Geopolitica
I missili Storm Shadow del Regno Unito si uniscono agli attacchi nel Kursk. Lavrov: nuova fase qualitativa della guerra

I missili Storm Shadow britannici sono stati lanciati nella regione russa di Kursk e anche nella regione di Krasnodar, ha riferito Bloomberg News. L’uso delle armi di LondraSegue di un giorno il lancio degli ATACMS statunitensi nella regione russa di Brjansk accordato dal presidente USA Joe Biden.
Secondo il nuovo protocollo, non viene fatta alcuna ritrattazione di una precedente politica, da parte di Washington o Londra; quindi, l’annuncio viene fatto lanciando l’ATACMS o gli Storm Shadow.
Il ministero della Difesa russo non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale sulla questione. Il Segretario alla Difesa britannico Healey ha detto alla Camera dei Comuni di aver parlato ieri con il Ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov sui piani del Regno Unito per il 2025 per supportare l’Ucraina.
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«A questo punto, non sono in grado di entrare in ulteriori dettagli operativi (…) L’azione dell’Ucraina sul campo di battaglia parla da sola… Noi come nazione e come governo stiamo raddoppiando il nostro supporto all’Ucraina e siamo determinati a fare di più» ha dichiarato lo Healey.
Bloomberg cita un «funzionario occidentale a conoscenza della questione», affermando che l’affermazione, priva di prove, secondo cui la presenza delle truppe nordcoreane a Kursk sarebbe ciò che avrebbe provocato Londra.
Un portavoce del premier Keir Starmer ha affermato che il Governo non commenta le questioni operative. Secondo alcuni, foto sui social media mostrerebbero frammenti delle Storm Shadows a Maryino, un villaggio a metà strada tra il confine ucraino e la centrale nucleare di Kursk a Kurchatov.
Due missili sono stati segnalati su un canale Telegram come intercettati a Krasnodar, sopra la città portuale di Yeysk.
Il ministro degli Esteri russi Sergej Lavrov ha parlato del tema dopo il vertice del G20 a Rio de Janeiro, in Brasile, il 19 novembre, dando risposte dure ai giornalisti in merito all’escalation degli Stati Uniti in Ucraina.
Alla domanda sulle prospettive di pace in Ucraina ora, Lavrov ha risposto che «Beh, non c’è ancora alcuna conferma né dalla Casa Bianca né dal Pentagono».
«Fondamentalmente prendiamo posizione sulla base di ciò che sta accadendo fisicamente. E fisicamente, ATACMS, apparentemente con gittata inferiore ai 300 chilometri, vengono utilizzati, anche questa mattina presto in Russia, contro la regione di Bryansk in Russia, che confina con l’Ucraina» ha detto il Lavrov.
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«Partiamo dalla consapevolezza che questo sta accadendo e che qualsiasi modifica di ATACMS non può essere utilizzata senza esperti e istruttori americani, inclusi dati satellitari, programmazione e puntamento. Il presidente lo ha menzionato più volte: se i missili a lungo raggio verranno applicati dall’Ucraina al territorio russo, significherà anche che saranno gestiti da esperti americani, esperti militari. E prenderemo questo come una fase qualitativamente nuova della guerra occidentale contro la Russia, e reagiremo di conseguenza».
Poi, a Lavrov è stato chiesto se Putin avesse firmato la decisione di cambiare la dottrina nucleare della Russia proprio quel giorno_ «dovrebbe il mondo essere preparato per una risposta nucleare dalla Russia dopo la decisione degli Stati Uniti adottata questo fine settimana, e il primo attacco al territorio russo oggi?», era la domanda.
«Siamo fortemente favorevoli a fare tutto il possibile per prevenire una guerra nucleare. Siamo stati i primi a suggerirlo agli Stati Uniti durante i tempi dell’Unione Sovietica» ha risposto Lavrov. «Mikhail Gorbachev e il presidente Reagan hanno fatto una dichiarazione congiunta, in cui affermavano che la guerra nucleare non può mai essere vinta e non deve mai essere iniziata. La stessa dichiarazione l’abbiamo confermata nel gennaio 2022 nel formato P5».
Il massimo diplomatico russo menzionato la sconsiderata retorica nucleare che è arrivata da Regno Unito, Germania e Francia a partire dal 2022, e ha continuato: «non abbiamo mai iniziato questa conversazione. L’aggiornamento della dottrina militare non aggiunge nulla che l’Occidente non sappia e che sia diverso dai documenti dottrinali americani sulle condizioni di utilizzo delle armi nucleari. Siamo convinti che l’arma nucleare sia prima di tutto un’arma per scoraggiare e prevenire qualsiasi guerra nucleare. Ecco come gestiamo questa situazione».
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0).
Geopolitica
Trump annulla l’incontro a Budapest con Putin

