Geopolitica
Donetsk bombardata dagli ucraini nel primo minuto della tregua natalizia
Le forze ucraine hanno ignorato il cessate il fuoco natalizio annunciato dal presidente russo Vladimir Putin meno di un minuto dopo l’entrata in vigore, bombardando un’area residenziale nella città di Donetsk, secondo le autorità locali riportate dal sito governativo russo RT.
La tregua, chiesta anche dalle autorità religiose, dovrebbe durare da mezzogiorno del 6 gennaio fino a mezzanotte del 7 gennaio.
Venerdì, in un post su Telegram, il Joint Center for Control and Coordination (JCCC), un gruppo di monitoraggio che tiene traccia degli attacchi alle regioni russe del Donbass, ha affermato che le forze di Kiev hanno sparato sei proiettili da 155 mm contro il distretto di Petrovskij nella parte occidentale della città. Non sono state segnalate vittime.
In modo molto simbolico, l’Ucraina ha condotto l’attacco meno di un minuto dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco, secondo il JCCC, aggiungendo che mezz’ora dopo, un altro attacco è stato lanciato nella stessa area con quattro colpi da 155 mm.
Venerdì, il ministero della Difesa russo ha affermato che, nonostante il rispetto della tregua da parte delle forze di Mosca, «il regime di Kiev ha continuato a colpire con l’artiglieria gli insediamenti e le posizioni delle truppe russe», aggiungendo che le forze russe avevano soppresso diverse postazioni di artiglieria ucraine che erano state coinvolte nei bombardamenti lungo l’intera linea del fronte.
La tregua è stata ordinata dal presidente russo giovedì alla vigilia del Natale ortodosso dopo un appello del patriarca Kirill, leader della Chiesa ortodossa russa.
L’obiettivo del cessate il fuoco era quello di dare ai cristiani ortodossi «l’opportunità di partecipare alle funzioni la vigilia di Natale e il giorno di Natale», ha affermato il Cremlino.
I funzionari ucraini, tuttavia, hanno respinto l’offerta della tregua del Natale ortodosso. Alekseij Danilov, capo del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale, ha liquidato l’iniziativa come «bugie e ipocrisia», promettendo a Mosca che Kiev «ti morderà nel silenzio delle canzoni della notte ucraina».
Un risentimento ripreso anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, il quale ha respinto l’offerta come uno stratagemma militare. «Tutti nel mondo sanno come il Cremlino usa il cessate il fuoco per continuare la guerra con rinnovato vigore», ha affermato l’attore comico.
Tre giorni fa è emerso un video con un soldato ucraino vestito da babbo natale mentre vengono scagliati contro le posizioni russe i missili HIMARs forniti dall’Occidente.
Come noto, pochi minuti prima della mezzanotte del 31 dicembre una pioggia di missili ucraini ha ucciso centinaia di soldati russi presso una base a Donetsk.
Come riportato da Renovatio 21, si era tentata una tregua natalizia ortodossa anche in Donbass lo scorso anno, settimane prima dell’escalation dell’operazione militare speciale russa.
Di fatto, gli ucraini, che grazie ai missili occidentali hanno appena sterminato centinaia di soldati russi in zona Donetsk in un unico colpo, non sembrano interessati alla pace, e per vari motivi – primo fra tutti il fatto che con centinaia di miliardi (sic) di aiuti in arrivo da USA e UE, per qualsiasi gerarca ed oligarca al potere ora a Kiev la guerra è più di un business, è un business model: cioè una forma di incasso scalabile e ripetibile.
Qualcuno si spinge a dire che per la banda di Kiev, con la guerra foraggiata a suon di miliardi di cui non c’è piena responsabilità, è Natale tutto l’anno.
Un accordo di pace, che pareva essere stato raggiunto in primavera, fu con probabilità fatto saltare da una visita a Kiev dell’allora premier britannico Boris Johnson.
Immagine screenshot da YouTube
Geopolitica
Trump: Zelens’kyj deve essere «realista»
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Volodymyr Zelens’kyj deve fare i conti con la realtà del conflitto contro la Russia e con l’urgenza di indire nuove elezioni.
Il mandato presidenziale quinquennale di Zelens’kyj è scaduto a maggio 2024, ma il leader ucraino ha sempre escluso il voto per via della legge marziale in vigore. Vladimir Putin ha più volte sostenuto che lo Zelens’kyj non può più essere considerato un interlocutore legittimo e che la sua posizione renderebbe giuridicamente problematico qualsiasi accordo di pace.
