Connettiti con Renovato 21

Cina

Biden chiama Xi dittatore in una conferenza stampa dopo il Summit

Pubblicato

il

Il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden ha definito il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping come «un dittatore» durante una conferenza stampa a seguito di un incontro avutosi tra i due alla conferenza APEC 2023 tenutasi a San Francisco.

 

Fino a quel momento, il vertice sembrava essere andato molto bene. Per questo motivo alcuni suppongono si tratti dell’ennesimo episodio di demenza senile del Biden, che di fatto ha rovinato l’intero incontro con le sue parole proferite pure in scioltezza davanti alla stampa del Paese e del mondo.

 

«Dopo oggi, si riferirebbe ancora al Presidente Xi come ad un dittatore» ha chiesto un giornalista.

 

«Guardi, lui lo è. È un dittatore nel senso che è un tizio che governa un Paese che è un paese comunista che è basato su una forma di governo totalmente differente dalla nostra» ha risposto Biden.

 

 

Sostieni Renovatio 21

Come è possibile vedere in alcuni filmati, al presidente subito dopo il commento sullo Xi dittatore viene detto di andar via dalla sala.

 

 

In rete circola anche un video del segretario di Stato (cioè il ministro degli Esteri) Anthony Blinken, che pare non riuscire a contenere lo shock dopo la dichiarazione del suo presidente. Blinken «sta morendo dentro», scrivono i commentatori in rete osservando il filmato.

 

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

 

«Il commento sul dittatore probabilmente metterà in ombra quello che sembra un taglio su alcune aree molto importanti, vale a dire il controllo del fentanil e il dialogo tra i due eserciti. La Cina potrebbe scegliere di ignorarlo… o no» ha scritto la testata economica Bloomberg.

 

La Cina invece pare proprio di non aver scelto di ignorare alcunché.

 

Il governo cinese ha già espresso, mentre il volo di Xi era diretto verso Pechino, la sua prima reazione al fatto che Biden abbia definito il presidente cinese un «dittatore».  Va sottolineato che l’insulto è stato proferito mentre Xi era letteralmente ancora lì a San Francisco  – se non addirittura ancora nello stesso edificio.

 

La descrizione del presidente Joe Biden del leader cinese Xi Jinping come di un dittatore è «estremamente sbagliata», ha detto ieri la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning in una regolare conferenza stampa a Pechino.

 

La Mao ha criticato l’osservazione del Biden come «manovra politica irresponsabile». In molti ritengono che molte altre condanne da parte della Cina potrebbero essere in arrivo. Questo potrebbe essere solo l’inizio.

 

Biden aveva definito Xi come un dittatore altre volte in precedenza. L’appellativo era stato usato anche dal ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock a settembre durante un’intervista con una TV americana. Anche in quel caso, la diplomazia cinese reagì.

 

Polemiche ulteriori riguardo all’incontro di San Francisco erano sorte quando i cittadini si sono resi conto che la città era stata ripulita per l’arrivo di Xi: niente tende, niente barboni, drogati, sporcizia, gente che defeca per strada – cioè quella che è divenuta la normalità della cittadina californiana. Perché mai, si sono domandati in molti, non è possibile farlo in ogni altro giorno dell’anno?

Aiuta Renovatio 21

In un altro segno interessante della disastrosa conferenza stampa, Biden ha parlato in modo elogiativo del governatore della California Gavin Newsom, che peraltro è appena arrivato da un viaggio in Cina.

 

 

«Voglio parlare del governatore Newsom, voglio ringraziarlo. È stato un governatore eccezionale, un amico, in effetti potrebbe essere tutto ciò che vuole. Potrebbe avere il lavoro che sto cercando» ha dichiarato dal podio il Biden.

 

Secondo alcuni osservatori, per le elezioni 2024 Biden potrebbe ritirarsi affinché per il Partito Democratico corra il Newsom, i cui risultati politici sono noti a tutti: molti californiani, considerati i lockdown pandemici draconiani, il crimine rampante, gli incendi, gli obblighi vaccinali perfino negli asili, la minaccia alla libertà di espressione, il transgenderismo inflitto ai bambini, la siccità, il caos urbano prosperanti sotto la supervisione del Newsom sono semplicemente emigrati, magari in Stati conservatori come il Texas o la Florida. Qualcuno, tuttavia, sembra essere andato addirittura in Messico.

 

Newsom, alunno del World Economic Forum è figlio dell’uomo che aiutò il miliardario Getty a pagare il riscatto del nipote rapito alla ‘Ndrangheta a Roma.

