Geopolitica
E Donald twittò: «i comunisti cinesi stanno prendendo il controllo dell’America»
Sul profilo Twitter di Donald Trump è comparso, firmato dal «Team Trump» un video di accuse tremende riguardo alla situazione americana sia per quanto riguarda la politica estera che per quanto riguarda la politica interna – l’intreccio tossico tra la finanza, industria e élite democratiche e il Partito Comunista Cinese produce infatti danni dentro e fuori dal Paese.
Un ex dirigente di Epoch Times, testata di dissidenti cinesi vicini alla setta perseguitata da Pechino Falun Gong, nel filmato lamenta che «i comunisti», e il Partito Comunista Cinese in particolare, stanno conquistando l’America, e solo una massiccia mobilitazione per Donald Trump può salvarci.
Il «piano comunista di lunga data per conquistare l’America» dice Holehouse, è quello di «prendere il controllo di uno o entrambi i partiti politici» e prendere il controllo dei media e di Hollywood.
Seth Holehouse, direttore creativo di Epoch Times dal 2008 al 2016, ha realizzato il video in due parti The Plot To Steal America, 9 minuti sulla frode elettorale più 8 minuti di tirata contro il comunismo cinese e i suoi tentacoli in terra statunitense.
Il «piano comunista di lunga data per conquistare l’America» dice Holehouse, è quello di «prendere il controllo di uno o entrambi i partiti politici» e prendere il controllo dei media e di Hollywood.
Dopo le elezioni del 3 novembre, dice, «è chiaro che hanno chiaramente raggiunto il loro obiettivo» e «tutte le strade portano alla Cina, in particolare al Partito Comunista Cinese».
Dopo le elezioni del 3 novembre, dice, «è chiaro che hanno chiaramente raggiunto il loro obiettivo» e «tutte le strade portano alla Cina, in particolare al Partito Comunista Cinese».
Holehouse riferisce che la Cina ha acquistato il controllo sulla stampa, facendo i nomi del New York Times e del Wall Street Journal, e dato enormi somme di denaro alla famiglia Biden.
«Si sono scagliati contro l’America, per decenni», ed il piano era «quasi completo finché il presidente Trump non si è messo sulla loro strada».
la Cina ha acquistato il controllo sulla stampa, facendo i nomi del New York Times e del Wall Street Journal, e dato enormi somme di denaro alla famiglia Biden
Quindi l’Holehouse passa in rassegna la guerra commerciale di Trump e le azioni anti-Cina di Pompeo.
«Il nemico invisibile è il comunismo», continua, stanno «distruggendo i nostri preziosi fluidi corporei». La Cina si intrufola nel Paese, dice, corrompendo i politici, gli uomini d’affari.
L’uomo chiede a tutti gli spettatori di cancellare i propri account Google, Twitter e Facebook e di iscriversi a canali come OAN, Newsmax ed Epoch Times., oramai divenuti l’unica voce fuori dal coro.
Il subdolo complotto della Cina, dice, ha «risvegliato il gigante addormentato»: questa è una seconda battaglia per la libertà, come nel 1776, ma non contro gli inglesi, ma contro la Cina.
Il subdolo complotto della Cina, dice, ha «risvegliato il gigante addormentato»: questa è una seconda battaglia per la libertà, come nel 1776, ma non contro gli inglesi, ma contro la Cina.
Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)
Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
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Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
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Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
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Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti» in caso di annessione della Giudea e della Samaria, nome con cui lo Stato Ebraico chiama la Cisgiordania, ha detto il presidente USA Donald Trump.
Trump ha replicato a un disegno di legge controverso presentato da esponenti dell’opposizione di destra alla Knesset, il parlamento israeliano, che prevede l’annessione del territorio conteso come reazione al terrorismo palestinese.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenitore degli insediamenti ebraici in quell’area, si oppone al provvedimento, poiché rischierebbe di allontanare gli Stati arabi e musulmani aderenti agli Accordi di Abramo e al cessate il fuoco di Gaza.
Netanyahu ha criticato aspramente il disegno di legge, accusando i promotori di opposizione di una «provocazione» deliberata in concomitanza con la visita del vicepresidente statunitense J.D. Vance. (Lo stesso Vance ha qualificato il disegno di legge come un «insulto» personale)
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«I commenti pubblicati giovedì dalla rivista TIME sono stati espressi da Trump durante un’intervista del 15 ottobre, prima dell’approvazione preliminare alla Knesset di mercoledì – contro il volere del primo ministro – di un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania» ha scritto il quotidiano israeliano Times of Israel.
Evidenziando l’impazienza dell’amministrazione verso tali iniziative, il vicepresidente di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato giovedì, lasciando Israele, che il voto del giorno precedente lo aveva «offeso» ed era stato «molto stupido».
«Non accadrà. Non accadrà», ha affermato Trump a TIME, in riferimento all’annessione. «Non accadrà perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi. E non potete farlo ora. Abbiamo avuto un grande sostegno arabo. Non accadrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Vance ha precisato che gli era stato descritto come una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma ha aggiunto: «Si tratta di una trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto».
Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno guidato i Paesi arabi e musulmani negli Accordi di Abramo, si oppongono da tempo all’annessione della Cisgiordania, sostenendo che renderebbe vani i futuri negoziati di pace nella regione.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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