Immigrazione
Campione del calcio lascia la Germania: non è più il Paese di 10 anni fa a causa della migrazione di massa
Il campione calcististico Toni Kroos ha dichiarato a un podcast della ZDF che la Germania non è più lo stesso paese di 10 anni fa a causa della migrazione di massa e che ora resterà in Spagna perché ha paura di lasciare che sua figlia esca di notte nelle città tedesche.
Kroos, che ha collezionato 114 presenze prima di ritirarsi dal calcio professionistico venerdì sera dopo la sconfitta del suo paese contro la Spagna a Euro 2024, ha rilasciato queste dichiarazioni durante un’apparizione al podcast «Lanz & Precht».
L’uomo, ritenuto il giocatore tedesco di maggior successo di sempre, vive in Spagna da un decennio e gioca nel Real Madrid.
Il Kroos ha detto che rimarrà in Spagna con la sua famiglia nonostante la sua carriera calcistica lì stia per concludersi perché la Germania non è più lo stesso Paese «che era dieci anni fa quando siamo partiti».
Rispetto alla Spagna, Kroos ha detto di sentirsi più a disagio nel lasciare che sua figlia uscisse «alle 11 di sera in una grande città tedesca».
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L’ex vincitore della Coppa del Mondo ha affermato che il problema dell’immigrazione di massa è «costantemente presente» in Germania e che è diventato troppo «incontrollato».
Il campione ha detto che alcuni immigrati erano brave persone, ma che «se non riesci a distinguerli da coloro che non sono buoni per noi, alla fine sarà difficile. Allora l’atteggiamento dei tedeschi diventerà sempre più diviso».
Il conduttore del podcast Markus Lanz concorda con Kroos sul fatto che «ci sono problemi ovunque. È troppo affollato, c’è troppa roba» e che le persone non dovrebbero essere diffamate come razziste per averne parlato.
Secondo le nuove cifre pubblicate dal governo federale, in Germania i presunti migranti stranieri sono responsabili di circa 6 crimini violenti su 10. Nonostante costituiscano circa il 14,6% della popolazione, i migranti stranieri sono responsabili del 58,5% di tutti i crimini violenti.
Il partito anti-immigrati AfD nel frattempo è divenuto il secondo partito nel Paese e il primo nella parte orientale.
Il leader del partito ritengono l’Europa un progetto fallito, e chiedono un referendum per uscire dalla UE.
AfD porta avanti apertamente una politica di remigrazione, cioè il rimpatrio di milioni di immigrati giunti irregolarmente su suolo tedesco.
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Immagine di DSanchez17 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Immigrazione
Trump definisce gli immigrati somali «spazzatura»
TRUMP: “Our country’s at a tipping point. We could go bad.. We’re going to go the wrong way if we keep taking in garbage into our country.”
“Ilhan Omar is garbage. She’s garbage. Her friends are garbage. These aren’t people that work. These aren’t people that say, ‘let’s go,… pic.twitter.com/fmH2t3Q2gp — Fox News (@FoxNews) December 2, 2025
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— Ilhan Omar (@IlhanMN) December 2, 2025
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Immigrazione
Nemmeno la provincia è al riparo dalla violenza dell’immigrazione: in memoria di Thomas Perotto
Due anni fa, il 19 novembre 2023, in quel di Crépol, borgo rurale nei pressi di Romans-sur-Isère, nel dipartimento della Drôme nel sud della Francia, perdeva la vita in circostanze tragiche il giovane diciassettenne Thomas Perotto.
Nel corso di un alterco in cui, secondo alcune testimonianze, il giovane era intervenuto in difesa di alcuni amici, Thomas veniva ucciso con una coltellata al cuore.
Secondo le testimonianze, le prime tensioni avevano avuto luogo nella sala delle feste in cui si svolgeva una festa di paese. Anche Thomas, membro della locale squadra di rugby era presente.
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Un gruppo di giovinastri, non propriamente francesi (qualcuno da noi userebbe il termine «di seconda generazione») si era presentato alla festa e dopo alcuni sguardi e commenti di troppo era scoppiato un parapiglia tra i rugbymen e gli infiltrati, che forse avevano pure pagato il biglietto.
I giovinastri avevano ricevuto rinforzi dalla Monnaie, quartiere malfamato di Romans-sur-Isère, ad alta densità migratoria e delinquenziale. Coltelli alla mano si erano scatenati sui presenti dando inizio ad una vera e propria carneficina al termine della quale moriva Thomas, raggiunto da due fendenti fatali mentre altri restavano gravemente feriti.
Nonostante il vero e proprio depistaggio di diverse testate giornalistiche che si erano affrettate a minimizzare i fatti, dando magari la colpa a qualche bicchiere di troppo, la realtà era venuta a galla.
Sembra infatti che i delinquenti della Monnaie si fossero presentati alla festa pour «casser des blancs» «pointer des blancs» tutte espressioni gergali per descrivere l’obiettivo della ghenga: malmenare, accoltellato e se possibile uccidere dei bianchi.
Allo stato attuale, alcune associazioni si battono perché il razzismo antibianchi venga riconosciuto dell’inchiesta ancora in corso come movente dell’omicidio di Thomas.
Ricordo bene come nei giorni successivi all’omicidio i colpevoli fossero già stati individuati e loro foto circolassero pure su Telegram. Gli indizi sembravano essere schiaccianti. Oltretutto alcuni di loro erano stati rintracciati, in fuga nei dintorni di Toulouse. Poi, stranamente (o forse no), i sospetti erano stati rimessi in libertà.
Ricordo anche il sostegno a Thomas, con un bello striscione esposto sugli spalti, da parte dei tifosi del club libanese di basket cristiano «Sagesse».
L’anno successivo, nella primavera 2024, venni poi a conoscenza da un sacerdote che Thomas era un fedele dello stesso Istituto che frequento anch’io.
Oltre al cordoglio, al ricordo e alla preghiera per Thomas è possibile fare alcune considerazioni.
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Come ripetuto su Renovatio 21 ormai nemmeno la cosiddetta «provincia sonnacchiosa» è al riparo da branchi di predatori su due gambe e costoro ci vengono pure a cercare nelle feste di paese, nelle occasioni in cui si rincontrano i vecchi amici o si vorrebbero fare due chiacchiere in tranquillità.
Lo vediamo un po’ dappertutto e pure da noi, basti pensare a quante sagre o feste popolari vengano funestate dalla presenza molesta di soggetti «a caccia di bianchi».
Non ci vogliono dare pace, per le strade, nei momenti di svago e neppure sui monti dove troviamo anche i grandi carnivori.
Quanto ancora saremo disposti a tollerarlo?
Victor García
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Immigrazione
La realtà dietro all’ultimo omicidio di Perugia
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