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Vaccini

Bill Gates promette 1,6 miliardi di dollari per più vaccini per i Paesi poveri. Kennedy ritira il sostegno degli USA

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

I tagli ai finanziamenti a GAVI, l’Alleanza per i Vaccini, da parte di Stati Uniti e Regno Unito, fanno sì che la Fondazione Gates sia destinata a diventare il principale donatore sia di GAVI che dell’OMS. I critici hanno affermato che l’ultimo impegno finanziario di Gates ha meno a che fare con la tutela della salute pubblica globale e più con l’aumento della sua influenza globale.

 

La Fondazione Gates ha dichiarato martedì che donerà 1,6 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni a GAVI, The Vaccine Alliance, una partnership pubblico-privata globale che promuove la vaccinazione infantile nei Paesi più poveri del mondo.

 

Nella dichiarazione della fondazione, Gates ha avvertito che i recenti tagli ai finanziamenti di GAVI mettono a rischio la salute pubblica globale. Ha scritto:

 

«Per la prima volta da decenni, il numero di bambini che muoiono in tutto il mondo probabilmente aumenterà quest’anno invece di diminuire a causa dei massicci tagli agli aiuti esteri. È una tragedia… Finanziare completamente GAVI è il singolo passo più importante che possiamo fare per fermarlo».

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Tuttavia, Seamus Bruner, autore di Controligarchs: Exposing the Billionaire Class, their Secret Deals, and the Globalist Plot to Dominate Your Life, ha affermato che l’ultimo impegno finanziario della Fondazione Gates ha meno a che fare con la protezione della salute pubblica globale e più con l’aumento dell’influenza globale di Gates.

 

«La promessa di 1,6 miliardi di dollari della Fondazione Gates, scaturita in risposta ai tagli dell’amministrazione Trump all’OMS [Organizzazione mondiale della sanità] e a GAVI, sembra meno un atto di beneficenza e più una necessaria iniezione di denaro per sostenere questo ibrido pubblico-privato pro-vaccini in cui i Controligarchi come Gates hanno maggiore influenza su come, quando e a chi vengono distribuiti i cosiddetti vaccini » ha affermato Bruner.

 

L’impegno della fondazione si inserisce nel contesto di una continua campagna di raccolta fondi da parte di GAVI, culminata oggi con l’ evento di raccolta fondi «Global Summit: Salute e Prosperità attraverso le Immunizzazioni» a Bruxelles, in Belgio. L’evento è stato ospitato dalla Fondazione Gates e dall’Unione Europea (UE).

 

GAVI punta a raccogliere 9 miliardi di dollari in promesse di donazioni, come parte di una «strategia ambiziosa per proteggere 500 milioni di bambini» e salvare «almeno 8 milioni di vite tra il 2026 e il 2030». I fondi saranno utilizzati per proteggere dalla «minaccia delle pandemie», dai «cambiamenti climatici e da altre sfide globali».

 

Gli impegni contribuiranno anche al «Day Zero Financing Facility for Pandemics» [Strumento di finanziamento Giorno Zero per le pandemie, ndt] di GAVI, per supportare «una rapida risposta vaccinale durante le principali emergenze di sanità pubblica» e gli investimenti nelle scorte di vaccini di emergenza.

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Gates partecipa al summit, RFK Jr. pronuncia il discorso video

Secondo un comunicato stampa della Fondazione Gates, Bill Gates ha partecipato al summit insieme ad altri leader mondiali, molti dei quali dovrebbero annunciare nuovi impegni nei confronti della missione di GAVI.

 

Il Segretario della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS), Robert F. Kennedy Jr., si è rivolto al vertice in quello che Politico ha definito un «video provocatorio», in cui ha annunciato ai partecipanti che gli Stati Uniti stanno ritirando il loro sostegno finanziario a GAVI. Kennedy ha dichiarato:

 

«Oggi invito GAVI a riconquistare la fiducia del pubblico e a giustificare gli 8 miliardi di dollari che l’America ha stanziato in finanziamenti dal 2001. E vi dirò come iniziare a prendere sul serio la sicurezza dei vaccini: considerate la migliore scienza disponibile, anche quando contraddice i paradigmi consolidati. Finché ciò non accadrà, gli Stati Uniti non contribuiranno ulteriormente a GAVI».

