Droga
Dilaga la droga-zombi
Una nuova droga sta conquistando le strade degli Stati Uniti, una mistura di fentanil e di xilazina, un anestetico veterinari che chiamano «tranq». Si tratta di una sostanza incredibilmente potente, che hanno cominciato a chiamare «droga-zombi».
Le persone che assumono la droga-zombi cominciano a muoversi in modo scattoso e lento, non sembrano riuscire a mantenere la colonna spinale dritta, hanno espressioni di stupore drogastico non dissimili a quelle dei tossici degli oppiodi, tuttavia in questo caso, raccontano, la pelle dei drogati comincia a marcire e cadere, come appunto nel caso dei non-morti ambulanti dei film e delle serie TV.
«La xilazina sta creando la più letale minaccia di droga che il nostro Paese abbia mai affrontato, il fentanil, ancora più letale», scrive l’amministratore della DEA (l’agenzia federale antidroga) Anne Milgram in un comunicato a inizio settimana.
«La DEA ha sequestrato miscele di xilazina e fentanil in 48 stati su 50. Il sistema di laboratorio della DEA riferisce che nel 2022 circa il 23% della polvere di fentanil e il 7% delle pillole di fentanil sequestrate dalla DEA conteneva xilazina».
Un nuevo medicamento, llamado Xylazine, o “tranq”, ha causado estragos en ciudades de los EE. UU. al causar síntomas mortales, como la pudrición de la piel. La Administración de Drogas y Alimentos (FDA) de la nación autorizó este "fármaco zombi" para su uso veterinario. pic.twitter.com/JUnC4IrrcX
— Rufino Liebana Carmona (@RufinoLiebana) February 24, 2023
Se combinati, la xilazina e il fentanil rendono l’overdose di droga più letale perché l’antidoto per overdose da oppioidi, il naloxone, noto anche come Narcan, in questi casi non è in grado di aiutare.
Did you hear about the skin rotting "zombie drug" that causes raw wounds & holes in the skin, & can even led to amputations? Xylazine, also known as “tranq,” or “tranq dope” is a substance normally used to sedate horses. I just watched Zombieland last night too! Ew! ????♂️ pic.twitter.com/G5ndVejraO
— Mona Liza is Pro-Choice ???????? (@monaliza_kc) February 23, 2023
Dude is tweaking hard and could this be a tranq sore? pic.twitter.com/kYQpWuIpen
— 1r0nm41d3n (@1r0nm41d3n13) March 1, 2023
Secondo il CDC (l’ente americano per il controllo delle epidemie), più di 100.000 americani sono morti per overdose di droga tra agosto 2021 e agosto 2022. Circa due terzi dei decessi hanno coinvolto oppioidi sintetici.
La crisi del fentanil è ritenuta legata all’immigrazione massiva subita dagli USA attraverso il confine meridionale. La droga viene portata attraverso il confine «aperto» ma migranti o «muli» controllati dai cartelli del narcotraffico americano ed è ritenuta provenire da laboratori cinesi.
Hot new drug "Tranq" is causing people's skin to fall off pic.twitter.com/PSnR43HoaY
— HARD FACTOR (@HardFactorNews) March 1, 2023
L’anno scorso il premier del Regno di Spagna Pedro Sanchez dichiarò che, dopo il COVID e la guerra ucraina, «l’unica cosa che manca è l’invasione di zombi». L’ingenuo socialista non sapeva che la questione va avanti da tempo, e con i suoi patogeni specifici: l’ameba mangia-cervello, virus zombi siberiani o artici risvegliati dal Cambiamento Climatico, mercati azionari zombificati, COVID trans-cadaverici, matrimoni con bambolotti non-morti.
In rete qualcuno da tempo ha cominciato a fare tutorial che spiegano la costruzione di sistemi di difesa contro gli zombi.
In un modo o nell’altro, ce li ritroveremo sotto casa. O in casa. Il film horror del mondo moderno non si farà mancare nulla.
Immagine di illustrazione grafica
Droga
Nuovo attacco USA antidroga nel Pacifico: 5 morti
Secondo il Segretario alla Difesa Pete Hegseth, gli Stati Uniti hanno eliminato cinque individui in raid condotti su due presunte imbarcazioni dedite al contrabbando di droga nell’Oceano Pacifico orientale. Le operazioni precedenti dell’amministrazione statunitense, mirate secondo Washington al traffico illecito di stupefacenti, si sono finora concentrate sul Mar dei Caraibi al largo del Venezuela.
I raid, eseguiti martedì e mercoledì, hanno colpito natanti «coinvolti nel traffico illecito di stupefacenti» e sono stati disposti dal presidente Donald Trump, ha precisato Hegseth mercoledì su X. Ha inoltre annunciato che gli «attacchi continueranno» finché tutti i «narcoterroristi» non saranno neutralizzati.
Yesterday, at the direction of President Trump, the Department of War conducted a lethal kinetic strike on a vessel being operated by a Designated Terrorist Organization and conducting narco-trafficking in the Eastern Pacific.
The vessel was known by our intelligence to be… pic.twitter.com/BayDhUZ4Ac
— Secretary of War Pete Hegseth (@SecWar) October 22, 2025
Aiuta Renovatio 21
Queste iniziative, secondo l’amministrazione Trump, hanno l’obiettivo di bloccare le rotte di contrabbando e smantellare le reti di produzione legate alla crisi degli oppioidi. Tuttavia, gli economisti mettono in guardia sul fatto che dazi così ampi potrebbero incrinare i rapporti con i principali partner commerciali e ostacolare il commercio globale.
Nel 2024, la Drug Enforcement Administration (DEA) ha confiscato oltre 380 milioni di dosi letali di fentanyl, di cui 262 milioni entro settembre. Nonostante ciò, i dati preliminari dei Centers for Disease Control and Prevention mostrano una riduzione del 26,9% dei decessi per overdose nel 2024, con circa 80.000 morti rispetto ai 110.037 del 2023, il livello più basso dal 2019.
Dal 2019, il Dipartimento della Sicurezza Nazionale (DHS) ha preso in considerazione la possibilità di classificare il fentanyl come arma di distruzione di massa in determinati contesti. Sono stati avanzati diversi tentativi legislativi per riclassificare il farmaco, ma nessuno è stato approvato.
Un disegno di legge presentato quest’anno dalla deputata Lauren Boebert imporrebbe al DHS di designare formalmente il fentanyl come arma di distruzione di massa.
Ad agosto, il Pentagono ha dispiegato migliaia di militari e diverse unità navali al largo delle coste dell’America Latina per rafforzare le operazioni contro l’influenza dei cartelli della droga e gruppi criminali, come il Tren de Aragua venezuelano.
Come riportato da Renovatio 21, gli sviluppi recenti si inseriscono nel contesto delle annunciate operazioni cinetiche programmate dal presidente americano contro il narcotraffico. A inizio mandato era trapelata l’ipotesi di un utilizzo delle forze speciali contro i narcocartelli messicani. La prospettiva, respinta dal presidente messicano Claudia Sheinbaum, ha scatenato una rissa al Senato di Città del Messico.
Come riportato da Renovatio 21, Trump ha affermato tre settimane fa che gli USA sono in «conflitto armato» con i cartelli della droga.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da Twitter
Droga
Gli USA valutano la possibilità di dichiarare il fentanyl «arma di distruzione di massa»
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Droga
La mafia ebraica, quella siciliana e il traffico di droga USA nel periodo interbellico
Secondo Alfred W. McCoy nel suo The Politics of Heroin: CIA Complicity in the Global Drug Trade, dagli anni venti del Ottocento negli Stati Uniti la malavita ebraica aveva controllato lo smercio dell’eroina per le strade americane. Si era creata questa situazione soprattutto perché la mafia siciliana aveva seguito una linea tradizionale ed idealistica in cui vietava al suo interno gli affari riguardanti prostituzione e narcotraffico.
