Vaccini
Bourla dei vaccini e sindrome di Stoccolma

Renovatio 21 pubblica il comunicato con il parere n.16 del Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina (CIEB).
Tra l’indifferenza dei media mainstream, e conseguentemente di larga parte dell’opinione pubblica, il tempio della religione vaccinale comincia a mostrare segni di rapido declino.
Il 15 ottobre 2022, a distanza di un anno e mezzo dalla notizia diffusa dal New York Times secondo cui la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’amministratore delegato della Pfizer Albert Bourla avevano negoziato mediante «chiamate e SMS» una fornitura di 1,8 miliardi di dosi del cosiddetto vaccino anti-COVID (1), e dopo che per mesi il Mediatore europeo aveva cercato invano di fare luce sulla vicenda, l’Ufficio del Procuratore Europeo – responsabile delle indagini e del perseguimento di reati finanziari quali frode e corruzione – ha aperto un’indagine sull’acquisto del predetto vaccino da parte dell’Unione. (2)
Qualche giorno prima, il 10 ottobre, in una audizione resa alla commissione sul COVIDdel Parlamento europeo – cui lo stesso Bourla, pur invitato, aveva ritenuto di non presentarsi (3) – la presidente della sezione Mercati Internazionali Sviluppati della Pfizer, Janine Small, aveva ammesso che l’azienda farmaceutica non ha mai testato la capacità del vaccino da essa prodotto di fermare la trasmissione del virus SARS-CoV-2. (4)
In realtà, che il cosiddetto vaccino anti-COVID avesse natura sperimentale era noto, fin dall’inizio della scellerata campagna vaccinale, a chiunque conoscesse la normativa europea sull’immissione in commercio del vaccino medesimo, normativa chiaramente lesiva di principi generali dello stesso ordinamento dell’Unione – con particolare riferimento al principio di precauzione – inaccettabile dal punto di vista bioetico e oggetto di numerosi pareri del CIEB. (5)
Semmai, colpisce di più che la registrazione delle dichiarazioni rese dalla responsabile dei mercati internazionali della Pfizer al Parlamento europeo sia chiaramente intellegibile in lingua inglese, ma – inspiegabilmente – non lo sia altrettanto nella traduzione italiana, a conferma di quello che ormai sembra essere un piano espressamente preordinato a manipolare e distorcere, in modo strutturale e sistematico, l’opinione pubblica italiana. (6)
Nonostante queste palmari evidenze della mala fede di quanti hanno gestito, a livelli diversi, l’affaire COVID, i cittadini italiani continuano a dimostrare apatia e rassegnazione – talvolta perfino solidarietà e approvazione – nei confronti non solo dei meccanismi e degli strumenti che, posti in essere allo scopo apparente di gestire la cosiddetta emergenza sanitaria, si sono rapidamente tradotti in restrizioni di diritti e libertà fondamentali riconosciuti a livello costituzionale, ma anche di quei soggetti che, occupando posizioni di vertice sul piano politico-gestionale, hanno ideato, promosso o avallato l’adozione di meccanismi e strumenti siffatti.
L’apatia e la rassegnazione degli italiani in queste settimane traspare anche di fronte agli ingiustificabili ritardi nella formazione del nuovo governo da parte della coalizione di partiti vincitrice delle elezioni politiche, ritardi che potrebbero riportare in auge governi «tecnici» in grado non solo di preservare, se del caso, la verginità politica della coalizione vincitrice, ma anche di portare avanti senza soluzione di continuità le politiche di distruzione del tessuto economico, sociale e costituzionale italiano, chiaramente funzionali agli interessi globalisti.
Tale condizione di aperta catatonia sociale appare ancora più grave se si pensa che molti invocano da tempo l’estensione delle restrizioni introdotte in forza del COVID alle più recenti emergenze climatico-energetiche: restrizioni, come noto, fondate sui principi dell’economia comportamentale e finalizzate a imporre logiche di soggiogamento ispirate al modello di credito sociale già consolidato in altri Paesi, come la Cina.
In proposito possono citarsi le dichiarazioni da cui traspare in modo evidente la natura strumentale della crisi energetica e della connessa crisi strategico-militare rispetto ai controversi obiettivi della cosiddetta transizione ecologica.
