Ambiente
Il cardinale Schönborn diffonde l’allarmismo climatico: la colpa degli incendi è del riscaldamento globale

Il cardinale viennese Christoph Schönborn promuove l’allarmismo sul cambiamento climatico: a suo dire gli incendi sarebbero correlati al riscaldamento globale in un post sui social media.
Lo Schönborn ha scritto su Twitter che «I paradisi delle vacanze in fiore si stanno trasformando in inferni ardenti».
Il cardinale si riferiva con evidenza ai recenti incendi in Grecia, Turchia, Sicilia, Hawaii etc.
«Centinaia di migliaia di persone, turisti e gente del posto, sono dovute fuggire dalle fiamme. Molti di loro hanno perso tutto, la casa, i beni» prosegue il porporato austriaco.
«Numerose persone sono già morte tra le fiamme. Tra loro, 18 rifugiati senza nome al confine tra Grecia e Turchia. Enormi aree di terra sono state distrutte, le basi della vita per le persone, gli animali e le piante sono state distrutte».
In vielen Teilen der Erde brennt es: in Griechenland und der Türkei, auf Teneriffa und Elba. In Kanada und in den USA breiten sich die Flammen aus. Auf der Hawaii-Insel Maui hat das Feuer Spuren der Verwüstung hinterlassen. Blühende Ferienparadiese verwandeln sich in brennende… pic.twitter.com/k8cW3Rn95w
— Christoph Schönborn (@KardinalWien) August 25, 2023
«I vigili del fuoco, che sono in servizio 24 ore su 24 e combattono le fiamme fino allo sfinimento, compiono imprese sovrumane! Rischiano la vita per salvare le persone e la natura» aggiunge, non dimenticandosi la parola passepartout dell’era ecobergogliana.
Schönborn, un domenicano di nobile famiglia, sembra quindi collegare gli incendi al riscaldamento globale e lanciare un vago invito all’azione, chiedendo alle persone, più che convertirsi a Cristo e al Suo Vangelo, a cambiare il modo di «andare avanti».
«Le ondate di calore e gli incendi boschivi sono un chiaro segno: la terra si sta riscaldando! Non possiamo andare avanti come prima. Ci riguarda tutti», twitta il presule.
Il post è suggellato da un’immagine infernale con un indefinito panorama in fiamme.
La dichiarazione di Schönborn è stata subito ripresa dal presidente austriaco Alexander van der Bellen, ex capo del partito di estrema sinistra dei Verdi.
Il cardinale non sembra nemmeno lontanamente considerare l’ipotesi che tali incendi siano di origine umana, iniziati da piromani, o forse da qualcuno con intenzioni ancora peggiori.
Eppure non sono pochi a sostenerlo. Come ricorda LifeSiteNews, il professor Michael Müller, esperto di incendi boschivi presso l’Università della Tecnologia di Dresda, ha ripetutamente confermato che «quasi tutti gli incendi boschivi sono causati dall’uomo» e ha affermato che «solo a causa delle temperature più elevate o della maggiore siccità, non si innesca alcun incendio».
Il professor Müller ha anche affermato che il numero degli incendi boschivi in Germania e nelle aree bruciate è costantemente diminuito dalla metà degli anni ’70.
Lo scrittore Bjorn Lomborg ha sottolineato in un post su X, ex Twitter, che l’area bruciata dagli incendi in Europa entro il 5 agosto 2023, era molto inferiore alla media degli ultimi dieci anni durante lo stesso periodo di tempo, citando i dati del sistema informativo globale sugli incendi.
Data: Fire has burned ???????????????????????? area in Europe in a decade
Media: constantly shows pics of fire from Greece (much more burn), but ignores Bulgaria, Ukraine, Portugal and all other places with much less burn
We need better information
Thread: https://t.co/Il6CX2fHlK pic.twitter.com/Icc4G8iSh7
— Bjorn Lomborg (@BjornLomborg) August 19, 2023
Lo Schoenborn non è nuovo a simili tirate di sapore eco-estremista.