 

Come noto, la conseguenza del riscatto pagato fu la creazione del mercato intercontinentale della cocaina monopolizzato dai calabresi e dai narcos sudamericani.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21



Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

Continua a leggere

Cina

Trump: non permetterò a Nvidia di vendere chip avanzati alla Cina

Pubblicato

il

Da

Il presidente Trump ha dichiarato che impedirà alla Cina di acquistare i chip Blackwell avanzati di Nvidia, sostenendo che potrebbero conferire al principale rivale americano un «uguale vantaggio» nella corsa al dominio dell’intelligenza artificiale.   «No, non lo faremo», ha detto Trump durante un’intervista al programma di giornalismo di inchiesta 60 Minutes della CBS trasmessa domenica. «Non permetteremo a nessuno di averli, tranne agli Stati Uniti.»   Il Presidente ha poi affermato che gli Stati Uniti stanno attualmente vincendo la corsa all’intelligenza artificiale e che fornire alla Cina i chip Blackwell – i più avanzati di Nvidia fino ad oggi – garantirebbe loro un «uguale vantaggio».   «In questo momento stiamo vincendo perché stiamo producendo elettricità come mai prima d’ora», ha dichiarato il presidente.   Parlando domenica ai giornalisti a bordo dell’Air Force One, il presidente Trump ha ribadito la sua posizione, descrivendo i chip Blackwell come «10 anni avanti rispetto a tutti gli altri chip».   «No, non diamo quel chip ad altre persone», ha aggiunto.

Sostieni Renovatio 21

I commenti di Trump sono giunti due giorni dopo che il CEO di Nvidia, Jensen Huang, aveva espresso la speranza che la sua azienda potesse vendere i chip alla Cina in futuro, pur non avendo al momento tale intenzione.   «Lo spero, ma questa è una decisione che spetta al presidente Trump», ha detto lo Huang ai giornalisti al vertice dei CEO dell’APEC a Gyeongju, in Corea del Sud.   Gli Stati Uniti hanno imposto controlli sull’esportazione dei chip più avanzati di Nvidia verso la Cina, nel tentativo di frenare i progressi tecnologici di Pechino, in particolare per quanto riguarda le attrezzature militari.   La scorsa settimana i legislatori hanno espresso sostegno alla posizione del Presidente, sostenendo che la vendita di tecnologia avanzata di intelligenza artificiale alla Cina rappresenta una minaccia diretta agli interessi nazionali.   «In un momento in cui i chip più avanzati sono disponibili in quantità limitata, la crescita della nostra economia e il sostegno all’ingegnosità americana dovrebbero avere la precedenza sulla facilitazione della modernizzazione militare del PCC e sulle violazioni dei diritti umani», ha affermato in una nota il deputato Raja Krishnamoorthi, presidente della Commissione speciale della Camera sul PCC.   Nella sua intervista con la CBS, Trump ha anche dichiarato che gli Stati Uniti stanno accelerando le misure per ridurre e, in ultima analisi, eliminare la dipendenza dai minerali di terre rare e dai magneti cinesi, utilizzati da Pechino come strumento di pressione nella guerra commerciale in corso con gli Stati Uniti.   «Entro un anno, un anno e mezzo, avremo tutto ciò di cui abbiamo bisogno», ha affermato Trump.   Gli Stati Uniti stanno diversificando la propria catena di approvvigionamento attraverso nuove attività di estrazione e raffinazione nel Sud-est asiatico e in Australia.   La Cina ha iniziato a usare il suo controllo sull’estrazione e la produzione di terre rare come arma durante una disputa commerciale con il Giappone nel 2010. La mossa provocò un diffuso allarme nel settore manifatturiero.   Nel suo secondo mandato, il presidente Trump ha fatto del recupero del controllo sulle risorse strategiche una priorità assoluta. Ha introdotto misure per accelerare i permessi per la produzione nazionale e ha promesso centinaia di milioni di dollari per sostenere i produttori statunitensi.

Iscriviti al canale Telegram

Come riportato da Renovatio 21, Nvidiala scorsa settimana ha toccato la capitalizzazione record di 5 trilioni di dollari.   Come riportato da Renovatio 21, Nvidia nel giugno 2024 era diventata la seconda azienda più capitalizzata al mondo, con il titolo di NVIDIA in Borsa a dare performance davvero invidiabili: il prezzo delle azioni era salito del 47% nei primi mesi del 2024.   Nell’ambito delle tensioni con la Repubblica Popolare Cinese su Taiwan, il governo degli Stati Uniti aveva detto a NVIDIA di interrompere immediatamente la spedizione di alcuni dei suoi chip di Intelligenza Artificiale di fascia alta in Cina.   Come riportato da Renovatio 21, l’anno passato NVIDIA ha annunziato un piano per la produzione di «robot umanoidi» basati sull’Intelligenza Artificiale.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di pubblico dominio CCo via Flickr
Continua a leggere

Cina

Trump dice che l’incontro con Xi prepara una «pace duratura»

Pubblicato

il

Da

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che il suo incontro con il suo omologo cinese, Xi Jinping, all’inizio di questa settimana aprirà la strada a una pace duratura tra le due nazioni.

