Sport e Marzialistica
Conor McGregor perde la causa per violenza sessuale
Una donna irlandese che ha accusato il lottatore di arti marziali miste Conor McGregor di averla aggredita in una stanza d’albergo sei anni fa ha vinto la causa contro di lui presso l’Alta Corte di Dublino.
Secondo quanto riportato dai media, venerdì una giuria irlandese, dopo aver deliberato per sei ore e 10 minuti, ha assegnato a Nikita Hand, noto anche come Nikita Ni Laimhin, un premio di quasi 250.000 euro.
Hand ha presentato accuse civili contro McGregor e il suo amico James Lawrence, sostenendo che l’avrebbero aggredita sessualmente dopo una festa di Natale nel dicembre 2018.
Durante i tre giorni di testimonianza ha dichiarato alla corte che pensava di morire e di non rivedere mai più suo figlio quando la star dell’UFC la stava «strangolando».
Il McGregor aveva negato di aver «violentato e picchiato brutalmente» la donna, dicendo che i due avevano avuto un rapporto atletico e vigoroso, ma non violento. Lei non aveva mai detto «no» o lo aveva fermato, secondo McGregor, che aveva testimoniato che tutto ciò che aveva detto era una bugia.
La corte ha appreso che McGregor e Hand si conoscevano e che erano stati occasionalmente in contatto sui social media.
Secondo Hand, prima dell’aggressione lei avrebbe contattato il lottatore di MMA, e lui avrebbe poi accompagnato lei e la sua amica a una festa in una stanza al piano attico del Beacon Hotel, a sud di Dublino, dove avrebbero fatto baldoria fino al mattino. Hand ha detto che avrebbero bevuto molto e assunto cocaina.
McGregor l’avrebbe portata in una camera da letto e l’ha aggredita sessualmente, ha affermato. L’avrebbe stretta al collo diverse volte e in seguito le ha detto: «Ora sai come mi sono sentito nell’ottagono dove ho ceduto tre volte», avrebbe detto.
Un paramedico che ha visitato la donna il giorno dopo ha detto che era gravemente ferita. Alla Hand è stato anche diagnosticato un disturbo post-traumatico da stress.
Secondo l’Associated Press, la difesa ha mostrato un video di sorveglianza in tribunale che, a loro dire, sembrava mostrare la donna baciare il braccio di McGregor e abbracciarlo dopo aver lasciato la stanza d’albergo. Sembrava molto felice, ha affermato l’avvocato del McGregor.
Il McGregore avrebbe scosso la testa quando la giuria composta da otto donne e quattro uomini lo ha ritenuto responsabile di aggressione. In seguito ha rilasciato una dichiarazione in cui ha detto di essere «deluso» dal fatto che la giuria non abbia ascoltato tutte le prove e che avrebbe fatto ricorso contro la decisione. La star dell’UFC ha aggiunto: «Sono con la mia famiglia, concentrato sul mio futuro».
La Hand aveva perso la causa contro l’amico di McGregor, James Lawrence, che lei stessa aveva accusato di aver preso parte all’evento.
Le accuse trovano risalto in un momento in cui MacGregor, detto «The Notorious», si è esposto politicamente.
Come riportato da Renovatio 21, il combattente UFC di fama mondiale ha precedentemente accennato alla sua candidatura alla presidenza dell’Irlanda nel 2025, descrivendosi come «l’unica scelta logica» per ritenere responsabili i «ladri dell’uomo che lavora» e i «distruttori dell’unità familiare» attualmente al potere.
Le uscite politiche di MacGregor sono partite a seguito delle rivolte anti-immigrati di Dublino, provocate dall’accoltellamento di una donna e di dei bambini da parte di un uomo di origini nordafricane.
L’establishment irlandese aveva condannato le parole di protesta di MacGregor, arrivando persino ad indagarlo per hate speech.
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Immagine di Andrius Petrucenia via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic; immagine tagliata
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93enne vince titolo di sollevamento pesi
Un 93enne soprannominato «Nonno di Ferro», nativo di Uljanovsk (la città natale di Vladimiro Lenin), ha conquistato all’inizio di novembre uno dei più importanti tornei russi di sollevamento pesi.
Nikolaj Isakov si è aggiudicato il primo posto nella categoria over 90 alla 29ª Coppa Russa Open di sollevamento pesi, ha reso noto martedì l’amministrazione del governatore della regione. L’Isakov ha eseguito 26 kg nello strappo e 31 kg nello slancio, per un totale di 57 kg, precedendo il 94enne Vasilij Zubov. Alla gara hanno partecipato circa 140 atleti tra i 30 e i 94 anni, in rappresentanza di Russia e Bielorussia.
Meet the 93-year-old “Iron Grandpa” who just won the Russian Cup in weightlifting in the 90-94 category. Nikolai Isakov trains at home in Ulyanovsk and has only one rule: “Who works hard will achieve everything.” pic.twitter.com/NJIMINZYfK
— Brian McDonald (@27khv) November 18, 2025
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L’Isakov pratica sport da oltre settant’anni: ha iniziato con la ginnastica, poi è passato all’acrobatica e dal 1957 si è dedicato esclusivamente al sollevamento pesi, diventando uno dei sollevatori senior più titolati del Paese.
A Uljanovsk, città che porta il nome di Lenin (nato Uljanov), residenti e tecnici lo indicano da decenni come esempio di disciplina e longevità sportiva. Continua ad allenarsi con regolarità e dichiara di voler sollevare pesi finché la salute glielo consentirà.
Il «Nonno di Ferro» vanta più di 30 titoli russi, europei e mondiali nella categoria veterani e oltre 40 medaglie in competizioni nazionali e internazionali. Nel 2019 si è laureato campione europeo ai Masters in Finlandia.
Negli ultimi anni la Russia ha fortemente potenziato i programmi sportivi per veterani, promuovendo la partecipazione degli anziani attraverso gare dedicate. La federazione di sollevamento pesi ha istituito divisioni di età fino ai 90 anni e oltre, mentre i ministeri regionali dello sport finanziano iniziative di allenamento per over 60 nell’ambito di una più ampia strategia nazionale per l’invecchiamento attivo.
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Immagine screenshot da Twitter
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