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Vaccini

Il vaccino mRNA è una tecnologia militare del Pentagono

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Come il GPS, come Internet, come tante altre invenzioni che oggi usiamo tutti i giorni, anche il vaccino mRNA è un trasferimento tecnologico che dai militari arriva alla società civile.

 

Moderna, la prima azienda negli Stati Uniti ad aver partecipato nel 2020 a studi clinici con un vaccino per il virus è stata finanziata dalla DARPA – una sorta di misterioso braccio ricerca & sviluppo dell’onnipotente esercito USA. Così è stata la seconda, Inovio Pharmaceuticals.

 

E così anche il programma P3, il primo studio al mondo sugli esseri umani di un potenziale trattamento anticorpale per il COVID-19.

 

Su tutta la tecnologia di risposta al coronavirus, c’è il marchio DARPA.

 

Il vaccino mRNA è un trasferimento tecnologico che dai militari arriva alla società civile

«L’agenzia del Pentagono ha svolto un ruolo significativo nel far progredire la scienza che sta rendendo possibile il ritmo veloce e stabilendo una stella polare per i ricercatori» scriveva il Washington Post nel giugno 2020.

Fondata nel 1958 in risposta al lancio dello Sputnik da parte dell’Unione Sovietica, la DARPA è stata creata dal presidente Dwight D. Eisenhower per un senso di urgenza nei confronti delle innovazioni tecnologico-militari, dove gli americani cominciavano a sentirsi inferiori rispetto ai russi.

L’agenzia di ricerca scientifica militare non inventa le cose da sé. Piuttosto, i suoi funzionari guardano attraverso il panorama scientifico americano – università, laboratori militari e appaltatori della difesa – e incanalano le tecnologie emergenti in mega tentativi rischiosi per prevenire un altro Sputnik.

Come riportato da Renovatio 21, la DARPA è dietro a tecnologie di interfaccia cervello-macchina, eserciti di api clonate, pillole anti-aging per soldati, microchip vaccinali, zanzare OGM,  armate di insetti militarizzati, droghe psicoattive per ridurre gli esseri umani al conformismo, nanotecnologie e biosensori, vaccini autopropaganti e chissà cos’altro di cui non abbiamo contezza.

I progetti stravaganti dell’agenzia hanno un alto rischio di fallimento, ma se hanno successo, trasformano anche l’esercito americano e forse anche la società.

«L’agenzia del Pentagono ha svolto un ruolo significativo nel far progredire la scienza che sta rendendo possibile il ritmo veloce e stabilendo una stella polare per i ricercatori»

Nel corso degli anni, i progetti finanziati dalla DARPA hanno creato gli elementi costitutivi del GPS, il primo mouse per computer e i protocolli alla base della moderna Internet – che inizialmente si chiamava Arpanet, perché la DARPA un tempo aveva nome ARPA. L’agenzia ha aperto la strada alla tecnologia stealth che ha reso i caccia americani quasi invisibili ai radar nemici. E ha messo sul campo uno stuolo di nuove armi, inclusi i droni.

Negli anni successivi agli attacchi dell’11 settembre 2001, una serie di incidenti con l’antrace, combinati con l’Intelligence esterna su potenziali minacce biologiche, accrebbero i timori del bioterrorismo e hanno spinto la DARPA a investire in modi più rapidi per rispondere, inclusa la tecnologia per accelerare lo sviluppo del vaccino, individuare i virus emergenti e accelerare la produzione farmaceutica.

Attorno al 2010, prendendo spunto dalla pandemia di influenza del 1918, la DARPA realizzò come un nuovo agente patogeno, proveniente da un’altra specie o dal laboratorio di un nemico, potesse paralizzare l’esercito americano sul campo.

 

«Se abbiamo bisogno di schierare qualcuno in pericolo e c’è un nuovo virus, non abbiamo tempo di aspettare un nuovo vaccino», disse Dan Wattendorf, un ufficiale medico dell’aeronatica. «Potrebbe essere un decennio».

 

La DARPA lanciò così  un programma chiamato ADEPT, che investì 291 milioni di dollari dal 2011 al 2019 in una serie di tecnologie – incluso un dispositivo delle dimensioni di una carta di credito per la scoperta rapida di anticorpi sviluppato dalla società AbCellera con sede a Vancouver – che, prese insieme, potrebbero ridurre significativamente le tempistiche per i vaccini e gli anticorpi.

