Bizzarria
Biden chiede agli americani e agli israeliani di «mantenere in vita la verità e l’onore dell’Olocausto»
Il presidente americano Joe Biden è atterrato in Israele mercoledì nell’ambito di un mini tour regionale di quattro giorni, che lo porterà anche nella Cisgiordania occupata e in Arabia Saudita nei prossimi giorni.
A pochi minuti dall’atterraggio con l’Air Force One, è riuscito a infilare una delle sue potenti gaffe.
In un discorso sull’Olocausto, ha con probabilità accidentalmente sostituito la parola «onore» con «orrore» mentre parlava dello sterminio degli ebrei europei durante la Seconda Guerra Mondiale.
«Più tardi oggi, tornerò ancora una volta nel luogo sacro di Yad Vashem [ il memoriale ufficiale dell’Olocausto in Israele, ndr] per onorare i 6 milioni di vite ebraiche che sono state rubate in un genocidio e continuare – cosa che dobbiamo fare ogni giorno – continua a testimoniare, a mantenere viva la verità e l’onore dell’Olocausto: l’orrore dell’Olocausto, onora coloro che abbiamo perso», ha detto il senile presidente in uno speech appena dopo essere arrivato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
Joe Biden, as delivered from Israel: “…to keep alive the truth and HONOR of the Holocaust — horror of the Holocaust” pic.twitter.com/7v4E4OrlvX
— Steve Guest (@SteveGuest) July 13, 2022
La speciosa gaffe dell’inquilino della Casa Bianca si sono immediatamente diffuse online, con utenti di Twitter che si rabbuiavano e si agitavano collettivamente per la gaffe.
«Onorare l’Olocausto? Allontanate questo ragazzo dal microfono. Ci farà precipitare in guerra con Israele», ha scherzato un utente .
Il viaggio di mercoledì è la decima visita di Biden in Israele, ma la prima da presidente. Altrove nelle sue osservazioni, Biden si è detto «orgoglioso di affermare che il nostro rapporto con lo stato di Israele è più profondo e più forte, a mio avviso, di quanto non lo sia mai stato» e ha sottolineato che «con questa visita, stiamo rafforzando ulteriormente il nostro legame».
«Abbiamo riaffermato l’incrollabile impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele, inclusa la collaborazione con Israele sui sistemi di difesa più all’avanguardia del mondo», ha affermato Biden. «Da qui, andrò direttamente a un briefing sui missili israeliani e sulla capacità di difesa missilistica, incluso il supporto degli Stati Uniti per l’Iron Dome e il nuovo sistema israeliano laser chiamato Iron Beam».
Come riportato da Renovatio 21, Iron Beam è il nome del nuovo sistema d’arma antimissile basato su raggi laser realizzato da Israele con l’appoggio degli americani.
Il rapporto di Biden con gli ebrei è in realtà sempre stato molto buono. Il vegliardo del Delaware era in verità percepito come un grande amico degli ebrei americani.
La sua è l’amministrazione dove persone di orgine ebraica (che costituiscono l’1% della popolazione USA ) è rappresentata al 50% : Anthony Blinken (Segretario di Stato), David Cohem (vicedirettore della CIA), Merrick Garland (Procuratore Generale), Avril Haines (direttore dell’Intelligence nazionale), Ronald Klain (Capo di gabinetto), Janet Yellen (segretario del Tesoro), Anne Neuberger (direttrice della cybersicurezza nazionale), Alejandro Mayorkas (Segretario della Homeland Security), Rachel Levine (vicesegretario del Dipartimento della Salute – e primo transessuale ad essere nominato e approvato dal Senato), Eric Lander (direttore dell’ufficio scienza e tecnologia).
Hunter Biden, di recente tornato alla ribalta per il contenuto scottante (e osceno) dei suoi dispositivi finito online, ha sposato Melissa Cohen una ragazza ebrea proveniente dal Sud Africa.
Nel 2013 fecero scalpore, venendo perfino applaudite dalla destra antisemita americana, le parole di Biden ad un evento su ebrei e avanzamento dell’agenda gay.
«Ciò che ha cambiato gli atteggiamenti delle persone» sul matrimonio omossesuale, facendo sì «la stragrande maggioranza delle persone avrebbe abbracciato e abbracciato rapidamente» è stato grazie a leader ebraici, ha dichiarato Biden.«Pensa dietro a tutto questo… scommetto che l’85% di questi cambiamenti, che si tratti di Hollywood o dei social media, sono una conseguenza dei leader ebrei del settore. L’influenza è immensa, l’influenza è immensa. E, potrei aggiungere, è tutto per il bene».