Economia
Il governo olandese sequestra il produttore di chip cinese Nexperia, la Cina risponde con un divieto di esportazione

Il governo dei Paesi Bassi ha preso il controllo di Nexperia, un’azienda di semiconduttori di proprietà cinese con sede in Olanda, in risposta alle pressioni degli Stati Uniti, segnando un’importante escalation nella competizione occidentale con Pechino per il controllo delle catene di approvvigionamento tecnologiche avanzate.
Nexperia, specializzata nella produzione di semiconduttori di vecchia generazione per automobili ed elettronica di consumo, dà lavoro a migliaia di persone in Europa, Stati Uniti e Asia ed è stata acquisita da Wingtech nel 2013. Il 30 settembre, le autorità olandesi hanno comunicato che le decisioni su Nexperia sarebbero passate sotto l’autorità del ministro dell’Economia Vincent Karremans.
Questa mossa è seguita all’inasprimento delle restrizioni commerciali da parte di Washington contro Wingtech, la casa madre di Nexperia, già inclusa nella lista nera commerciale statunitense. Documenti giudiziari hanno rivelato che a giugno funzionari americani avevano ammonito il governo olandese sul rischio di ulteriori sanzioni se Nexperia non avesse sostituito il suo amministratore delegato cinese, Zhang Xuezheng.
In risposta, il ministero del Commercio cinese ha vietato l’esportazione di alcuni prodotti dalle filiali cinesi di Nexperia. Pechino ha condannato l’intervento olandese, attribuendolo alle pressioni USA. Un editoriale del quotidiano il lingua inglese del Partito Comunista Cinese Global Times ha dichiarato: «Questo non è l’agire di una nazione che rispetta lo stato di diritto, ma di un governo che usa la legge come uno strumento da applicare o scartare in base a convenienze politiche».
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«La Cina non chiede ai Paesi Bassi di prendere parte a una competizione geopolitica, ma di rispettare i valori che dichiarano di sostenere: stato di diritto, concorrenza equa e protezione della proprietà legalmente acquisita» ha aggiunto l’house organ anglofono del PCC.
L’anno scorso era emerso che le fabbriche di semiconduttori con tecnologia avanzata olandese presenti a Taiwan potrebbero essere spente da remoto nel caso di invasione dell’isola da parte di Pechino. In particolare si tratterebbe delle fabbriche del colosso Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), che impiega tecnologie ultraviolette di estrema precisione (chiamate in gergo EUV) fornite da un’azienda olandese, la ASML. Tali macchine, grandi come un autobus e dal costo di circa 217 milioni di dollari cadauna. utilizzano onde luminose ad alta frequenza per stampare i chip più avanzati al mondo.
Secondo quando riportato da Bloomberg, in caso di invasione da parte della Repubblica Popolare Cinese, gli EUV di ASML nelle fabbriche TSMC potrebbero essere resi inutilizzabili.
Come riportato da Renovatio 21, un anno fa l’Intelligence olandese accusa la Cina di cyber spionaggio dopo che fu segnalata la compromissione di 20.000 sistemi di sicurezza informatica Fortinet Fortigate in tutto il mondo.
Immagine di Raimond Spekking via Wikimedia pubblicata su licenza CC BY-SA 4.0
Geopolitica
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