Geopolitica
Cina, un altro sacerdote torturato per costringerlo ad aderire alla Chiesa ufficiale
Renovatio 21 pubblica questo articolo apparso sul sito Bitter Winter – Libertà religiosa e diritti umani in Cina.
Don Liu Maochun, della diocesi di Mindong, si rifiuta di aderire all’Associazione Patriottica Cattolica Cinese. Arrestato, è stato privato del sonno nel tentativo di piegarne la volontà
Una fonte interna alla diocesi ha riferito che don Liu Maochun è stato torturato spietatamente.
Il 1° settembre don Liu Maochun, della diocesi di Mindong, nella provincia sudorientale del Fujian, stava visitando i pazienti di un ospedale quando la polizia lo ha portato via. Gli agenti lo hanno interrogato in un centro di detenzione nella città con status di contea di Fu’an.
Una fonte interna alla diocesi ha riferito a Bitter Winter che don Liu Maochun è stato torturato spietatamente. Gli agenti suonavano un gong accanto alle sue orecchie e gli puntavano agli occhi una luce forte per diversi giorni di seguito, un metodo di tortura noto come «sfinire un’aquila», quando una persona viene privata del sonno per molto tempo.
«Il governo dichiara che don Liu Maochun abbia disobbedito alle sue regole e sia “ideologicamente radicale”», ha spiegato la fonte.
Gli agenti suonavano un gong accanto alle sue orecchie e gli puntavano agli occhi una luce forte per diversi giorni di seguito, un metodo di tortura noto come «sfinire un’aquila», quando una persona viene privata del sonno per molto tempo
Le tensioni fra il regime e i sacerdoti della diocesi sta aumentando sin dalla firma degli accordi fra Cina e Vaticano nel 2018.
L’accordo provvisorio non ha migliorato la condizione del clero in quella che è nota come la Chiesa Cattolica sotterranea cinese, dal momento che il PCC esige l’adesione all’Associazione Patriottica Cattolica Cinese (APCC), ignorando le linee guida del Vaticano del 2019, in cui si chiede di rispettare coloro che rifiutano di aderirvi per motivi di coscienza. I preti che rifiutano il controllo del PCC patiscono una persecuzione grave, incluse la possibilità di essere arrestati e di subire altre forme di maltrattamento e intimidazione.
Don Liu Maochun, 46 anni, vive nell’ex residenza del vescovo a Luojiang, sotto-distretto di Fu’an, condividendola con il vescovo ausiliare della diocesi, Guo Xijin. Don Liu è stato ripetutamente ripreso per il suo rifiuto di aderire all’APCC e il regime ha colpito anche i suoi parenti. L’agenzia turistica di suo nipote è stata chiusa l’anno scorso e i suoi parenti più anziani hanno subito pressioni per spingerli ad aderire all’APCC.
L’accordo provvisorio non ha migliorato la condizione del clero in quella che è nota come la Chiesa Cattolica sotterranea cinese, dal momento che il PCC esige l’adesione all’Associazione Patriottica Cattolica Cinese (APCC)
«Don Liu Maochun è l’assistente di monsignor Guo. Il regime arresta e vuole controllare i sacerdoti che gli sono vicini e che rifiutano di aderire all’APCC», dice la fonte. Aggiunge che il governo ha perseguitato un diacono della diocesi, minacciando di demolire la sua casa e di levargli i figli se avesse ancora appoggiato il rifiuto di monsignor Guo di aderire alla Chiesa patriottica.
Una fonte interna all’amministrazione di Fu’an ha riferito a Bitter Winter che l’arresto di don Liu Maochun sia legato alle indagini volte a scoprire le fughe di notizie sulla tortura di don Huang, un altro sacerdote di Mindong che rifiuta di aderire all’APCC. Il regime sospetta che don Liu Maochun possa essere una delle persone che ha diffuso le informazioni su don Huang con la stampa estera.
Un cattolico del posto ha riferito a Bitter Winter che don Liu Maochun abbia inviato un messaggio su WeChat, dicendo che se avesse aderito all’APCC, sarebbe stato indotto per i metodi subdoli e spregevoli del regime e non per sua spontanea volontà.
Il giorno dopo l’arresto di don Liu, l’Ufficio di sicurezza pubblica di Ningde ha ordinato l’arresto di don Zhu Rutuan, un altro sacerdote della diocesi, per costringerlo ad aderire all’APCC. Avendo ricevuto un avvertimento, il sacerdote si è nascosto e i funzionari dell’Ufficio stanno impiegando mezzi di sorveglianza ad alta tecnologia per trovarlo.
Le autorità considerano i preti che rifiutano di aderire alla Chiesa patriottica alla stregua di «estremisti religiosi», visto che credono solo in Dio e rifiutano l’autorità del PCC
Una fonte interna all’amministrazione ha riferito a Bitter Winter che le autorità considerano i preti che rifiutano di aderire alla Chiesa patriottica alla stregua di «estremisti religiosi», visto che credono solo in Dio e rifiutano l’autorità del PCC. «Ci sono piani per detenere gli “estremisti religiosi” o quelli che vengono etichettati come xie jiao, in corsi speciali di indottrinamento, che vengono chiamate “Case dell’amore”», dice la fonte.
An Xin
Articolo apparso su Bitter Winter con il titolo «Un altro sacerdote torturato per costringerlo ad aderire alla Chiesa ufficiale».
«Il nostro lavoro funziona grazie a qualche centinaio di reporter cinesi, una cinquantina dei quali sono stati arrestati e una trentina ancora in prigione – ci ricorda il professor Introvigne, direttore di Bitter Winter – Nessuno di loro è retribuito e continuano a fare uscire notizie e fotografie inedite a rischio della galera»
Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
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Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
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Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
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Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti» in caso di annessione della Giudea e della Samaria, nome con cui lo Stato Ebraico chiama la Cisgiordania, ha detto il presidente USA Donald Trump.
Trump ha replicato a un disegno di legge controverso presentato da esponenti dell’opposizione di destra alla Knesset, il parlamento israeliano, che prevede l’annessione del territorio conteso come reazione al terrorismo palestinese.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenitore degli insediamenti ebraici in quell’area, si oppone al provvedimento, poiché rischierebbe di allontanare gli Stati arabi e musulmani aderenti agli Accordi di Abramo e al cessate il fuoco di Gaza.
Netanyahu ha criticato aspramente il disegno di legge, accusando i promotori di opposizione di una «provocazione» deliberata in concomitanza con la visita del vicepresidente statunitense J.D. Vance. (Lo stesso Vance ha qualificato il disegno di legge come un «insulto» personale)
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«I commenti pubblicati giovedì dalla rivista TIME sono stati espressi da Trump durante un’intervista del 15 ottobre, prima dell’approvazione preliminare alla Knesset di mercoledì – contro il volere del primo ministro – di un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania» ha scritto il quotidiano israeliano Times of Israel.
Evidenziando l’impazienza dell’amministrazione verso tali iniziative, il vicepresidente di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato giovedì, lasciando Israele, che il voto del giorno precedente lo aveva «offeso» ed era stato «molto stupido».
«Non accadrà. Non accadrà», ha affermato Trump a TIME, in riferimento all’annessione. «Non accadrà perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi. E non potete farlo ora. Abbiamo avuto un grande sostegno arabo. Non accadrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Vance ha precisato che gli era stato descritto come una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma ha aggiunto: «Si tratta di una trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto».
Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno guidato i Paesi arabi e musulmani negli Accordi di Abramo, si oppongono da tempo all’annessione della Cisgiordania, sostenendo che renderebbe vani i futuri negoziati di pace nella regione.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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