 

Il corpo umano stesso diventa una fabbrica di vaccini. Al costo di un’alterazione genetica, di una sorta di malattia autoimmunitaria indotta geneticamente

Il dottor Wattendorf sapeva già cosa fare: il primo tra gli obiettivi del programma divenne la creazione di vaccini e anticorpi innestando il codice genetico.

 

Wattendorf aveva, in pratica, compreso che la genetica era la nuova frontiera dei farmaci immunizzanti: una soluzione con preparazione e esecuzione rapida, come l’informatica – del resto la genetica è, come l’informatica, basata su un codice. I vaccini genici che stiamo inoculando ora a miliardi di persone in multiple dosi vengono tutti da questa idea, da questa strada aperta a suon di milioni dal Pentagono per la difesa biologica.

 

I vaccini tradizionali iniettano quello che è noto come antigene, di solito un frammento di virus vivo o disattivato, sufficiente a provocare una risposta protettiva del sistema immunitario. Gli antigeni sono in genere prodotti in un lungo processo che comporta la crescita di virus vivi in altre cellule, che vanno dai resti di feto abortito ai reni di scimmia verde, a cellule di cane, lombrico, insetto, uovo, cancro di mucca, etc.

Wattendorf invece voleva rivoluzionare completamente l’approccio: iniettando un codice genetico che spinge il corpo umano a creare l’antigene nelle proprie cellule, si elimina il lungo e costoso processo di produzione dei vaccini. Nella nuova tecnologia vaccinale immaginata da Wattendorf, il sistema immunitario riconosce l’antigene nelle cellule e lancia una risposta protettiva.

Diveniva chiaro che si era dinanzi ad un approccio universale unico per tutti, per qualsiasi malattia: nel futuro che già si prefigurava, gli scienziati avrebbero avuto bisogno solo del codice genetico di un virus per creare un vaccino

Il corpo umano stesso diventa una fabbrica di vaccini. Al costo di un’alterazione genetica, di una sorta di malattia autoimmunitaria indotta geneticamente.

Nel 2010, gli scienziati avevano testato l’idea usando il DNA con risultati contrastanti. Wattendorf voleva provare il fratello a filamento singolo del DNA, l’RNA. In caso di successo, l’RNA potrebbe essere utilizzato per sviluppare sia vaccini che anticorpi, accorciando i tempi di sviluppo da anni a giorni prima degli studi clinici, sosteneva il dottore DARPA.

Diveniva chiaro che si era dinanzi ad un approccio universale unico per tutti, per qualsiasi malattia: nel futuro che già si prefigurava, gli scienziati avrebbero avuto bisogno solo del codice genetico di un virus per creare un vaccino.

Vi erano problemi materiali ritenuti un tempo insormontabili. L’RNA è instabile nell’ambiente e altamente suscettibile alla degradazione. Non era chiaro come farlo entrare in una cellula umana. Al National Institutes of Health, dove Wattendorf aveva lavorato in precedenza, la ricerca sui vaccini a DNA aveva presentato problemi, per cui pochi volevano correre il rischio di provare anche l’RNA.

 

Wattendorf nel frattempo ha lasciato la DARPA e ora lavora alla Bill and Melinda Gates Foundation. Dai segreti militari a Bill Gates, passando per il deltoide di miliardi di persone

Nel 2019, un progetto DARPA finanziato presso la società Moderna con sede nel Massachusetts dimostrò in uno studio clinico di fase 1 che l’RNA poteva effettivamente fornire un anticorpo all’uomo  contro la chikungunya, che viene da un virus trasmesso dalle zanzare. Era la vittoria di Wattendorf che arrivava dopo anni in cui la DARPA aveva finanziato lo sforzo.

Nel 2020 Moderna divenne quindi la prima azienda  a partecipare agli studi di Fase 1 con un vaccino contro il COVID utilizzando l’RNA. La società ha iniettato il suo primo test in un essere umano 66 giorni dopo aver ricevuto il codice genetico del virus. Il vaccino sarebbe arrivato lo stesso anno: l’idea della tecnologia genetica  militare in grado di vaccinare le truppe in breve tempo era stata quindi trasferita in sede civile – iniettata letteralmente nella vita di miliardi di persone.

 

Wattendorf nel frattempo ha lasciato la DARPA e ora lavora alla Bill and Melinda Gates Foundation. Dai segreti militari a Bill Gates, passando per il deltoide di miliardi di persone.

 

Autismo

Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

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Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.

 

Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.

 

Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.

 

Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».

 


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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.