 

 

Ha affermato: «nel suo zelo nel promuovere la vaccinazione universale», GAVI «ha trascurato la questione chiave della sicurezza dei vaccini», trattando le accuse sulla sicurezza dei vaccini come «un problema di pubbliche relazioni».

 

Kennedy ha anche contestato le «discutibili raccomandazioni di GAVI che incoraggiano le donne in gravidanza a vaccinarsi contro il COVID-19» e ha espresso preoccupazione per la promozione da parte di GAVIdel vaccino DTP o DTPw (difterite-tetano-pertosse a cellule intere). «Quando la scienza era scomoda, GAVI la ignorava», ha affermato Kennedy.

 

In una dichiarazione in risposta alle osservazioni di Kennedy, GAVI ha affermato che le prove scientifiche supportano l’uso del vaccino DTPw.

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Gates pronto a diventare il più grande donatore di Gavi dopo il ritiro di Stati Uniti e Regno Unito

Il Financial Times ha riportato martedì che il bilancio proposto dall’amministrazione Trump per il prossimo anno non prevede alcuna disposizione per GAVI. Reuters aveva precedentemente riportato i piani dell’amministrazione Trump di tagliare i finanziamenti a GAVI, che ammontavano in media a circa 300 milioni di dollari all’anno.

 

Secondo NPR, gli Stati Uniti «hanno fornito il 13% dei finanziamenti a GAVI sin dal suo inizio». Nel 2022, l’amministrazione Biden ha promesso a GAVI 2,53 miliardi di dollari fino al 2030. Un rapporto della Casa Bianca pubblicato nel dicembre 2024 ha mostrato che il governo degli Stati Uniti aveva contribuito o impegnato 11,5 miliardi di dollari a GAVI.

 

I finanziamenti statunitensi a GAVI sono stati forniti principalmente tramite l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), smantellata all’inizio di quest’anno dall’amministrazione Trump, ha riferito il Center for Infectious Disease Research and Policy (CIDRAP).

 

Il governo del Regno Unito ha annunciato un taglio del 40% ai finanziamenti destinati agli aiuti internazionali, che comprendevano anche i fondi destinati a GAVI.

 

Il Canada ha impegnato 675 milioni di dollari canadesi (491,5 milioni di dollari) a GAVI , mentre la Commissione europea ha promesso 260 milioni di euro (301,7 milioni di dollari) per il 2026-2027. Secondo Euronews, l’UE ha erogato 3,2 miliardi di euro (3,71 miliardi di dollari) di finanziamenti a GAVI dal 2003.

 

Secondo il CIDRAP, la Fondazione Gates è «il maggiore donatore privato di GAVI, con un contributo di 7,7 miliardi di dollari al gruppo negli ultimi 25 anni». La fondazione ha finanziato il lancio di GAVI nel 1999 e ricopre un posto permanente nel consiglio di amministrazione di GAVI.

 

Il mese scorso, la Fondazione Gates ha annunciato che avrebbe «raddoppiato la spesa» entro il 2045 – per un totale di 200 miliardi di dollari – «per accelerare i progressi nel salvataggio e nel miglioramento delle vite».

 

Secondo il Financial Times, non è chiaro se GAVI riuscirà a colmare le carenze dovute ai tagli ai finanziamenti di Stati Uniti e Regno Unito. Se i finanziamenti di Stati Uniti e Regno Unito scendessero sotto 1,6 miliardi di dollari, «allora la Fondazione Gates sarebbe il principale donatore di GAVI», ha riportato il Financial Times.

 

Gates ha dichiarato al Financial Times che sarebbe «un mondo strano in cui un singolo individuo donerebbe all’OMS e a GAVI più di qualsiasi altro Paese al mondo».

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Gli avvertimenti di GAVI sono stati definiti «un appello emotivo» per distrarre dalle domande legittime

Secondo il CIDRAP, i funzionari di GAVI stimano che i tagli ai finanziamenti negli Stati Uniti e nel Regno Unito potrebbero comportare una riduzione di 37,9 milioni di bambini vaccinati.

 

Secondo quanto riportato da Reuters, la CEO di GAVI Sania Nishtar ha affermato che la perdita dei finanziamenti statunitensi potrebbe causare circa 1,2 milioni di morti in più nei prossimi cinque anni.

 

Bruner ha affermato che tali affermazioni sono «un appello emotivo brandito come arma retorica contro le legittime domande sulla sicurezza dei vaccini, sulla responsabilità e sul consenso dei genitori».

 

«Proprio mentre il Segretario Kennedy chiede sperimentazioni controllate con placebo e commissioni di revisione indipendenti in patria, l’opinione pubblica deve esigere di sapere perché GAVI, con miliardi di dollari di finanziamenti pubblici e privati, è al riparo da un controllo simile all’estero», ha affermato Bruner.

 

La dottoressa Meryl Nass ha suggerito che i finanziamenti dell’USAID sono stati utilizzati meno per proteggere la salute globale e più per aumentare l’influenza globale di organizzazioni come GAVI e di personaggi come Gates.

 

«L’indagine del DOGE [Dipartimento per l’efficienza governativa] sull’USAID ha rivelato come le organizzazioni non governative ricevano massicci finanziamenti, per poi restituire i soldi ai politici e pagare quelle che la maggior parte di noi considererebbe attività sgradevoli», ha affermato Nass.

 

«GAVI funziona in modo simile all’USAID, raccogliendo enormi quantità di fondi pubblici e riciclandoli per favorire aziende farmaceutiche ed enti come CEPI [Coalition for Epidemic Preparedness Innovations] e l’OMS per ottenere un’influenza globale», ha affermato Nass.

 

Michael Nevradakis

Ph.D.

 

© 25 giugno 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

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Vaccini

La FDA di Trump afferma che i vaccini COVID hanno ucciso almeno 10 bambini e promette nuove misure di sicurezza

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Almeno 10 minori sono deceduti in seguito e a causa delle somministrazioni del vaccino anti-COVID, stando a un’e-mail diffusa di recente dai vertici della Food and Drug Administration (FDA) dell’amministrazione Trump. Lo riporta la testata americana Daily Caller.   «Almeno 10 bambini sono morti dopo e in conseguenza della vaccinazione contro il COVID-19», ha scritto venerdì Vinay Prasad, direttore sanitario della FDA, in un messaggio indirizzato al personale, acquisito dal Daily Caller.   «Si tratta di una rivelazione sconvolgente. Per la prima volta, la FDA statunitense ammetterà che i vaccini anti-COVID hanno provocato la morte di infanti americani», ha proseguito Prasad nella comunicazione.

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Tale conclusione rafforza i dati emersi dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), che di recente hanno correlato almeno 25 lutti pediatrici al siero COVID attraverso il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS). Entrambe le stime, tuttavia, sottintendono verosimilmente una sottostima drastica del totale effettivo di decessi infantili legati alle inoculazioni, alla luce di indagini che attestano una grave sottorilevazione dei danni vaccinali nel VAERS.   Nel memorandum del venerdì, Prasad ha aspramente censurato l’esecutivo Biden per aver sollecitato l’iniezione di queste dosi sperimentali a mRNA sui minori.   «Bambini in piena salute, con un rischio di letalità da COVID pressoché nullo, sono stati obbligati – su impulso dell’amministrazione Biden, mediante vincoli scolastici e professionali – a sottoporsi a un vaccino potenzialmente letale», ha argomentato Prasad.   «In svariati episodi, tali imposizioni si sono rivelate rovinose. È penoso esaminare circostanze in cui fanciulli tra i 7 e i 16 anni potrebbero aver perso la vita per effetto dei vaccini anti-COVID».   L’amara confessione da parte dell’ente regolatorio dell’era Trump accentua il mutismo dell’amministrazione Biden su questi decessi e accende nuovi interrogativi sulla sua attendibilità.   «Perché si è dovuto attendere il 2025 per condurre questa indagine e varare le contromisure indispensabili? Tali lutti sono stati denunciati dal 2021 al 2024 e trascurati per anni», ha interrogato Prasad. Ha ammesso che i vaccini potrebbero aver mietuto più vittime infantili complessive, tenuto conto del rischio COVID praticamente inesistente per quella fascia d’età.   «La realtà è che ignoriamo se, nel bilancio, abbiamo preservato vite umane», ha osservato. «È agghiacciante ipotizzare che la normativa vaccinale statunitense, incluse le nostre determinazioni, possa aver nociuto a più bambini di quanti ne abbia tutelati. Ciò impone modestia e autoesame».   Il Center for Biologics Evaluation and Research (CBER), a quanto trapela, irrigidirà i protocolli di sicurezza vaccinale: ad esempio, imponendo trial clinici più estesi anziché affidarsi a test di laboratorio sugli anticorpi, rivedendo il rilascio annuale del vaccino antinfluenzale e valutando gli effetti della somministrazione multipla di sieri in un’unica sessione.   Quest’anno, il CDC ha escluso i vaccini anti-COVID dalle raccomandazioni per i bambini in salute. Nel 2022, un panel del CDC aveva deliberato l’inserimento dei sieri anti-COVID nel calendario pediatrico, malgrado il loro carattere sperimentale e la produzione in un arco temporale frazionario rispetto agli standard consueti per l’immissione in commercio.   La promozione dei vaccini COVID per i minori è stata in parte trainata dal direttore del CBER Peter Marks, che ha caldeggiato l’approvazione piena per i giovani e i sani, gettando le basi per gli obblighi vaccinali.

