IVF
Donatore di sperma con sindrome dell’X fragile denunciato: si faceva pubblicità online omettendolo
Un donatore di sperma che non spiegava la sua condizione genetica alle donne che ha aiutato a rimanere incinta è stato portato in tribunale. Lo riporta BioNews.
J.M.D., che ha la sindrome dell’X Fragile, si è pubblicizzato online come donatore di sperma privato e afferma di aver generato 15 figli per madri lesbiche negli ultimi quattro anni.
La signora J.L. ha fatto il passo insolito di denunciare il M.D., perché costui si è pubblicizzato come donatore di sperma pur sapendo che non era idoneo a donare attraverso le cliniche per la fertilità, vista la malattia poteva essere trasmessa a tutti i bambini che avrebbe potuto generare.
«Non ho fiducia che non agirà come donatore di sperma in futuro. Allo stesso modo, non ho fiducia nel fatto che spieghi completamente a qualsiasi donna le vere implicazioni della sua sindrome dell’X fragile», ha affermato la donna. «C’è quindi un vantaggio molto specifico nel fatto che venga nominato nella speranza che le donne lo cerchino su Internet e lo vedano».
La sindrome dell’X fragile è una condizione genetica incurabile che può causare difficoltà di apprendimento ed è associata a un’ampia varietà di altre caratteristiche, inclusi problemi comportamentali e comunicativi, autismo, epilessia e problemi con il tessuto connettivo.
Il donatore X fragile non ha spiegato alle donne che ha aiutato a rimanere incinta di avere la sindrome, l’unica menzione era sull’ultima pagina di un documento di tre pagine densamente stampato scritto «in un linguaggio altamente legalistico» che ha chiesto ad alcune delle donne firmare.
Secondo BioNews, il documento non spiegava cos’è la sindrome dell’X fragile o la possibilità che tutti i bambini che ha aiutato a creare potrebbero essere colpiti.
Uno di questi bambini ora ha tre anni e «ci sono preoccupazioni significative per il suo sviluppo poiché non è ancora verbale ed è comportamentalmente sfidante».
La corte non aveva il potere di impedire che l’uomo si offrisse di agire come donatore di sperma, e sebbene ci siano regole su chi può donare attraverso cliniche per la fertilità registrate e quante famiglie ogni donatore può aiutare, niente di tutto ciò si applica agli accordi privati.
Il caso è arrivato in tribunale perché il donatore stava cercando ordini di responsabilità genitoriale e ordini di disposizione dei figli per avere contatti con quattro dei bambini nati dalle sue donazioni.
Tre dei bambini sono nati da due donne che in precedenza erano una coppia. Sebbene il documento firmato prima della prima gravidanza concordasse sul fatto che l’uomo non avrebbe avuto i diritti dei genitori o il diritto di contatto, ha avuto contatti con quel bambino fino a giugno 2020. Non c’è storia di contatti con i bambini più piccoli.
La signora L. ha respinto le domande del M.D., osservando che non aveva cercato lo stesso con la maggior parte degli altri bambini che ha contribuito a creare. «Secondo me, gran parte della sua motivazione per presentare queste domande è controllare [le due madri]» aggiunge la donna, la quale gli avrebbe anche vietato di presentare ulteriori domande per tre anni perché «è chiaro che non comprende, né accetta, i confini».
Le donazioni di sperma non sono regolamentate e aprono a casi come questi, o a episodi ancora più oscuri: ginecologi con decine se non centinaia o perfino migliaia di figli, ottenuti inseminando le pazienti all’insaputa del fatto che il seme fosse il suo e non quello del donatore, la fanno franca, in mancanza totale di legislazione in materia.
È possibile ottenere lo sperma di un donatore entusiasta cercandolo anche su Facebook, con casi speciosi anche lì (per esempio: il donatore mente sul numero di donazioni in una determinata zona, e due amiche si ritrovano, senza saperlo, ad aver generato dei fratellastri: è accaduto in Olanda)
Cosa spinga gli uomini a divenire donatori di sperma – con figuri che hanno oramai più di cento figli – non è chiaro, anche se si comincia a parlare della volontà, forse dettata da questioni di narcisismo, di divenire un super-spreader, un super-spargitore dei propri spermatozoi.
La donazione di spermatozoi è un mercato in forte crescita. Secondo un’importante società di ricerche di mercato, entro il 2027, il mercato dello sperma commerciale varrà 4,86 miliardi di dollari.
IVF
Trump annuncia un accordo per rendere più facile la provetta. Kennedy dice che per questo andrà in paradiso
Il presidente USA Donald Trump ha annunciato che la sua amministrazione ha raggiunto un accordo con le aziende farmaceutiche per ridurre drasticamente il costo della fecondazione in vitro (IVF). Si tratta di uno sviluppo devastante che porterà alla creazione in laboratorio di milioni di esseri umani e al loro scarto.
Renovatio 21 inoltre torna a sottolineare che in questo modo aumenteranno a dismisura i casi di chimere umane, ossia di individui dotati di più DNA.
«Le iniziative che ho appena annunciato rappresentano le azioni più audaci e significative mai intraprese da un presidente per portare il miracolo della vita in più case americane», ha dichiarato Trump giovedì nello Studio Ovale. «Non esiste felicità e gioia più grande nel crescere i figli, e ora milioni di americani che lottano contro l’infertilità avranno una nuova opportunità di vivere l’esperienza più bella di tutte».
.@POTUS: “We’re here today to announce a historic victory for American women, mothers, and families. With the actions I will outline this afternoon, we’ll dramatically slash the cost of IVF, and many of the most common fertility drugs… prices are going way down.” pic.twitter.com/O8YOXNPLF7
— Rapid Response 47 (@RapidResponse47) October 16, 2025
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Il presidente descritto la sua iniziativa come una «vittoria storica per le donne, le madri e le famiglie americane» e ha scherzato sul fatto che darà il via a un’era di «bambini Trump».
Il segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS), Robert F. Kennedy Jr., si è congratulato con Trump, dicendogli che «andrà in paradiso» per aver promosso la fecondazione in vitro.
RFK Jr. just told Trump he’ll “get to heaven” for promoting IVF. WATCH 👇
No, Mr. Kennedy. As a Catholic, you know IVF violates God’s law—and as a man of science, you know it kills millions of embryonic children.
We pray for your conversion—and for the President’s. 🙏 pic.twitter.com/sfOnjSFRCf
— John-Henry Westen (@JhWesten) October 17, 2025
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Il processo di fecondazione in vitro (IVF) è considerato gravemente immorale, poiché comporta la creazione consapevole di decine di embrioni umani «in eccesso» che vengono poi uccisi e trattati come merci. Si stima che oltre un milione di embrioni siano congelati negli Stati Uniti dopo la fecondazione in vitro e che fino al 93% di tutti gli embrioni creati tramite IVF venga infine distrutto.
Come riportato da Renovatio 21, in America come in Italia oggi la provetta uccide più dell’aborto.
Dopo che una sentenza della Corte Suprema dell’Alabama, che ha stabilito che gli embrioni congelati fossero considerati bambini in una causa per omicidio colposo, ha portato la questione al centro dell’attenzione nazionale lo scorso anno, la maggior parte dei repubblicani nazionali si è affrettata a dichiarare il proprio sostegno alla fecondazione in vitro (con poche eccezioni).
A guidare la carica era stato lo stesso Trump, che si è autodefinito un «leader della fecondazione in vitro» e ha promesso di promulgare un nuovo diritto federale alla fecondazione in vitro, sia attraverso sussidi diretti che tramite un obbligo assicurativo (sebbene abbia anche suggerito di sostenere esenzioni religiose a quest’ultimo).
A febbraio, Trump ha firmato un ordine esecutivo che ordina alla sua amministrazione di elaborare azioni amministrative e raccomandazioni politiche per rafforzare l’«accesso» e la «sostenibilità» della fecondazione in vitro, senza tuttavia impegnarsi ancora in una politica specifica.
Come riportato da Renovatio 21, nel frattempo prosperano nuove pratiche eugenetiche di screening degli embrioni, con startup lautamente finanziate dagli oligarchi elettronici volte a creare bambini «perfetti» come nel più estremo sogno hitleriano.
Non c’è solo la mostruosa ecatombe di embrioni della cosiddetta «micromorte» a rendere problematica la riproduzione artificiale. Con embrioni multipli impiantati nella donna e «attecchiti» si può avere il fenomeno della «chimera umana».
In biologia, una chimera è un organismo o una creatura che presenta due o più popolazioni di cellule geneticamente diverse, ciascuna originata da zigoti differenti. Queste popolazioni cellulari geneticamente distinte di fatto coesistono all’interno dell’organismo
Le chimere umane, ovvero individui derivati dalla combinazione di due embrioni, costituiscono una realtà riconosciuta da un numero significativo di anni, benché questa realtà sia spesso ignorata nonostante il notevole incremento dei casi, come riportato da alcuni professionisti medici.
Le persone chimeriche, le quali presentano due diversi set di DNA in quanto risultato della fusione di due esseri distinti, effettivamente mostrano disfunzioni che emergono col tempo: il «fratello» che è stato assorbito continua a crescere all’interno del corpo del gemello ospite più sviluppato. È possibile che tessuti come capelli, muscoli e persino occhi si trovino all’interno del corpo di un individuo chimera.
In altre situazioni, l’embrione assorbito si sviluppa in modo «coordinato» con l’altro gemello, diventando un organo specifico all’interno del corpo dell’embrione dominante.
Il chimerismo ha già giocato brutti scherzi in giro per il mondo.