 

La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.

 

Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.

 

Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.

 

 

L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.

 

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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.

 

In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

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Vaccini

La Florida verso l’eliminazione di tutti gli obblighi vaccinali pediatrici

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La Florida intende diventare il primo stato a eliminare l’obbligo vaccinale, da tempo un pilastro della politica sanitaria pubblica volta a proteggere gli scolari e gli adulti dalle malattie infettive.   Il surgeon general dello Stato (cioè, il responsabile della Sanità pubblica), il dottor Joseph Ladapo, che ha annunciato la decisione mercoledì, ha definito le attuali disposizioni nelle scuole e altrove come intrusioni «immorali» nei diritti delle persone, che ostacolano la capacità dei genitori di prendere decisioni sulla salute dei propri figli.   «Le persone hanno il diritto di prendere le proprie decisioni, decisioni informate», ha dichiarato Ladapo, dottore con laurea harvardiana che si è spesso scontrato con l’establishment medico , in una conferenza stampa a Valrico. «Non hanno il diritto di dirvi cosa mettere nel vostro corpo».   La mossa della Florida, che rappresenta un netto distacco da decenni di politiche pubbliche vaccinali si presenta come una grande adesione al programma dell’amministrazione Trump, guidato dal Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., che intende operare una revisione sul tema saniario dei vaccini.

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In Florida, gli obblighi vaccinali per gli asili nido e le scuole pubbliche includono vaccini contro morbillo, varicella, epatite B, difterite-tetano-pertosse acellulare, poliomielite e altre malattie, secondo il sito web del Dipartimento della Salute dello Stato.   Il dottor Ladapo non ha fornito una tempistica per le modifiche, ma ha affermato che il dipartimento può abrogare le proprie regole per alcuni obblighi vaccinali, mentre altri richiederebbero l’intervento della legislatura della Florida. Non ha specificato alcun vaccino in particolare, ma ha ripetuto più volte che l’iniziativa avrebbe posto fine a «tutti. Fino all’ultimo».   Le sigle dell’establishment, che per decenni hanno convissuto con gli schemi e i danari di Big Pharma, hanno reagito immediatamente.   L’American Medical Association ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che il piano della Florida di porre fine all’obbligo vaccinale «metterebbe a repentaglio decenni di progressi nella sanità pubblica».   Sotto la guida del governatore repubblicano Ron DeSantis, la Florida si è opposta all’imposizione dei vaccini COVID agli studenti durante la pandemia, richiedendo «passaporti» per i luoghi affollati, chiudendo le scuole e obbligando i lavoratori a vaccinarsi per mantenere il posto di lavoro.   «Non credo che ci sia un altro stato che abbia fatto tanto quanto la Florida. Vogliamo rimanere all’avanguardia», ha detto il governatore floridiano. Mercoledì DeSantis ha anche annunciato la creazione di una commissione statale chiamata «Make America Healthy Again» (MAHA), modellata su iniziative simili istituite da Kennedy a livello federale.   La commissione esaminerà aspetti come l’autorizzazione del consenso informato in materia medica, la promozione di alimenti sicuri e nutrienti, il rafforzamento dei diritti dei genitori nelle decisioni mediche riguardanti i propri figli e l’eliminazione di «un’ortodossia medica non supportata dai dati», ha affermato DeSantis. La commissione sarà presieduta dal vicegovernatore Jay Collins e dalla first lady della Florida Casey DeSantis.   Il lavoro della commissione contribuirà a definire un ampio «pacchetto per la libertà medica» da presentare nella prossima sessione legislativa, che affronterà gli obblighi vaccinali previsti dalla legge statale e renderà permanenti le recenti decisioni statali sul COVID che allentano le restrizioni, ha affermato DeSantis.   La Florida divenne durante la pandemia un faro di civiltà allentando le misure di lockdown e, con De Santis e Ladapo, opponendosi all’obbligo di vaccinazione mRNA, della cui pericolosità informarono il pubblico, chiedendo la sospensione. De Santis tre anni fa, dopo aver rotto con l’ente epidemico federale CDC, aveva annunciato che avrebbe ritenuto responsabili i produttori di vaccini mRNA per le loro affermazioni.

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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic   
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Autismo

La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

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Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.

 

Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.

 

Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.

 

«Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».

 

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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.

 

«La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.

 

Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.

 

«Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.

 

«Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.

 

Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.

 

Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.

 

«Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.

 

«È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».

 

«Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».

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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

 

A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.

 

Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

 

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