Politica
Il grande risultato di Alternative fuer Deutschland in Assia e Baviera: «siamo arrivati»
Alice Weidel, co-leader del partito di estrema destra tedesco Alternativa per la Germania (AfD), ha dichiarato lunedì che i risultati delle recenti elezioni statali mostrano che il partito è «arrivato» come forza politica principale tedesca dopo aver ottenuto la sua percentuale di voto più alta mai vista in uno land della Germania occidentale.
«L’AfD non è più un fenomeno orientale, ma è diventato un grande partito tutto tedesco», ha detto lunedì Weidel. «Quindi siamo arrivati». La leader del partito ha aggiunto che il «disprezzo» per l’AfD da parte dell’establishment politico in Germania «non sarà sostenibile a lungo termine».
Precedentemente considerato il partito più attraente per gli elettori dell’est post-comunista, il partito anti-immigrazione AfD ha ottenuto domenica il 18,4% dei voti nel land dell’Assia, nella Germania centro-occidentale – un’area che comprende la capitale finanziaria del Paese e dell’Europa, Francoforte.
Il partito è arrivato secondo in Assia dietro all’Unione Cristiano-Democratica (CDU) e terzo in Baviera. Circa un quarto di tutti gli aventi diritto di voto in Germania vive nei due laender andati al voto. Si tratta del miglior risultato per l’AfD in un’elezione statale occidentale nei dieci anni di storia del partito.
La campagna che ha portato al voto di domenica, che si è svolta a metà strada dell’impopolare governo di coalizione del Cancelliere Olaf Scholz, è stata dominata dalle preoccupazioni sull’immigrazione. In Baviera, l’83% degli elettori si è schierato con i partiti che promettono aggiustamenti alle politiche di immigrazione e asilo del Paese.
Secondo un sondaggio, circa il 21% dei bavaresi ritiene che l’immigrazione sia la questione politica più importante in Germania, rispetto al 18% in Assia.
Sostieni Renovatio 21
I tre partiti del governo di centrosinistra – i socialdemocratici di Scholz, i Verdi e il FDP – sono stati duramente rimproverati dagli elettori dell’Assia e della Baviera, mentre il FDP non è riuscito a ottenere i voti necessari per entrare nel parlamento bavarese.
«L’enorme alienazione tra i partiti di governo a Berlino e molti normali lavoratori» è il fattore principale dietro la crescita dell’estrema destra tedesca, ha detto Manfred Gullner dell’istituto di sondaggi Forsa dopo i risultati elettorali, secondo il Guardian.
Markus Soder, leader dell’Unione cristiano-sociale – la forza politica dominante in Baviera da decenni – ha affermato che i risultati del voto dovrebbero inviare un «segnale di allarme» attraverso i corridoi del potere di Berlino.
«Il tema della migrazione è una questione puramente federale, non una questione di politica regionale», ha detto Soder, aggiungendo che per rispondere all’ascesa dell’AfD, Berlino deve “cambiare la politica migratoria della Germania».
Nel 2022 il numero di migranti in Germania è stato più alto che mai, ha affermato a giugno la società statistica federale tedesca Destatis. L’anno passato sono arrivate nel Paese circa 2,67 milioni di persone, mentre solo 1,2 milioni se ne andarono, con un guadagno netto di 1,46 milioni di persone. La causa principale dell’aumento della migrazione è stato il conflitto in Ucraina, che ha portato circa 1,1 milioni di rifugiati ucraini a cercare sicurezza nel più grande Paese UE, scrive RT.
Negli scorsi giorni il leader Afd Tino Chrupalla è stato assaltato e punto con una misteriosa siringa. Poco prima, aveva rivelato di essere stato debancarizzato: Postbank, una divisione bancaria al dettaglio del grande istituto finanziario Deutsche Bank, avrebbe chiuso il suo conto perché membro dell’AfD, ha lamentato il politico. Altri membri del partito hanno subito la chiusura del conto corrente da parte delle banche.
Come riportato da Renovatio 21, l’AfD il mese scorso ha vinto le elezioni in Turingia, il land il cui ministro dell’interno Georg Maier nel 2022 voleva confiscare le armi regolarmente detenute ai membri di Alternative fuer Deutschland.
A aprile era emerso che i servizi dell’L’Ufficio federale tedesco per la protezione della costituzione (Bundesamt für Verfassungsschutz, di solito detto BfV) hanno etichettato l’organizzazione giovanile AfD come «estrema destra» in modo da poter sorvegliarne i membri.
AfD è in pratica l’unico partito tedesco che in Europa si è espresso contro la follia COVID per bocca dell’eurodeputata Christine Anderson.
A marzo il Bundestag ha respinto istericamente la mozione parlamentare dell’AfD per il comitato investigativo sull’attentato al gasdotto Nord Stream. AfD aveva semplicemente detto che l’accusa che gli USA fossero dietro l’attacco terroristico contenuta nello scoop di Seymour Hersh andrebbe discussa.
Fondata nel 2013, l’AfD è nota per la sua posizione dura nei confronti dell’immigrazione, dei diritti LGBTQ e della burocrazia dell’UE. Il partito è cresciuto in popolarità negli ultimi anni, risultando secondo nei sondaggi dopo il partito democristiano tedesco CDU.
Il partito è stato escluso dai due principali canali di notizie pubbliche e l’anno scorso è stato etichettato come una sospetta minaccia alla democrazia, mentre alcuni nella leadership del partito temono che, nonostante – o forse proprio a causa – della sua crescente popolarità, potrebbero presto essere fatti tentativi per vietare completamente dalla politica.
Ad agosto la deputata AfD Beatrix von Storch è stata attaccato da un uomo che l’ha imbrattata di escrementi di cane durante un evento nel land della Renania-Palatinato. La Von Stoch è la deputata che tenne un notevole il discorso al Bundestag lo scorso 27 aprile in cui sferrava un feroce attacco contro i grandi interessi finanziari dietro i Verdi tedeschi spiegando le dinamiche occulte di tale «piovra verde».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Sandro Halank via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Politica
I detenuti minacciano Sarkozy e giurano vendetta vera per Gheddafi
A viral video shows a prisoner confronting Nicolas Sarkozy, saying, “We’ll avenge Gaddafi. Give back the billions.” The former French president, jailed for conspiracy, is accused of taking Libyan money before leading NATO’s 2011 war that killed Gaddafi. pic.twitter.com/KlAISnFVSX
— comra (@comrawire) October 22, 2025
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Politica
Il Giappone elegge una donna conservatrice come primo ministro
Sanae Takaichi è diventata la prima donna Primo Ministro del Giappone, vincendo le elezioni parlamentari di Tokyo martedì. Esponente di lungo corso del Partito Liberal Democratico (LDP), nota come la «Lady di Ferro» del Giappone per la sua ammirazione verso l’ex primo ministro britannico Margaret Thatcher, Takaichi è riconosciuta per il suo conservatorismo sociale, il nazionalismo e il sostegno a un ruolo più ampio per le forze armate giapponesi.
A 64 anni, Takaichi ha sostenuto la revisione della clausola pacifista della costituzione postbellica del Giappone e il riconoscimento ufficiale delle Forze di autodifesa come esercito nazionale. Ha inoltre appoggiato un aumento della spesa per la difesa e una maggiore cooperazione militare con gli Stati Uniti.
Le sue posizioni sulla sicurezza nazionale richiamano le politiche dell’ex premier Shinzo Abe, di cui è considerata una protetta e con cui aveva stretti legami politici.
Frequente visitatrice del Santuario Yasukuni di Tokyo, che rende omaggio ai caduti giapponesi, inclusi criminali di guerra della Seconda Guerra Mondiale, Takaichi è stata spesso criticata dai Paesi vicini per quello che considerano revisionismo storico. Ha difeso le sue visite come atti di rispetto personale, sostenendo che i crimini di guerra dei soldati giapponesi siano stati esagerati.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
A livello interno, Takaichi si oppone al matrimonio tra persone dello stesso sesso, sostiene la successione imperiale esclusivamente maschile e ha criticato le proposte di cognomi separati per le coppie sposate.
La Takaicha ha inoltre appoggiato il rafforzamento dei confini e politiche migratorie più rigide, chiedendo misure contro i visti non concessi, il turismo eccessivo e l’acquisto di terreni da parte di stranieri, soprattutto vicino a risorse strategiche.
In politica estera, la Takaichi ha definito la crescente potenza militare della Cina una «seria preoccupazione», proponendo misure di deterrenza, tra cui un patto di sicurezza con Taiwan.
Si ritiene che Takaichi non intenda perseguire un significativo riavvicinamento con la Russia, avendo ripetutamente rivendicato la sovranità sulle isole Curili meridionali, annesse dall’Unione Sovietica nel 1945 come parte degli accordi postbellici.
Takaichi assume la carica in un momento critico per il Giappone, che affronta un tasso di natalità ai minimi storici, un rapido invecchiamento della popolazione, un’inflazione persistente e il malcontento pubblico per gli scandali politici che hanno eroso la fiducia nel PLD, il partito al governo.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di 内閣広報室|Cabinet Public Affairs Office via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
Politica
Elezioni in Bolivia, il Paese si sposta a destra
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Misteri2 settimane faLa verità sull’incontro tra Amanda Knox e il suo procuratore. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-



Pensiero6 giorni faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Spirito2 settimane faMons. Viganò: «non c’è paradiso per i codardi!»
-



Sanità1 settimana faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura4 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Oligarcato5 giorni faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale