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Un corpus crescente di evidenze dimostra che le iniezioni a mRNA si sono rivelate nocive per la salute umana in molteplici forme e hanno indotto decessi a un ritmo di gran lunga eccedente gli standard di sicurezza vaccinali ordinari. Come ha illustrato ad aprile alla dottoressa Mary Talley Bowden, otorinolaringoiatra di Houston, Texas, in un’intervista a Tucker Carlson.   «Solitamente, la FDA appone un alert di sicurezza su un farmaco dopo cinque decessi. Lo ritira dal commercio dopo cinquanta. Eppure, secondo il VAERS – il sistema di notifica degli eventi avversi da vaccino, i cui dati sono notoriamente sottostimati, come ho verificato di persona – si contano 38.000 lutti attribuibili a queste vaccinazioni anti-COVID».   Da allora, i dati VAERS hanno registrato un ulteriore incremento: al 29 agosto, 38.773 decessi, 221.257 ospedalizzazioni, 22.362 infarti e 29.012 episodi di miocardite e pericardite legati al vaccino anti-COVID, tra ulteriori complicanze.

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Fertilità

Un nuovo studio collega il vaccino contro il COVID al forte calo delle nascite

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Un nuovo studio pubblicato dal docente norvegese Jarle Aarstad dell’Institute of Economics and Business, Inland Norway University of Applied Sciences collega la somministrazione dei vaccini anti-COVID-19 a un calo significativo delle nascite negli Stati Uniti.

 

Secondo l’analisi, condotta su dati del CDC relativi a vaccinazioni e nati vivi in 566 contee (circa 260 milioni di abitanti), nel 2023 si sono registrati negli USA quasi 70.000 nati vivi in meno rispetto a quanto atteso in assenza di vaccinazione di massa. Estrapolando il risultato all’intera popolazione, il ricercatore attribuisce alla campagna vaccinale una riduzione di circa del 2% dei nati vivi e un corrispondente calo di 0,03 punti nel tasso di fertilità totale (TFR), passato da 1,65 nel 2022 a 1,62 nel 2023.

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Lo studio conclude che la flessione osservata tra il 2022 e il 2023 è imputabile in misura preponderante all’effetto dei vaccini, mentre fattori strutturali tradizionali (inflazione, costo degli alloggi, partecipazione femminile al lavoro, carenza di servizi per l’infanzia, età media al primo figlio) non mostrano variazioni sufficienti a giustificare da soli un anno all’altro un calo di tale entità.

 

Il meccanismo biologico responsabile non è ancora chiarito: l’autore lascia aperta l’ipotesi di un aumento di infertilità temporanea o permanente nelle donne vaccinate oppure di un incremento di aborti spontanei e nati morti. Durante il biennio 2021-2022 numerosi reparti ostetrici statunitensi avevano segnalato un anomalo incremento di feti morti in utero.

 

Nel 2024 il TFR americano è ulteriormente sceso al minimo storico di 1,60, alimentando il timore che parte dei danni alla fertilità femminile possa rivelarsi irreversibile.

 

Lo studio sottolinea che, a differenza di altri determinanti demografici (livello di istruzione, età al matrimonio, scelta di non avere figli) che rientrano nella sfera della libera decisione individuale, la vaccinazione anti-COVID è stata in molti casi imposta o fortemente incentivata da datori di lavoro, enti pubblici e misure governative, limitando di fatto la libertà di scelta di decine di milioni di cittadini.

 

I dati completi della ricerca sono stati resi pubblici e sono attualmente in fase di revisione paritaria.