In questo modo, questo tipo di affari venne prese completamente in mano da potenti gangster ebrei come Irving «Waxey Gordon» Wexler, Arnold Rothstein o Louis «Lepke» Buchalter.
Nel 1917 il New York Kehillah, un’agenzia della comunità ebraica, aveva pubblicato una serie di studi sul problema della droga a New York City. I risultati raccontavano come su 283 spacciatori di droga catalogati si potevano contare tra loro, 83 ebrei, 23 italiani, 8 irlandesi, 5 afroamericani e 3 greci. Riguardo lo specifico caso dello smercio della cocaina riscontrarono come l’85% fossero costituito da ebrei e il restante 15% da italiani.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Allo stesso modo quando il proibizionismo cominciò nel 1920, altri criminali ebrei cominciarono i loro affari, Benjamin «Bugsy» Siegel, Arthur Schulz e Meyer Lansky e in breve tempo avevano preso il controllo del contrabbando di liquori. Negli anni Venti, delle diciassette maggiori organizzazioni, sette erano ebree, cinque italiane, tre irlandesi. Prima dell’inizio della guerra i nomi più noti vennero piano piano fatti fuori o arrestati, l’unico che rimase e che continuò la sua ascesa fu Lansky grazie ad un’alleanza con gli italiani.
Dagli anni Trenta però una nuova generazione di malavitosi italiani cominciarono a prendere il potere all’interno della mafia. In seguito anche a una guerra senza precedenti che lasciò sul campo più di sessanta gangsters uccisi si cominciò a modificare il codice d’onore della tradizione. Il carismatico capofila di questa nuova ondata di giovani mafiosi era Salvatore C. Lucania, meglio conosciuto come Lucky Luciano.
Dopo una serie di «riunioni» dove eliminò la vecchia guardia, delineò la sua idea di riorganizzazione del cartello in un sistema più moderno e di respiro mondiale. Vincendo il supporto delle ventiquattro famiglie mafiose americane, Luciano fu in grado di far diventare la mafia la più importante organizzazione criminale americana, mettendo in atto tecniche organizzative pionieristiche per l’epoca.
L’alleanza con la malavita ebraica, in particolar modo con la persona di Meyer Lansky, durò oltre quarant’anni contribuendo a farla diventare la caratteristica principale della criminalità organizzata americana.
L’eroina era un sostituto interessante per l’alcool. Nonostante i numeri dei tossicodipendenti non fossero comparabili, l’eroina aveva dei notevoli vantaggi. La sua recente entrata nella famiglia delle sostanze proibite la rendeva attraente per via di un mercato enorme ancora da esplorare. Era più leggera e si trasportava con meno spesa. Le sue fonti produttive limitate la rendevano facile da monopolizzare.
L’eroina oltretutto si rendeva perfettamente complementare all’altro nuovo segmento di mercato esplorato da Luciano: l’organizzazione della prostituzione su una scala mai vista prima. L’unione tra tossicodipendenza e prostituzione organizzata divenne il marchio di fabbrica della mafia di Luciano negli anni trenta. Nel 1935 controllava duecento bordelli solamente a New York e circa mille duecento prostitute, unendo questo alle scommesse e dal controllo dei sindacati la mafia aveva nuovamente raggiunto la sua sicurezza finanziaria.
Attraverso minacce e taglio dei prezzi la svolta data da Luciano si fece sentire presto nelle strade di New York. Con il crollo della purezza dell’eroina, fumarla non produceva più gli effetti desiderati, costringendo i consumatori a doversela iniettare sotto pelle. Secondo uno spacciatore di Times Square: «gli italiani stavano vendendo merda piena di chimica e acidi… sono talmente tanto affamati di soldi che l’hanno tagliata almeno una mezza dozzina di volte».
