Geopolitica
Biden pensa ancora che avrebbe potuto battere Trump e manda in Ucraina altri 1,25 miliardi di dollari in armi
Joe Biden starebbe dicendo agli alleati che crede che avrebbe potuto essere rieletto se fosse rimasto nella corsa presidenziale di quest’anno.
Secondo una manciata di «fonti anonime» citate dalla stampa USA, il presidente cognitivamente discutibile si rammarica della sua decisione di rinunciare alla nomination del suo partito, desiderando di aver rispettato la promessa iniziale di essere un comandante in capo per un solo mandato.
Alcuni sostengono che tali dichiarazioni di Biden siano effetti dall’essere afflitto dalla demenza. Il suo indice di gradimento è intorno al 30%, il suo partito è reduce da sconfitte storiche nelle corse per la Casa Bianca e il Congresso e, quando era in gara, i sondaggi lo davano in lizza per vincere meno di 150 voti del Collegio elettorale, cosa che certo fa pensare che no, non avrebbe sconfitto Donald Trump.
Nonostante la sua presidenza scadrà a giorni, intanto il vegliardo del Delaware continua nella sua opera distruttiva nel teatro di guerra ucraino-russo.
Venerdì, funzionari statunitensi senza nome hanno rivelato che l’amministrazione Biden si sta preparando ad annunciare altri 1,25 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina.
Il pacchetto, secondo quanto riferito, fornirà finanziamenti per missili, proiettili di artiglieria e sistemi di difesa aerea per promuovere l’inutile massacro di una generazione di ucraini e russi.
La decisione segue quella di aver autorizzato poche settimane fa l’uso di missili a lunga gittata con obiettivi nell’entroterra russo. Il Cremlino ritiene che essi siano operati giocoforza da personale occidentale.
La ramificazione di tale scelta di Biden, che non ha consultato Trump prima di mettere il Paese in una simile situazione, ha prodotto come ramificazione il disvelamento del missile ipersonico russo Oreshnik, utilizzato da Mosca per attaccare una fabbrica di armi a Dnepropetrovsk (Dnipro per gli ucraini).
Sappiamo così che ogni città europea è a circa un quarto d’ora dalla sua distruzione per opera di un razzo non intercettabile, e dotabili di testate atomiche multiple.
Tutto questo, grazie a Biden.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Orban: il piano dell’UE per rubare i beni russi costituisce una «dichiarazione di guerra»
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Geopolitica
Trump annuncia attacchi terrestri in Venezuela «presto»
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che gli USA potrebbero avviare «molto presto» operazioni terrestri contro presunte reti di narcotraffico collegate al Venezuela, dopo aver quasi completamente interrotto i flussi di stupefacenti via mare. Caracas ha respinto con forza ogni accusa di legami con i cartelli della droga.
Parlando venerdì con i giornalisti alla Casa Bianca, Trump ha annunciato che il traffico di droga marittimo legato al Venezuela è calato del 92%, sostenendo che le forze americane stanno «eliminando la droga a livelli mai visti prima». «Abbiamo bloccato il 96% degli stupefacenti che arrivavano via mare», ha precisato, per poi aggiungere: «Presto le operazioni inizieranno anche sulla terraferma».
Il presidente statunitense non ha tuttavia fornito indicazioni su eventuali obiettivi o sull’estensione di tali azioni.
Da settembre le forze USA hanno intensificato sensibilmente la presenza militare nei Caraibi e nel Pacifico orientale, conducendo oltre 20 interventi contro imbarcazioni sospette di traffico di droga e causando la morte di decine di persone. Trump ha affermato che queste operazioni hanno salvato decine di migliaia di vite americane, impedendo l’ingresso di narcotici nel Paese.
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha sempre rigettato le accuse di Trump su presunti rapporti tra Caracas e i narcocartelli, sostenendo che Washington utilizzi la campagna antidroga come pretesto per destabilizzare e rovesciare il suo governo.
Come riportato da Renovatio 21, Maduro, che avrebbe offerto ampie concessioni economiche agli USA per restare al potere, sarebbe stato oggetto di un tentativo di rapimento tramite il suo pilota personale.
Il Venezuela ha stigmatizzato il rinforzo militare come violazione della sovranità e tentativo di golpe. Il governo venezuelano starebbe cercando appoggio da Russia, Cina e Iran. Mosca ha di recente riaffermato la sua alleanza con Caracas, esprimendo pieno sostegno alla leadership del Paese nella difesa della propria integrità. Mosca ha accusato il mese scorso Washington di preparare il golpe in Venezuela.
Questa settimana le autorità statunitensi hanno sequestrato anche la petroliera Skipper al largo delle coste venezuelane, una nave cargo che secondo gli USA trasportava petrolio dal Venezuela e dall’Iran. Le autorità di Caracas hanno condannato l’operazione definendola «furto manifesto» e «pirateria navale criminale».
Come riportato da Renovatio 21, nel frattempo, la Russia – da tempo alleata stretta del Venezuela – ha rinnovato pubblicamente il suo sostegno a Maduro. Secondo il Cremlino, il presidente Vladimir Putin «ha espresso solidarietà al popolo venezuelano e ha ribadito il proprio appoggio alla ferma determinazione del governo Maduro nel difendere la sovranità nazionale e gli interessi del Paese dalle ingerenze esterne». I due leader hanno inoltre confermato l’impegno a dare piena attuazione al trattato di partenariato strategico siglato a maggio.
Trump nelle scorse settimane ha ammesso di aver autorizzato le operazioni CIA in Venezuela. Di piani CIA per uccidere il presidente venezuelano il ministro degli Interni del Paese aveva parlato lo scorso anno.
Come riportato da Renovatio 21, Maduro aveva denunciato l’anno scorso la presenza di mercenari americani e ucraini in Venezuela. «Gli UA finanziano Sodoma e Gomorra» aveva detto.
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Geopolitica
La Slovacchia «non sosterrà nulla» che contribuisca a prolungare il conflitto in Ucraina
Today I held an almost hour-long phone conversation with the President of the European Council, A. Costa. I fully respect him, but while he spoke about money for the war in Ukraine, I kept repeating the senseless daily killing of hundreds to thousands of Russians and Ukrainians.… pic.twitter.com/0f9JiitWjG
— Robert Fico 🇸🇰 (@RobertFicoSVK) December 12, 2025
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