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Vaccini

Un nuovo sondaggio rivela che 1 adulto su 10 è rimasto vittima di un grave danno da vaccino COVID

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Secondo un sondaggio nazionale condotto questo mese, circa il 10% degli adulti statunitensi che hanno ricevuto il vaccino contro il COVID-19 ha manifestato effetti collaterali «gravi», mentre oltre un terzo (36%) ha manifestato effetti collaterali «minori». Kristi Dobbs, gravemente ferita dal vaccino Pfizer contro il COVID-19, ha dichiarato al The Defender che i feriti causati dal vaccino «continuano a soffrire, a morire e a essere gettati nella spazzatura».   Secondo un sondaggio nazionale condotto questo mese, negli Stati Uniti un adulto su 10 che ha ricevuto il vaccino contro il COVID-19 ha manifestato effetti collaterali «gravi», mentre oltre un terzo (36%) ha manifestato effetti collaterali «minori».   Sulla base di una popolazione adulta statunitense di 258 milioni nel 2020, i risultati indicano che circa 17 milioni di adulti che hanno ricevuto il vaccino contro il COVID-19 hanno avuto gravi effetti sulla salute e circa 63 milioni hanno avuto effetti collaterali minori, ha affermato Rasmussen Reports, che ha condotto il sondaggio.   L’indagine, che ha coinvolto 1.292 adulti e ha avuto un errore di campionamento marginale di +/- 3 punti percentuali con un livello di confidenza del 95%, ha anche rivelato che il 46% degli adulti, sia vaccinati che non vaccinati, ritiene probabile che i vaccini contro il COVID-19 abbiano causato un numero significativo di decessi inspiegabili.   Questi numeri non sorprendono Christopher Dreisbach, direttore degli affari legali di React19, la cui missione è supportare i pazienti danneggiati dal vaccino contro il COVID-19. Ha dichiarato a The Defender:

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«Qualsiasi sorpresa riguardo alla frequenza e alla gravità di queste reazioni avverse è semplicemente il risultato di anni di censura a livello governativo e di piattaforma, che ha tenuto le esperienze dei feriti lontane dalla vista del pubblico».   A Dreisbach è stata diagnosticata una malattia neurologica debilitante e dolorosa dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer contro il COVID-19.   Kristi Dobbs, che è rimasta gravemente ferita anche lei quando ha fatto la sua prima e unica dose di vaccino Pfizer contro il COVID-19 il 18 gennaio 2021, ha affermato che il governo degli Stati Uniti deve ancora garantire che questo tipo di gravi danni da vaccino non si ripetano in futuro.   Ad eccezione del Segretario alla Salute degli Stati Uniti Robert F. Kennedy Jr. e del senatore repubblicano wisconsino Ron Johnson, che si sono espressi apertamente sui danni causati dal vaccino contro il COVID-19, la maggior parte dei funzionari governativi «spera che saremo semplicemente messi a tacere e dimenticati», ha affermato Dobbs.   Ha affermato che lei e altri hanno «gridato dai tetti» da febbraio 2021, quando un gruppo di loro ha avvertito i National Institutes of Health che le iniezioni stavano causando danni ingenti.   Da allora, Dobbs ha contattato personalmente i Centers for Disease Control and Prevention, la Food and Drug Administration statunitense, la Stanford University e la Mayo Clinic.   «Le mie grida sono cadute nel vuoto per anni», ha detto. «I feriti causati dal vaccino continuano a soffrire, a morire e vengono gettati nella spazzatura».   Nikki Holland, responsabile della sensibilizzazione della comunità di REACT19, che ha subito danni a causa di un vaccino contro il COVID-19, ha dichiarato: «questo accade a persone reali in ogni comunità, non a statistiche rare. Se ci rifiutiamo di riconoscere e indagare onestamente su questi danni, miniamo i principi stessi che consentono alla medicina di evolversi e alla sicurezza dei pazienti».   Secondo OpenVAERS, al 29 agosto 2025 sono state registrate 1.666.646 segnalazioni di danni da vaccino COVID-19 nel Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) . Di queste, oltre 220.000 erano sufficientemente gravi da richiedere il ricovero ospedaliero e quasi 39.000 erano segnalazioni di decesso. Storicamente, il VAERS ha dimostrato di segnalare solo l’1% degli effettivi eventi avversi da vaccino.   Oltre alla sottostima degli infortuni causati dal vaccino contro il COVID-19, il mese scorso un’indagine condotta da The Defender ha rivelato che l’Occupational Safety and Health Administration, o OSHA (l’agenzia governativa che sovrintende alla sicurezza sul posto di lavoro), ha ordinato ai datori di lavoro del settore sanitario di non segnalare gli infortuni correlati ai vaccini contro il COVID-19, obbligatori per i lavoratori.