Sono stati riportati casi in cui individui hanno avuto figli, ma non hanno trasmesso il loro proprio DNA ai loro discendenti, poiché gli organi genitali, sia maschili che femminili, erano in realtà derivati dai gemelli assorbiti durante la fase embrionale. Di conseguenza, la loro prole è geneticamente figlia dei fratelli che non hanno mai conosciuto e dei quali non erano nemmeno a conoscenza, ma che esistono nella realtà della genetica: è da capogiro, a pensarci, ma è così.
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In America, dove i test genetici sono arrivati al consumatore, saltano fuori casi sempre più allucinanti. I servizi sociali tolgono i bambini ad una donna, che viene arrestata dalla polizia dopo un test del DNA: i figli non sono suoi, li ha rapiti – invece li ha partoriti lei, solo che i suoi organi riproduttivi erano in realtà della sorella che condivideva con lei il grembo materno, e che si è fusa con la donna, che quindi, da figlia unica, ha una sorella, ma non la ha mai vista, perché è dentro di lei, ma al contempo è la vera madre dei suoi figli (sì, gira la testa). Prima di risolvere legalmente questo problema, la signora ne ha passate di ogni tipo.
Stesso caso per un uomo che si è sentito dire di non essere il padre dei suoi figli, in quanto il vero padre, dissero i medici, era secondo i risultati del DNA un parente stretto, un fratello (vicenda di corna abbastanza classica). E invece, l’uomo era figlio unico – suo fratellino si era sistemato, molto prima di nascere, come organo genitale del fratellone, e ha continuato così, generando così dei figli con la cognata.
L’aberrazione biologica qui fa il paio con quella sociale, perché le ramificazioni di distruzione della società, della famiglia, del concetto stesso di identità individuale sono abissali.
Più che paradiso, qui stiamo parlando di inferno sulla terra.
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Eugenetica
«Pratiche eugenetiche discriminatorie»: allarme del bioeticista contro nuovo test sugli embrioni FIVET
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IVF
I sudcoreani eludono il divieto di fecondazione in vitro sesso-selettiva viaggiando all’estero
In Corea del Sud, dove il tasso di natalità, pur registrando un lieve aumento nel 2024 per la prima volta in dieci anni, rimane il più basso al mondo, alcune coppie stanno lasciando il Paese per sottoporsi alla fecondazione in vitro (IVF) con selezione del sesso del nascituro, una pratica vietata dalla legge nazionale. I sostenitori della legalizzazione della FIV selettiva ritengono che possa incentivare un aumento delle nascite, ma i critici esprimono forti dubbi.
Secondo il Korea JoongAng Daily, una donna sudcoreana sulla trentina, identificata con lo pseudonimo di Sohan per tutelarne la privacy, ha raccontato di essersi recata a Bangkok, in Thailandia, a giugno 2024, per scegliere un embrione maschile tramite IVF. Sohan e suo marito, già genitori di una figlia, desideravano un figlio maschio. Dieci mesi dopo, hanno accolto il loro secondo figlio. Tuttavia, il processo ha generato 16 embrioni, senza indicazioni sul destino di quelli non utilizzati.
«Ho saputo di questa possibilità anni fa, quando una parente di un’amica aveva provato a scegliere il sesso del bambino a Hong Kong», ha dichiarato Sohan.
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In Corea del Sud la «legge sulla bioetica e sulla sicurezza» del 2005 vieta la selezione del sesso tramite IVF, con pene fino a due anni di carcere o multe fino a 30 milioni di won (circa 18.333 euro) per i medici che violano la norma. La legge, introdotta per contrastare il femminicidio legato agli aborti selettivi, ha contribuito a ristabilire un equilibrio di genere, oggi in linea con quello dei paesi occidentali. Tuttavia, nessuna norma impedisce alle coppie di recarsi all’estero per accedere a questa pratica, legale in Paesi come Thailandia, Cipro e Stati Uniti.
La pressione per legalizzare la IVF selettiva in Corea del Sud cresce, con l’argomentazione che potrebbe stimolare le nascite. Tuttavia, la selezione del sesso è spesso associata a discriminazioni storiche, soprattutto verso le femmine, e a squilibri di genere. Secondo dati pubblici della CIA, in India il rapporto è di 100 femmine ogni 112 maschi, in Cina di 100 femmine ogni 111 maschi, mentre in Corea del Sud, prima delle misure correttive, si attestava a 110 femmine ogni 116,5 maschi.
Come riportato da Renovatio 21, in India, dove la proibizione dell’aborto sesso-selettivo arriva ad impedire di sapere il genere del figlio se non alla nascita, esistono racket che offrono il servizio, continuando la strage di milioni di bambine.
Il Parlamento del Canada quattro anni fa ha rifiutato di condannare l’aborto sesso-selettivo.
Rimane la curiosità: come le femministe, valchirie del feticidio, possono giustificare il genocidio del loro stesso gruppo?
Capitasse su Renovatio 21 una lettrice femminista, ci scriva e provi a spiegarcelo: vediamo già le contorsioni.
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