Geopolitica
Il consigliere di Zelens’kyj insulta anche India e Cina
Il principale consigliere del presidente ucraino Zelens’kyj, Mikhailo Podolyak, mercoledì ha accusato la «propaganda russa» di aver reagito alle sue osservazioni secondo cui Cina e India hanno un «basso potenziale intellettuale» e presumibilmente non comprendono adeguatamente il mondo.
«La classica propaganda russa: estrarla dal contesto, distorcerne il significato, ampliarla per separare il pubblico target con la provocazione del conflitto», ha detto Podolyak su Twitter.
Tuttavia, non ha negato di aver affermato ciò che ha detto martedì in un’intervista ampiamente condivisa con un quotidiano ucraino.
«Il problema con questi Paesi è che non analizzano le conseguenze delle loro stesse mosse. Questi paesi, sfortunatamente, hanno un basso potenziale intellettuale», ha detto Podolyak, aggiungendo che solo perché l’India ha un programma di esplorazione lunare, ciò «non significa che questa nazione capisca esattamente cosa sia il mondo moderno».
Il funzionario ha accusato la Cina, l’India e anche la Turchia di «guadagnare soldi» con il conflitto tra Mosca e Kiev. Le autorità cinesi ritengono che ciò sia nell’interesse nazionale del loro Paese, ma Pechino farebbe meglio a prendere le distanze dalla Russia in quanto è «una nazione arcaica che trascina la Cina in conflitti inutili», ha affermato.
Ieri Pechino ha chiesto chiarimenti a Kiev dopo che Podolyak aveva suggerito che le autorità di Cina e India non erano abbastanza intelligenti da capire quali fossero i reali interessi nazionali dei loro Paesi.
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Mercoledì, tentando di spiegare cosa intendesse realmente, Podolyak ha sostenuto che «la Turchia, l’India, la Cina e altre potenze regionali sono sempre più e chiaramente giustificate nel rivendicare ruoli globali nel mondo moderno».
Tuttavia, ha affermato, «il mondo globale è molto più ampio anche dei più ponderati interessi nazionali regionali. Il mondo globale si basa sulla stabilità e sulla prevedibilità, sulla razionalità e sulla strategia, sul diritto internazionale e su regole del gioco chiare», che secondo lui la Russia sta cercando di indebolire.
«In un modo o nell’altro, è irrazionale ignorarlo a causa degli interessi economici situazionali e regionali, poiché ha conseguenze a lungo termine. Quanto prima la Russia perde, tanto maggiori saranno le possibilità che il mondo ritorni alla stabilità e alle regole del gioco. Il compito delle grandi potenze è accelerare questo momento», ha aggiunto.
Mosca, con cui Ankara, Nuova Delhi e Pechino mantengono legami, sta «cercando in modo dimostrativo di minare le basi del mondo globale», ha spiegato.
Emerso come il consigliere più influente di Zelens’kyj dopo le dimissioni di Oleksyj Arestovich a gennaio, Podolyak ha una lunga storia di attacchi contro Paesi, organizzazioni e personaggi pubblici considerati non sufficientemente favorevoli alla causa dell’Ucraina.
L’obiettivo più recente di Podoyak è stato il capo di SpaceX Elon Musk, che nel suo racconto ha «favorito il male» negando all’Ucraina l’uso dei satelliti Starlink – che Musk ha fornito a Kiev gratuitamente – per attaccare la Crimea con i droni.
Di recente aveva definito la proposta di pace tra Russi e Ucraina avanzata dall’ex presidente francese Nicholas Sarkozy come «criminale» accusando il marito di Carla Bruni di complicità nell’organizzazione di «genocidio e guerra».
Come riportato da Renovatio 21, il Podolyak di attacchi al papa e financo al cristianesimo tout court.
Il consigliere di Zelens’kyj mesi fa aveva dichiarato che la «massima uccisione dei russi» è il fine della guerra in corso.
Podolyak non è il primo funzionario ucraino di alto rango a fare commenti sprezzanti sui Paesi asiatici.
Come ricorda RT, ad agosto, OleksyjDanilov, capo del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, ha affermato che gli asiatici sono meno umani rispetto agli europei, compresi gli ucraini. «Sto bene con gli asiatici, ma i russi sono asiatici. Hanno una cultura e una visione completamente diverse. La nostra differenza fondamentale rispetto a loro è l’umanità», ha detto Danilov.
