Militaria
Bombardieri americani verso le basi sudcoreane?
Il potenziamento dell’alleanza USA-Corea del Sud nel regno nucleare potrebbe non essere reso visibile solo dall’apparizione di sottomarini con missili balistici statunitensi nei porti sudcoreani, ma anche dallo sbarco di bombardieri nucleari statunitensi nelle basi aeree sudcoreane.
Il comandante delle forze aeree del Pacifico degli Stati Uniti, il generale Kenneth Wilsbach, ha discusso il piano in un’intervista al Nikkei Asia Journal il 27 aprile. «Potreste vedere, in futuro e regolarmente, operazioni dei nostri bombardieri dentro e intorno alla penisola e forse forse anche atterrare sulla penisola», ha detto il Wilsbach.
«Queste sono alcune delle opzioni che abbiamo in corso», ha aggiunto, riferendosi a esercitazioni aeree potenziate tra Stati Uniti e Corea del Sud. Se i bombardieri stealth B-52 Stratofortress e B-2 Spirit, distinti per dimensioni e forma, atterrassero in Corea del Sud, dimostrerebbero chiaramente le capacità dell’aeronautica americana al popolo sudcoreano, afferma Nikkei.
Entrambi i bombardieri possono trasportare armi nucleari, ma l’ultima volta che un bombardiere statunitense è atterrato in Corea del Sud è stato nel 2016, a seguito di un test nucleare nordcoreano.
Da allora i B-52 hanno partecipato a molte esercitazioni con le forze coreane, ma sempre decollando e poi tornando alle basi statunitensi altrove, di solito Guam.
L’accelerazione nei rapporti tra Washington e Seoul è testimoniata dalla visita alla casa bianca del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, evento segnato da episodi di senilità di Biden che pareva non sapere mai dove andare.
Ci ha pensato tuttavia Kamala Harris a rinsaldare i fondamenti dei rapporti sudcoreo-americani, citando negli scorsi giorni Squid Game – una serie dove i servi coreani vengono sacrificati in giochi crudeli da un’élite angolofona – come esempio della loro stretta relazione.
Come riportato da Renovatio 21, Yoon Suk-yeol – noto anche per gli insulti contro i senatori statunitensi proferiti in un fuorionda all’ONU – desidera far entrare il suo Paese in una sorta di «NATO globale», di cui di fatto fa già parte per quanto riguarda le armi cibernetiche.
La Corea del Nord, nel frattempo, prepara le sue nuove armi che, come il drone atomico Poseidon in forza a Mosca, sono in grado di creare devastanti tsunami radioattivi.
Militaria
L’esercito russo dice di aver circondato oltre 10 mila soldati ucraini
Circa 10.000 militari ucraini sono stati accerchiati dalle truppe russe nelle zone di Kupjansk e Krasnoarmeysk, ha dichiarato domenica il presidente Vladimir Putin in occasione di una visita a un centro di comando dell’esercito russo.
Secondo il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, Putin ha incontrato il capo di stato maggiore ValerijGerasimov e alti ufficiali militari, ricevendo aggiornamenti sulla situazione lungo il fronte.
«Sono stati segnalati circa 5.000 soldati ucraini circondati nella direzione di Kupyansk e intorno a 5.500 in quella di Krasnoarmeysk», ha precisato Peskov.
Kupyansk è una località nella regione di Kharkov, in Ucraina, situata a circa 100 km a est del capoluogo. Krasnoarmeysk, invece, si trova nella Repubblica Popolare di Donetsk, al momento sotto il controllo delle forze ucraine.
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L’esercito ha comunicato che le unità russe hanno inoltre conquistato un passaggio sul fiume Oskol, interrompendo i movimenti delle truppe ucraine. Al presente, stanno ultimando la liberazione di Yampol, mentre Volchansk, nelle vicinanze, sarebbe stata liberata al 70%.
In totale, 31 battaglioni ucraini risultano accerchiati nelle aree di Krasnoarmeysk e Dimitrov. Peskov ha riferito che Putin ha elogiato le truppe per i successi a Kupyansk e per i risultati ottenuti in altre operazioni di combattimento.
Nel corso dell’incontro, Putin ha disposto l’adozione di iniziative per favorire la capitolazione delle unità ucraine isolate e limitare al massimo le perdite. Ha rilevato che l’esercito russo ha sempre dimostrato clemenza nei confronti dei nemici e ha insistito affinché tale approccio prosegua.
Il presidente russo ha inoltre invitato i comandanti a «fare tutto il possibile» per tutelare la sicurezza dei civili nelle zone accerchiate, che, a suo avviso, le forze ucraine stanno utilizzando come scudi umani.
Putin ha quindi spronato l’esercito a proseguire l’«operazione militare speciale» «in linea con il piano delineato dallo Stato Maggiore», ribadendo che la protezione dei soldati russi debba costituire la priorità assoluta.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Militaria
Ex comandante NATO afferma che l’Irlanda unita potrebbe aiutare Russia e Cina
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Militaria
Zelens’kyj elogia il successo del test del «Flamingo», missile da crociera che può colpire Mosca
Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha proclamato il successo del test del Flamingo, un missile-drone con una portata di circa 3.000 km.
Secondo la stampa ucraina il missile da crociera Flamingo FP-5 sarebbe in grado di trasportare una testata nucleare e una carica esplosiva quasi tre volte superiore a quella del Tomahawk statunitense, sebbene con una precisione inferiore.
Le prime versioni di prova del missile sono già state impiegate in combattimento. Secondo fonti ufficiali di Kiev, la produzione di massa inizierà presto, ed entro la metà del 2026 l’Ucraina dovrebbe disporre di un arsenale capace di colpire qualsiasi obiettivo entro 3.000 km in Russia con una testata convenzionale da mezza tonnellata.
Immagini del razzo erano apparse sui social ancora un mese fa.
War in Ukraine 🇺🇦🇷🇺 FIRST COMBAT USE. Ukraine’s new Flamingo cruise missiles strike deep into Russian territory! These domestically-produced weapons carry 2.5x the warhead of a Tomahawk and have a 3000km range.
Game changer? #Ukraine #Flamingo #Russia pic.twitter.com/2qBrbT4NgF— Skënderbej_ (@AncientAlien01) September 1, 2025
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Il Flamingo rappresenta il sostituto dei missili da crociera Kh-55, abbandonati dall’Ucraina negli anni ’90 (alcuni dei quali usati dalla Russia contro l’Ucraina nel 2022). Durante lo sviluppo, una copia di prova del missile è stata accidentalmente dipinta di rosa, un problema risolto, ma il soprannome è rimasto, come riferito da Zelens’kyj e dal suo staff.
Con una portata che include facilmente Mosca, un eventuale attacco alla capitale russa con questi missili potrebbe spingere Putin a ordinare rappresaglie più dure su Kiev. Nonostante oltre tre anni di guerra, l’esercito russo non ha ancora colpito direttamente gli edifici governativi di alto livello o i quartieri generali militari e di intelligence a Kiev, ma la situazione potrebbe presto cambiare.
La Casa Bianca auspica un accordo di pace per evitare un’escalation, ma il processo è in stallo, soprattutto dopo le nuove sanzioni di Trump contro il petrolio russo questa settimana. Nessuna delle due parti sembra disposta a compromessi, e con la Russia in vantaggio sul campo di battaglia, Mosca ha pochi incentivi a rinunciare alle condizioni massimaliste di Putin e agli obiettivi della sua «operazione militare speciale».
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Immagine screenshot da Twitter
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