Geopolitica
Il Canada richiama i suoi cittadini dal Libano. Cipro risponde a Hezbollah

A seguito della possibile apertura di un secondo fronte di guerra per lo Stato di Israele, il governo del Canada ha esortato i suoi cittadini di non andare in Libano e, qualora vi si trovassero, di uscirne il prima possibile.
«Il mio messaggio ai canadesi è stato chiaro fin dall’inizio della crisi in Medio Oriente: non è il momento di recarsi in Libano. E per i canadesi che vi si trovano attualmente è giunto il momento di andarsene, finché saranno disponibili voli commerciali». ha dichiarato Mélanie Joly, ministro degli Esteri canadese.
Secondo il Daily Telegraph, Hezbollah starebbe accumulando nell’aeroporto internazionale di Beirut missili balistici, razzi d’artiglieria non guidati, missili anticarro a guida laser ed esplosivi RDX.
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Nel frattempo, Israele continua a bombardare il Libano meridionale con il fosforo bianco, scrive Voltairenet riprendendo articoli del Washington Post di fine 2023. Secondo il canale qatariano Al Jazeera, Israele avrebbe usato tra ottobre e marzo 117 bombe al fosforo bianco per colpire almeno 32 città e villaggi.
I numeri di matricola sui proiettili corrispondono alla nomenclatura usata dall’esercito statunitense per classificare le munizioni prodotte nel Paese. Essi indicano che sono state fabbricate in Louisiana e in Arkansas tra il 1989 e il 1992.
Secondo l’agenzia AFP, almeno 455 persone sono state uccise al confine libanese, tra cui più di 80 civili. Hezbollah risponde quotidianamente a questi attacchi prendendo di mira caserme e posti di osservazione delle FDI. Le ostilità sono cominciate per iniziativa delle FDI al fine di dissuadere Hezbollah dall’intervenire durante le operazioni di Gaza.
Secondo Politico, i funzionari statunitensi hanno avvertito Hezbollah che potrebbero non essere in grado d’impedire allo Stato ebraico di attaccare il Libano.
Due funzionari statunitensi hanno inoltre affermato che Washington aiuterà Israele a difendersi se Hezbollah rispondesse a un attacco israeliano. Hanno sottolineato che il Libano non dovrebbe contare sugli Stati Uniti per frenare le decisioni di Israele, scrive Réseau Voltaire.
Come riportato da Renovatio 21, a inizio 2024 è emerso che una valutazione segreta della Defense Intelligence Agency (DIA) di Washington avrebbe rilevato che le forze israeliane potrebbero trovare «difficile avere successo» in una guerra su due fronti contro Hamas a Gaza e Hezbollah in Libano.
Sei mesi fa Wissam al-Tawil, il comandante della forza d’élite Radwan di Hezbollah, è stato assassinato a Sud del Libano. Israele, come suo costume riguardo agli omicidi extraterritoriali, non ha confermato di essere dietro l’attacco, limitandosi a confermare di aver effettuato lunedì attacchi contro obiettivi militari di Hezbollah in Libano.
Al-Tawil era il membro di più alto livello di Hezbollah ad essere stato ucciso da quando è iniziata la guerra di Israele con Hamas il 7 ottobre. La violenza transfrontaliera era aumentata in quei giorni; poco prima Hezbollah aveva lanciato un attacco missilistico contro una base dell’Intelligence israeliana, in risposta all’attacco di un drone della precedente settimana che aveva ucciso il vice leader di Hamas Saleh al-Arouri e altre sei persone in un sobborgo di Beirut.
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Come riportato da Renovatio 21, missili Hezbollah hanno colpito basi israeliane due mesi fa.
Nel frattempo Nikos Christodoulides, presidente di Cipro, ha risposto al discorso di Hassan Nasrallah che lo metteva in guardia dal partecipare all’aggressione israeliana contro il Libano: «queste dichiarazioni non sono solo sgradevoli, non riflettono nemmeno la realtà. Cipro non partecipa ad alcun impegno militare e si posiziona come parte della soluzione, piuttosto che del problema».
Come riportato da Renovatio 21, sette mesi fa aveva puntato ad aprire un corridoio di aiuti umanitari direttamente a Gaza.
Hakan Fidan, ministro degli Esteri turco, ha dichiarato che il suo Paese dispone di rapporti d’Intelligence che dimostrano che Cipro è diventata una base per le operazioni militari a Gaza e che è utilizzata da diversi Stati.
Come riportato da Renovatio 21, inizio anno, nonostante la visita dell’allora ministro della Difesa ucraino Reznikov, Cipro aveva respinto categoricamente la richiesta di armi da parte di Kiev.
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Immagine di marviikad via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Geopolitica
Attacco israeliano in Qatar. La condanna di Trump