L’idea che siano stati gli ebrei a favorire l’avanzata del movimento gay nella società e nelle leggi americane ha elettrizzato alcuni e sconcertato altri: era circa dieci anni fa, e la società americana dava già i primi segni di totale polarizzazione.
Il buon rapporto si estende anche all’episodio in cui il Biden ha chiamato Michael Beals, leader di una sinagoga della Congregazione di Beth Shalom nel Delaware, «il mio rabbino e il mio amico».
Quella del tenere alto l’onore dell’Olocausto si aggiunge ad una lunga serie di figure del presidente, che in una visibile nebbia cerebrale, stringe la mano a persone immaginarie, vaga senza una meta per la Casa Bianca, prende ordini da un coniglio pasquale.
Ricordiamo la sua difesa degli abitanti di Urano, o le sue accuse a Putin invasore della Russia.
Memorabile quando, in una solenne conferenza stampa sul prato della Cassa Bianca, tentò di definire gli USA con una sola parola, «Asuntineenfoot».
Bizzarria
Trump trolla tutti con un video AI in cui bombarda di escrementi i manifestanti «No Kings»
Il presidente statunitense Donald Trump ha ridicolizzato le proteste «No Kings», diffondendo su Truth Social vari video generati dall’intelligenza artificiale, tra cui uno in cui rovescia sulla folla quella che appare come una massa di escrementi.
Sabato gli Stati Uniti sono stati teatro di un’ondata di dimostrazioni contro l’amministrazione Trump, con grandi raduni organizzati in oltre 2.500 luoghi in tutto il territorio nazionale.
I partecipanti accusano il presidente di abuso di potere e di erosione della democrazia, criticando inoltre la sua politica repressiva verso gli immigrati irregolari e l’impiego di truppe nelle città con la motivazione di contrastare la criminalità diffusa.
In risposta, Trump ha postato sui social media clip create con l’IA, inclusi filmati inizialmente caricati da Xerias, un account X pro-Trump noto per produrre meme digitali.
Una delle sequenze mostra Trump ai comandi di un jet da combattimento battezzato «King Trump», che scarica enormi masse di materia fecale su una folla di manifestanti – con in sottofondo la canzone di Kenny Loggins Danger Zone, irrimediabilmente associata alla celeberrima pellicola aeronautica Top Gun (1986), che la utilizza ben tre volte nella storia con protagonista il Tom Cruise.
Il video AI rilanciato dal presidente include anche un’immagine condivisa durante la protesta di New York dall’influencer progressista Harry Sisson, che nel video finisce sommerso, come tutta la serqua di manifestanti «No Kinghi» da una poderosa quantità di materia escrementizia.
President Trump just posted this on Truth Social today in response to the No Kings protests. 😅
He’s dropping crap on the protestors from a fighter jet. pic.twitter.com/7uBornAOBE
— Laura Loomer (@LauraLoomer) October 19, 2025
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Il Sisson, idolo tiktoker progressista, l’ha presa male. Domenica mattina, Sisson ha replicato su X al video che lo ritraeva: «un giornalista può domandare a Trump il motivo per cui ha postato un filmato generato dall’IA in cui mi fa cadere la cacca addosso da un caccia?».
Il ragazzo ha quindi proceduto ad insultare Trump dicendo che nella realtà l’aereo non sarebbe potuto decollare a causa del «fat ass» («culo grasso») del presidente. Per fare ciò, il Sissone rimanda in onda per intero l’irresistibile video, di fatto ampliandone la portata.
That plane wouldn’t have made it off the ground with your fatass in the pilot’s seat. https://t.co/9qPts2otJQ
— Harry Sisson (@harryjsisson) October 19, 2025
In un’altra clip, originariamente diffusa dal vicepresidente JD Vance e condivisa da Trump, il presidente indossa una corona e un mantello, estrae una spada e si erge trionfante sugli avversari democrat.
JD Vance melted the blue sky servers today with a King Trump meme 😆 absolute banger🔥 pic.twitter.com/eG4EP3wNh7
— Dirty Civilian WV (@Dirty_Civilian) October 18, 2025
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Il montaggio condiviso dal Vance termina con figure di spicco del Partito Democratico, come l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e il leader dell’opposizione al Senato Chuck Schumer, in ginocchio ai suoi piedi. Si tratta qui di un’allusione esplicita a una sessione fotografica del 2020 in onore di George Floyd.
I contenuti di Trump hanno suscitato risposte polarizzate: i suoi sostenitori li hanno rilanciati con entusiasmo, mentre detrattori come il senatore democratico Brian Schatz li hanno aspramente censurati. «Perché il Presidente dovrebbe diffondere online un’immagine in cui scarica feci sulle città americane?», ha twittato Schatz su X.
I progressisti americani non hanno ancora capito veramente che per la prima volta alla Casa Bianca c’è un presidente troll, e di capacità di trollaggio eccelse, o meglio quello che l’antropologia dell’internetto oggi definisce uno shitposter. Parola assai adeguata anche al caso presente.
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Immagine screenshot da Twitter
Bizzarria
Trump contro la trionfale copertina di TIME: «mi hanno fatto sparire i capelli»
The living Israeli hostages held in Gaza have been freed under the first phase of Donald Trump’s peace plan, alongside a Palestinian prisoner release. The deal may become a signature achievement of Trump’s second term, and it could mark a strategic turning point for the Middle… pic.twitter.com/0bZDABIDGj
— TIME (@TIME) October 13, 2025
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Il figlio primogenito Don jr. ha raccontato durante un incontro pubblico con Charlie Kirk che, raggiunto al telefono dai figli dopo l’attentato subito a Butler in Virginia durante la campagna elettorale, Trump ha chiesto loro come in TV, in quel momento, fossero i suoi capelli. «I capelli vanno bene… c’è molto sangue, ma vanno bene» ha risposto il figlio. È lecito pensare che vi sia nel presidente statunitense una cifra sansonica, per cui il suo potere – a questo punto indiscutibile – è tratto proprio dalle sue bionde, inconfondibili, escrescenze tricologiche – che sono, lo sanno gli esperti, uno strumento di branding perfino superiore al baffetto dello Hitler, al baffone dello Stalin, alla pelata mussoliniana.Mika Brzezinski from MSNBC’s “Morning Joe” was once visibly fond of Donald Trump, even playfully running her fingers through his hair. Later on she compared him to Hitler. And now, after seven years of estrangement, apparently he’s no longer Hitler… pic.twitter.com/b9tepBUuSy
— MAGA Resource (@MAGAResource) November 18, 2024
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Bizzarria
Ai nordcoreani è stato ordinato di identificare le donne con tette «antisocialiste»
La Corea del Nord ha lanciato una severa campagna contro le donne sospettate di aver utilizzato protesi mammarie considerate «capitaliste», classificando tali interventi estetici come «antisocialisti» e «borghesi». Lo riporta il giornale britannico Telegraph.
Le forze di sicurezza del regime starebbero effettuando ispezioni invasive, con i responsabili dei comitati di quartiere incaricati di individuare donne che mostrano evidenti modifiche fisiche e di segnalarle per ulteriori accertamenti.
Nel regime guidato da Kim Jong-un, interventi come l’aumento del seno e la chirurgia delle palpebre sono ritenuti «atti non socialisti» e sono vietati. Chi viola queste norme rischia gravi conseguenze.
La notizia è emersa in concomitanza con un processo pubblico tenutosi nella sala culturale di Sariwon, dove un medico e due giovani donne sono stati processati per aver praticato e subito interventi al seno non autorizzati. Il medico, con scarsa esperienza, aveva abbandonato gli studi di medicina prima di completare la formazione chirurgica.
«A metà settembre, un processo pubblico si è svolto in un centro culturale nel cuore di Sariwon contro un medico che ha eseguito un’operazione illegale di mastoplastica additiva e due donne che si sono sottoposte all’intervento», ha riferito una fonte della provincia di North Hwanghae al quotidiano sudcoreano Daily NK.
I pubblici ministeri hanno accusato le donne di essere state «contaminate dalle usanze borghesi» e di aver adottato un «comportamento capitalista corrotto». Le imputate hanno dichiarato di voler «migliorare il loro aspetto», ma sono state definite una minaccia per il sistema socialista.
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Il giudice ha promesso «punizioni severe», mostrando come prove strumenti medici, silicone di contrabbando e denaro contante. Secondo quanto riferito, il giudice ha dichiarato che una delle imputate «non aveva alcuna intenzione di essere leale all’organizzazione e al collettivo, ma era ossessionata dalla vanità, diventando un’erba velenosa che minava il sistema socialista».
Una fonte ha inoltre riferito al Daily NK «che tra i residenti presenti al processo, si sono sentite critiche come “i medici fanno di tutto per denaro”, ma anche commenti di solidarietà, come “Non lo fa forse perché non ha altri mezzi per vivere?”»
Molte donne di Sariwon vivono nel timore di essere sottoposte a controlli se sospettate di aver effettuato interventi di chirurgia estetica.
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