Vaccini
Il vaccino ai bambini è «inutile, fuorviante, catastrofico»: dichiarazione dei medici

La scorsa estate è stata presentata una dichiarazione sul vaccino mRNA ai bambini firmata da importanti medici e scienziati europei.
Come riporta Lifesitenews, la dichiarazione è stata pubblicata dagli American Frontline Doctors
Secondo gli esperti «la vaccinazione degli adolescenti per COVID-19 non è necessaria e le affermazioni che dimostrano l’efficacia sono fuorvianti e i profili di sicurezza sono catastrofici».
Secondo gli esperti «la vaccinazione degli adolescenti per COVID-19 non è necessaria e le affermazioni che dimostrano l’efficacia sono fuorvianti e i profili di sicurezza sono catastrofici»
A firmare la dichiarazione sono l’ex presidente dell’Istituto di microbiologia medica e igiene e professore emerito Università Johannes-Gutenberg di Magonza dottor Sucharit Bhakdi, il tossicologo e immunologo dottor Stefan Hockertz, il microbiologo infettivista del Università di Waterloo dottor Michael Palmer; e lo specialista in malattie dei brochi dottor Wolfgang Wodarg.
Il documento si compone di tre sezioni che cercano di rispondere a tre domande:
- È necessaria la vaccinazione degli adolescenti contro il COVID-19?
- Il vaccino Pfizer COVID-19 è efficace?
- Il vaccino Pfizer COVID-19 è sicuro?
Gli argomenti presentati nella sezione 1 dello studio riguardano tutti i vaccini COVID-19, mentre quelli nelle sezioni 2 e 3 si applicano specificamente al Comirnaty, ossia al vaccino Pfizer.
La sezione 1 della dichiarazione cerca quindi di dimostrare che la vaccinazione degli adolescenti per il COVID-19 non è necessaria, perché
- in questa fascia di età la malattia è quasi sempre lieve e benigna;
- per i rari casi clinici che lo richiedono, il trattamento è prontamente disponibile;
- l’immunità alla malattia è ormai diffusa, per pregressa infezione con il virus (SARS-CoV-2) o con altri ceppi di coronavirus;
- gli adolescenti asintomatici non trasmetteranno la malattia ad altri individui che potrebbero essere maggiormente a rischio di infezione.
La sezione 2 cerca di dimostrare che le affermazioni di efficacia che Pfizer attribuisce al suo vaccino, vale a dire l’efficacia del 95% negli adulti e del 100% negli adolescenti, sono fuorvianti, perché si tratta di numeri relativi all’efficacia relativa,.
La sezione 3 cerca di dimostrare che il profilo di sicurezza del vaccino Pfizer è «catastroficamente negativo», perché:
- Pfizer, l’EMA e la FDA hanno sistematicamente trascurato le prove degli studi preclinici sugli animali che indicavano chiaramente gravi pericoli di eventi avversi;
- il vaccino Pfizer avrebbe causato morti entro cinque mesi dalla sua introduzione;
- Le agenzie che hanno concesso l’autorizzazione all’uso di emergenza per questo vaccino hanno commesso gravi errori e omissioni nelle loro valutazioni dei rischi noti e possibili per la salute.
In una sezione intitolata Carenze dei test PCR commerciali COVID-19, gli autori affermano:
«Purtroppo, il numero di cicli di amplificazione (il valore CT) necessari per trovare il materiale genetico in questione è raramente incluso nei risultati inviati alle autorità, ai medici e ai testati. La maggior parte dei test RT-qPCR disponibili in commercio fissa il limite dei cicli di amplificazione entro i quali un segnale di amplificazione deve essere considerato positivo a 35 o più».
Gli autori discutono anche del «potenziamento dipendente dagli anticorpi»(ADE), dove in alcuni casi gli anticorpi possono aumentare la gravità della malattia
«Diversi studi hanno indicato che i valori di CT superiori a 30 hanno un valore predittivo molto basso per le colture virali positive, e quindi per l’infettività o la presenza di malattie acute [15, 26-28]. Considerando che in molti studi clinici, inclusi quelli condotti da Pfizer, un “caso COVID-19”, o un “endpoint” equivale a non più di un test PCR positivo, indipendentemente dal valore CtCTin combinazione con uno o alcuni sintomi non specifici di malattie respiratorie, l’importanza dell’uso di valori di cut-off CT impropriamente elevati non può essere sopravvalutata».
«Questo errore sistematico e diffuso da solo è bastato a distorcere gravemente le diagnosi conferite ai singoli pazienti, così come l’epidemiologia della pandemia nel suo complesso…»
«In sintesi, un risultato positivo del test RT-qPCR non può essere accettato come prova che la persona in questione sia attualmente infetta e infettiva, anche se esiste una ragionevole plausibilità clinica dell’effettiva infezione da COVID-19, nonché una significativa prevalenza della malattia nella comunità».
Il documento esamina l’uso di metodi diagnostici imprecisi, potenziali insidie della PCR nelle applicazioni diagnostiche, «improbabili affermazioni e contraddizioni», prove che suggeriscono che «la documentazione si contraddice sull’incidenza di COVID-19 dopo la vaccinazione» e come «i dati preclinici degli esperimenti sugli animali indicano il potenziale di gravi danni».
«L’unica conclusione possibile da questa analisi è che l’uso di questo vaccino negli adolescenti non può essere consentito e che il suo uso in corso in qualsiasi fascia di età dovrebbe essere interrotto immediatamente»
Si indaga ulteriormente le attività tossiche e pro-coagulanti della proteina spike, il meccanismo di assorbimento del vaccino nel flusso sanguigno, i meccanismi di accumulo in organi specifici, i potenziali rischi per la fertilità e per il neonato allattato al seno.
Vengono affrontati anche gli eventi avversi dopo l’inizio delle vaccinazioni, così come i decessi segnalati in relazione ai vaccini COVID, gli eventi gravi legati alla coagulazione del sangue e altre reazioni gravi, inclusi aborti spontanei e decessi tra i bambini allattati al seno.
Gli autori discutono anche del «potenziamento dipendente dagli anticorpi»(ADE), dove in alcuni casi gli anticorpi possono aumentare la gravità della malattia, anche se gli anticorpi in linea di principio servono a proteggerci dalle infezioni.
«L’unica conclusione possibile da questa analisi è che l’uso di questo vaccino negli adolescenti non può essere consentito e che il suo uso in corso in qualsiasi fascia di età dovrebbe essere interrotto immediatamente», dicono i medici.
Autismo
Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.
Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.
Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.
Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».
Oh. My. God.
President Trump calls out the VACCINE TERRORISTS…pic.twitter.com/dJLDTn9xbX
— Liz Churchill (@liz_churchill10) September 8, 2025
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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.
La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.
Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.
Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.
Poor Melania, they made her sit right next to disgusting Bill Gates as he talks about vaccines and gene editing…
Melania did not look pleased.. pic.twitter.com/J87raKn242
— Ray Bogan (@RayyBogan) September 5, 2025
Melania Trump is being accused of being rude and disrespectful to Bill Gates
People are upset by the look she gave him pic.twitter.com/5FCndtH5a6
— Terrence K. Williams (@w_terrence) September 5, 2025
L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.
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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.
In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Vaccini
La Florida verso l’eliminazione di tutti gli obblighi vaccinali pediatrici

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Autismo
La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.
Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.
Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.
«Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».
🚨 JUST IN: Robert F. Kennedy Jr. says the Trump administration is about to reveal the true causes of AUTISM and take REGULATORY ACTION on them. FINALLY.
“This is a crisis, there is not a single cause, there are many, aggregation of causes. We are now developing sufficient… pic.twitter.com/C5EOgjCEey
— Eric Daugherty (@EricLDaugh) August 28, 2025
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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.
«La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.
Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.
«Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.
«Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.
Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.
Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.
«Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.
«È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».
«Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».
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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.
Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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