È questo il caso delle dichiarazioni che definiscono la guerra in Ucraina una «benedizione» per la transizione suddetta (7), di quelle che invocano la crescita dei prezzi energetici «per raggiungere i nostri (sic!) obiettivi di lungo termine nella transizione climatica» (8) e di quelle che auspicano la «militarizzazione» della società per fronteggiare la stessa crisi energetica (9), dichiarazioni tutte funzionali all’imposizione neo-paternalistica di presunti comportamenti virtuosi in grado di spingere più o meno gentilmente le masse verso obiettivi preordinati dalle élite finanziarie, tecnologiche e industriali.
In questo contesto viene replicato, anche sul piano comunicativo, il modello sperimentato con il COVID e vengono presentati come inevitabili – secondo l’abietta logica del «whatever it takes» – quegli effetti collaterali consistenti nella distruzione sistematica del tessuto produttivo nazionale, nell’eliminazione mirata delle piccole e medie imprese, nel collasso generalizzato dei lavoratori autonomi e nello scivolamento verso la soglia di povertà di una porzione sempre più ampia di cittadini.
Sulla base di queste considerazioni, il CIEB:
- Auspica che gli italiani vogliano affrancarsi dalla sindrome di Stoccolma che sembra attanagliarli e che spinge una parte cospicua della società civile ad accettare acriticamente, in cambio di un intervallo di apparente normalità tra una emergenza e l’altra, la trasformazione in graziose concessioni governative di ciò che fino a poco tempo fa costituiva il nucleo essenziale e inalienabile di diritti e libertà fondamentali;
- Richiama l’attenzione sul fatto che i prossimi stati di emergenza climatica, ambientale, energetica e strategico-militare, orchestrati dalle élite sopra richiamate e finora gestiti da governi «tecnici», apriranno la strada a situazioni di conflittualità sociale e a rischi per la sicurezza e la democrazia maggiori e più pervasivi di quelli ingegnerizzati per ottenere una popolazione assuefatta e docile – il vero «effetto gregge» – durante la cosiddetta pandemia.
CIEB
17 ottobre 2022
NOTE
2) Cfr. https://europa.today.it/attualita/procura-europea-indagine-vaccini-von-der-leyen.html.
3) Cfr. https://europa.today.it/attualita/Bourla-pfizer-assente-parlamento-europeo-von-der-Leyen.html.
4) Cfr. https://www.iltempo.it/esteri/2022/10/11/news/covid-pfizer-janine-small-parlamento-ue-ammette-non-abbiamo-testato-vaccino-fermare-trasmissione-virus-33420706/, nonché https://twitter.com/i/status/1579759795225198593.
5) La normativa in questione è costituita dal regolamento della Commissione europea n. 507/2006 del 29 marzo 2006, relativo all’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata dei medicinali per uso umano (in Guue n. L92 del 30 marzo 2006), che si applica espressamente ai «medicinali» rispetto ai quali «non siano stati forniti dati clinici completi in merito alla sicurezza e all’efficacia» (cfr. l’art. 4, n. 1).
6) Cfr. https://www.laverita.info/giallo-audio-distorto-audizione-pfizer-2658452776.html.
8) Cfr. https://www.laverita.info/il-caro-bollette-fa-bene-al-mercato-bankitalia-vorrebbe-un-paese-al-gelo-2658421348.html.
La versione originale del Parere è pubblicata sul sito: www.ecsel.org/cieb
Immagine screenshot da YouTube
Autismo
Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.
Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.
Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.
Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».
Oh. My. God.
President Trump calls out the VACCINE TERRORISTS…pic.twitter.com/dJLDTn9xbX
— Liz Churchill (@liz_churchill10) September 8, 2025
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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.
La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.
Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.
Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.
Poor Melania, they made her sit right next to disgusting Bill Gates as he talks about vaccines and gene editing…
Melania did not look pleased.. pic.twitter.com/J87raKn242
— Ray Bogan (@RayyBogan) September 5, 2025
Melania Trump is being accused of being rude and disrespectful to Bill Gates
People are upset by the look she gave him pic.twitter.com/5FCndtH5a6
— Terrence K. Williams (@w_terrence) September 5, 2025
L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.
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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.
In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Vaccini
La Florida verso l’eliminazione di tutti gli obblighi vaccinali pediatrici

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Autismo
La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.
Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.
Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.
«Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».
🚨 JUST IN: Robert F. Kennedy Jr. says the Trump administration is about to reveal the true causes of AUTISM and take REGULATORY ACTION on them. FINALLY.
“This is a crisis, there is not a single cause, there are many, aggregation of causes. We are now developing sufficient… pic.twitter.com/C5EOgjCEey
— Eric Daugherty (@EricLDaugh) August 28, 2025
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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.
«La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.
Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.
«Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.
«Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.
Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.
Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.
«Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.
«È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».
«Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».
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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.
Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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