Gender
Il cardinale Sarah è «molto orgoglioso» dei vescovi africani per il rifiuto delle benedizioni gay di Bergoglio
Il cardinale Robert Sarah, ex prefetto della Congregazione per il Culto Divino e i Sacramenti, si è detto «molto orgoglioso» che i vescovi africani abbiano «completamente» respinto il controverso documento vaticano Fiducia Supplicans che propone la benedizione sacerdotale delle coppie in situazione irregolare e delle coppie omosessuali.
«Penso che Fiducia Supplicans abbia una risposta molto chiara da parte dei vescovi africani», ha detto Sarah. Sottolineando che il documento è privo di qualsiasi fondamento nella Scrittura, ha continuato: «E non solo i vescovi africani ma molti in Europa, in Kazakistan, in Polonia, hanno rifiutato, perché il documento non ha alcuna base scritturale, né alcuna base teologica».
«Sono stato molto orgoglioso di sentire i vescovi africani respingere completamente questo testo. E tanti altri vescovi anche in Brasile hanno rifiutato, quindi penso che mi sia sembrato impossibile accettare», ha concluso il porporato.
Sarah ha espresso queste osservazioni il 23 febbraio presso l’Università Cattolica dell’Africa Orientale a Nairobi come parte di una sessione di domande e risposte per un simposio teologico. Questo convegno, organizzato dal dipartimento dogmatico, mirava a far luce sul mandato missionario di Cristo nel contesto religioso, culturale e sociale dell’Africa di oggi. Il cardinale Sarah era stato il relatore principale.
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Il Simposio kenyota ha attirato nel corso delle due giornate almeno 700 partecipanti, molti dei quali provenienti da tutta l’Africa orientale per la presenza del Cardinale Sarah e degli Arcivescovi di Nairobi e Kisumu.
Come riportato da Renovatio 21, a seguito alla pubblicazione della dichiarazione vaticana, monsignor Philip Anyolo, arcivescovo metropolita di Nairobi, ha proibito a tutto il clero della sua arcidiocesi di benedire le «coppie» dello stesso sesso.
All’inizio di gennaio, in una lunga dichiarazione pubblicata dal veterano vaticanista Sandro Magister, Sarah ha unito la sua voce a quella dei suoi colleghi vescovi africani nel respingere l’appoggio di Fiducia Supplicans alle «benedizioni» omosessuate.
Nella sua dichiarazione di gennaio, il cardinale Sarah si è alleato con i vescovi e le conferenze episcopali africane che avevano fatto sapere il loro rifiuto della Fiducia Supplicans.
Tale opposizione alla Fiducia Supplicans non è un’opposizione a Papa Francesco, ha spiegato, ma è invece una mossa «di opposizione ferma e radicale a un’eresia che mina gravemente la Chiesa, Corpo di Cristo, perché contraria alla fede e alla Tradizione cattolica».
Come riportato da Renovatio 21, il documento Fiducia Supplicans ha scatenato l’immediata reazione ufficiale, con tanto di divieti, di vescovi in Kazakistan, Malawi, Zambia, Ucraina, anche nel rito greco-cattolico.
I vescovi del Camerun hanno dichiarato che «l’omosessualità mette l’umanità contro se stessa e la distrugge» arrivando a proibire «formalmente ogni benedizione alle coppie omosessuali».
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Immagine di Catholic Church England and Wales via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)
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La prima donna primo ministro del Giappone si oppone al «matrimonio» omosessuale
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Gender
Il Parlamento austriaco vieta il linguaggio «inclusivo di genere» nelle sue comunicazioni ufficiali
Il presidente del Parlamento austriaco ha vietato l’uso del cosiddetto linguaggio «inclusivo di genere» nelle comunicazioni ufficiali dell’organo legislativo.
Walter Rosenkranz, presidente del Nationalrat (Consiglio nazionale, la Camera bassa del Parlamento austriaco), ha recentemente annunciato che il Parlamento tornerà a utilizzare la forma maschile generica delle parole o, in alternativa, la forma maschile e femminile insieme, come nell’espressione «Gentili signore e signori» («Sehr geehrte Damen und Herren»).
In precedenza, il Parlamento di Vienna aveva adottato una variante ideologica che prevedeva l’inserimento di lettere maiuscole interne, due punti, asterischi o barre all’interno di sostantivi per includere persone di generi diversi, compresi coloro che si identificano come «transgender».
Questo adattamento linguistico, promosso da attivisti di sinistra in molte istituzioni austriache e tedesche, è estraneo alla lingua tedesca scritta. L’Associazione per la Lingua Tedesca ha più volte criticato questo linguaggio «inclusivo di genere», definendolo una «lingua ideologica» che «viola le regole ortografiche vigenti» e cerca di «rieducare» i cittadini. I sondaggi indicano che l’80-90% dei tedeschi rifiuta questo linguaggio ideologico.
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«Come istituzione governativa, dobbiamo rispettare le regole stabilite dal Consiglio per l’ortografia tedesca, l’unica istituzione riconosciuta dal governo», ha dichiarato Rosenkranz al quotidiano austriaco Krone. «Nel 2021, il Parlamento ha anche stabilito una base giuridica nel Piano di promozione delle donne. Voglio che le persone si attengano a questo e non inventino una propria lingua. Perché la vera uguaglianza si ottiene attraverso l’istruzione, le pari opportunità e il rispetto, non con i segni di punteggiatura».
«Il Parlamento è un luogo di democrazia, non di esperimenti linguistici», ha aggiunto. «Torniamo a una lingua che rispecchia lo spirito della Costituzione austriaca: universalmente comprensibile, oggettiva e inclusiva nel senso più autentico».
«Non a caso, il Bundestag tedesco e il Consiglio nazionale svizzero, così come quasi tutti i media stampati, non utilizzano un linguaggio neutro rispetto al genere», ha sottolineato il Presidente del Parlamento.
Le linee guida non si applicano ai discorsi tenuti nel Consiglio nazionale né ai testi presentati dai parlamentari, che, in virtù del loro mandato, sono liberi di redigere i propri documenti come preferiscono.
Rosenkranz, primo Presidente del Consiglio Nazionale austriaco nominato dal Partito della Libertà (FPÖ) è stato eletto dopo che l’FPÖ è diventato il partito più votato alle elezioni nazionali del 2024. Tuttavia, pur avendo ottenuto il maggior numero di voti, l’FPÖ non fa parte della coalizione di governo, poiché non dispone della maggioranza assoluta necessaria e gli altri partiti hanno rifiutato di allearsi con esso.
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Immagine di Gryffindor via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
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Il transgenderismo è in declino tra i giovani americani: «una moda in declino»
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