Geopolitica
Hezbollah conferma la morte del leader Nasrallah nel bombardamento israeliano
Il movimento sciita libanese Hezbollah ha confermato la morte del suo leader storico Hassan Nasrallah, in un attacco aereo sul quartier generale sotterraneo dell’organizzazione vicino a Beirut, poche ore dopo che Israele aveva dichiarato che era stato ucciso. Lo riporta il New York Times.
Gli agenti di Hezbollah hanno trovato e identificato il corpo del signor Nasrallah stamattina, insieme a quello di un alto comandante militare di Hezbollah, Ali Karaki, secondo alcune fonti del quotidiano neoeboraceno, che citano informazioni di Intelligence ottenute dall’interno del Libano. Tutti e tre i funzionari sentiti dal NYT hanno parlato a condizione di anonimato.
Le Forze di difesa israeliane (IDF) avevano lanciato una serie di attacchi aerei nell’area dominata da Hezbollah nota come Dahiya, che, a detta loro, avevano lo scopo di distruggere i depositi di armi di Hezbollah. Un ordine di evacuazione israeliano prima degli attacchi ha spinto altri residenti a fuggire in cerca di sicurezza e ha contribuito a un crescente senso di terrore in Libano.
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La morte del Nasrallah rappresenta un’importante escalation nella campagna in rapida espansione di Israele contro il gruppo sciita sostenuto dall’Iran, due settimane di attacchi avanti e indietro che hanno minacciato di trasformarsi in una guerra regionale totale.
L’ayatollah Ali Khamenei, leader supremo dell’Iran, aveva condannato gli attacchi israeliani in una dichiarazione rilasciata stamattina, ma non aveva subito menzionato Nasrallah. «Tutte le forze di resistenza nella regione stanno con e sostengono Hezbollah», ha affermato la guida suprema della Repubblica Islamica.
«Solo pochi giorni prima, Khamenei aveva scritto sui social media che “Hezbollah è il vincitore” nella sua guerra contro Israele. A quel punto, il gruppo armato libanese era già sotto shock per i ripetuti colpi inferti da Israele alla sua leadership».
Hezbollah is the victor#Gaza#Lebanon pic.twitter.com/XwDM96Dotc
— Khamenei Media (@Khamenei_m) September 26, 2024
I leader israeliani erano a conoscenza della posizione di Hassan Nasrallah da mesi e hanno deciso di colpirlo la scorsa settimana perché credevano di avere solo una breve finestra di opportunità prima che il leader di Hezbollah scomparisse in un luogo diverso, secondo i tre alti funzionari della difesa israeliani sentiti dal giornale neoeboraceno.
Due dei funzionari sentiti dal NYT hanno affermato che sono state sganciate più di 80 bombe in un arco di tempo di diversi minuti per ucciderlo. Non hanno confermato il peso o la marca delle bombe.
Secondo due funzionari, l’operazione era stata pianificata all’inizio della settimana, quando i leader politici israeliani avevano parlato con le loro controparti americane della possibilità di un cessate il fuoco in Libano e prima che Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano, lasciasse Israele per tenere un discorso alle Nazioni Unite.
Tutti e tre i funzionari hanno affermato che Hashem Safieddine, cugino del Nasrallah, che è un personaggio chiave nel lavoro politico e sociale del movimento, era uno dei pochi leader senior di Hezbollah rimasti non presenti sul luogo dell’attacco Safieddine, che è stato a lungo considerato un potenziale successore del signor Nasrallah, potrebbe essere annunciato a breve come nuovo segretario generale di Hezbollah.
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«Sabato Beirut è stata colpita dalla sensazione che la capitale non fosse più sicura dopo mesi di scontri di Hezbollah lungo il remoto confine del Paese con Israele» scrive il NYT. «Migliaia di persone provenienti da fuori Beirut hanno trascorso la notte dormendo per le strade e le spiagge della capitale».
Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sei persone sono state uccise e più di 90 ferite dagli attacchi israeliani di venerdì sera, ma si prevede che il bilancio aumenterà. I soccorritori stavano ancora cercando tra le macerie, anche se Israele ha colpito di nuovo.
Nato in una famiglia sciita nella periferia di Beirut nel 1960, Nasrallah ha studiato a Tiro, dove aveva aderito al Movimento Amal, un partito politico sciita dotato di milizia, e in seguito in un seminario sciita a Baalbek. In seguito aveva studiato ed insegnato in una scuola di Amal.
Nasrallah si era unito a Hezbollah che lo formò per combattere l’invasione israeliana del Libano nel 1982. Dopo un breve periodo di studi religiosi in Iran, Nasrallah era tornato in Libano per divenire il leader di Hezbollah dopo che il suo predecessore era stato assassinato da un attacco aereo israeliano nel 1992.
Sotto la guida di Nasrallah, Hezbollah ha acquisito razzi con una gittata maggiore, che gli consentirono di colpire il Norddello Stato Ebraico. Dopo che Israele aveva subito pesanti perdite durante i suoi 18 anni di occupazione del Libano meridionale, aveva ritirato le sue forze nel 2000, il che aumentò notevolmente la popolarità di Hezbollah nella regione e rafforzò la posizione di Hezbollah all’interno del Libano. Il movimento sciita si scontrò con le truppe dello Stato degli ebrei ancora nel 2006, durante il conflitto durato 34 giorni.
Durante la cosiddetta guerra civile siriana (2011-), Hezbollah combatté dalla parte dell’esercito siriano contro quelli che Nasrallah definì «estremisti islamici». Sotto la sua guida, Hezbollah affrontò critiche per il suo presunto coinvolgimento nell’assassinio del 2005 del primo ministro libanese Rafic Hariri e nella misteriosa esplosione del porto di Beirut del 2020.
Dopo l’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2024, Nasrallah scelto di impegnarsi nel conflitto, dando il via ad attacchi contro Israele, che hanno portato al conflitto tra Israele e Hezbollah che ha avuto un impatto su entrambi i lati del confine.
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Come riportato da Renovatio 21, solo pochi giorni fa Nasrallah era comparso in un videomessaggio in cui diceva che il Libano è in guerra e che Israele era responsabile di «puro terrorismo»..
Israele ha commesso un «massacro» facendo esplodere migliaia di cercapersone in tutto il Libano, aveva affermato nel filmato il Nasrallah, descrivendo l’operazione, ampiamente attribuita al Mossad, come «una dichiarazione di guerra». In un discorso molto atteso dopo gli attacchi di questa settimana, Nasrallah aveva accusato Israele di aver commesso il «massacro» senza riguardo per le vittime civili.
«Questo è puro terrorismo. Li chiameremo massacro di martedì e massacro di mercoledì. Sono crimini di guerra o almeno una dichiarazione di guerra», ha detto Nasrallah. Notando che alcuni dei dispositivi erano esplosi in scuole, ospedali ed edifici residenziali, il capo di Hezbollah ha detto che l’operazione aveva superato «tutte le restrizioni e le linee rosse».
«Non c’è dubbio che abbiamo subito un duro colpo alla sicurezza e all’umanità, senza precedenti nella storia della nostra resistenza», ha ammesso. «Siamo stati colpiti duramente, ma questo è lo stato di guerra e comprendiamo che il nemico ha una superiorità tecnologica».
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Immagine di Khamenei.ir via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International; immagine modificata
Geopolitica
Trump annuncia attacchi terrestri in Venezuela «presto»
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Geopolitica
La Slovacchia «non sosterrà nulla» che contribuisca a prolungare il conflitto in Ucraina
Il primo ministro slovacco Robert Fico ha annunciato che la Slovacchia si opporrà a qualsiasi misura che permetta di impiegare i beni russi congelati per fornire armi all’Ucraina, mettendo in guardia sul fatto che ulteriori sostegni militari non farebbero che protrarre l’«insensata uccisione quotidiana di centinaia di migliaia di russi e ucraini».
In seguito all’escalation del conflitto nel 2022, gli alleati occidentali di Kiev hanno bloccato circa 300 miliardi di dollari di asset della banca centrale russa, in gran parte depositati nell’UE. Da quel momento è divampata una disputa tra i Paesi intenzionati a usare tali fondi come collaterale per un «prestito di riparazione» a favore di Kiev e quelli che si oppongono fermamente. La decisione finale spetterà ai membri dell’UE nel voto previsto per la prossima settimana.
Fico, da sempre critico del piano, ha illustrato la propria posizione in dettaglio in una lettera inviata all’inizio della settimana al Presidente del Consiglio europeo António Costa. In un post su X pubblicato venerdì, ha riferito di aver poi avuto un colloquio telefonico con Costa, durante il quale ha ribadito il suo rifiuto all’invio di armi a Kiev. Fico ha dichiarato di aver avvertito che proseguire con i finanziamenti prolungherebbe le ostilità e accrescerebbe le vittime, mentre Costa «ha parlato solo di soldi per la guerra».
«Se per l’Europa occidentale la vita di un russo o di un ucraino non vale un cazzo, non voglio far parte di un’Europa occidentale del genere», ha affermato Fico. «Non appoggerò nulla, anche se dovessimo restare a Bruxelles fino al nuovo anno, che comporti il sostegno alle spese militari dell’Ucraina».
Today I held an almost hour-long phone conversation with the President of the European Council, A. Costa. I fully respect him, but while he spoke about money for the war in Ukraine, I kept repeating the senseless daily killing of hundreds to thousands of Russians and Ukrainians.… pic.twitter.com/0f9JiitWjG
— Robert Fico 🇸🇰 (@RobertFicoSVK) December 12, 2025
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Vari Stati membri dell’UE hanno manifestato riserve sul programma di prestiti, evidenziando rischi di natura legale e finanziaria. Secondo Politico, venerdì Italia, Belgio, Bulgaria e Malta hanno sollecitato la Commissione europea a considerare opzioni alternative al sequestro degli asset, quali un meccanismo di prestito comunitario o soluzioni temporanee. Obiezioni sono arrivate anche da Ungheria, Germania e Francia.
Venerdì la Commissione Europea ha dato il via libera a una norma controversa che potrebbe prorogare indefinitamente il congelamento dei beni russi, qualificando la materia come emergenza economica e non come misura sanzionatoria. Questo passaggio è interpretato come propedeutico all’attuazione del «prestito di riparazione», in quanto permette decisioni a maggioranza qualificata invece che all’unanimità, eludendo così i veti dei Paesi dissidenti.
Mosca ha stigmatizzato come illegittimo ogni tentativo di appropriarsi dei suoi asset. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha affermato questa settimana che, con il programma di «prestiti di riparazione», l’Europa sta adottando un comportamento «suicida». Riferendosi al voto di venerdì, ha etichettato l’UE come «truffatori».
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Geopolitica
Orban come John Snow
Hungary PM Orbán as Jon Snow from Game of Thrones in defending the EU’s legal&financial system from crazy EU bureaucratic warmongers—fighting them to reduce migration, increase competitiveness, and restore sanity, values and peace. 🕊️
Help is coming as Russian CB sues Euroclear pic.twitter.com/jHyav6mk0f — Kirill Dmitriev (@kadmitriev) December 12, 2025
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Unmasked NATO’s Mark Rutte.
He does not have family or children. He wants war. But peace will prevail. 🕊️ https://t.co/lDPBucIAkA pic.twitter.com/JjqVogOSWM — Kirill Dmitriev (@kadmitriev) December 12, 2025
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