Animali
Gattini ipoallergenici: nuovo traguardo della bioingegneria CRISPR

La tecnica di editing genetico CRISPR è stata testata in cellule feline sui geni che causano reazioni allergiche negli esseri umani, aprendo potenzialmente la strada ai gatti ipoallergenici. Lo riporta BioNews.
Le reazioni allergiche umane ai gatti sono causate da reazioni con una singola proteina felina, chiamata Fel d 1, nel 60-90% dei casi. Questa proteina è formata dai prodotti di due geni, CH1 e CH2.
Gli scienziati che lavorano presso la società con sede in Virginia Indoor Biotechnologies hanno condotto lo studio pilota per determinare se l’ approccio CRISPR potrebbe essere utilizzato per inattivare CH1 e CH2 , che teoricamente impedirebbero la maggior parte delle risposte immunitarie.
Nell’articolo, pubblicato sul CRISPR Journal, i ricercatori hanno affermato che i loro risultati «dimostrano che Fel d 1 è un bersaglio praticabile per la delezione genica, che dovrebbe migliorare sostanzialmente la salute dei pazienti allergici ai gatti rimuovendo efficacemente l’allergene alla fonte».
«Gli scienziati hanno sviluppato metodi CRISPR per inattivare separatamente CH1 e CH2 . Queste strategie hanno dimostrato di essere efficaci fino al 55% nell’introdurre mutazioni nelle cellule feline cresciute in una piastra di laboratorio, quasi tutte si prevedeva che inattivassero i geni. L’analisi dei geni ha anche suggerito che la loro inattivazione potrebbe essere innocua per la salute dei felini, sebbene ciò debba essere confermato» scrive Bionews.
In pratica, ci stanno dicendo che non è ancora chiaro se vi siano effetti collaterali nella modifica di questi geni – effetti collaterali che potrebbero interessare non solo i gatti OGM, ma anche la loro prole, e l’intera linea germinale felina.
Il targeting per Fel d 1 è stato precedentemente studiato come un modo per prevenire le allergie ai gatti. La società Purina ha rilasciato un cibo per gatti che hanno osservato ridurre i livelli di Fel d 1 nella pelliccia di gatto fino al 47% . La società svizzera Saiba Animal Health sta inoltre sviluppando un vaccino contro il Fel d 1 che verrebbe somministrato ai gatti per ridurre la produzione di proteine.
Esiste già un mercato significativoper i gatti ipoallergenici. Il CEO di Indoor Biotechnologies, il dottor Martin Chapman, ha osservato che, sulla base di precedenti tentativi di commercializzazione da parte di altre società, questo potrebbe arrivare «fino a 7000 dollari a pezzo».
Il «pezzo», in questo caso, sarebbe la creatura pelosa, pronta ad essere immessa in una famiglia borghese con bambini allergici – resi allergici da che cosa, poi, non è dato sapere. L’importante è che non pensiate che l’incredibile aumento delle allergie sia dovuto al contestuale aumento delle vaccinazioni pediatriche dopo il 1986, anno in cui Reagan spostò i risarcimenti dei danni da vaccini dalla responsabilità privata di Big Pharma ad un tribunale pubblico federale nel cosiddetto National Vaccine Injury Compensation Program, che ha socializzato gli eventuali indennizzi per i danni da vaccino – in Italia, come in altri Paesi, è stata quindi introdotta una legge analoga, la 210/93.
Tornando ai gatti CRISPR a 7000 dollari al pezzo, non è che abbiamo dubbi che stiamo per arrivare in cui al pezzo saranno venduti i bambini, che di fatto, per la sensibilità borghese della società utilitarista, non sono così distanti per funzione domestica (carezze, coccole, antidoto alla solitudine, etc.).
Anzi, ricordiamo, come ricordato da Renovatio 21, che v’è un Paese dove cliniche per la fertilità (espressione orwelliana per significare laboratori di produzione e uccisione in serie di embrioni umani) già cercano di vendere bambini bioingegnerizzati: è l’Ucraina, martire fra le Nazioni e pioniere della riproduzione artificiale massiva e dell’affitto di uteri da praticarsi anche in situazioni estreme, nei bunker e nei quartieri bombardati.
Sissì, proprio l’Ucraina, quella che siete tenuta a sostenere con le vostre bandierine e il vostro danaro pubblico, che finisce in «aiuti» vari e grandi quantità di armi.
Se il lettore è da poco su Renovatio 21, faccia un piccolo sforzo per capire cosa, tra le altre cose, sta davvero difendendo l’Occidente moderno in Ucraina: il passo successivo al micio ipoallergenico CRISPR.
Animali
Grave crisi nel mondo degli avvoltoi, il Sudafrica si dispera. Mentre continua la violenza razzista contro i bianchi

Il governo sudafricano ha espresso preoccupazione per il drastico declino delle popolazioni di avvoltoi, sottolineando che la loro continua diminuzione potrebbe avere serie conseguenze ambientali. Nonostante i problemi che affliggono il Paese – come la cruenta violenza razzista sui bianchi – Pretoria pensa bene di occuparsi dei problemi dei pennuti, e disperarsene.
Nel suo discorso di lunedì, il ministro delle Foreste, della Pesca e dell’Ambiente Dion George ha dichiarato che solo nel 2025 due episodi di avvelenamento di massa hanno causato la morte di centinaia di avvoltoi.
A maggio, almeno 123 avvoltoi sono morti dopo essersi nutriti della carcassa avvelenata di un elefante nel Parco Nazionale Kruger in Sudafrica. Le guardie forestali sono riuscite a salvare e curare circa 83 degli uccelli sopravvissuti.
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Un altro caso di avvelenamento di massa si è verificato nella riserva di caccia di Lionspruit, a Mpumalanga, dove oltre 100 avvoltoi sono stati uccisi.
«Se questi eventi continuano senza controllo, la perdita di migliaia di avvoltoi potrebbe avere conseguenze devastanti per l’ambiente e la salute pubblica», ha avvertito il ministro, invitando i sudafricani a contribuire attivamente alla protezione degli avvoltoi, sottolineando il rischio di estinzione di diverse specie senza un intervento coordinato.
Un rapporto di BirdLife International del 2025 stima che gli avvoltoi abbiano un valore economico di 1,8 miliardi di dollari all’anno per la regione della Comunità di Sviluppo dell’Africa Australe (SADC). Il rapporto identifica l’avvelenamento come la principale causa di morte degli avvoltoi in Africa (61%), seguito dall’uso legato a credenze tradizionali (29%) e dall’elettrocuzione da infrastrutture energetiche (9%).
Vulpro, la principale organizzazione sudafricana per la conservazione degli avvoltoi, ha registrato almeno 191 incidenti legati alle linee elettriche tra il 2020 e il 2025.
Nell’Africa meridionale, l’avvelenamento secondario da carcasse contaminate e le uccisioni per scopi tradizionali continuano a rappresentare gravi minacce: nel 2019, un avvelenamento di massa in Botswana ha causato la morte di oltre 500 avvoltoi in grave pericolo di estinzione, secondo il rapporto.
Nel 2024, il Sudafrica ha adottato un piano di gestione della biodiversità multispecie per sette specie di avvoltoi, con l’obiettivo di coordinare gli sforzi di conservazione a livello nazionale fino al 2033.
Tuttavia, l’IOL ha riportato ad agosto che venti pulcini di avvoltoio sono nati nella riserva di caccia privata di Shamwari, in Sudafrica, durante questa stagione riproduttiva. Questo risultato segue il trasferimento, un anno fa, di 160 uccelli da Hartebeespoort a nuovi recinti a Shamwari da parte dell’organizzazione ambientalista VulPro.
Non solo il Sudafrica pensa ai pennuti invece che agli esseri umani. Aggiungiamo pure che si tratta di pennuti orribili – proprio quello che si dice un brutto uccello.
Nel 2022 la divisione per l’uguaglianza della Corte Suprema del Sudafrica ha stabilito che la canzone «Kill the Boers» non costituisce un caso di «incitamento all’odio». Chiedere il massacro di un’intera classe sociale, se non di un’intera razza non è hate speech, se a farlo cantare alle masse è Julius Malema, leader marxista-leninista del partito Economic Freedom Fighers (EFF), panafricanista, anticapitalista, antimperialista, con una certa passione, si dice, per le BMW che guiderebbe anche con un po’ troppa velocità.
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Come riportato da Renovatio 21, ancora due anni fa Musk, che non ha problemi a parlare di un vero e proprio «genocidio bianco» in Sudafrica, aveva accusato il New York Times di supportare gli appelli al massacro razziale in corso.
Il principale vettore dell’ascesa del canto genocida è senza dubbio il Malema, che scandisce lo slogan sterminatore saltellando in stadi dinanzi a migliaia e migliaia di seguaci, aggiungendo «shoot to kill», «spara per uccidere» – in pratica la caccia, ma non all’avvoltoio, al bianco.
Come riportato da Renovatio 21, vari gruppi boeri da anni ritengono di essere oggetti di una vera persecuzione se non di una pulizia etnica, con abbondanza disperante episodi di crimine, torture e violenza efferata di ogni sorta.
Come riportato da Renovatio 21, Ernst Roets, responsabile politico del Solidarity («Movimento di Solidarietà»), un network di organizzazioni comunitarie sudafricane che conta più di 500.000 membri, ha dichiarato che, nonostante le indicibili violenze e torture subite dalle comunità bianche in Sud Africa, nel prossimo futuro «l’Europa sarà peggio».
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Immagine di Derek Keats via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Animali
Il Canada vuole eutanasia di massa anche per gli struzzi

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Animali
Scoiattolo malvagio terrorizza intero quartiere

I residenti di un quartiere in California stanno mettendo in guardia la comunità locale su «uno scoiattolo molto aggressivo» che ha causato il ricovero al pronto soccorso di almeno due persone.
Joan H., abitante del quartiere Lucas Valley a San Rafael, ha riferito di essere stata attaccata di recente a una gamba da uno scoiattolo mentre faceva la sua passeggiata mattutina.
«Mi si è aggrappato alla gamba. La coda volava fin qui. Ho pensato: “Toglietemelo di dosso, toglietelo di dosso!” Non volevo toccarlo», ha raccontato la donna, ancora scossa, a KGO-TV.
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Un’altra residente, Isabel C., ha riferito di essere stata aggredita proditoriamente insieme a sua figlia dal violento roditore mentre passeggiavano. La donna è finita al pronto soccorso con una ferita al braccio.
Marie A. ha raccontato che anche suo marito Joe ha avuto un incontro ravvicinato con il malvagio squirrello quando ha cercato di impedirgli di rosicchiare la loro recinzione di legno.
«Ci ha distrutto un bel pezzo di legno e abbiamo pensato: “Mio Dio, ha fame o qualcosa del genere”. Mio marito Joe si è tolto il cappello e lo ha colpito per scacciarlo, ma [lo scoiattolo] si è voltato e gli è saltato in testa», ha raccontato a KRON-TV, sconvolta dalla nequizia di cui è capace l’infernale creatura arborea.
A California neighborhood has been overtaken by an aggressive squirrel that has attacked nearly half a dozen residents. One local woman told @ElisePrestonTV of the moment the squirrel suddenly jumped on her leg and ended up sending her to the ER.
“It was biting and scratching,”… pic.twitter.com/fuwomCV0Xj
— CBS Evening News (@CBSEveningNews) September 28, 2025
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Nel quartiere sono stati affissi volantini per mettere in guardia i residenti sullo «scoiattolo in agguato». «Non è uno scherzo», si legge sui volantini. «Più di cinque persone sono state attaccate da uno scoiattolo molto cattivo negli ultimi giorni a Diablo Circle e sul Monte Lassen».
Un rappresentante di WildCare, un ospedale locale per la fauna selvatica, ha spiegato che gli scoiattoli non trasmettono la rabbia. Tuttavia, ha notato che questi animali possono diventare aggressivi quando vengono nutriti dagli esseri umani.
«WildCare ha ricevuto numerose segnalazioni di uno scoiattolo che ha attaccato residenti nel quartiere di Lucas Valley a San Rafael», ha dichiarato il rappresentante. «Purtroppo, è molto probabile che lo scoiattolo si avvicini alle persone e le morda perché è stato allevato o nutrito a mano dagli esseri umani, ma ora si trova solo, insicuro su come procurarsi cibo e disperato. Gli scoiattoli sono animali naturalmente timidi».
La California, Paese largamente in mano al Partito Democratico USA, è purtroppo un Paese che limita molto il Secondo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che sancisce il diritto del cittadini di armarsi. Forse è per questo che una reazione decisa contro la pelosa prepotenza del brutale parente di Cip e Ciop tarda ad arrivare.
In ambienti in cui il Secondo Emendamento, teorizzato e fortemente voluto dal fondatore degli USA Tommaso Jeffersone (1743-1826), è trattato con rispetto, tali fatti non andrebbero nemmeno in cronaca. Lo stesso può dirsi dei luoghi in cui l’antica arte venatoria è ancora celebrata: quanti altri esseri umani la psicopatica e violenta creatura deve ancora ferire prima di essere fermata?
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Immagine screenshot da YouTube
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