Geopolitica
Gli Stati Uniti revocano il visto al giudice brasiliano De Moraes, nemico di Bolsonaro
L’amministrazione Trump ha revocato il visto di un giudice brasiliano responsabile di aver perseguitato l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro in una «caccia alle streghe politica», così come i visti dei principali alleati del giudice che siedono nella Corte Suprema brasiliana.
In una dichiarazione su X, il Segretario di Stato Marco Rubio ha scritto: «@POTUS [il presidente degli USA, ndr] ha chiarito che la sua amministrazione riterrà responsabili i cittadini stranieri responsabili della censura di espressioni protette negli Stati Uniti. La caccia alle streghe politica del giudice della Corte Suprema Federale brasiliana Alexandre de Moraes contro Jair Bolsonaro ha creato un complesso di persecuzione e censura così ampio che non solo viola i diritti fondamentali dei brasiliani, ma si estende anche oltre le coste del Brasile per colpire gli americani».
.@POTUS made clear that his administration will hold accountable foreign nationals who are responsible for censorship of protected expression in the United States. Brazilian Supreme Federal Court Justice Alexandre de Moraes’s political witch hunt against Jair Bolsonaro created a…
— Secretary Marco Rubio (@SecRubio) July 18, 2025
«Pertanto, ho disposto la revoca del visto per Moraes e i suoi alleati in tribunale, nonché per i loro familiari più stretti, con effetto immediato».
Sostieni Renovatio 21
In un recente post su Truth Social, il presidente Trump ha affermato che il Brasile «sta facendo una cosa terribile» a Bolsonaro, a cui è stato vietato di candidarsi a cariche politiche fino al 2030 e che dovrà affrontare un processo alla Corte Suprema per il suo ruolo in un tentato colpo di Stato per rovesciare l’elezione di Lula, cosa che lui nega strenuamente.
«Questo non è altro che un attacco a un avversario politico, qualcosa di cui sono molto esperto», ha continuato Trump nel suo post.
Trump ha poi affermato che avrebbe «osservato molto attentamente la CACCIA ALLE STREGHE di Jair Bolsonaro, della sua famiglia e di migliaia di sostenitori», prima di avvertire: »LASCIA IN PACE BOLSONARO».
L’annuncio del Segretario Rubio è stato accolto con gratitudine da Eduardo Bolsonaro, figlio dell’ex presidente, che ha scritto su X: «I brasiliani la ringraziano, signor Segretario! Grazie infinite per questa lotta a favore della libertà di parola, crediamo negli stessi valori».
L’elenco completo delle persone sanzionate risulta essere i giudici della Corte Suprema Alexandre de Moraes, Luís Roberto Barroso, Gilmar Mendes, Edson Fachin, Cármen Lúcia, Dias Toffoli, Cristiano Zanin e Flávio Dino; Paulo Gonet Branco, del Consiglio Generale della Repubblica; Andrei Rodrigues, direttore generale della Polizia federale; e Fábio Schor, capo della divisione criminalità informatica.
Come riportato da Renovatio 21, il giudice supremo De Moraes è da sempre considerato acerrimo nemico dell’ex presidente Jair Bolsonaro, che lo ha accusato di ingerenze in manifestazioni oceaniche plurime. Ad alcuni sostenitori di Bolsonaro, va ricordato, sono stati congelati i conti bancari, mentre ad altri è stata imposta una vera e propria «rieducazione».
Come riportato da Renovatio 21, di recente con De Moraes si era scontrato anche Elone Musk, quando il giudice supremo aveva ordinato il blocco dei conti finanziari di Starlink nel Paese, nel contesto di una faida in corso sulla piattaforma di social media X riguardante la libertà di parola: l’establishment brasiliano chiedeva la censura di determinate voci politiche, cosa che Musk si era rifiutato di fare.
Musk aveva reagito in modo duro nei suoi post sui social, tornando a paragonare De Moraes – di cui ha chiesto le dimissioni o la messa in stato di accusa – a Darth Vader e a Lord Voldemort, e pubblicando un’immagine generata artificialmente del giudice supremo in galera.
L’imprenditore sudafricano è arrivato a dire che il vero potere in Brasile è nelle mani di De Moraes, definito tiranno travestito da giudice, mentre il presidente Lula è solo il suo cane da salotto. «Alexandre de Moraes è un dittatore malvagio che fa cosplay come giudice» dichiarato il Musk.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Geopolitica
Gli USA hanno tentato di reclutare il pilota di Maduro per un rapimento
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Economia
USA e Giappone firmano un accordo sui minerali essenziali
Martedì, Stati Uniti e Giappone hanno siglato un accordo di cooperazione per la produzione e la fornitura di minerali essenziali e terre rare. La mossa arriva dopo la decisione della Cina di rafforzare i controlli sulle esportazioni di terre rare e attrezzature per la produzione di chip, in risposta ai dazi imposti dal presidente statunitense Donald Trump.
L’intesa è stata conclusa durante la visita di Trump a Tokyo, dove ha incontrato per la prima volta il nuovo primo ministro giapponese, Sanae Takaichi.
Secondo la Casa Bianca, le due nazioni hanno convenuto di promuovere iniziative congiunte «necessarie a sostenere le industrie nazionali, incluse le tecnologie avanzate e le rispettive basi industriali», e di impiegare «strumenti di politica economica e investimenti coordinati per accelerare lo sviluppo di mercati diversificati, liquidi ed equi per minerali essenziali e terre rare».
I leader hanno inoltre sottoscritto un documento che impegna i rispettivi governi a «intraprendere ulteriori passi verso una nuova era d’oro per l’alleanza in continua crescita tra Stati Uniti e Giappone».
Aiuta Renovatio 21
Trump ha definito il Giappone un «alleato al livello più alto», elogiando Takaichi, insediatosi la settimana scorsa, come «uno dei più grandi primi ministri». Takaichi, dal canto suo, ha promesso di rafforzare i legami bilaterali, che ha descritto come «la più grande alleanza al mondo».
Trump ha da tempo manifestato interesse a garantire l’accesso ai minerali di terre rare in diverse regioni del mondo, perseguendo sia opportunità economiche vantaggiose sia una maggiore influenza geopolitica.
All’inizio di quest’anno, gli Stati Uniti hanno firmato un accordo sui minerali con l’Ucraina, considerato da diplomatici e politici americani una forma di garanzia di sicurezza per Kiev. Trump ha inoltre concluso un’intesa di investimento con l’Australia all’inizio di questo mese, mirata a contrastare il dominio cinese nel mercato delle terre rare e dei minerali essenziali.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da Twitter
Economia
I mercati argentini salgono dopo la vittoria elettorale di Milei, che ringrazia il presidente Trump
Aiuta Renovatio 21
«Grazie, Presidente Trump, per la fiducia accordata al popolo argentino. Lei è un grande amico della Repubblica Argentina. Le nostre nazioni non avrebbero mai dovuto smettere di essere alleate. I nostri popoli vogliono vivere in libertà. Contate su di me per lottare per la civiltà occidentale, che è riuscita a far uscire dalla povertà oltre il 90% della popolazione mondiale».Gracias Presidente @realDonaldTrump por confiar en el pueblo argentino. Usted es un gran amigo de la República Argentina. Nuestras Naciones nunca debieron dejar de ser aliadas. Nuestros pueblos quieren vivir en libertad. Cuente conmigo para dar la batalla por la civilización… pic.twitter.com/G4APcYIA2i
— Javier Milei (@JMilei) October 27, 2025
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Pensiero1 settimana faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Sanità2 settimane faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura1 settimana fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Oligarcato1 settimana faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale
-



Pensiero3 giorni faMiseria dell’ora legale, contro Dio e la legge naturale
-



Salute2 settimane faI malori della 42ª settimana 2025
-



Politica2 settimane faI vaccini, l’euro, l’OMS e le proteste pro-Palestina. Renovatio 21 intervista il senatore Borghi
-



Bioetica2 settimane faMorte cerebrale, trapianti, predazione degli organi, eutanasia: dai criteri di Harvard alla nostra carta d’identità