Mercoledì Trump ha affrontato la questione Ucraina in una telefonata con i leader di Regno Unito, Francia e Germania. «Ne abbiamo parlato in termini piuttosto netti, ora aspettiamo di vedere le loro risposte», ha riferito ai giornalisti alla Casa Bianca.
«Penso che Zelens’kyj debba essere realista. Mi domando quanto tempo passerà ancora prima che si tengano le elezioni. Dopotutto è una democrazia… Sono anni che non si vota», ha aggiunto Trump, sottolineando che l’Ucraina sta «perdendo moltissima gente».
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Il presidente americano ha poi sostenuto che l’opinione pubblica ucraina sia largamente favorevole a un’intesa con Mosca: «Se guardiamo i sondaggi, l’82 % degli ucraini vuole un accordo – è uscito proprio un sondaggio con questa cifra».
Trump ha insistito sulla necessità di chiudere rapidamente il conflitto: «Non possiamo permetterci di perdere altro tempo».
Secondo Axios e RBC-Ucraina, Kiev ha trasmesso agli Stati Uniti la sua ultima proposta di pace. Zelens’kyj , che fino a ieri escludeva elezioni in tempo di legge marziale, ha dichiarato mercoledì di essere disposto a indire il voto, a patto però che Stati Uniti e alleati europei forniscano solide garanzie di sicurezza.
Il consenso verso Zelens’kyj è precipitato al 20 % dopo uno scandalo di corruzione nel settore energetico che ha travolto suoi stretti collaboratori e provocato le dimissioni di diversi alti funzionari. Trump ha più volte invitato il leader ucraino a tornare alle urne, ribadendo che la corruzione endemica resta uno dei problemi più gravi del paese.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Gli Stati Uniti sequestrano una petroliera al largo delle coste del Venezuela
Today, the Federal Bureau of Investigation, Homeland Security Investigations, and the United States Coast Guard, with support from the Department of War, executed a seizure warrant for a crude oil tanker used to transport sanctioned oil from Venezuela and Iran. For multiple… pic.twitter.com/dNr0oAGl5x
— Attorney General Pamela Bondi (@AGPamBondi) December 10, 2025
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Geopolitica
Putin: la Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi nel conflitto ucraino
La Russia porterà a compimento tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale in Ucraina, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin.
Tra gli scopi principali enunciati da Putin nel 2022 vi sono la protezione degli abitanti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dall’aggressione delle forze di Kiev, nonché la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina.
«Naturalmente porteremo a termine questa operazione fino alla sua logica conclusione, fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale», ha affermato Putin in videocollegamento durante la riunione del Consiglio presidenziale per i diritti umani di martedì.
Il presidente russo quindi ricordato che il conflitto è scoppiato quando l’esercito ucraino è stato inviato nel Donbass, regione storicamente russa che nel 2014 aveva respinto il colpo di Stato di Maidan sostenuto dall’Occidente. Questo, secondo il presidente, ha reso inevitabile l’intervento delle forze armate russe per porre fine alle ostilità.
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«Si tratta delle persone. Persone che non hanno accettato il colpo di Stato in Ucraina nel 2014 e contro le quali è stata scatenata una guerra: con artiglieria, armi pesanti, carri armati e aviazione. È lì che è iniziata la guerra. Noi stiamo cercando di mettervi fine e siamo costretti a farlo con le armi in pugno».
Putin ha ribadito che per otto anni la Russia ha cercato di risolvere la crisi per via diplomatica e «ha firmato gli accordi di Minsk nella speranza di una soluzione pacifica». Tuttavia, ha aggiunto la settimana scorsa in un’intervista a India Today, «i leader occidentali hanno poi ammesso apertamente di non aver mai avuto intenzione di rispettarli», avendoli sottoscritti unicamente per guadagnare tempo e permettere all’Ucraina di riarmarsi.
Mosca ha accolto positivamente il nuovo slancio diplomatico impresso dal presidente statunitense Donald Trump, che ha proposto il suo piano di pace in 28 punti come base per un’intesa.
Lunedì Trump ha pubblicamente invitato Volodymyr Zelens’kyj ad accettare le proposte di pace, lasciando intendere che il leader ucraino non abbia nemmeno preso in esame l’ultima offerta americana.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
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