 

I due leader si sono incontrati per la prima volta in sei anni giovedì a margine del vertice dell’APEC a Busan, in Corea del Sud. Pechino ha affermato di aver raggiunto un consenso per risolvere «importanti questioni commerciali».

 

La Cina ha accettato di sospendere i suoi ultimi controlli sulle esportazioni di terre rare in cambio di reciproci tagli tariffari da parte degli Stati Uniti. L’accordo include anche l’impegno degli Stati Uniti a ridurre i dazi sulle importazioni cinesi e a sospendere le indagini sui settori marittimo e logistico di Pechino.

 

«Il mio incontro del G2 con il presidente cinese Xi è stato un evento straordinario per entrambi i nostri Paesi», ha scritto Trump su Truth Social sabato. «Questo incontro porterà a una pace e a un successo duraturi. Dio benedica sia la Cina che gli Stati Uniti!»

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Le relazioni bilaterali sono state tese da anni di tensioni commerciali iniziate quando Trump ha imposto dazi ingenti sui prodotti cinesi durante il suo primo mandato. In base al nuovo accordo, gli Stati Uniti ridurranno i dazi sui prodotti cinesi dal 57% al 47% e sospenderanno le restrizioni all’esportazione rivolte ad alcune aziende cinesi. Gli Stati Uniti ridurranno anche i dazi relativi al fentanyl, mentre la Cina adeguerà le sue misure di ritorsione.

 

Pechino ha dichiarato che eliminerà le restrizioni all’esportazione di terre rare per un anno, mentre studia piani a lungo termine. I materiali utilizzati nell’elettronica e nella tecnologia militare sono stati presi di mira dopo che gli Stati Uniti hanno inasprito i propri controlli sulle esportazioni di semiconduttori avanzati e apparecchiature per la produzione di chip.

 

La Cina ha inoltre accettato di riprendere gli acquisti di soia e altri prodotti agricoli dagli Stati Uniti, sospesi durante la recente situazione di stallo commerciale, mentre la maggior parte delle altre restrizioni commerciali restano in vigore.

 

Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa Trump aveva dichiarato che «gli Stati Uniti sono in guerra commerciale con la Cina» spignendo la UE a imporre dazi del 500% su Pechino.

 

Trump stesso lo scorso mese aveva parlato di dazi al 100%. Sei mesi fa gli USA avevano imposto dazi fino al 3521% sulle importazioni di energia solare legate alla Repubblica Popolare.

 

A inizio anno, dinanzi all’animosità di Washington, Pechino aveva risposto di essere pronta alla «guerra commerciale o qualsiasi altro tipo di guerra».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

Continua a leggere

Bizzarria

Ballerini su ghiaccio cinesi indagati per un missile pelouche

Pubblicato

il

Da

L’International Skating Union (ISU) ha avviato un’indagine dopo che una coppia di danzatori sul ghiaccio cinesi è stata filmata con un pelouche dalle fattezze di un razzo balistico durante un evento del Gran Premio. Lo riporta l’agenzia Associated Press.   L’incidente è avvenuto durante la Coppa di Cina il 25 ottobre, dove le riprese televisive hanno mostrato Ren Junfei e Xing Jianing seduti con un grosso peluche a forma di missile cinese, etichettato «DF-61», mentre aspettavano i loro punteggi nell’area «bacio e pianto». Secondo quanto riferito, la coppia ha sollevato brevemente il pelouche insieme al loro allenatore prima di posarlo sulle ginocchia di Xing.  

Iscriviti al canale Telegram

Il DF-61 è un missile balistico intercontinentale cinese di recente presentazione, in grado di trasportare testate nucleari, con una gittata operativa stimata tra i 12.000 e i 15.000 km.   L’arma è stata presentata per la prima volta durante la parata militare cinese del mese scorso, in occasione dell’80° anniversario della vittoria sul Giappone e della fine della Seconda Guerra Mondiale, dove Pechino ha presentato innovazioni all’avanguardia del suo complesso militare-industriale.   L’associazione di pattinaggio ha dichiarato ad AP di essere a conoscenza del fatto che «un peluche inappropriato sembra essere stato lanciato sul ghiaccio dagli spettatori» e che «è stato successivamente trattenuto dai pattinatori che si erano appena esibiti». L’ISU ha affermato che «indagherà ulteriormente» sull’incidente.   Ren e Xing si sono classificati ottavi, mentre il titolo di danza sul ghiaccio è andato agli americani Madison Chock ed Evan Bates.   Dopo la parata, i peluche a forma di missile, compresi quelli modellati sul DF-61, sono diventati popolari online, con cuscini e morbide repliche del missile venduti su mercati come eBay a circa 30 dollari.  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di Flowering Dagwood via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
Continua a leggere

Più popolari