Nel 2020, Schönborn ha utilizzato il COVID per promuovere questioni «ecologiche», insinuando in un’intervista che Dio «vuole forse ricordarci che ci ha affidato la creazione e non ce l’ha data per devastarla?»
«È proprio necessario volare a Londra nel fine settimana per fare shopping? È davvero necessario trascorrere le vacanze di Natale alle Maldive? È davvero necessario avere enormi navi da crociera con 4.000 persone a bordo che inquinano i mari in modo drammatico? Abbiamo davvero bisogno di avere 200.000 aerei in volo ogni giorno?» si chiedeva l’arcivescovo di Vienna, un tempo considerato vicino al Ratzinger (con tanto di editoriali anti-darwinisti pubblicati sul New York Times), poi subito allineatosi assai con l’argentino pontefice: nel 2019 il cardinale-aristocratico espresse un’apertura alla possibilità del sacerdozio degli uomini sposati («viri probati»), come avviene nell’ordinariato anglicano di già.
In un’intervista nell’aprile 2023, Schönborn aveva difeso la decisione dei vescovi austriaci di aderire alle regole restrittive del governo sul COVID e ha spinto ancora una volta la narrativa allarmista del cambiamento climatico, dicendo: «abbiamo solo questo globo».
Come riportato da Renovatio 21, le restrizioni pandemiche implementate in Austria arrivarono a livelli parossistici e grotteschi, e la Conferenza Episcopale locale vi si sottomise in modo vergognoso, promuovendo la vaccinazione fatta con un siero derivato dall’uso di linee cellulari da feto abortito con la rivoltante ragione che «la disponibilità a essere vaccinati» era parte della «responsabilità cristiana».
In altre occasioni lo Schönborn ha inoltre «espresso simpatia per gli attivisti climatici radicali che si incollano nelle strade per interrompere il traffico, anche se trova i loro metodi discutibili» scrive LifeSiteNews.
Immagine di Bundesministerium für europäische und internationale Angelegenheiten via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0); immmagine tagliata
Ambiente
Studi sui metodi per testare le sostanze chimiche della pillola abortiva nelle riserve idriche

I funzionari governativi USA stanno valutando se sia possibile sviluppare metodi per rilevare le sostanze chimiche contenute nella pillola abortiva nelle riserve idriche degli Stati Uniti, in seguito all’iniziativa del gruppo Students for Life. Lo riporta LifeSite.
Quest’estate, i funzionari dell’Agenzia per la Protezione Ambientale americana (EPA) hanno incaricato gli scienziati di determinare se fosse possibile sviluppare metodi per rilevare tracce di pillole abortive nelle acque reflue. Sebbene al momento non esistano metodi approvati dall’EPA, è possibile svilupparne di nuovi, hanno recentemente dichiarato al New York Times due fonti anonime.
La divulgazione fa seguito alla richiesta di 25 membri repubblicani del Congresso USA che hanno chiesto all’EPA di indagare sulla questione.
«Esistono metodi approvati dall’EPA per rilevare il mifepristone e i suoi metaboliti attivi nelle riserve idriche?», chiedevano i deputati in una lettera del 18 giugno. «In caso contrario, quali risorse sono necessarie per sviluppare questi metodi di analisi?»
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I legislatori hanno osservato che il mifepristone è un «potente bloccante del progesterone» che altera l’equilibrio ormonale e potrebbe «potenzialmente interferire con la fertilità di una persona, indipendentemente dal sesso».
Dopo l’annullamento della sentenza Roe v. Wade, Students for Life aveva rilanciato una campagna per indagare sulle tracce di pillole abortive e sui resti fetali nelle acque reflue. Il gruppo ha affermato che il mifepristone e i resti fetali potrebbero potenzialmente danneggiare gli esseri umani, gli animali e l’ambiente.
Nel novembre 2022, i dipendenti di Students for Life si sono lamentati del fatto che le agenzie governative non controllassero le acque reflue per individuare eventuali sostanze chimiche contenute nelle pillole abortive e hanno deciso di assumere i propri «studenti investigatori» per analizzare l’acqua.
La campagna era fallita sotto l’amministrazione Biden. Nella primavera del 2024, undici membri del Congresso, tra cui il senatore Marco Rubio della Florida, attuale Segretario di Stato, scrissero all’EPA chiedendo in che modo il crescente uso di pillole abortive potesse influire sull’approvvigionamento idrico.
Secondo due funzionari, l’EPA ha scoperto di non aver condotto alcuna ricerca precedente sull’argomento, ma non ha avviato alcuna nuova indagine correlata.
Kristan Hawkins, presidente di Students for Life, ha annunciato venerdì: «tre presidenti democratici hanno promosso in modo sconsiderato l’uso della pillola abortiva chimica. Ora l’EPA sta finalmente indagando sull’inquinamento causato dalla pillola abortiva».
«Ogni anno oltre 50 tonnellate di sangue e tessuti contaminati chimicamente finiscono nei nostri corsi d’acqua», ha continuato su X. «Spetta al presidente Trump e al suo team ripulire questo disastro».
A giugno un rapporto pubblicato da Liberty Counsel Action indicava che più di 40 tonnellate di resti di feti abortiti e sottoprodotti della pillola abortiva sono infiltrati nelle riserve idriche americane.
«Come altri farmaci noti per causare effetti avversi sul nostro ecosistema, il mifepristone forma metaboliti attivi», spiega il rapporto di 86 pagine. «Questi metaboliti possono mantenere gli effetti terapeutici del mifepristone anche dopo essere stati escreti dagli esseri umani e contaminati dagli impianti di trattamento delle acque reflue (WWTP), la maggior parte dei quali non è progettata per rimuoverli».
Non si tratta della prima volta che vengono lanciati gli allarmi sull’inquinamento dei fiumi da parte della pillola abortiva RU486, detta anche «pesticida umano».
Come riportato da Renovatio 21, le acque di tutto il mondo sono inquinate da fortemente dalla pillola anticoncenzionale, un potente steroide usato dalle donne per rendersi sterili, che viene escreto con l’orina con effetto devastante sui fiumi e sulla fauna ittica. In particolare, vi è l’idea che la pillola starebbe facendo diventare i pesci transessuali.
Danni non dissimili sono stati rilevati per gli psicofarmaci, con studi sui pesci di fiume resi «codardi e nervosi».
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Nonostante i ripetuti allarmi sul danno ambientale dalla pillola, le amministrazioni di tutto il mondo – votate, in teoria, all’ecologia e alla Dea Gaia – continuano con programmi devastatori, come quello approvato lo scorso anno a Nuova York di distribuire ai topi della metropoli sostanze anticoncezionali. A ben guardare, non si trova un solo ambientalista a parlare di questa sconvolgente forma di inquinamento, ben più tremenda di quello delle auto a combustibile fossile.
Ad ogni modo, come Renovatio 21 ripeterà sempre, l’inquinamento più spiritualmente e materialmente distruttore è quello dei feti che con l’aborto chimico vengono espulsi nel water e spediti via sciacquone direttamente nelle fogne, dove verranno divorati da topi, pesci, insetti, anfibi e altri animali del sottosuolo.
Su questo non solo non si trovano ambientalisti a protestare: mancano, completamente, anche i cattolici.
Come riportato da Renovatio 21, l’OMS poche settimane fa ha aggiunto la pillola figlicida alla lista dei «medicinali essenziali». Il segretario della Salute USA Robert Kennedy jr. aveva promesso una «revisione completa» del farmaco di morte (gli sarebbe stato chiesto dallo stesso Trump) ma negli scorsi giorni esso è stato approvato dall’ente regolatore FDA.
