Geopolitica
Europa Unita per il vaccino. Con Bill Gates
«Il Mondo contro il “Covid-19”. Su iniziativa della Commissione europea, i capi di stato e di governo di Italia, Francia, Germania e Norvegia, insieme col numero uno del Consiglio Ue, annunciano un piano di cooperazione globale per la ricerca di un vaccino che azzeri il coronavirus, una mossa che coinvolgerà scienziati e autorità di normazione, industria e governi, organizzazioni internazionali, fondazioni e operatori sanitari».
È La Stampa, il giornale fondato dagli interessi degli Agnelli, ad avere l’esclusiva per la pubblicazione.
Si tratta insomma di una lettera congiunta di impegno dei leader europei, in un momento di concordia davvero olimpica.
«Sosteniamo l’Organizzazione mondiale della sanità e siamo lieti di unire le forze con organizzazioni esperte come la fondazione Bill e Melinda Gates e il Wellcome Trust»
I leader europei: «Sosteniamo l’Organizzazione mondiale della sanità e siamo lieti di unire le forze con organizzazioni esperte come la fondazione Bill e Melinda Gates e il Wellcome Trust»
«Ogni singolo euro o dollaro raccolto sarà convogliato principalmente tramite organizzazioni sanitarie mondiali riconosciute come CEPI, Gavi, l’Alleanza per il vaccino, e tramite il Fondo mondiale e Unitaid, per sviluppare e distribuire il più rapidamente possibile e a più persone possibili gli strumenti diagnostici, le terapie e i vaccini che aiuteranno il mondo a superare la pandemia».
Per chiarire ai lettori di Renovatio 21: la CEPI (Coalition for Epidemic Preparedness Initiative) ha ricevuto da parte della Fondazione Gates un grant da $98,022,761.
Mentre per il GAVI (Global Alliance for Vaccine Initiative), il suo sito dichiara che «l’impegno quinquennale iniziale della Fondazione [Gates] di 750 milioni di dollari USA nel 1999 ha fornito i soldi per avviare GAVI. Da allora, ulteriori impegni hanno portato l’impegno totale della Fondazione a GAVI fino ad oggi a oltre 4 miliardi di dollari».
Il Wellcome Trust invece è, con i suoi oltre 25 miliardi di euro di patrimonio, l’ente di beneficenza più ricco sul pianeta dopo la Bill & Melinda Gates Foundation. La Wellcome era un’azienda farmaceutica inglese che nel 1995 si fuse con la Glaxo per creare la Glaxo Wellcome, che nel 2000 fece un merger con l’altra grande farmaceutica SmithKline Beecham per dar vita alla GlaxoSmithKline (GSK).
Henry Wellcome, il fondatore, era un massone che «continuava la sua attività massonica ben oltre i suoi bisogni e principi di base».
Ma torniamo alla lettera dei vertici continentali.
«Se riusciamo a sviluppare un vaccino prodotto dal mondo per il mondo, questo vaccino sarà un bene pubblico globale unico del 21º secolo. Insieme ai nostri partner, ci impegniamo a renderlo disponibile e accessibile a tutti».
Curioso: questo tonitruante «Patto Europeo» è per il vaccino e non, genericamente, per la cura
Vaccino, vaccino, vaccino. Lo ripetono ad nauseam; è curioso che questo tonitruante «Patto Europeo» sia per il vaccino e non, genericamente, per la cura: con i farmaci, con il plasma convalescente, con quello che salterà fuori dalla medicina sperimentata sul campo.
Il testo è firmato da tutti gli europapaveri possibili, nazionali e transnazionali: Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana; Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica Francese; Angela Merkel, Cancelliera federale della Repubblica Federale di Germania; Charles Michel, Presidente del Consiglio Europeo; Erna Solberg, Primo ministro del Regno di Norvegia; Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea.
Tutti insieme per il vaccino, tutti insieme appassionatamente – con Bill Gates e i suoi progetti.
E se ritenete che questa sia fantascienza o roba da Ian Fleming (sì, come in James Bond ci sono ricchi diabolici che pesano più di nazioni sovrane), fate un pensiero personale: sul vaccino, che nessuno sa se possa essere utile visto che il comportamento degli anticorpi nel C-19 non è chiaro, ci metteranno 7,5 miliardi di euro – di soldi vostri.
La democrazia europea, espressa dai suoi premier e cancellieri, si riduce a questo: la base di appoggio dell’oligarca dell’informatica, già uomo più ricco del mondo, e del suo piano per l’umanità
Sì, è uno spettacolo schifoso: i nostri leader limonano duramente con Bill Gates. Con i nostri soldi, la nostra dignità, sulla nostra pelle. Limone duro dei vertici che non teme la mononucleosi: anzi, se ti abbandoni tra le braccia del Billo sarai immune da ogni malattia.
La democrazia europea, espressa dai suoi premier e cancellieri, si riduce a questo: la base di appoggio dell’oligarca dell’informatica, già uomo più ricco del mondo, e del suo piano per l’umanità.
Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
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Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
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Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
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Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti» in caso di annessione della Giudea e della Samaria, nome con cui lo Stato Ebraico chiama la Cisgiordania, ha detto il presidente USA Donald Trump.
Trump ha replicato a un disegno di legge controverso presentato da esponenti dell’opposizione di destra alla Knesset, il parlamento israeliano, che prevede l’annessione del territorio conteso come reazione al terrorismo palestinese.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenitore degli insediamenti ebraici in quell’area, si oppone al provvedimento, poiché rischierebbe di allontanare gli Stati arabi e musulmani aderenti agli Accordi di Abramo e al cessate il fuoco di Gaza.
Netanyahu ha criticato aspramente il disegno di legge, accusando i promotori di opposizione di una «provocazione» deliberata in concomitanza con la visita del vicepresidente statunitense J.D. Vance. (Lo stesso Vance ha qualificato il disegno di legge come un «insulto» personale)
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«I commenti pubblicati giovedì dalla rivista TIME sono stati espressi da Trump durante un’intervista del 15 ottobre, prima dell’approvazione preliminare alla Knesset di mercoledì – contro il volere del primo ministro – di un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania» ha scritto il quotidiano israeliano Times of Israel.
Evidenziando l’impazienza dell’amministrazione verso tali iniziative, il vicepresidente di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato giovedì, lasciando Israele, che il voto del giorno precedente lo aveva «offeso» ed era stato «molto stupido».
«Non accadrà. Non accadrà», ha affermato Trump a TIME, in riferimento all’annessione. «Non accadrà perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi. E non potete farlo ora. Abbiamo avuto un grande sostegno arabo. Non accadrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Vance ha precisato che gli era stato descritto come una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma ha aggiunto: «Si tratta di una trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto».
Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno guidato i Paesi arabi e musulmani negli Accordi di Abramo, si oppongono da tempo all’annessione della Cisgiordania, sostenendo che renderebbe vani i futuri negoziati di pace nella regione.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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