Economia
BlackRock domina il mercato spot di Bitcoin negli USA e lancia il trading sulle borse europee
L’ETP iShares Bitcoin di BlackRock, prodotto negoziato in borsa, ha iniziato a essere venduto il 25 marzo sulle principali borse in Europa, tra cui Euronext Amsterdam ed Euronext Paris.
I media finanziari dicono che nessuno si aspetta che la domanda in Europa sia alta quanto quella negli Stati Uniti per l’ETF iShares Bitcoin Trust di BlackRock
Il Bitcoin è in ascesa sulla scena statunitense in questo momento, da quando il presidente Trump si è allineato con la criptovaluta e il suo mondo. Quattro settimane fa Trump ha nominato le criptovalute come riserva strategica nazionale.
Yahoo Finance riporta che «In effetti, l’ETF statunitense di BlackRock ha catturato oltre il 50% della quota di mercato per gli ETF spot Bitcoin, con una partecipazione valutata a 49 miliardi di $ al 27 marzo 2025″.
Yahoo Finance riporta che il motivo dietro questo è che BlackRock sta beneficiando di «una profonda domanda istituzionale e di una forte partecipazione degli investitori al dettaglio» negli ETF spot Bitcoin statunitensi.
Come riportato da Renovatio 21, il capo di BlackRock Larry Fink due mesi fa ha previsto che il Bitcoin toccherà i 700 mila dollari.
BlackRock negli scorsi giorni pare essersi piegata ai desiderata della Casa Bianca acquistando i porti di Panama di proprietà dello società Hutchinson di Hong Kong – cioè, in qualche modo controllata dalla Cina.
Come riportato da Renovatio 21, a poche ore dall’inizio del mandato lo scorso gennaio Trump ha firmato un ordine esecutivo che vieta le valute digitali delle Banche Centrali, un’azione diametralmente opposta alla direzione in cui sta andando la UE con l’euro digitale, il cui lancio è imminente.
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Economia
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Economia
Picco del prezzo del petrolio dopo le sanzioni statunitensi alla Russia
I prezzi del petrolio sono aumentati notevolmente in seguito all’annuncio da parte degli Stati Uniti di sanzioni contro i colossi russi Rosneft e Lukoil.
I future sul greggio Brent, benchmark globale, sono saliti di oltre il 5% a 65,99 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) statunitense è salito del 5,6% a 61,79 dollari giovedì.
Nonostante i prezzi siano leggermente scesi nelle prime contrattazioni di venerdì, entrambi i benchmark sono rimasti sulla buona strada per un aumento settimanale del 7%, il più grande dall’inizio di giugno.
La Casa Bianca ha descritto le ultime sanzioni come un passo per «incoraggiare Mosca ad accettare un cessate il fuoco». La Russia afferma di rimanere aperta alla diplomazia, ma insiste sul fatto che qualsiasi accordo di pace debba affrontare le cause profonde del conflitto. Ha accusato Kiev e i suoi sostenitori occidentali di rifiutarsi di negoziare in buona fede e di minare gli sforzi di pace attraverso le sanzioni.
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Secondo quanto riportato dai media, che citano fonti commerciali, le sanzioni hanno spinto le principali compagnie petrolifere statali cinesi a sospendere gli acquisti di greggio russo via mare a breve termine. Fonti del settore hanno inoltre avvertito che le raffinerie in India, il maggiore acquirente di petrolio russo via mare, e in Turchia, il terzo, potrebbero ridurre le importazioni nelle prossime settimane.
«I flussi verso l’India sono a rischio in particolare… le sfide per le raffinerie cinesi sarebbero più contenute, considerando la diversificazione delle fonti di greggio e la disponibilità delle scorte», ha detto a Reuters Janiv Shah, vicepresidente dell’analisi dei mercati petroliferi presso Rystad Energy.
Si prevede che le misure avranno ripercussioni sul mercato, poiché gli acquirenti di greggio russo cercheranno alternative finché non ci sarà chiarezza sull’applicazione delle misure, ha dichiarato al Wall Street Journal Richard Bronze, responsabile geopolitica di Energy Aspects. Bronze prevede che il Brent potrebbe avvicinarsi ai 70 dollari al barile nei prossimi giorni. «Solo la decisione di fare questo annuncio provocherà un’onda d’urto notevole sul mercato», ha affermato.
La Russia ha da tempo avvertito che le sanzioni sono illegali e si ritorcono contro chi le impone. Commentando le nuove restrizioni giovedì, il presidente Vladimir Putin le ha definite una «mossa ostile», ma ha affermato che non avrebbero avuto un impatto significativo sull’economia russa. Ha aggiunto che le sanzioni rappresentano un altro tentativo di Washington di fare pressione su Mosca, sottolineando che «nessun Paese che si rispetti agisce mai sotto pressione».
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Economia
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