mano, per favore?».
«Nemmeno una» prosegue il Gallagher, infilandoci dentro la classica parolaccia anglofona con la «f». «Che razza di cultura siamo diventati, eh? Che disgrazia».
«La prossima canzona è per le lesbiche atee» dice il Noele. Il pubblico ride, lui parte con una canzone, Where Did It All Go Wrong? (2000).
Noel Gallagher from Oasis: “Are there any leftwing lesbian atheists?” 😂 pic.twitter.com/eqkI5fVpMj
— 𝐀η𝐓 (@AntSpeaks) August 11, 2025
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Il Gallagher stava prendendo in giro una comica progressista che sosteneva che gli Oasis fossero la ragione per cui nessuno si presentava ai suoi spettacoli.
Kate Smurthwaite si descrive come una «comica, scrittrice, attivista». Il pubblico britannico la ricorda per svariate clip sulla guerra culturale risalenti a quasi un decennio fa, in cui difendeva il femminismo, il politicamente corretto e altro ancora, spesso venendo presa in giro. Un sito di stand up comedy la descrive nella sua pagina di biografia come «una comica e attivista di sinistra, femminista, atea e poliamorosa».
La scorsa settimana la Smurthwaite si è cimentata nella parte di stand-up comedy della sua carriera al Fringe Festival di Edimburgo e sfortunatamente il suo spettacolo ha coinciso con un concerto degli Oasis durante la tappa del tour di ritorno della band in Scozia.
Mercoledì scorso, la comica lesbica ha pubblicato un video da un locale in cui si vedeva una sala vuota 25 minuti dopo l’inizio previsto del suo spettacolo.
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«Questo è l’effetto Oasis», ha affermato. «Grandi gruppi di persone con magliette degli Oasis non sono interessati al mio spettacolo né a quello di nessun altro».
In un video successivo in cui si vedono folti peli protudere imperiosamente dalle sue ascelle, la Smurthwaite si è lamentata del fatto che il concerto degli Oasis non avrebbe dovuto essere programmato contemporaneamente al festival d’arte e che i notiziari hanno «distorto la storia» che circondava le sue affermazioni.
Ha ampliato la sua lamentela iniziale sul fatto che gli Oasis dovrebbero essere più rispettosi nei confronti degli altri artisti, aggiungendo che la storia era stata «trasformata in qualcosa del tipo: “un’orrenda comica femminista non riesce ad avere un pubblico per il suo spettacolo perché è sveglia, non è divertente, nessuno è interessato, non è brava come gli Oasis, è amareggiata e furiosa”».
La Smurthwaita ha affermato che la copertura mediatica stava oscurando questioni più importanti che affliggono la Gran Bretagna, come il «cambiamento climatico» e le «orribili politiche razziste sull’immigrazione».
Nel 2021, a ridosso delle elezioni, il Gallagherro si era scagliato contro il Partito Laburista, reo di essere talmente impresentabile da farsi battere dal Partito Conservatore di Boris Johnson.
«Boris Johnson è il simbolo di quanto disgraziato sia il Labour Party, perché se quel fottuto uomo e questo Conservative Party hanno vinto di misura contro il Labour Party allora ho paura di cosa dovremmo dire del partito laburista: una fottuta disgrazia» aveva dichiarato il chitarrista intervistato in un podcasto.
«Hanno tradito la classe operaia, hanno tradito la cazzo di gente qualunque e hanno permesso a questa fottuta disgrazia di governare il Paese» ha chiosato l’artista mancuniano. «Il Partito Laburista moderno sono stronzi della classe media che odiano la classe operaia, cazzo, la odiano; è tutto qui e questi cazzo di Tories sono tipo: “Noi li patrociniamo allora”. Quando si sono presi tutti i voti a Nord Boris probabilmente è tornato a Londra e ha detto “Bene, che vadano a fanculo”».
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In passato Renovatio 21 non è stata tenere con gli Oasis, riportando della tragedia che nel dicembre 2021 costrinse 60 persone, bloccate da una tempesta di neve, ad ascoltare per tre giorni cover del gruppo: un evento dove, fortunatamente, non si ebbero vittime.
«Non è noto quante volte sia stata ripetuta la cover di Wonderwall, e quali altre perle insopportabili dei litigiosi fratelli mancuniani siano state inferte alla popolazione bloccata nella locanda» scriveva questo sito. «Al momento Renovatio 21 non è in grado di affermare se si sia trattato di un nuovo studio di un progetto MK Ultra segretamente rilanciato, una nuova ricerca dei limiti di sopportazione della mente umana posta sotto immenso stress e tortura. Gli Oasis come arma psicologica tuttavia potrebbero funzionare assai».
«Si ritiene che agli Oasis sia inoltre possibile imputare un altro immane danno all’umanità, che è la diffusione – in ispecie in Italia – del nome Liam» aggiungevamo non senza allarme ed amarezza.
Tuttavia, visti i recenti sviluppi, ci chiediamo: che sia il caso di ricredersi?
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