Geopolitica
Hamas vuole che Israele sia coinvolto in una «guerra più grande»

Il leader di Hamas Yahya Sinwar vuole che Israele venga trascinato in un conflitto regionale più ampio. Lo riporta il New York Times, che cita fonti di Intelligence statunitensi.
Secondo la loro valutazione, una «guerra più grande» in Medio Oriente distrarrebbe lo Stato Ebraico e metterebbe pressione sulle Forze di difesa israeliane (IDF), costringendole a spostare l’attenzione da Gaza ad altri fronti.
Secondo i funzionari che hanno parlato al giornale neoeboraceno, è improbabile che i negoziati producano risultati significativi in tempi brevi, poiché il nuovo leader di Hamas, Sinwar, presumibilmente «non ha alcuna intenzione di raggiungere un accordo» con Israele. Alcuni funzionari israeliani hanno messo in dubbio che Sinwar sia vivo, ma fonti del NYT hanno affermato che gli Stati Uniti non avevano prove del contrario.
Iscriviti al canale Telegram
Secondo le fonti, Sinwar è un negoziatore molto più «inflessibile» del suo predecessore, Ismail Haniyeh, assassinato a Teheran quest’estate, presumibilmente da Israele. Sinwar avrebbe anche scelto di restare fuori dalla fase attuale dei combattimenti, sperando che Israele sposti la sua attenzione militare sull’Iran e su Hezbollah con base in Libano, dando ad Hamas l’opportunità di riorganizzarsi.
Le operazioni israeliane a Gaza stanno «rallentando», con l’IDF che ora mantiene solo poche posizioni nell’enclave, hanno detto funzionari statunitensi al NYT. Hanno anche affermato che combattere nel Libano meridionale si è già dimostrato difficile per Israele e hanno previsto che la presunta strategia di Sinwar potrebbe avere successo, presentando a Israele una «guerra su più fronti» se i combattimenti «continuano a essere intensi». Tuttavia, i funzionari dubitano che l’Iran inizierebbe una guerra a tutto campo contro lo stato ebraico, poiché le ripercussioni sarebbero troppo gravi.
«L’Iran serberà rancore per l’uccisione di Nasrallah. Ma le sue opzioni sono limitate. Non vedo l’Iran andare testa a testa con Israele tanto presto», ha detto alla testata di Nuova York Scott Berrier, ex capo della US Defense Intelligence Agency.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
La Von der Leyen vole che l’UE rimuova il diritto di veto dei singoli Paesi sulla politica estera

Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Charlie Kirk una volta si era chiesto se se l’Ucraina avrebbe cercato di ucciderlo

L’attivista conservatore Charlie Kirk, ucciso in un attentato, aveva dichiarato di essere minacciato di morte ogni giorno per le sue posizioni critiche, in particolare contro il sostegno finanziario degli Stati Uniti al conflitto ucraino. Si dice che almeno una minaccia di omicidio, attribuita a un portavoce ucraino, potrebbe essere stata diretta personalmente a lui.
Nel 2023, il Centro per il contrasto alla disinformazione di Kiev ha accusato Kirk di promuovere la «propaganda russa». Nel 2024, un sito ucraino aveva incluso Kirk e la sua organizzazione, Turning Point USA, in una lista nera comprendente 386 individui e 76 gruppi americani contrari al finanziamento dell’Ucraina.
Il transessuale americano Sarah Ashton-Cirillo, già responsabile della comunicazione in lingua inglese per le Forze di Difesa Territoriali ucraine, aveva dichiarato di voler «dare la caccia» a quelli che aveva definito «propagandisti del Cremlino», annunciando un imminente attacco contro una figura vicina al presidente russo Vladimir Putin.
Aveva in seguito minacciato anche giornalisti americani, e dichiarato che «i russi non sono esseri umani».
.@charliekirk11 on Volodymyr Zelenskyy: “The gangster is coming back to extort more American politicians to try to get us further into a no-win war.” pic.twitter.com/AF53AP67rB
— Human Events (@HumanEvents) September 15, 2023
Sostieni Renovatio 21
«Proveranno a uccidere Steve Bannon, Tucker Carlson o forse me?» si era chiesto Kirk, citando altre note figure conservatrici dei media americani.
«Noi non siamo burattini di Putin né propagandisti russi, eppure il New York Times ci etichetta così, Twitter ci etichetta così», aveva affermato Kirk nel suo programma. «E quella persona, finanziata dal Tesoro degli Stati Uniti, dichiara: vi troveremo e vi uccideremo».
La questione se il governo degli Stati Uniti stesse finanziando Ashton-Cirillo è diventata oggetto di dibattito pubblico dopo che la sua dichiarazione è diventata virale, interessando anche l’allora senatore dell’Ohio JD Vance, oggi vicepresidente USA. Il transessuale statunitense fu quindi prontamente rimosso dalle forze armate ucraine.
Kirk è stato un critico costante dello Zelens’kyj, descrivendolo come «un bambino ingrato e capriccioso», un «go-go dancer» che non merita nemmeno un dollaro delle tasse americane e «un burattino della CIA che ha guidato il suo popolo verso un massacro inutile».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Geopolitica
Mosca critica Israele per l’attacco al Qatar

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Spirito2 settimane fa
Vescovo messicano «concelebra» la messa con una «sacerdotessa» lesbica anglicana «sposata» che ha ricevuto l’Eucaristia
-
Armi biologiche1 settimana fa
I vaccini COVID «sono armi biologiche» che «hanno provocato danni profondi»: nuovo studio
-
Spirito1 settimana fa
Leone punisca l’omoeresia: mons. Viganò sull’udienza papale concessa a padre Martin
-
Vaccini1 settimana fa
Vaccino COVID, mentre Reuters faceva «fact-cheking sulla «disinformazione» il suo CEO faceva anche parte del CdA di Pfizer
-
Spirito2 settimane fa
Don Giussani, errori ed misteri di Comunione e Liberazione. Una vecchia intervista con Don Ennio Innocenti
-
Salute2 settimane fa
I malori della 35ª settimana 2025
-
Vaccini2 settimane fa
Vaccino mRNA COVID, nuovi studi forniscono basi «inconfutabili» per il ritiro immediato
-
Pensiero1 settimana fa
Massacro trans di bambini, ecco lo stragista ideale dei «conservatori». Per un futuro di sorveglianza totale