Verso la fine degli anni Trenta, in ogni caso, l’organizzazione di Luciano cominciò a perdere colpi. Lo schema quasi industriale con cui aveva costruito il suo monopolio sulla prostituzione soprattutto, si rivoltò contro di lui. Le prostitute si organizzarono per denunciarlo. Thomas Edmund Dewey quindi, procuratore distrettuale di New York, dopo aver già condannato Waxey Gordon, riuscì a infliggere una pena dai trenta ai cinquant’anni a Luciano e ai suoi nove coimputati italiani ed ebrei, per prostituzione forzata.
Durante gli anni Trenta la quasi totalità dell’eroina arrivava da raffinerie posizionate a Shanghai e a Tientsin, con qualche eccezione della Marsiglia dei corsi e della tratta del Medio Oriente in mano ai fratelli Eliopoulos. Con la fine della guerra le raffinerie cinesi avevano appena ricominciato a produrre ma con l’arrivo a Shanghai di Mao Tse-Tung e del suo esercito, tutti i trafficanti dovettero sparire. I fratelli Eliopoulos si erano ritirati con l’arrivo del conflitto e i marsigliesi soffrirono dell’alleanza con la Gestapo che li aveva infine portati alla rovina o all’esilio. La mafia in Sicilia allo stesso modo era ridotta ai minimi termini avendo sofferto vent’anni di oppressione da parte della polizia fascista di Mussolini.
Con l’arrivo della guerra, l’attenzione maniacale derivata dalla potenziale presenza di spie aveva reso gli accessi al territorio statunitense praticamente invalicabili. La maggioranza dei tossicodipendenti erano stati forzati a trovare una soluzione alla mancanza di materia prima e di conseguenza il consumo di eroina negli Stati Uniti si era ridotto al minimo storico. Assieme a questo, gli operatori logistici illegali del traffico di stupefacenti avevano sofferto della mancanza di introiti e avevano raggiunto un livello di debolezza mai visto.
Aiuta Renovatio 21
Con la tossicodipendenza ai minimi storici nella società americana e la malavita mondiale ridotta in ginocchio da anni di distruzione e oppressione militare, la possibilità di far scomparire per sempre il narcotraffico era alla portata di mano della polizia americana. Al contrario, invece, la volontà della CIA fu quella di utilizzare questi canali irregolari per produrre dei proxy coperti in grado di operare nel momento del bisogno al lontano da sguardi indiscreti e senza necessità di ottenere l’approvazione del congresso o, peggio ancora, del popolo americano. Operazioni clandestine pagate dal narcodollaro a favore della lotta al comunismo.
La stessa situazione si può ritrovare a pochi decenni di distanza incontrando però attori diversi che seguono uno schema simile. La filiera produttiva latino americana venne preferita a quella asiatica ma allo stesso modo gruppi di proxy favoriti da ufficiali della CIA spinsero l’afflusso di cocaina prima e del suo surrogato povero, il crack, in seguito negli Stati Uniti. La quantità enorme di coca raffinata che arrivò in quegli anni negli Stati Uniti portò a stravolgere la cultura dell’epoca, non solo americana.
Ne parlò in anticipo sui tempi Gary Webb con i suoi articoli online nel 1996 sul sito del San José Mercury News che divennero poi Dark Alliance: The CIA, the Contras and the Crack Cocaine Explosion. Venne screditato apertamente dal gotha del giornalismo e dell’intellighenzia americana che produssero contro di lui svariati rapporti negando l’esistenza di prove e assieme anche qualsiasi possibilità di replica.
La vita di Webb, in seguito anche a una profonda depressione conseguenza delle difficoltà che dovette affrontare, terminò con quello che è stato ritenuto un suicidio frutto di ben due colpi di pistola alla testa.
Marco Dolcetta Capuzzo
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine: foto segnaletica di Bugsy Siegel, dipartimento di Polizia di Nuova York, 12 aprile 1928.
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
-



Misteri2 settimane faLa verità sull’incontro tra Amanda Knox e il suo procuratore. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-



Pensiero7 giorni faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Spirito2 settimane faMons. Viganò: «non c’è paradiso per i codardi!»
-



Sanità1 settimana faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura5 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Oligarcato6 giorni faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale













