Politica
Biden faceva la doccia con sua figlia?
Il caso è scoppiato mesi fa, ma oggi, grazie a dettagli pubblicati dal britannico Daily Mail si arricchisce di spunti agghiaccianti.
Mesi fa era emerso che una testata di giornalismo di investigazione, Project Veritas, aveva subito un raid all’alba da parte dell’FBI, con agenti armati penetrati in casa del giornalista. Il motivo: erano in cerca di un testo che Project Veritas aveva a disposizione, ma che non aveva intenzione di pubblicare: i diari di Ashley Biden, la 41enne figlia di secondo letto del presidente USA Joe Biden.
La giovane Biden aveva lasciato il diario in una casa utilizzata dai tossicodipendenti in via di guarigione a Palm Beach dove si trovava temporaneamente in Florida dopo un periodo di riabilitazione. Una signora aveva quindi trovato il diario e, a quanto si apprende, lo aveva offerto ai giornali.
Nel diario erano annotati gli sforzi di Ashley per superare, non differentemente dal fratellastro Hunter, la dipendenza dalla droga e dal sesso.
Sulla dipendenza dal sesso nel diario vi è un passaggio particolarmente inquietante che sembra tentare di spiegarne la genesi.
«Sono sempre stata pazza per i ragazzi…. Ipersessualizzata @ in giovane età… Ricordo di essere stato in qualche modo sessualizzata con […]; Ricordo di aver fatto sesso con gli amici @ in giovane età; docce con mio padre (probabilmente non appropriate)», scrive la figlia del presidente in una voce del gennaio 2019 citata dai media.
In pratica, la stessa Ashley ipotizza che fare la doccia con suo padre, l’allora senatore Joe Biden, da giovane possa aver contribuito alla sua dipendenza dal sesso.
Il giornalista TV Tucker Carlson ha commentato duramente la questione: «i bambini piccoli non fanno la doccia, fanno il bagno… Se non si tratta di molestie su minori, è sicuramente abbastanza vicino da giustificare una visita della polizia» ha detto il conduttore Fox News, parlando di quello che sembra un abuso e del trauma conseguente.
«Se sei padre di figlie, chiediti, c’è qualche spiegazione giustificabile per quel comportamento?» dichiara l’anchorman. «Il suo comportamento come padre è davvero oscuro: anche per gli standard moderni» .
#Thread Tucker Carlson’s Monologue w/ An Update On The Mystery Of Ashley Biden’s Diary, The FBI’s Treatment Of Project Veritas & The Claims Made In The Diary About Joe Biden@JoshTBoswell: “She wrote that she was musing over whether her father was sexually inappropriate w/ her.” pic.twitter.com/zhKrswJDdT
— The Columbia Bugle ???????? (@ColumbiaBugle) June 18, 2022
Carlson, che ha discusso della storia con il giornalista del Daily Mail Josh Boswell, ha quindi attaccato il presidente USA per aver utilizzato l’FBI come polizia segreta personale per trovare e punire la signora che aveva rinvenuto e venduto il diario contenente le rivelazioni. Il diario era stato quindi acquistato da Project Veritas per 40.000 dollari.
I Biden avevano asserito che il diario era stato rubato in un furto con scasso, tuttavia la donna implicata, Aimee Harris, non sarebbe accusata di furto.
«In quale mondo l’FBI indaga sul presunto furto di un diario? Perché stavano facendo questo?» chiede Carlson, facendo eco alla dichiarazione di O’Keefe dal momento delle incursioni. «La risposta sta in ciò che c’è nel diario. Ora sappiamo cosa c’è nel diario».
Ne emerge un’immagine orrenda del clan Biden: corrotto e perverso. E questo, secondo i giornalisti del Daily Mail, vale la pubblicazione del diario: altrimenti, se quelle informazioni restassero segrete, governi stranieri entratine in possesso potrebbero ricattare la famiglia presidenziale.
Alla Casa Bianca siamo messi così. Per fortuna che gode di un grande sostegno popolare, e un carisma che gli ha consentito di portare a casa 81 milioni di voti, 10 milioni più di Trump e di Obama all’apice.
No?
Politica
I detenuti minacciano Sarkozy e giurano vendetta vera per Gheddafi
Un video girato con un cellulare nella prigione parigina La Santé sembra mostrare che i detenuti hanno minacciato l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy di vendicare la morte del defunto leader libico Muammar Gheddafi.
Sarkozy, 70 anni, ha iniziato a scontare la sua condanna a cinque anni martedì, dopo che un tribunale di Parigi lo ha dichiarato colpevole di associazione a delinquere finalizzata a finanziare la sua campagna presidenziale del 2007 con denaro di Gheddafi, contro il quale in seguito guidò un’operazione di cambio di regime sostenuta dalla NATO che distrusse la Libia e portò alla morte di Gheddafi.
Martedì hanno iniziato a circolare video ripresi da La Sante, in cui presunti detenuti minacciavano e insultavano Sarkozy, che sta scontando la sua pena nell’ala di isolamento del carcere.
«Vendicheremo Gheddafi! Sappiamo tutto, Sarko! Restituisci i miliardi di dollari!», ha gridato un uomo in un video pubblicato sui social media. «È tutto solo nella sua cella. È appena arrivato… se la passerà brutta».
A viral video shows a prisoner confronting Nicolas Sarkozy, saying, “We’ll avenge Gaddafi. Give back the billions.” The former French president, jailed for conspiracy, is accused of taking Libyan money before leading NATO’s 2011 war that killed Gaddafi. pic.twitter.com/KlAISnFVSX
— comra (@comrawire) October 22, 2025
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Il ministro degli Interni francese Laurent Nunez ha sottolineato che, a causa del pericolo, due agenti di polizia della scorta di sicurezza assegnata agli ex presidenti saranno di stanza in modo permanente nelle celle adiacenti a quella di Sarkozy.
«L’ex presidente della Repubblica ha diritto alla protezione in virtù del suo status. È evidente che sussiste una minaccia nei suoi confronti, e questa protezione viene mantenuta durante la sua detenzione», ha dichiarato Nunez mercoledì alla radio Europe 1.
Sarkozy, che ha guidato la Francia tra il 2007 e il 2012, ha negato tutte le accuse a suo carico, sostenendo che siano di matrice politica. Il suo team legale ha presentato una richiesta di scarcerazione anticipata, in attesa del procedimento di appello.
L’inchiesta su Sarkozy è iniziata nel 2013, in seguito alle affermazioni del figlio di Gheddafi, Saif al-Islam, secondo cui suo padre aveva fornito alla campagna dell’ex presidente circa 50 milioni di euro.
A dicembre 2024, la Corte Suprema francese ha confermato una condanna del 2021 per corruzione e traffico di influenze, imponendo a Sarkozy un dispositivo elettronico per un anno. È stato anche condannato per finanziamento illecito della campagna per la rielezione fallita del 2012, scontando la pena agli arresti domiciliari.
Nel 2011, Sarkozy ha avuto un ruolo di primo piano nell’intervento della coalizione NATO che ha portato alla cacciata e alla morte di Gheddafi, facendo sprofondare la Libia in un caos dal quale non si è più risollevata.
Come riportato da Renovatio 21, all’inizio del 2025 gli era stata revocata la Legion d’Onore. In Italia alcuni hanno scherzato dicendo che ora «Sarkozy non ride più», un diretto riferimento a quando una sua risata fatta con sguardo complice ad Angela Merkel precedette le dimissioni del premier Silvio Berlusconi nel 2011 e l’installazione in Italia (sotto la ridicola minaccia dello «spread») dell’eurotecnocrate bocconiano Mario Monti.
Nell’affaire Gheddafi finì accusata di «falsificazione di testimonianze» e «associazione a delinquere allo scopo di preparare una frode processuale e corruzione del personale giudiziario» anche la moglie del Sarkozy, l’algida ex modella torinese Carla Bruni, la quale, presentatole il presidente dall’amico comune Jacques Séguela (pubblicitario autore delle campagne di Mitterand e Eltsin) secondo la leggenda avrebbe confidato «voglio un uomo dotato della bomba atomica».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Politica
Il Giappone elegge una donna conservatrice come primo ministro
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Politica
Elezioni in Bolivia, il Paese si sposta a destra
Domenica si è svolto in Bolivia il ballottaggio per le elezioni presidenziali, che ha visto contrapporsi due candidati di destra: il senatore centrista Rodrigo Paz Pereira e l’ex presidente conservatore Jorge Quiroga.
I risultati preliminari indicano che Paz ha ottenuto il 54,6% dei voti, mentre Quiroga si è fermato al 45,4%. Sebbene sia prevista un’analisi manuale delle schede, è improbabile che il risultato definitivo differisca significativamente dal conteggio iniziale, basato sul 97% delle schede scrutinate.
Le elezioni segnano la fine del ventennale dominio del partito di sinistra Movimiento al Socialismo (MAS), che ha subito una pesante sconfitta nelle elezioni di fine agosto. Il presidente uscente Luis Arce – che ha recentemente accusato gli USA di controllare l’America latina sotto la maschera della «guerra alla droga» – non si è ricandidato, e il candidato del MAS, il ministro degli Interni Eduardo del Castillo, ha raccolto solo il 3,16% dei voti, superando di poco la soglia necessaria per mantenere lo status legale del partito.
Aiuta Renovatio 21
Nel primo turno, la destra ha dominato: Paz ha ottenuto il 32,1% dei voti e Quiroga il 26,8%. Il magnate di centro-destra Samuel Doria Medina, a lungo favorito nei sondaggi, si è classificato terzo con il 19,9% e ha subito appoggiato Paz per il ballottaggio.
Entrambi i candidati hanno basato la loro campagna sullo smantellamento dell’eredità del MAS, differendo però nei metodi. Paz ha promesso riforme graduali, mentre Quiroga ha sostenuto cambiamenti rapidi, proponendo severe misure di austerità per affrontare la crisi.
Il MAS non si è mai ripreso dai disordini del 2019, quando l’ex presidente Evo Morales fu deposto da un colpo di Stato subito dopo aver ottenuto un controverso quarto mandato. In precedenza, Morales aveva perso di misura un referendum per modificare la norma costituzionale che limita a due i mandati presidenziali e vicepresidenziali. Più di recente, Morales ha accusato tentativi di assassinarlo ed è entrato in sciopero della fame, mentre i suoi sostenitori hanno dato vita ad una ribellione. Il Morales, recentemente accusato anche di stupro (accuse che lui definisce «politiche»), in una lunga intervista aveva detto che dietro il suo rovesciamento nel 2019 vi erano «la politica dell’impero, la cultura della morte» degli angloamericani.
Il colpo di Stato portò al potere la politica di destra Jeanine Áñez, seconda vicepresidente del Senato. Tuttavia, il MAS riconquistò terreno nelle elezioni anticipate dell’ottobre 2020, mentre Áñez fu incarcerata per i crimini commessi durante la repressione delle proteste seguite al golpe.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Il passaggio storico è stato definito da alcuni come la prima «guerra del litio», essendo il Paese ricco, come gli altri Stati limitrofi, della sostanza che rende possibile la tecnologia di computer, telefonini ed auto elettriche.
Come riportato da Renovatio 21, un tentato colpo di Stato vi fu anche l’anno scorso quando la polizia militare e veicoli blindati hanno circondato il palazzo del governo nella capitale La Paz.
Sotto il presidente Arce la Bolivia si era avvicinata ai BRICS e aveva iniziato a commerciare in yuan allontanandosi dal dollaro.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
-



Misteri2 settimane faLa verità sull’incontro tra Amanda Knox e il suo procuratore. Renovatio 21 intervista il giudice Mignini
-



Pensiero6 giorni faCi risiamo: il papa loda Don Milani. Torna l’ombra della pedofilia sulla Chiesa e sul futuro del mondo
-



Spirito2 settimane faMons. Viganò: «non c’è paradiso per i codardi!»
-



Sanità1 settimana faUn nuovo sindacato per le prossime pandemie. Intervista al segretario di Di.Co.Si
-



Necrocultura4 giorni fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Salute1 settimana faI malori della 42ª settimana 2025
-



Autismo2 settimane faTutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
-



Oligarcato5 giorni faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale













