Economia
Gamestop, la carica popolare contro gli Hedge Fund: «questo è per te papà»

I lettori di Renovatio 21 avranno sentito cosa sta succedendo a Wall Street: il finimondo.
In pratica, alcuni investitori informali – persone comuni che giocano in borsa qualche loro risparmio – si sono coalizzati grazie ad una pagina del forum Reddit per attuare una manovra in grado di mandare in malora gli hedge fund miliardari dell’alta finanza.
Ricordo quando il crollo dell’immobiliare ha inviato un siluro contro la mia famiglia. L’azienda di calcestruzzo di mio padre è crollata quasi da un giorno all’altro.
Si era scoperto che gli Hedge Fund, gestiti da miliardari con connessioni di ogni sorta (è emerso che uno di questi fondi, Citadel, ha pagato per una «consulenza» ben 800 mila dollari al Segretario del Tesoro Janet Yellen, fresca di nomina da parte di Biden) volevano shortare – in italiano, vendere allo scoperto – le azioni della catena di distribuzione di videogiuochi Gamestop.
Il che significa: avrebbero cercato di mandare a zero il valore delle azioni di Gamestop (GME, nell’acronimo di borsa) per totalizzare il maggior margine possibile; è quello che fanno sempre: fanno fallire aziende, gruppi multinazionali, lucrando nel processo. I piccoli investitori, che avevano avuto sentore, si sono uniti e sono riusciti a sventare il piano, facendo fallire, di fatto già un grande fondo, Melvin, costretto a iniezione di 2 miliardi di dollari da parte di altri hedge fund.
Il gioco, non è però ancora concluso, e ogni giorno si stanno aggiungendo tasselli sempre più incredibili a questa rivolta dell’uomo comune contro il miliardario parassita.
Mio padre non si è mai ripreso da quel colpo. È caduto sempre più profondamente nell’alcolismo ed ora esiste come un guscio di se stesso, in attesa della morte.
Tuttavia, ci preme pubblicare questa piccola dedica che uno degli investitori popolani ha scritto sulla pagina Reddit al centro di tutto, Wall Street Bets.
L’autore dice di aver partecipato all’assalto a difesa del titolo di Gamestop per vendicarsi di quanto accadde alla sua famiglia nel 2008, quando si scatenò la crisi sistemica innescata dai subprime.
Troviamo queste parole toccanti e illuminanti.
Questi sono tutti i soldi che ho e preferisco perderli piuttosto che dare loro ciò di cui hanno bisogno per distruggermi
Questo è per te, papà.
Ricordo quando il crollo dell’immobiliare ha inviato un siluro contro la mia famiglia. L’azienda di calcestruzzo di mio padre è crollata quasi da un giorno all’altro.
Mio padre ha perso la casa. Mio zio ha perso la casa. Ricordo che mio fratello aiutava mio padre a contare gli spiccioli sul tavolo della nostra cucina. Erano tutti i soldi che gli erano rimasti.
Mentre questo accadeva a casa mia, ho visto degli hedge fund bere letteralmente champagne mentre guardavano dall’alto in basso i manifestanti di Occupy Wall Street. Non lo dimenticherò mai.
Brucerò tutto solo per far loro dispetto. Questo è per te, papà
Mio padre non si è mai ripreso da quel colpo. È caduto sempre più profondamente nell’alcolismo ed ora esiste come un guscio di se stesso, in attesa della morte.
Questi sono tutti i soldi che ho e preferisco perderli piuttosto che dare loro ciò di cui hanno bisogno per distruggermi. Prendere soldi da me non mi farà male, perché non gli do valore. Brucerò tutto solo per far loro dispetto. Questo è per te, papà.
Economia
Il debito francese è un pericolo per tutta l’Eurozona

Il crescente debito sovrano della Francia, unito alle lotte politiche interne, potrebbe minacciare la stabilità fiscale dell’Eurozona. Lo riporta l’emittente pubblica tedesca Deutsche Welle, citando un esperto.
La Francia ha uno dei debiti nazionali più elevati dell’UE, attualmente pari a 3,35 trilioni di euro (3,9 trilioni di dollari), pari a circa il 113% del PIL. Si prevede che il rapporto salirà al 125% entro il 2030. Il deficit di bilancio è previsto al 5,4-5,8% quest’anno, ben al di sopra del limite del 3% previsto dall’Unione.
Friedrich Heinemann del Centro Leibniz per la Ricerca Economica Europea ZEW di Mannheim, in Germania, ha dichiarato alla testata in un articolo pubblicato sabato: «dovremmo essere preoccupati. L’eurozona non è stabile in questo momento».
Un drastico piano di austerità proposto dal primo ministro francese François Bayrou, membro del governo di minoranza, ha innescato un voto di sfiducia, che ha perso lunedì sera, portando al collasso il governo francese.
Il piano del Bayrou prevedeva tagli ai posti di lavoro nel settore pubblico, una riduzione della spesa sociale e la soppressione di due festività. Il Rassemblement National di Marina Le Pen, i Socialisti e il partito di sinistra La France Insoumise si sono opposti con veemenza alla proposta.
Sostieni Renovatio 21
Anche un sondaggio Elabe condotto prima del voto ha mostrato che la maggior parte degli intervistati era contraria alle misure.
Lo Heinemann ha dichiarato a DW di dubitare che la Francia troverà presto una via d’uscita, visti gli aspri scontri politici.
A luglio, Bloomberg, citando gli esperti di ING Groep NV, ha affermato in modo analogo che il crescente debito della Francia potrebbe rappresentare una «bomba a orologeria» per la stabilità finanziaria dell’UE.
Nonostante il considerevole deficit di bilancio, la Francia prevede di aumentare la spesa militare a 64 miliardi di euro nel 2027, il doppio di quanto speso nel 2017.
Il presidente Emmanuel Macron ha ripetutamente citato una presunta minaccia russa. Il Cremlino ha costantemente liquidato le accuse come «assurdità», accusando l’UE di una rapida militarizzazione.
A maggio, gli Stati membri hanno approvato un programma di debito da 150 miliardi di euro per l’approvvigionamento di armi.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Philippe Druesne via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
Economia
Trump porge il ramoscello d’ulivo a Musk. Cui Tesla prepara un possibile pagamento da un trilione

Sostieni Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Economia
La Turchia interrompe totalmente gli scambi commerciali con Israele

La Turchia ha interrotto tutti i legami commerciali ed economici con Israele, chiudendo il suo spazio aereo ad alcuni voli israeliani, ha annunciato il Ministro degli Esteri Hakan Fidan. I due Paesi sono in conflitto da mesi a causa della campagna militare israeliana a Gaza, con la Turchia che accusa il Paese di aver commesso un genocidio.
In un discorso al parlamento nazionale di venerdì, il Fidan ha affermato che la Turchia ha «completamente interrotto i nostri scambi commerciali con Israele» e «chiuso i nostri porti alle navi israeliane».
«Non permettiamo alle navi portacontainers che trasportano armi e munizioni verso Israele di entrare nei nostri porti e agli aerei di entrare nel nostro spazio aereo», ha aggiunto il ministro di Ankara, affermando che alle navi battenti bandiera turca è vietato fare scalo nei porti israeliani e che alle imbarcazioni israeliane è vietato entrare nei porti turchi.
Come riportato da Renovatio 21, la guerra commerciale con Israele era partita un anno fa con la sospensione degli scambi.
Sostieni Renovatio 21
Una fonte diplomatica turca ha dichiarato all’agenzia Reuters che le restrizioni ai voli riguardano solo i voli ufficiali israeliani e gli aerei con armi o munizioni, non il transito di routine dei vettori commerciali.
L’agenzia ha inoltre riferito che le autorità portuali turche stanno ora richiedendo informalmente agli agenti marittimi di attestare che le navi non sono collegate a Israele e non trasportano carichi militari o pericolosi diretti nel Paese.
Tuttavia, un funzionario israeliano ha dichiarato al Jerusalem Post che la Turchia aveva «già annunciato in passato la rottura delle relazioni economiche con Israele, e che tali relazioni sono continuate», riferendosi apparentemente alla sospensione delle importazioni ed esportazioni da parte di Ankara a maggio.
I commenti del ministro sono l’ultimo segnale del deterioramento delle relazioni tra Turchia e Israele, rese ancora più tese dalla guerra a Gaza. La Turchia, unendosi agli altri Paesi che hanno portato il caso al tribunale dell’Aia, ha accusato Israele di aver commesso un genocidio a Gaza. Il presidente Recep Tayyip Erdogan in precedenza aveva definito il primo ministro Benjamin Netanyahu «il macellaio di Gaza», suggerendo a un certo punto – in una reductio ad Hitlerum che è andata in crescendo, con contagio internazionale – che la portata dei suoi crimini di guerra superasse quelli commessi dal cancelliere della Germania nazionalsocialista Adolfo Hitlerro.
Nel 2023 la Turchia ha richiamato il suo ambasciatore da Israele e nel 2024 ha interrotto tutti i rapporti diplomatici. Mesi fa Ankara aveva dichiarato che Israele costituisce una «minaccia per la pace in Siria». Erdogan ha più volte chiesto un’alleanza dei Paesi islamici contro Israele.
Come riportato da Renovatio 21, in settimana i turchi hanno guidato gli sforzi per far sospendere Israele all’Assemblea generale ONU. L’anno scorso il presidente turco aveva dichiarato che le Nazioni Unite dovrebbero consentire l’uso della forza contro lo Stato degli ebrei.
Un anno fa Erdogan aveva ventilato l’ipotesi che la Turchia potesse invadere Israele.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Rob Schleiffert via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC 4.0
-
Spirito2 settimane fa
Vescovo messicano «concelebra» la messa con una «sacerdotessa» lesbica anglicana «sposata» che ha ricevuto l’Eucaristia
-
Armi biologiche1 settimana fa
I vaccini COVID «sono armi biologiche» che «hanno provocato danni profondi»: nuovo studio
-
Spirito1 settimana fa
Leone punisca l’omoeresia: mons. Viganò sull’udienza papale concessa a padre Martin
-
Vaccini1 settimana fa
Vaccino COVID, mentre Reuters faceva «fact-cheking sulla «disinformazione» il suo CEO faceva anche parte del CdA di Pfizer
-
Spirito2 settimane fa
Don Giussani, errori ed misteri di Comunione e Liberazione. Una vecchia intervista con Don Ennio Innocenti
-
Gender2 settimane fa
Transessuale fa strage in chiesa in una scuola cattolica: nichilismo, psicofarmaci o possessione demoniaca?
-
Salute2 settimane fa
I malori della 35ª settimana 2025
-
Geopolitica2 settimane fa
Mosca conferma attacchi missilistici ipersonici contro l’Ucraina