Terrorismo
Bangladesh, arrestati 442 jihadisti nell’ultimo anno

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di Asianews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Il numero degli attacchi si è ridotto, ma i militanti sono molto attivi sul web. Catturato Mufti Shafiqul Islam, uno dei fondatori di Harkatul Jihad Bangladesh. Le autorità danno 5.400 euro ai militanti che decidono di arrendersi e iniziare una nuova vita.
Nell’ultimo anno la polizia ha arrestato 442 radicali islamici, la maggior parte dei quali si trova ora in carcere. Con la crisi del Covid-19 il numero degli attacchi jihadisti nel Paese si è ridotto, ma le autorità locali dicono che i gruppi fondamentalisti sono molto attivi sul web, soprattutto con campagne di proselitismo.
Lo dimostra l’arresto, avvenuto il 21 aprile, di Bulbul Ahmed Monirul, uno studente affiliato al movimento estremista Ansarullah Bangla Team. Secondo le unità antiterrorismo, egli usava Facebook per promuovere cospirazioni anti-governative, organizzare attentati e disturbare la sicurezza pubblica.
Il 14 aprile le autorità hanno catturato anche Mufti Shafiqul Islam, uno dei fondatori della formazione radicale Harkatul Jihad Bangladesh. In fuga da 21 anni, egli deve affrontare una condanna a morte per un attentato dinamitardo. È accusato inoltre di aver ucciso l’ex ministro delle Finanze Shah AMS Kibria.
Secondo l’intelligence di Dhaka, 18 leader di alto livello ancora in libertà stanno riorganizzando Harkatul Jihad Bangladesh. Sono impegnati nella raccolta fondi, nel reclutamento e nella confezione di bombe ed esplosivi.
Da tempo il governo ha lanciato un’iniziativa per riabilitare i militanti che decidono di arrendersi, anche con aiuti economici: chi entra nel programma riceve un sussidio di 500mila taka (circa 5.400 euro).
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Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Immagine da AsiaNews
Scuola
«Estremismo violento nichilista»: l’FBI indaga su 1700 casi del nuovo terrorismo domestico. Che forse parte da quello che si insegna anche nelle scuole italiane

Il direttore dell’FBI Kash Patel ha confermato martedì, nel suo intervento davanti alla Commissione Giustizia del Senato, che l’ufficio sta indagando su oltre 1.700 casi di terrorismo interno.
«Abbiamo 3500 indagini sul terrorismo internazionale… 1700 indagini sul terrorismo interno, una gran parte delle quali riguardano l’estremismo violento nichilista… coloro che commettono atti violenti motivati da un profondo odio per la società», ha detto il Patel agli avvocati in una dichiarazione preparata. «Solo quest’anno l’FBI ha registrato un “aumento del 300% dei casi aperti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso».
Nel suo intervento, Patel ha fatto riferimento anche al gruppo “764”, una rete internazionale decentralizzata di predatori online classificata come gruppo estremista.
La sua apparizione martedì davanti alla Commissione Giustizia del Senato rappresenta la prima udienza di controllo del mandato del Patello, in un contesto di crescenti preoccupazioni sulla violenza politica all’interno degli Stati Uniti.
Il direttore del Bureau è tornato in commissione per la prima volta dopo l’udienza di conferma tenutasi a gennaio.
Il vicepresidente JD Vance e il consigliere della Casa Bianca Stephen Miller hanno dichiarato lunedì che intendono avviare indagini su organizzazioni non governative di sinistra e altri gruppi, e Miller ha affermato che le reti che hanno organizzato rivolte, violenze di strada e altre attività potrebbero costituire un «movimento terroristico interno».
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«Le campagne di doxing organizzate, le rivolte organizzate, la violenza di strada organizzata, le campagne organizzate di disumanizzazione e denigrazione, la pubblicazione degli indirizzi delle persone, combinate con messaggi progettati per innescare e incitare alla violenza, e le cellule organizzate che attuano e facilitano la violenza. È un vasto movimento terroristico interno», ha detto Miller al «The Charlie Kirk Show», condotto da Vance pochi giorni dopo l’assassinio di Kirk la scorsa settimana nello Utah.
Il nichilismo è una corrente filosofica e un atteggiamento esistenziale che nega l’esistenza di valori, significati o scopi assoluti nella vita e nell’universo. Sostiene che non ci siano verità universali, morali intrinseche o certezze metafisiche, portando a un senso di vuoto o assenza di significato. Nato in ambito filosofico, soprattutto con il filologo sifilitico tedesco Federico Nietzsche, che lo descrisse come la conseguenza del crollo delle certezze tradizionali, come la religione e i sistemi morali, il nichilismo può manifestarsi in forme diverse: dal rifiuto attivo di ogni valore (nichilismo attivo) a un’accettazione passiva dell’assenza di senso (nichilismo passivo).
Il Nietzsche – un uomo talmente pazzo da amare Torino e Recoaro Terme, oltre che improbabili rapporti a tre (dove probabilmente reggeva il moccolo) – vedeva il nichilismo come l’opportunità per realizzare la sua teoria della Umwertung aller Werte, la «trasmutazione di tutti i valori», che in ultima non può che essere il rovesciamento della società umana in una dimensione completamente satanica.
Nietzsche oggi viene scandalosamente insegnato nelle scuole, dopo che la generazione dei boomer che hanno fatto Lettere e Filosofia hanno subito il lavaggio del cervello con l’importazione di Nietzsche da destra a sinistra, un’operazione decisa dalla casa editrice Adelphi con la cura dell’opera completa nicciana portata avanti da Giorgio Colli e Mazzino Montinari (prima ancora che in Germania!) e continuata con personaggi come il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, oppositore della narrazione COVID che infine, come un Socrate mRNA, accettò la vaccinazione con siero genico sperimentale.
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Dopo Nietzsche, un altro filosofo di devastazione morale cui era programmato il trasbordo dalla cultura nazista a quella progressista stile Repubblica era Martino Heidegger. Questo progetto, tuttavia, sembra fallito a seguito del ritrovamento dei cosiddetti «Quaderni neri» heideggeriani, di cui chiunque conoscesse il filosofo aveva contezza ma sui quali i manovratori – che intendevano utilizzare in senso anticristiano il pensieri heideggerista – guardavano con prosciutto oftalmico evidente, sperando che anche il lettore del ceto medio riflessivo (cioè per lo più dipendenti pubblico del ministero dell’istruzione, abbonati dei giornali «laici» del «laico» Eugenio Scalfari, consumatori di cineforum e Feltrinelli).
Quindi: quando si parla del «nichilismo fra i giovani», tema che ha fatto scrivere ridicolmente pure qualche libro, non si affronta l’elefante nella stanza: la filosofia nichilista è tranquillamente diffusa nelle librerie come pensiero sano dello Stato moderno («laico», ovviamente, e programmaticamente «non-etico») e pure insegnata a scuola da stuole di insegnanti convinti da un’operazione di decenni fa della bontà filosofica e sociale di Nietzsche e dei suoi epigoni.
L’effetto, stiamo vedendo in America, può essere il terrorismo – oltre che la droga, l’animalismo, il transessualismo, ogni estremismo che poi, in mancanza di alcun valore per la vita umana, si può rivolgere in espressione violenta e catastrofica.
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Terrorismo
Trump definisce gli Antifa come «organizzazione terroristica»

