Oligarcato
Bergoglio riceve in udienza privata il capo dell’OMS Tedros
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza privata in Vaticano il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Tedros, noto anche per le sue posizioni abortiste, ha incontrato Papa Francesco in udienza privata il 24 luglio, in un incontro che è stato annunciato solo successivamente nel bollettino quotidiano della Santa Sede.
Al momento i contenuti dell’incontro sono un mistero, in quanto non sono stati usciti ulteriori dettagli dal Vaticano nemmeno sulle testate che avevano chiesto conto dell’incontro agli addetti stampa vaticani.
Tedros, che guida l’OMS come direttore generale dal 2017, aveva già incontrato Papa Francesco nel 2018 quando avevano discusso di «modi per garantire che tutte le persone possano ottenere l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno, chiunque siano, ovunque vivano». Tedros aveva elogiato il «sostegno di Papa Francesco al nostro sforzo per estendere il diritto alla vita e alla salute a tutte le persone».
Da allora, Tedros ha dato sostegno pubblico ad alcuni dei messaggi di Papa Francesco in merito alla risposta al COVID-19, inclusa l’udienza settimanale del Papa del 19 agosto 2020, in cui ha chiesto che la risposta alla «pandemia» includa l’attenzione su «ingiustizia sociale e danni ambientali».
Tedros ha elogiato il messaggio del Pontefice, in cui il Papa ha anche sottolineato che solo le industrie che soddisfano criteri specifici dovrebbero essere assistite per riprendersi dopo le restrizioni legate al COVID-19.
I criteri premierebbero «quelli che contribuiscono all’inclusione degli esclusi, alla promozione degli ultimi, al bene comune e alla cura del creato».
I couldn't agree more with Your Holiness @Pontifex. The #COVID19 pandemic shows that we must make health a human right for all and not allow it to be a privilege for the few. It also gives us an opportunity to rebuild a better, safer, fairer world – together! https://t.co/6gY0QlFm8p
— Tedros Adhanom Ghebreyesus (@DrTedros) August 20, 2020
Come nota Lifesitenews, nel 2018 Tedros e Bergoglio hanno parlato di «assistenza sanitaria», tuttavia la definizione del termine da parte di Tedros è diversa dalla comprensione cattolica della parola, dal momento che sostiene fortemente l’aborto. In seguito alla sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti del 2022 che ha annullato la sentenza che ha dato il via all’aborto pubblico in USA Roe v. Wade Tedros ha criticato la decisione dei giudici americani.
«La restrizione spinge le donne e le ragazze verso aborti non sicuri con conseguenti complicazioni, persino la morte», ha dichiarato durante una conferenza stampa dopo la sentenza della Corte Suprema. Descrivendo l’inversione di Roe v. Wade come un passo «indietro», Tedros ha sostenuto che l’aborto dovrebbe essere inteso come assistenza sanitaria, ha riferito l’Associated Press.
«Anche l’impatto globale è una preoccupazione», aveva aggiunto Tedros. «Si tratta della vita della madre. Se l’aborto sicuro è illegale, allora le donne ricorreranno sicuramente a modi non sicuri per farlo. E questo significa che potrebbe costare loro la vita».
In precedenza Tedros aveva detto all’agenzia Reuters il giorno del ribaltamento della famigerata sentenza pro-aborto di essere «molto deluso, perché i diritti delle donne devono essere tutelati. E mi sarei aspettato che l’America proteggesse tali diritti».
Sia Papa Francesco che Tedros condividono prospettive simili per quanto riguarda le questioni del COVID-19, visto che il pontefice notoriamente sostiene con forza la vaccinazione universale tramite iniezioni di mRNA contaminate dall’aborto, promosse a livello globale dall’OMS e rese di fatto obbligatorie in Vaticano.
Bergoglio ha aumentato i legami del Vaticano con l’OMS e l’ONU in un momento in cui l’OMS, per mezzo del cosiddetto Trattato pandemico, potrebbe presto ottenere il potere di dichiarare emergenze o crisi sanitarie in qualsiasi nazione e a farlo unilateralmente e contro l’opposizione della nazione oggetto dell’attenzione dell’organizzazione sanitaria. In pratica, si tratta di un salto verso la desovranizzazione ulteriore degli Stati-nazione a favore de enti transnazionali non-eletti sostenuti da cabale e oligarcati – un vero piccolo colpo di Stato globale.
