Guerra cibernetica
Hacker nordcoreani attaccano le manovre militari USA-sudcoreane
Gli hacker nordcoreani del gruppo Kimsuky hanno tentato di attaccare una società sudcoreana che fornisce servizi di simulazione al computer per esercitazioni congiunte Corea del Sud-USA e hanno tentato di effettuare un attacco informatico contro infrastrutture militari, ha detto domenica l’agenzia di polizia provinciale di Gyeonggi Nambu.
«Il dipartimento investigativo sulla sicurezza dell’agenzia di polizia di Gyeonggi, a seguito dell’indagine sul caso dell’invio di diverse e-mail dannose nel febbraio-marzo di quest’anno… ha scoperto che dietro c’era Kimsuky», ha detto la polizia in una nota.
Gli hacker sono riusciti per la prima volta a inserire codice dannoso via e-mail nel computer di un impiegato amministrativo dell’azienda a gennaio, dopodiché hanno ottenuto i dati di altri dipendenti dell’azienda, si legge nella dichiarazione.
Successivamente, a febbraio, il gruppo di hacker ha inviato lettere ai dipendenti che fornivano servizi di simulazione al computer per le esercitazioni militari di Freedom Shield.
I dipendenti hanno cercato di aprire il file allegato che presumibilmente conteneva informazioni su problemi con le loro detrazioni fiscali, ma una rete di computer gestita dal Pentagono non ha permesso loro di aprire il file, ha aggiunto la dichiarazione.
Tuttavia, un certo numero di dipendenti dell’azienda ha inoltrato le lettere alla propria e-mail personale e ha aperto file dannosi dai propri computer, il che ha portato all’hacking dei loro dispositivi personali, ha osservato la polizia, aggiungendo che gli hacker nordcoreani non sono riusciti a ottenere informazioni militari.
La polizia, in collaborazione con le forze armate statunitensi, è stata in grado di determinare che l’attacco informatico riguardava indirizzi IP falsi utilizzati durante l’incidente del 2014, quando Kimsuky ha violato l’operatore sudcoreano di centrali idroelettriche e nucleari, KHNP.
Inoltre, le lettere utilizzavano espressioni caratteristiche della lingua nordcoreana, afferma la dichiarazione.
Precedentemente erano stati attribuiti a Pongyang gli attacchi cibernetici del Gruppo Lazarus, detto anche «Guardiani della Pace» o «Team Whois», che ha operato tra il 2010 e il 2021.
Un attacco notevole per cui il gruppo è noto è l’attacco del 2014 alla Sony Pictures, che ha utilizzato tecniche più sofisticate e ha evidenziato quanto il gruppo sia diventato avanzato nel tempo.
Il gruppo Lazarus avrebbe rubato 12 milioni di dollari dal Banco del Austro in Ecuador e 1 milione di dollari dalla banca vietnamita Tien Phong nel 2015. Gli stessi hacker avrebbero poi preso di mira anche banche in Polonia e in Messico.
Nel 2016 fu attribuita al Lazarus l’attacco cibernetica alla Bangladesh Bank, dove furono rubati con successo 81 milioni di dollari ed è stata attribuita al gruppo. Nel 2017, il gruppo Lazarus avrebbe rubato 60 milioni di dollari dalla Far Eastern International Bank di Taiwan, sebbene l’importo effettivo rubato non fosse chiaro e la maggior parte dei fondi fosse stata recuperata.
Il produttore russo di software antivirus Kaspersky ritiene tuttavia che potremmo essere dinanzi ad un «false flag» di guerra cibernetica, con tracce lasciate per fuorviare gli investigatori e assegnare l’attacco alla Corea del Nord.
Il produttore statunitense di software antivirus Symantec ha riferito nel 2017 che era «molto probabile» che Lazarus fosse dietro l’attacco del virus ransomware WannaCry.
È noto l’attacco informatico mondiale del worm WannaCry ha copiato anche le tecniche della NSA, l’agenzia di spionaggio informatico USA. Questo ransomware sfrutta un exploit della NSA noto come EternalBlue che un gruppo di hacker noto come Shadow Brokers aveva reso pubblico nell’aprile 2017.
Il Gruppo Kimsuky avrebbe attaccato il diffuso sistema di posta elettronica Gmail durante l’estate 2022, rubando dati della posta tramite estensioni del browser, dichiarò la società di cibersicurezza Volexity.
Come riportato da Renovatio 21, la Corea del Sud è entrata con il Giappone nel ramo di difesa cibernetica della NATO, scatenando le ire della Repubblica Popolare Cinese.
Un massiccio attacco cibernetico cinese avrebbe colpito la base americana di Guam, nel Pacifico, due mesi fa.
Guerra cibernetica
Il blackout di Amazon mette offline importanti siti web
Un guasto ad Amazon Web Services (AWS) ha provocato disagi generalizzati a siti web e servizi online, colpendo piattaforme che includono streaming, servizi bancari, comunicazioni e media.
Il problema, verificatosi lunedì, ha coinvolto diverse grandi aziende, tra cui la piattaforma di Amazon, la piattaforma di intrattenimento in streaming Disney+, Lloyds Bank, l’app di trasporto Lyft, il New York Times, il forum Reddit e il celeberrimo (dopo la pandemia) servizio di teleconferenze Zoom.
AWS ha comunicato di aver rilevato «un incremento dei tassi di errore e delle latenze» su vari servizi, sottolineando di essere al lavoro «su più fronti paralleli per accelerare il ripristino». L’azienda ha successivamente riportato «progressi significativi» e promesso ulteriori aggiornamenti.