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Meno dello 0,3% delle richieste di risarcimento per infortuni causati dal COVID sono state risarcite

Un’indagine condotta ad agosto dall’avvocato Ray Flores e da The Defender ha scoperto che oltre 1,5 milioni di persone che avevano segnalato lesioni dovute al COVID-19 al programma di risarcimento del governo degli Stati Uniti sono state escluse dalla possibilità di presentare domanda di risarcimento.   Questo perché il Countermeasures Injury Compensation Program (CICP), che elabora le richieste di risarcimento per infortuni causati dal COVID-19, non accetta domande da parte di persone che hanno subito gli infortuni più comuni e non gravi.   Tra coloro che possono presentare una richiesta di risarcimento, le probabilità di essere risarciti rapidamente, in modo adeguato o addirittura di non essere risarciti sono scarse. Al 1° giugno, il CICP aveva ricevuto 13.836 richieste di risarcimento per danni da vaccino contro il COVID-19 e ne aveva risarcite solo 39, ovvero meno dello 0,3%.   A giugno, Kennedy ha dichiarato in un’intervista con Tucker Carlson che intende potenziare gli sforzi del governo per risarcire i danneggiati dal vaccino contro il COVID-19, possibilmente inserendo i vaccini contro il COVID-19 nel programma federale di risarcimento per danni da vaccino che elabora le richieste di risarcimento per danni relativi agli altri vaccini elencati nel programma del CDC, ma non ai vaccini contro il COVID-19, che sono ancora classificati come contromisure pandemiche, coperti dal CICP.   «Abbiamo appena assunto questa settimana un ragazzo che rivoluzionerà il programma nazionale di risarcimento per i danni da vaccino», ha detto Kennedy a Carlson. «Stiamo valutando modi per ampliare il programma in modo che le persone danneggiate dal vaccino COVID possano essere risarcite».   Il dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti non ha risposto immediatamente quando gli è stato chiesto quali misure abbia adottato Kennedy da allora.

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Il senatore Johnson è stato «attaccato» per aver messo in luce i danni del vaccino COVID

Potrebbe essere sempre più difficile ignorare i danni causati dal vaccino contro il COVID-19, poiché è dimostrato che il loro numero è in aumento.   Il dott. Joseph Varon, presidente e direttore sanitario dell’Independent Medical Alliance (IMA), ha osservato in un post su Substack in merito al sondaggio Rasmussen che i medici dell’IMA stanno ora segnalando un «notevole aumento dell’infiammazione cardiaca , di tumori insoliti e di altre condizioni preoccupanti» tra i destinatari del vaccino mRNA contro il COVID-19.   L’IMA, precedentemente FLCCC o Front Line COVID-19 Critical Care Alliance, è un’organizzazione no-profit creata per «salvare vite umane e promuovere il benessere a lungo termine attraverso un’assistenza basata sulla scienza e incentrata sul paziente».   «Stiamo ancora iniziando a capire come l’mRNA interagisce con l’organismo», ha scritto Varon. «Ecco perché il periodo di obbligo COVID è stato così problematico per l’assistenza sanitaria».   Il cardiologo dottor Peter McCullough ha affermato di gestire un «flusso infinito di pazienti con nuove malattie sviluppatesi dopo la vaccinazione contro il COVID-19».   Dobbs ha affermato di essere grata che Johnson, che presiede la sottocommissione permanente sulle indagini del Senato degli Stati Uniti, abbia tenuto a maggio un’udienza sulla copertura dei rischi del vaccino contro il COVID-19. «Ma anche Johnson è stato preso di mira nel corso degli anni», ha aggiunto.   Quasi cinque anni di lotta per farsi sentire hanno lasciato il segno, ha detto. «Abbiamo perso molte persone a causa del suicidio e del cancro».   Ciononostante, Dobbs ha affermato che continuerà a lottare per migliorare la situazione per le generazioni future. «Saremo visti, ascoltati e creduti».   Suzanne Burdick Ph.D.   © 24 novembre, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.   Questo articolo è stato aggiornato per chiarire che il bupropione (Wellbutrin) è un antidepressivo, ma non un SSRI. È un inibitore della ricaptazione della noradrenalina e della dopamina, o NDRI.   Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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