Tedros, durante una sessione speciale del 2021 dell’Assemblea Mondiale della Sanità, ha rivelato il suo desiderio che l’OMS acquisisca il controllo sulle azioni internazionali. «Il mondo ha bisogno di un’OMS rafforzata, autorizzata e finanziata in modo sostenibile, al centro dell’architettura sanitaria globale», ha affermato l’etiope. «La crescente discrepanza tra le aspettative dell’OMS e le sue risorse è ben nota. Il COVID-19 deve essere il catalizzatore per porvi rimedio».
Papa Francesco ha fatto eco alle argomentazioni di Tedros in numerose occasioni. In un discorso del 2021 alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale, Bergoglio ha chiesto una «governance globale» alla luce del COVID-19, sostenendo con forza i vaccini universali, lamentando del «debito ecologico» del mondo umano verso la «natura stessa».
In quell’occasione Bergoglio ha anche rinnovato il suo frequente appello per un cambio di paradigma nella politica globale, parlando sempre più esplicitamente di governo mondiale: «rimane urgente bisogno di un piano globale che possa creare nuove o rigenerare le istituzioni esistenti, in particolare quelle di governance globale, e aiutare a costruire una nuova rete di relazioni internazionali per promuovere lo sviluppo umano integrale di tutti i popoli».
Non pago, il religioso argentino ha invitato la conferenza sui cambiamenti climatici COP26 a perseguire con urgenza gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi del 2015, che contengono notevoli punti favorevoli alla «salute riproduttiva», cioè all’aborto.
Come riportato da Renovatio 21 il Tedros, direttore generale dell’OMS dal 2017, è stato membro del Fronte Comunista di Liberazione del Popolo del Tigrè in Etiopia. Il partito è stato dichiarato organizzazione terroristica dal governo etiope nel 2021. Figure di vertice in Etiopia lo hanno accusato di aiutare i «ribelli» e perfino, senza mostrare prove, di trafficare armi.
Tedros è stato in passato criticato per la sudditanza dell’OMS al Partito Comunista Cinese; Donald Trump da presidente tolse i fondi americani all’OMS accusando l’istituzione di essere troppo filocinese. A quel punto divenne il maggior contribuente OMS un privato, Bill Gates, che sommando tutte le sue innumerevoli Fondazioni e iniziativa arriva a finanziare l’Organizzazione di Tedros per svariate centinaia di milioni di dollari.
Un video OMS dell’anno scorso definiva le persone contrarie al vaccino come una «grande forza omicida».
Non è il primo incontro semisegreto, senza annunci e senza notizie sui contenuti della conversazione, di papa Francesco. Negli anni scorsi era emerso che Bergoglio aveva incontrato in segreto per ben due volte il CEO di Pfizer Albert Bourla.
Il Vaticano in era pandemica sembrava ben rifornito di vaccino mRNA della multinazionale farmaceutica americana, il cui inoculo fu imposto da Francesco I a tutto il personale vaticano e pure ai giornalisti e chiunque altro voglia seguirlo nei viaggi apostolici.
Bergoglio nelle scorse settimane ha dato udienza a Bill Clinton, che in teoria sarebbe ancora macchiato dallo scandalo del pedofilo Epstein non ancora risolto, e all’erede ufficiale dell’impero speculativo-filantropico di George Soros, Alexander.
Immagine di Jeff, PJ and Taiki via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-ND 2.0)
Oligarcato
Papa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale
Papa Leone XIV è pronto a compiere un gesto senza precedenti in occasione della visita ufficiale di re Carlo III la prossima settimana.
Leone XIVnominerà Carlo, capo della Chiesa d’Inghilterra, «confratello reale» di San Paolo fuori le Mura, una delle quattro basiliche papali. A tal proposito, a Carlo sarà concesso l’uso di una cattedra speciale e permanente.
Carlo III pregherà inoltre insieme al papa nella Cappella Sistina, durante un «servizio ecumenico» pubblico.
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«Segnerà un momento significativo nelle relazioni tra la Chiesa cattolica e la Chiesa d’Inghilterra, di cui Sua Maestà è il Governatore Supremo, riconoscendo il lavoro ecumenico intrapreso e riflettendo il tema dell’anno giubilare di camminare insieme come “Pellegrini della speranza”», ha dichiarato un portavoce di Buckingham Palace.
Secondo l’agenzia Reuters, i due avranno anche un incontro privato per discutere di «sostenibilità climatica».
Il re britannico, ora onorato dalla chiesa cattolica, siede sul trono che dal XVI secolo, dopo lo scisma del re pazzo e malvagio Enrico VIII, perseguitò in maniera cruenta i cattolici, giustiziando e scorticando fedeli e preti (con la loro pelle hanno rivestiti libri ancora oggi in bella mostra) obbligandoli alla clandestinità.
Uno degli eroi di questa catastrofe fu Guido Fawkes, il cattolico che tentò di far saltare Westminister (l’ultimo uomo che vi è entrato con intenzioni sincere, dice una nota battuta circolante nella politica british) per rinstaurarvi un potere cattolico. Fawkes, tradito, fu catturato e torturato, squartato in parti che furono mandate ai quattro angoli del regno, nonostante egli avesse accettato le condizione del re inglese.
Ancora oggi la tradizione vuole che in Inghilterra si brucino le effigi di Fawkes ogni 5 novembre. Per quelle che crediamo essere ragioni di Stato non diverse da quelle che hanno portato al presente e osceno sviluppo, il simbolo di Fawkes non è stato abbracciato dai cattolici, ma dalla teppa pseudo-anarchica, solo, tuttavia, perché rielaborato dal fumettista Alan Moore nella celebrata graphic novel poi divenuta film V per Vendetta.
Non si tratta, tuttavia, solo di storia di secoli fa: a scandalizzare il cattolico dovrebbe essere l’appartenenza della stirpe Windsor alla Cultura della Morte, quella che sostiene – passandosi il compito geneticamente, da Filippo a Carlo a Guglielmo ed Enrico – la riduzione della popolazione e quindi l’astio verso l’essere umano.
Dietro alla facciata ecologista, senza neanche tanto grattare, gli Windsor (che in realtà non sono britannici e non si chiamano Coburgo Gotha: Windsor è il nome di un paesino inglese che suonava bene per il rebranding del loro casato tedesco) si rivelano arconti della Necrocultura – sono una famiglia della morte. Chiedete ad Alfie Evans, a Charlie Gard, a tantissimi di cui non conosceremo mai il nome.
La storia del Carlo, come universalmente noto, ma per qualche ragione non considerato, non è stata limpidissima, dalla morte Diana ai milioni presi dalla famiglia Bin Laden in buste di plastica. Un anno fa emerse che nel 1983 l’allora principe di Galles aveva ricevuto un premio da un veterano nazista, una laurea ad honorem presso l’università dell’Alberta, in Canada.
Andrebbero anche ricordati l’amicizia, e le donazioni milionarie, che a Carlo fece il misterioso petroliere americano (per qualcuno spia KGB) Armand Hammer: quando nel 1988 la piattaforma petrolifera marina Piper Alpha della Occidental Petroleum collassò nelle fiamme a 200 miglia da Aberdeen uccidendo 160 persone, il futuro re si precipitò a difendere Hammer, che se la cavò alla grande. Sulla questione della dinastia degli Hammer, miliardari ebrei americani di origini russe a cui fu permesso per qualche motivo di restare vicini al Cremlino, andrebbe scritto un articolo a parte, specie dopo le accuse, sulle quali oltre ai presunti stupri i giornali hanno pure fatto aleggiare lo spettro di perversioni cannibalistiche, del nipote divo di Hollywood Armie Hammer.
Per non parlare dell’amicizia personale con Jimmy Savile, il popolare DJ e conduttore TV britannico che, secondo accuse emerse appena dopo la sua morte nel 2011 ma che circolavano come voci da decenni, avrebbe abusato in istituti scolastici e manicomiali di cui era donatore, di qualcosa come 400 ragazzine.
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Un momento in cui la malvagità della corona britannica è emersa è stato quando nel maggio 2024 è stato presentato in pompa magna il ritratto ufficiale del re, un’immagine che sembra uscita dall’inferno, composta da un artista noto per aver praticato in passato collage con riviste pornografiche.
«You can Stick your Royal Family Up Your Arse», «puoi ficcarti la famiglia reale su per il» aveva cantato la curva del Celtic, la squadra della comunità cattolica della città di Glasgow, al momento dell’incoronazione di Carlo.
Sì: gli ultras scozzesi, oggi, possono essere più cattolici del papa.
Nel frattempo, l’odierno malvagio re britannico a Roma riceve il plauso pure dei parlamentari italiani.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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Il principe Andrea rinuncia ai titoli a causa dello scandalo Epstein
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Fico: Boris Johnson ha tratto profitto dal conflitto in Ucraina
L’ex primo ministro britannico Boris Johnson aveva interessi economici nel prolungamento del conflitto in Ucraina, ha sostenuto il primo ministro slovacco Robert Fico.
Parlando giovedì al parlamento slovacco, Fico ha citato recenti articoli della stampa britannica che collegano Johnson all’imprenditore Christopher Harborne, attivo nella produzione di armi. Harborne avrebbe donato 1 milione di sterline (1,15 milioni di euro) a Johnson dopo la fine del suo mandato nel 2022 e lo avrebbe accompagnato in almeno una visita a Kiev nel 2023.
Fico ha indicato questo caso come esempio di ciò che ha definito corruzione e speculazione bellica tra i politici occidentali, collegandolo al ruolo di Johnson nell’ostacolare un accordo di pace tra Russia e Ucraina negoziato in Turchia nelle prime fasi del conflitto.
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«Boris Johnson si è battuto per prolungare la guerra. Poi ha ricevuto un milione di sterline da un produttore di armi», ha dichiarato Fico. «Non voleva porre fine al conflitto perché sapeva di avere un amico che gli avrebbe dato denaro e, in cambio, lo avrebbe aiutato con le armi in Ucraina».
Il leader slovacco ha aggiunto che «molte persone hanno tratto enormi profitti» dal conflitto, mentre gli ucraini «sono stati e continuano a essere le principali vittime di questa guerra».
Fico ha anche fatto riferimento all’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, fervente sostenitore dell’intervento NATO in Libia nel 2011. A settembre, Sarkozy è stato condannato a cinque anni di carcere per finanziamento illecito della campagna elettorale, legato a donazioni ricevute dal leader libico Muammar Gheddafi, deposto e ucciso durante l’intervento NATO.
Il primo ministro di Bratislava ha espresso a lungo critiche verso l’approccio occidentale al conflitto ucraino, opponendosi alla continua fornitura di armi a Kiev, una politica fortemente appoggiata da Johnson.
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«Molti Paesi occidentali vogliono davvero che questa guerra continui», ha detto giorni fa Fico, che a dicembre 2024 aveva preoconizzato che «gli ucraini saranno traditi» dai Paesi occidentali e Kiev «perderà territorio», forse fino a un terzo del totale, e «non sarà invitata nella NATO».
Come riportato da Renovatio 21, settimane fa Fico aveva aspramente criticato il presidente americano Joe Biden dichiarando che muovere le restrizioni all’uso da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti contro obiettivi in territorio russo è insensato e controproducente. «Si tratta di un’escalation di tensioni senza precedenti», ha affermato Fico, definendola un tentativo di influenzare negativamente le politiche del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e di «frustrare e ritardare» qualsiasi colloquio di pace.
Dopo l’attentato subito, assicurando che la Slovacchia avrebbe posto il veto sull’entrata di Kiev nell’Alleanza Atlantica, Fico aveva detto che «l’adesione dell’Ucraina alla NATO significa una Terza Guerra Mondiale garantita».
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Immagine di Number 10 via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
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