Intelligenza Artificiale
Ecco il robocane da combattimento anfibio

Un nuovo robocane appare all’orizzonte. A renderlo ancora più terrificante del normale, il fatto che si tratti di un robocane militare, capace di operare anche in situazione acquatica.
L’uso di cani robotici sui moderni campi di battaglia nell’Europa orientale e nel Medio Oriente si è espanso rapidamente. Negli ultimi dieci anni, abbiamo documentato approfonditamente la loro crescente presenza e proliferazione.
L’ultimo spaventoso automa cinoide progettato per la guerra moderna è il Ghost Robotics V60. Un’azienda di difesa separata, Onyx Industries, ha dotato il V60 di un sistema di mobilità marittima autonomo, che gli consente di navigare su terreni accidentati e attraversare specchi d’acqua, il tutto trasportando sulla schiena una mitragliatrice.
Il mese scorso, la Onyx ha condiviso su YouTube un breve video che mostrava il sistema di mobilità marittima del V60 in azione.
«Siamo incredibilmente entusiasti di condividere la prossima evoluzione dei nostri sistemi: le capacità anfibie NAUT con carichi utili cinetici e ISR SENTRY. Questa integrazione sul Ghost Robotics V60 è solo un esempio delle numerose opzioni disponibili», ha affermato Onyx nella descrizione del video.
Come riportato da Renovatio 21, recentemente sono emersi video del robocane di Deep Robotics, dotato di ruote che gli consentono una mobilità a dir poco allarmante. A progettarlo un consorzio di università tecnologiche cinesi, tra cui quella di Wuhano, con qualche aiuto (come sempre) dall’America.
Come riportato da Renovatio 21, sei mesi fa l’Esercito Popolare di Liberazione (EPL) – cioè le forze armate della Repubblica Popolare Cinese – ha dato dimostrazione delle capacità di un robocane dotato di fucile d’assalto.
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Pechino ha inoltre militarizzato modelli robocinoidi, portandoli sul sempre irrequieto confine himalayano con l’India, dove è schierato il robo-yak. Un video particolarmente inquietante mostra un robocane armato essere trasportato in cima ad un palazzo da un drone.
Pechino ha inoltre militarizzato modelli di robocane, portandoli sul sempre irrequieto confine himalayano con l’India, dove è schierato il robo-yak. Un video particolarmente inquietante mostra un robocane armato essere trasportato in cima ad un palazzo da un drone
Varie volte i cinesi hanno mostrato le capacità di allevamento di robocani, pubblicando video di branchi minacciosi che si muovono in armonia.
Come riportato da Renovatio 21, i robocani hanno pattugliato le strade di Shanghai durante il colossale lockdown della primavera 2022, dove per sorvegliare e punire i 26 milioni di abitanti usarono, oltre agli androidi quadrupedi, anche droni che volevano tra i palazzi ripetendo frasi come «contieni la sete di libertà del tuo spirito».
Come riportato da Renovatio 21, la Cina ha fatto capire di star preparandosi per l’implementazione militare già per la prossima guerra.
Come riportato da Renovatio 21, i soldati USA l’anno passato hanno testato un robocane munito di lanciarazzi. Il corpo dei Marines starebbe testando quadrupedi robotici armati in queste settimane. Le Forze di Difesa di Israele (IDF) stanno utilizzando robocani a Gaza. Il mese scorso robocani sono stati segnalati nel teatro di guerra ucraino.
È stato riferito che anche le truppe statunitensi hanno utilizzato robot simili durante il loro addestramento. Le riprese video di questo evento sono state pubblicate dalla CNN già nel 2020. Tuttavia, il modello dell’esercito americano è stato utilizzato solo per missioni di esplorazione per rilevare le minacce che i soldati potevano affrontare in un ambiente sconosciuto e non aveva armi che potessero essere viste nel video.
L’implementazione di robocani militari si è già consumata sul teatro di guerra ucraino come in quello di Gaza.
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Il ministro AI albanese scatena il caos in Parlamento

— Newsfeed (@Newsfeed883920) September 19, 2025
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Intelligenza Artificiale
L’Albania nomina un bot di intelligenza artificiale come ministro per combattere la corruzione

L’Albania sarà presto il primo Paese ad avere un chatbot basato sull’intelligenza artificiale come ministro virtuale, nel tentativo di contrastare la corruzione ricorrendo a un funzionario digitale incorruttibile.
Lo scorso anno la nazione balcanica si è classificata all’80° posto su 180 Paesi nell’indice di percezione della corruzione di Transparency International.
Diella, che in albanese significa «sole», sarà responsabile di tutti gli appalti pubblici in Albania, ha dichiarato il primo ministro Edi Rama, amico di Giorgia Meloni e Giorgio Soros, durante un’assemblea del partito tenutasi giovedì a Tirana.
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Il bot è stato lanciato inizialmente all’inizio dell’anno sulla piattaforma e-Albania come assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale per aiutare i cittadini nell’erogazione dei servizi governativi. Il suo avatar è una giovane donna bruna vestita con abiti tradizionali albanesi.
«Diella è il primo membro del governo che non è fisicamente presente ma è stato creato virtualmente dall’Intelligenza Artificiale», ha affermato il Rama.
«Bisogna trasformare gli appalti pubblici, trasferendoli gradualmente all’intelligenza artificiale, rendendo l’Albania un Paese in cui gli appalti pubblici siano al 100% esenti da corruzione», ha aggiunto.
L’assegnazione di appalti pubblici nel paese balcanico è da tempo fonte di scandali di corruzione, complicando la candidatura dell’Albania all’UE da quando le è stato ufficialmente concesso lo status di candidato nel 2014.
Negli ultimi mesi, il Paese è stato scosso da un grave scandalo di corruzione incentrato sulla gestione dei rifiuti. Ad aprile, sette ex funzionari sono stati condannati per abuso di potere.
La Commissione Europea sottolinea regolarmente il problema della corruzione nello Stato balcanico nei suoi rapporti sullo stato di diritto.
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Come riportato da Renovatio 21, tre anni fa Edi Rama denunciò un potente ciberattacco subito dall’Albania, ad opera, accusò, dell’Iran. L’evento – che si inserisce in un contesto di tensioni dovute alla turbolenta presenza dell’organizzazione di iraniani oppositori degli ayatollah del MEK nel Paese –costò l’interruzione delle relazione con Teheran e la chiusura dell’ambasciata della Repubblica Islamica a Tirana.
Non è chiaro cosa possa fare, a livello di gabinetto di governo, un ciberattacco ad un ministro AI, primo punto di arrivo per l’instaurazione di una vera tecnocrazia digitale.
A inizio anno Rama aveva messo al bando la piattaforma social popolare tra i giovani TikTok per «teppismo, perversità, violenza, bullismo».
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Immagine da Twitter
Intelligenza Artificiale
Zuckerberg è così disperato nella corsa all’IA che sta costruendo data center nelle tende

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