🚨 “I am pleased to inform our many U.S.A. Patriots that I am designating ANTIFA, A SICK, DANGEROUS, RADICAL LEFT DISASTER, AS A MAJOR TERRORIST ORGANIZATION…” – President Donald J. Trump pic.twitter.com/irLHCkrX1n
— The White House (@WhiteHouse) September 18, 2025
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NPR: “Regarding Antifa…”@POTUS: “Do they have anything to do with your network — Antifa?”
NPR: “No…”@POTUS: “Okay, well we’re going to find out.” pic.twitter.com/zLtxsD8jm1 — Rapid Response 47 (@RapidResponse47) September 19, 2025
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Pedofilia
Kirk, un boomer ha cercato di «distrarre la polizia» dal vero tiratore

Subito dopo l’assassinio di Charlie Kirk è stato arrestato un uomo che si era avvicinato alla polizia urlando «gli ho sparato, ora sparate a me». George Zinn, 71 anni, è descritto come un «boomer» – cioè della generazione dei nati tra il 1946 e il 1964 – attivista di sinistra.
Questa azione ha distolto le risorse della polizia, probabilmente aiutando il vero tiratore a fuggire, secondo rapporti di polizia ora resi pubblici.
Giunto al dipartimento di polizia, Zinn ha chiesto un avvocato e affermato di non aver sparato a Kirk, ma di averlo fatto solo «per distogliere l’attenzione dal vero tiratore». Mentre veniva poi trasportato in ospedale per un problema di salute, Zinn fece commenti simili, aggiungendo che «voleva essere un martire per la persona che era stata colpita».
Quasi 48 ore dopo la sparatoria, Tyler Robinson, un politico di sinistra verificato con un fidanzato trans, è stato arrestato e accusato dopo che i suoi genitori conservatori lo avevano denunciato. Inizialmente, le bizzarre azioni di Zinn sono state sospettate da alcuni come un complotto organizzato in cui Zinn e Robinson facevano parte di una rete più ampia.
NEW: The 71-year-old audience member who was arrested at Charlie Kirk’s UVU event says he told cops he shot Kirk to distract police so the real shooter could escape.
“I shot him, now shoot me,” George Zinn allegedly said immediately after Kirk was shot.
While speaking to… pic.twitter.com/2JiwWXKgR3
— Collin Rugg (@CollinRugg) September 16, 2025
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Zinn è stato arrestato nella prigione della contea di Utah con l’accusa di ostruzione alla giustizia, un crimine di secondo grado.
Poi il colpo di scena oscuro: gli investigatori hanno rivelato che Zinn aveva immagini di pornografia infantile sul suo telefono. È accusato di quattro capi d’accusa per sfruttamento sessuale di minore dopo che la polizia ha trovato immagini di bambine in «varie fasi di svestizione e pose sessuali» sul telefono di Zinn. La polizia ha affermato che Zinn ha ammesso di aver ottenuto «gratificazione sessuale» dalla visualizzazione e dalla condivisione di quel tipo di immagini.
Lo sviluppo fa pensare a tanti casi simili, in cui attorno a perpetratori di violenze si cela la pedopornografia.
Molti ricordano che l’uomo ucciso in legittima difesa dal giovane Kyle Rittenhouse durante i moti BLM di Kenosha, in Wisconsin, Joseph Rosembaum, era stato condannato per pedofilia.
Come riportato da Renovatio 21, al figlio di Ryan Routh, il secondo attentatore di Donald Trump, fu trovata pedopornografia nei computer.
Il pattern pone delle domande serie: c’è una rete di pedofili goscisti che fiancheggia la violenza? Le immagini compromettenti sono inserite dalle autorità per incastrarli? Oppure c’è una naturale relazione tra pedofilia e violenza politica?
Su questo ultimo punto qualche ragguaglio è stato possibile vederlo durante l’istituzione della zona autonoma di Seattle lo scorso anno e negli scritti di Hakim Bey, teorico anarchico autore di controversi scritti su pedofilia e pederastia.
Un saggio sull’argomento, ci sembra, non è ancora stato scritto.
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Immagine screenshot da Twitter
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