Sostieni Renovatio 21
Il fornitore di servizi cloud ha individuato l’origine del problema in una specifica parte della sua infrastruttura che serve la costa orientale degli Stati Uniti, senza però chiarire immediatamente le cause.
Un’interruzione simile su vasta scala si era verificata a luglio 2024, quando un aggiornamento software dell’azienda di sicurezza informatica CrowdStrike aveva causato crash globali dei sistemi Microsoft Windows.
Elon Musk si è vantato del fatto che la sua piattaforma social, X, è invece resistita al blackouto. «X funziona» ha twittato laconicamente ed ironicamente il miliardario, che con Jeff Bezos di Amazon ha una rivalità anche sul lato di industria spaziale.
𝕏 works
— Elon Musk (@elonmusk) October 20, 2025
Iscriviti al canale Telegram ![]()
La scorsa primavera a subire un’interruzione delle comunicazioni, un mese dopo aver visto un enorme blackout elettrico, fu il Regno di Spagna.
Un collasso delle grandi piattaforme internet di Meta si registrò nel marzo 2024, con alcuni che dettero la colpa ai miliziani Houthi che avrebbero tagliato i cavi del Mar Rosso.
Come riportato da Renovatio 21, già tre anni fa si era registrato un aumento delle interruzioni dell’internet in tutto il globo.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Cina
La Cina accusa gli Stati Uniti di un grave attacco informatico
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Guerra cibernetica
Aeroporti nordamericani hackerati con messaggi pro-Hamas
Messaggi che elogiavano Hamas e attaccavano alti funzionari americani e israeliani sono stati trasmessi tramite sistemi di diffusione sonora e visualizzati su schermi digitali in tre aeroporti canadesi e uno statunitense lo scorso martedì. Lo ha riportato la stampa locale.
Le autorità hanno avviato indagini su quello che appare come un attacco informatico coordinato.
L’attacco hacker avrebbe colpito i display informativi e i sistemi audio di due aeroporti nella Columbia Britannica, l’aeroporto internazionale di Windsor in Ontario e l’aeroporto internazionale di Harrisburg in Pennsylvania.
Dear @realDonaldTrump,
Canada’s Kelowna airport had a serious security breach. Hacked with Hаmаs propaganda.
Mark Carney won’t stand up to the Muslim Brotherhood, but will stand up for them.
🇨🇦 is a security threat to the world.
Thank you for your attention to this matter. pic.twitter.com/hm0DyMd3Nx
— dahlia kurtz ✡︎ דליה קורץ (@DahliaKurtz) October 15, 2025
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Le immagini dei display aeroportuali, diffuse dai notiziari locali, mostravano il messaggio «Israele ha perso la guerra, Hamas ha vinto con onore», insieme a una dichiarazione offensiva contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Sullo schermo è apparsa anche la firma digitale «Hackerato da Mutarrif Siberislam». Le trasmissioni audio includevano, secondo quanto riferito, slogan pro-palestinesi come «Palestina libera» e insulti rivolti sia a Trump che al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Le autorità dell’aeroporto di Kelowna hanno confermato l’incidente, spiegando che una terza parte aveva avuto accesso sia agli schermi informativi sui voli sia al sistema di diffusione sonora. Un portavoce dell’aeroporto internazionale di Victoria ha precisato che solo il sistema audio dell’aeroporto era stato compromesso.
Transport Canada ha dichiarato di essere a conoscenza degli attacchi, incluso un ulteriore incidente all’aeroporto internazionale di Windsor.
Le autorità di Harrisburg hanno confermato che l’episodio è sotto indagine da parte di funzionari locali, statali e federali.
Come riportato da Renovatio 21, due anni fa il sistema dell’aviazione canadese fu oggetto di un misterioso attacco hacker che lo paralizzò totalmente, poco dopo che uno stop fosse dato agli aerei delle Filippine e un «problema tecnico» (questa la versione ufficiale) mettesse a terra tutti gli aerei USA, evento che non ha avuto precedenti se non nelle ore dopo l’attentato dell’11 settembre 2001. In quel caso, alcuni ipotizzarono un attacco di hacking di tipo ransomware, con riscatto pagato in bitcoin, il cui valore, in quelle ore, di fatto aumentò.
Come riportato da Renovatio 21, un attacco hacker ha colpito il mese scorso anche grandi aeroporti europei.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da Twitter
-



Misteri2 settimane faLa verità sull’incontro tra Amanda Knox e il suo procuratore. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-



Pensiero7 giorni faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Sanità1 settimana faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura5 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Oligarcato6 giorni faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale
-



Politica1 settimana faI vaccini, l’euro, l’OMS e le proteste pro-Palestina. Renovatio 21 intervista il senatore Borghi