#Qatar / #Palestine / #Israel 🇶🇦🇵🇸🇮🇱: Israeli Air Forces carried out air strikes to assassinate Senior officials of #HAMAS in the city of #Doha.
Reportedly HAMAS negotiation team was targeted with Air-To-Surface Missiles while discussing the ceasefire in the capital of Qatar. pic.twitter.com/WdWuqY6rXq — War Noir (@war_noir) September 9, 2025
🚨🇮🇱🇶🇦🇵🇸 BREAKING: ISRAEL just AIRSTRIKED Hamas’s negotiation team in DOHA, QATAR pic.twitter.com/cTdA5fT4gP
— Jackson Hinkle 🇺🇸 (@jacksonhinklle) September 9, 2025
BREAKING:
Israeli fighter jets struck Qatar’s capital, Doha. An Israeli airstrike in Doha killed Hamas leader in Gaza, Khalil al-Hayya, and three senior members of the group’s leadership, Al Arabiya reports, citing sources. Al Hadath states those in the targeted building… pic.twitter.com/03rwdUbvZ5 — Visegrád 24 (@visegrad24) September 9, 2025
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NEW: Qatar reserves the right to retaliate for the Israeli attack against Doha, Qatari PM says
“We’ve reached a decisive moment; There should be retaliation from the whole region” pic.twitter.com/dKHnqEHNqN — Ragıp Soylu (@ragipsoylu) September 9, 2025
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Nel suo post Trump ha affermato che il bombardamento israeliano all’interno di «una nazione sovrana e stretto alleato degli Stati Uniti» non ha «favorito gli obiettivi di Israele o dell’America». «Considero il Qatar un forte alleato e amico degli Stati Uniti e mi dispiace molto per il luogo dell’attacco», ha scritto, sottolineando che l’attacco è stato «una decisione presa dal primo ministro Netanyahu, non una decisione presa da me». Trump ha affermato che, non appena informato dell’operazione, ha incaricato l’inviato speciale statunitense Steve Witkoff di avvertire i funzionari del Qatar, ma ha osservato che l’allerta è arrivata «troppo tardi per fermare l’attacco». Il presidente ha affermato che eliminare Hamas era un «obiettivo degno», ma ha espresso la speranza che «questo sfortunato incidente possa servire come un’opportunità per la PACE». Da allora Trump ha parlato con Netanyahu, che gli ha detto di voler fare la pace, e con i leader del Qatar, che ha ringraziato per il loro sostegno e ha assicurato che «una cosa del genere non accadrà più sul loro territorio». La Casa Bianca ha definito l’attacco un incidente «sfortunato». Trump ha dichiarato di aver incaricato il Segretario di Stato Marco Rubio di finalizzare un accordo di cooperazione per la difesa con il Qatar, designato come «importante alleato non NATO».( @realDonaldTrump – Truth Social Post ) ( Donald J. Trump – Sep 09, 2025, 4:20 PM ET )
This morning, the Trump Administration was notified by the United States Military that Israel was attacking Hamas which, very unfortunately, was located in a section of Doha, the Capital of… pic.twitter.com/axQSlL46gW — Fan Donald J. Trump 🇺🇸 TRUTH POSTS (@TruthTrumpPosts) September 9, 2025
“The president views Qatar as a strong ally and friend of the United States and feels very badly about the location of this attack.”
White House press sec. Karoline Leavitt read a statement after Israel’s strike on Hamas leadership in Doha. https://t.co/X3EkiIHoZ7 pic.twitter.com/OdDyR4QcgF — ABC News (@ABC) September 9, 2025
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Geopolitica
Lavrov: la Russia non ha voglia di vendetta

La Russia non ha intenzione di vendicarsi dei paesi occidentali che hanno interrotto i rapporti e fatto pressioni su Mosca a causa del conflitto in Ucraina, ha affermato il ministro degli Esteri Sergej Lavrov.
Intervenendo lunedì all’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca, Lavrov ha sottolineato che la Russia non intende «vendicarsi o sfogare la propria rabbia» sulle aziende che hanno deciso di sostenere i governi occidentali nel loro tentativo di sostenere Kiev e imporre sanzioni economiche a Mosca, aggiungendo che l’ostilità è generalmente «una cattiva consigliera».
«Quando i nostri ex partner occidentali torneranno in sé… non li respingeremo. Ma… terremo conto che, essendo fuggiti su ordine dei loro leader politici, si sono dimostrati inaffidabili», ha affermato il ministro.
Secondo Lavrov, qualsiasi futuro accesso al mercato dipenderà anche dalla possibilità che le aziende rappresentino un rischio per i settori vitali per l’economia e la sicurezza della Russia.
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Il ministro ha sottolineato che la Russia è aperta alla cooperazione e non ha alcuna intenzione di isolarsi. «Viviamo su un piccolo pianeta. Costruire i muri di Berlino è stato in stile occidentale… Non vogliamo costruire alcun muro», ha affermato, riferendosi al simbolo della Guerra Fredda che ha diviso la capitale tedesca dal 1961 al 1989.
«Vogliamo lavorare onestamente e se i nostri partner sono pronti a fare lo stesso sulla base dell’uguaglianza e del rispetto reciproco, siamo aperti al dialogo con tutti», ha affermato, indicando il vertice in Alaska tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense, Donald Trump, come esempio di impegno costruttivo.
Il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha dichiarato sabato che le aziende occidentali sarebbero state benvenute se non avessero sostenuto l’esercito ucraino e avessero rispettato gli obblighi nei confronti dello Stato e del personale russo, tra cui il pagamento degli stipendi dovuti.
Questo mese Putin ha anche respinto l’isolazionismo, sottolineando che la Russia vorrebbe evitare di chiudersi in un «guscio nazionale», poiché ciò danneggerebbe la competitività. «Non abbiamo mai respinto o espulso nessuno. Chi vuole rientrare è il benvenuto», ha aggiunto.
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Geopolitica
Museo dell’Olocausto ritira post perché leggibile come filo-Gaza

Speechless. No words for this. pic.twitter.com/pc3GRui6G4
— Ryan Grim (@ryangrim) September 6, 2025
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