Geopolitica
Orban come John Snow
Hungary PM Orbán as Jon Snow from Game of Thrones in defending the EU’s legal&financial system from crazy EU bureaucratic warmongers—fighting them to reduce migration, increase competitiveness, and restore sanity, values and peace. 🕊️
Help is coming as Russian CB sues Euroclear pic.twitter.com/jHyav6mk0f — Kirill Dmitriev (@kadmitriev) December 12, 2025
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Unmasked NATO’s Mark Rutte.
He does not have family or children. He wants war. But peace will prevail. 🕊️ https://t.co/lDPBucIAkA pic.twitter.com/JjqVogOSWM — Kirill Dmitriev (@kadmitriev) December 12, 2025
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Geopolitica
Orban: i funzionari dell’UE «violano la legge»
Il primo ministro ungherese Vittorio Orban ha accusato i funzionari dell’UE di «violazione sistematica della legge» per il loro piano di privare gli Stati membri del diritto di veto sul congelamento degli asset russi.
Venerdì pomeriggio la Commissione Europea ha votato una proposta per attivare l’articolo 122 dei trattati UE, una clausola di emergenza che permette di adottare decisioni a maggioranza qualificata invece che all’unanimità. Tale misura consentirebbe all’Unione di mantenere indefinitamente il blocco dei beni sovrani russi e di destinare i profitti o gli interessi generati a sostegno dell’Ucraina, anche in presenza di opposizioni da parte di singoli Stati membri.
«Con la procedura di oggi, i burocrati di Bruxelles aboliscono con un solo tratto di penna l’obbligo di unanimità, un atto palesemente illegale», ha scritto Orban su X venerdì. «Lo stato di diritto nell’Unione Europea sta giungendo al termine e i leader europei si pongono al di sopra delle regole. Anziché garantire il rispetto dei trattati UE, la Commissione Europea viola sistematicamente il diritto europeo».
Orban ha denunciato che i «burocrati» e i guerrafondai dell’UE stanno spingendo per «protrarre la guerra in Ucraina, un conflitto che è chiaramente impossibile vincere».
Today, the Brusselians are crossing the Rubicon. At noon, a written vote will take place that will cause irreparable damage to the Union.
The subject of the vote is the frozen Russian assets, on which the EU member states have so far voted every 6 months and adopted a unanimous…
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) December 12, 2025
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«Con questo passo, lo stato di diritto nell’UE viene sostituito dal governo dei burocrati. In altre parole, si è instaurata una dittatura di Bruxelles», ha aggiunto. «L’Ungheria protesta contro questa decisione e farà tutto il possibile per ripristinare un ordine legittimo».
Dopo l’escalation del conflitto ucraino nel 2022, i partner occidentali di Kiev hanno congelato circa 300 miliardi di dollari di asset della banca centrale russa, la maggior parte dei quali depositati presso Euroclear a Bruxelles. Nelle ultime settimane è scoppiata una forte controversia tra i Paesi europei favorevoli all’utilizzo di tali fondi come garanzia per un «prestito di riparazione» a Kiev e quelli contrari, che invocano rischi legali e finanziari.
L’attivazione della clausola di emergenza per un congelamento a tempo indeterminato toglierebbe a Stati oppositori come l’Ungheria la possibilità di veto sul rinnovo semestrale. Secondo il piano, il blocco rimarrebbe in vigore fino al pagamento da parte della Russia delle riparazioni post-conflitto all’Ucraina e fino a quando l’UE non riterrà cessata «una minaccia immediata» ai propri interessi economici derivante da possibili ritorsioni legali.
Mosca ha condannato come illegittimo qualsiasi tentativo di appropriazione dei suoi beni. Il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha dichiarato questa settimana che la Russia reagirà a ogni espropriazione, aggiungendo che «derubare» il Paese rappresenta l’ultima carta rimasta ai sostenitori europei dell’Ucraina per continuare a finanziare Kiev nel conflitto con Mosca.
L’Ungheria si oppone da tempo a ulteriori aiuti a Kiev: Orban li ha paragonati al «mandare un’altra cassa di vodka a un alcolizzato». Budapest non è tuttavia isolata: anche il Belgio, che custodisce la maggior parte dei fondi, ha criticato duramente il piano, con il primo ministro Bart De Wever che lo ha definito «equivalente a rubare» denaro russo.
I capi di Stato e di governo dell’UE voteranno la proposta al vertice della prossima settimana.
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Immagine di Manfred Weber via Flickr con licenza CC BY-NC-SA 2.0
Geopolitica
Trump fa pressione su Zelens’kyj affinché ceda terreni alla Russia
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