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Ambiente
Donna afferma che il datacenter AI di Zuckerberg le ha inquinato l’acqua del rubinetto

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Ambiente
Cringe vaticano ai limiti: papa benedice un pezzo di ghiaccio tra Schwarzenegger e hawaiani a caso

In un momento di grottesco vaticano spinto, papa Leone XIV ha benedetto un blocco di ghiaccio durante una conferenza sui «cambiamenti climatici» ospitata dalla Santa Sede. Uno spettacolo che di gatto tocca vette di cringe conciliare mai viste.
La conferenza tenutasi in questi giorni a Castel Gandolfo ha nome «Raising Hope for Climate Justice» – in inglese nel testo anche italiano diffuso dal Sacro Palazzo. In effetti, l’intera conferenza, tenutasi in Italia, è stata svolta nella lingua globalista per antonomasia, il latino del mondo neoliberale, cioè la lingua inglese.
L’evento, trasmesso in diretta streaminga, è stato caratterizzato da una «Benedizione delle Acque», iniziata con papa Leone che ha posato silenziosamente la mano su un blocco di ghiaccio. È stato detto che il blocco di ghiaccio sia venuto dalla Groenlandia, ma non è noto quanta energia a combustibile fossile sia stata impiegata, inquinando il mondo, per far giungere il pezzone sino a Roma senza che si sciogliesse.
.@Pontifex blesses a block of ice at Vatican CLIMATE CHANGE event. pic.twitter.com/gk9J2OVmVf
— Sign of the Cross (@CatholicSOTC) October 1, 2025
NEW: Pope Leo XIV blesses a block of ice before a blue tarp is rolled out and waved by people, including Arnold Schwarzenegger, at the Raising Hope for Climate Justice conference.
“We will raise hope by demanding that leaders act with courage, not delay.”
“Will you join with… pic.twitter.com/PSVVwTB79V
— Collin Rugg (@CollinRugg) October 1, 2025
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Durante un evento stampa prima della conferenza, è apparso d’improvviso l’ex culturista cinque volte Mister Olympia, superdivo hollywoodiano d governatore della California Arnoldo Schwarzenegger, il quale ha invitato tutti i cattolici del mondo a «diventare crociati per l’ambiente». Lo Schwarzenegger si era convertito ai temi climatici ai tempi della campagna elettorale per restare in sella come governatore della California – Stato largamente a tendenza democratica – e lui stesso afferma nel suo documentario autobiografico su Netflix che a dargli una mano in questo senso fu Robert F. Kennedy jr., suo parente, visto il matrimonio che Arnoldo ha contratto con Maria Shriver (un altro ramo del casato, ma assolutamente centrale per quella che è la supposta famiglia reale USA, dove ha appeso il cappello un’altra cosa che ad Arnoldo è riuscita nella vita).
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Oltre a Terminator, accanto al papa ad una certa sono apparsi anche degli hawaiani a caso, che si sono prodotti in un momento musicale pachamamesco. Presentato come i «Pacific Artist for Climate Justice», i figuri, in pantalocini, camicia hawaiana, collanone e ukulele d’ordinanza, hanno avuto l’onore di introdurre musicalmente l’ingresso del papa.
Una schiera di cardinali presenti in prima fila si sono prestati al gioco, dandosi da fare con coreografici teli e cose bellissime così.
Tutto questo mentre un altro americano, il presidente USA Donaldo Trump, va all’ONU è parla della «truffa del Cambiamento climatico», e beccandosi da certuni i giustissimi, sacri 92 minuti di applausi.
Lo spettacolo offerto dall’ostinazione della chiesa climatista è persino più imbarazzante di quelli, blasfemi e occultistici, a cui ci aveva abituato Bergoglio. È innegabile come Leone stia aggiungendo, per quanto possa sembrare impossibile, una quota ulteriore di cringio post-conciliare al disastro dell’ultima papato.
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Immagine screenshot da YouTube
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