Geopolitica
Cannoniera volante spara contro «milizia sostenuta dall’Iran»

Una cannoniera dell’aeronautica americana ha distrutto un veicolo dal quale una milizia «sostenuta dall’Iran» aveva lanciato missili balistici contro le truppe americane in Iraq, ha detto martedì il Pentagono.
La base aerea di Al-Asad vicino a Baghdad è stata colpita da un «missile balistico a corto raggio», ferendo otto soldati americani, ha detto ai giornalisti la vice portavoce del Pentagono Sabrina Singh, aggiungendo che una cannoniera AC-130J Ghostrider era già in volo e aveva avvistato dall’alto il veicolo da cui è arrivato il missile.
«Sono stati in grado di agire perché hanno visto i militanti», ha detto Singh alla conferenza stampa del Pentagono. «Sono riusciti a tenere d’occhio i movimenti di questi militanti mentre salivano sui loro veicoli. Ecco perché sono stati in grado di rispondere».
Secondo il Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM), la cannoniera AC-130 (detta anche «Angelo della Morte») ha effettuato un «attacco di autodifesa” che “ha provocato diverse vittime nemiche». Lo scontro si è consumato lunedì sera.
U.S. AC-130J ‘Ghost-rider’ gunship plane operated by the 73rd special operations squadron was over Iraq to the West of Baghdad near where the supposed strikes on Islamic Republic of Iran’s backed militia is said to have taken place.
pic.twitter.com/QODInX0sGO— アトリン ✊???? (@phoojux) November 21, 2023
Molteplici basi americane in Siria e Iraq sono state oggetto di almeno 66 attacchi da parte delle milizie locali a partire dal 17 ottobre, poco dopo che Washington aveva annunciato il suo sostegno alla guerra di Israele contro Hamas a Gaza.
La milizia sciita irachena Kataib Hezbollah ha detto martedì che uno dei suoi combattenti, Fadil Al-Maksusi, è stato ucciso in un attacco aereo americano.
Da allora gli aerei da guerra americani hanno bombardato la Siria tre volte, ma l’attacco di martedì è stato il primo di questo tipo in Iraq. Ciò che rendeva peculiare il volo dell’AC-130 era anche il fatto che aveva volato con un transponder acceso, consentendo a siti web civili come FlightRadar 24 di seguire la sua missione.
L’AC-130 è una modifica armata del trasporto C-130 Hercules, armato con un cannone a catena da 30 mm, un obice da 105 mm e una varietà di armi da attacco al suolo.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia.
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Geopolitica
Kushner: Hamas sta agendo in buona fede, Gaza sembra «nuclearizzata», Trump crede che Israele sia «fuori controllo»

Hamas sembra agire in buona fede e cercare di onorare l’accordo di Gaza con Israele, mediato dagli Stati Uniti, ha affermato Jared Kushner, genero del presidente Donald Trump.
Kushner, una delle figure chiave dietro l’accordo di cessate il fuoco, ha rilasciato queste dichiarazioni in un’intervista al programma 60 Minutes della CBS andato in onda domenica. Alla domanda se ritenesse che il gruppo militante palestinese «avesse agito in buona fede» e «stesse seriamente cercando i corpi» degli ostaggi israeliani che aveva accettato di restituire, Kushner ha risposto affermativamente.
«Per quanto abbiamo visto da quanto ci è stato comunicato dai mediatori, sono ancora lontani. Potrebbero crollare da un momento all’altro, ma al momento li abbiamo visti cercare di onorare l’accordo», ha detto.
Quando gli è stato chiesto come Trump avesse reagito dopo aver appreso del tentato assassinio israeliano il mese scorso, Kushner ha risposto: «Trump aveva la sensazione che gli israeliani stessero perdendo un po’ il controllo».
Nell’intervista con 60 Minutes Witkoff ha dichiarato che Trump non era a conoscenza del fatto che Israele stesse pianificando di tentare di uccidere i leader di Hamas. Tuttavia, i funzionari israeliani hanno contestato questa versione, sostenendo che Trump era stato informato almeno ore prima dell’attacco e non aveva spinto Israele a sospendere l’operazione.
Exclusive: Jared Kushner, President Trump’s son-in-law, and special envoy Steve Witkoff give a behind-the-scenes look at the tense moments leading up to the ceasefire and hostage deal after an Israeli bombing threatened to derail the agreement.
“[Trump] felt like the Israelis… pic.twitter.com/WtZpJcYHTG
— 60 Minutes (@60Minutes) October 17, 2025
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Hamas non è riuscita a restituire tutti gli ostaggi deceduti a Israele, sostenendo di non essere in grado di localizzarli a causa della distruzione generalizzata inflitta a Gaza dalle operazioni israeliane. Israele ha affermato che il gruppo sta deliberatamente prolungando il processo di scambio.
Washington ha lavorato attivamente per accelerare lo scambio e «spingere entrambe le parti ad essere proattive… invece di incolparsi a vicenda per i guasti», ha affermato Kushner.
Kushner e un’altra figura chiave nel processo di mediazione, l’inviato speciale di Trump Steve Witkoff, sono arrivati in Israele lunedì per discutere la fase successiva dell’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza. I due erano sul palco ad una cerimonia di piazza per il ritorno degli ostaggi quando la folla ha fischiato Netanyahu e inneggiato al presidente USA cantando «Thank You Trump».
Domenica, Israele ha accusato Hamas di aver violato il cessate il fuoco nella città di Rafah, nel Sud di Gaza, effettuando numerosi attacchi aerei su quelli che ha definito «obiettivi terroristici» e uccidendo più di 40 persone in tutta Gaza, secondo le autorità sanitarie locali. Hamas ha negato di aver violato il cessate il fuoco, mentre i media hanno indicato che l’incidente di Rafah è stato causato dall’impatto di un veicolo del genio israeliano con una munizione inesplosa.
Dopo gli attacchi, Israele ha dichiarato di essere tornato a «far rispettare il cessate il fuoco» nell’enclave palestinese.
Come riportato da Renovatio 21, lunedì, il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha chiesto la rottura della tregua, sostenendo che il ritorno di tutti gli ostaggi sopravvissuti fosse sufficiente. «Ora dobbiamo tornare in guerra, dobbiamo agire immediatamente contro Hamas», ha dichiarato il ministro in un discorso televisivo.
Kushner, che in passato aveva parlato del valore immobiliare della riviera di Gaza, durante l’intervista alla TV americana ha comparato l’attuale condizione di Gaza al sito di esplosione di una bomba atomica.
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«Sembra come se una bomba nucleare sia stata fatta esplodere in quell’area» ha detto il genero di Trump. «Ho visto queste persone tornare, e ho chiesto all’esercito israeliano “dove stanno andando”? Guardando in giro sono tutte rovine. “Stanno tornando nella zona dove era la loro casa, dove metteranno su una tenda».
«È triste perché dici a te stesso: non hanno nessun’altro posto in cui andare».
A domanda precisa, Kushner ha comunque risposto che non si è trattato di genocidio. Anche lo Witkoff ha negato: «assolutamente no. C’era una guerra che veniva combattuta».
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Immagine screenshot da YouTube
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