Terrorismo
Attentatore suicida ISIS attacca una chiesa in Siria
Un’esplosione si è verificata nella chiesa di Mar Elias a Damasco, la capitale siriana, secondo quanto riportato domenica da diversi organi di stampa. La chiesa cristiana ortodossa sarebbe stata colpita da un attentatore suicida durante la messa.
Almeno 20 persone sono state uccise e altre 52 sono rimaste ferite, ha dichiarato il ministero della Salute siriano all’agenzia di stampa SANA.
Le immagini forti che circolano online mostrano che l’interno della chiesa ha subito danni considerevoli, con corpi mutilati e grandi pozze di sangue all’interno.
Mar Elias Church in Damascus attacked by Islamic suicide bomber during liturgy.
25 people are dead. 80 hospitalized, including 30 in critical condition.
Pray for 🇸🇾Syrian Christians pic.twitter.com/cjTDvdl1MS
— Sumit (@SumitHansd) June 22, 2025
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L’esplosione è stata seguita da colpi d’arma da fuoco, hanno riferito testimoni oculari al quotidiano in lingua inglese The National, con sede negli Emirati Arabi Uniti. L’origine degli spari non è stata immediatamente chiara.
«Ero in macchina quando ho sentito un’esplosione proprio mentre passavo davanti alla chiesa. La gente ha iniziato a urlare e ho sentito degli spari», ha raccontato un testimone oculare al giornale. «Auto e ambulanze hanno iniziato ad arrivare. Ho visto molti feriti e altri potrebbero essere rimasti uccisi».
Il ministero degli Interni siriano ha attribuito l’attacco al gruppo terroristico dello Stato Islamico, affermando che l’aggressore ha aperto il fuoco sui fedeli della chiesa prima di far detonare una cintura esplosiva, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa SANA.
Un sacerdote della chiesa ha fornito una versione diversa degli eventi, affermando che ci sono stati due aggressori, che hanno aperto il fuoco all’esterno prima di entrare e farsi esplodere.
«C’erano circa 400 persone all’interno della chiesa» al momento dell’attacco, ha dichiarato il religioso al The National.
Come riportato da Renovatio 21, sembra esservi una recrudescenza importante delle attività ISIS in Siria e in Iraq. Secondo quanto detto la nuova Daesh considera il regima islamista instauratosi a Damasco come «apostata» (quindi, secondo l’ideologia takfira, passibile di distruzione e sterminio), tuttavia va ricordato che il nuovo presidente siriano al-Sharaa, precedentemente noto come al-Jolani, è stato tra le file dello Stato Islamico prima di finire nel ramo locale di al-Qaeda per poi essere catapultato al vertice dello Stato siriano.
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Con una giravolta difficilmente descrivibile, la stampa mondiale ha cominaciato a definire il Jolani (sulla cui testa pendeva una taglia USA da 10 milioni di dollari) con l’ossimoro di «terrorista moderato», mentre Israele ha parlato dei nuovi padroni di Damasco come di «jihadisti educati».
Testimonianze provenienti anche da sacerdoti cattolici indicano che nella nuova Siria anche i cittadini cristiani sono tenuti a seguire la legge islamica, la sharia, sancita ora come legge dello Stato stesso.
Le cronache di questi mesi di massacri da parte dei miliziani sunniti contro le minoranze alawite e cristiane continuano a susseguirsi.
Come ha detto il politologo americano di scuola realista John Mearsheimer, il futuro della Siria «è il caos»,
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Immagine da Twitter
Terrorismo
Jihadisti francesi attaccano le forze governative siriane
⚡️🇸🇾🇫🇷 | Les combattants de la Sécurité générale sont clairement visibles à proximité du camp des Français.
Les djihadistes français ont affirmé leur intention de se défendre, déclarant que le public sera témoin de “la trahison d’al-Jolani” envers ses propres combattants. Il… https://t.co/Va8CVwUEPz pic.twitter.com/TeMioj0Ar3 — Syria News (@SyriaNewsFr) October 21, 2025
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Terrorismo
Episodio di terrorismo a Belgrado
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha descritto la sparatoria di mercoledì vicino all’Assemblea nazionale di Belgrado come un «terribile attacco terroristico». Un uomo di 70 anni avrebbe aperto il fuoco nella capitale serba e dato fuoco a una tenda.
L’autore, identificato come Vladan Andelkovic, è stato arrestato. Secondo i resoconti, ha ferito un uomo di 57 anni, Milan Bogdanovic, sparandogli e ha poi incendiato una tenda dei sostenitori del presidente Vucić davanti all’Assemblea nazionale. Kurir ha riportato che il sospettato ha anche gettato munizioni tra le fiamme.
La vittima, colpita alla coscia, non ha subito ferite gravi. I vigili del fuoco hanno domato l’incendio, mentre la polizia ha isolato l’area e avviato un’indagine.
🚨New footage of the fire in front of the Serbian Parliament building in Belgrade. pic.twitter.com/LVZLtPxn9Q
— Mario ZNA (@MarioBojic) October 22, 2025
💥 Shooting at the Serbian Parliament building in Belgrade!
A 70-year-old man opened fire, injuring a random passerby in the thigh. Afterwards, he set fire to a tent of supporters of President Aleksandar Vučić and threw a handful of bullets into the flames.
The injured… pic.twitter.com/FIilYQEMeb
— NEXTA (@nexta_tv) October 22, 2025
#BREAKING #Serbia A fire broke out in the tent camp near the Serbian Parliament in Belgrade.
One person has been hospitalized. Shortly before the fire, sounds resembling gunshots were heard, Serbian state media reports.
Video footage shows an individual being apprehended. pic.twitter.com/LQu6QzZzD3
— The National Independent (@NationalIndNews) October 22, 2025
🇷🇸 Serbian police have arrested the terrorist who carried out the shooting near the parliament building in Belgrade.
The attacker claimed he carried out the assault because he was “annoyed by the tents.” He reportedly expected to be killed by the police. pic.twitter.com/DBqJDAY8pn
— Visegrád 24 (@visegrad24) October 22, 2025
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In un discorso televisivo, Vucic ha condannato l’episodio come un «attacco terroristico contro persone e proprietà», dichiarando che il sospettato aveva acquistato benzina per appiccare intenzionalmente il fuoco alla tenda, con l’obiettivo di seminare paura. Vučić ha mostrato un video in cui Andelkovic afferma di aver agito con intenti suicidi: «L’occupazione del centro città mi infastidisce. Ho dato fuoco alla tenda con la benzina», si sente nella registrazione.
«Volevo che mi uccideste perché non posso più vivere», ha aggiunto l’uomo.
Tuttavia, Vucic ha suggerito che l’uomo potrebbe aver «finto di essere pazzo», sottolineando che il suo passato nelle forze di sicurezza indica una piena consapevolezza delle sue azioni. «Questa persona e i suoi eventuali complici saranno puniti severamente», ha promesso.
Il presidente ha poi invitato a evitare reazioni impulsive: «Ho visto la rabbia causata da questo episodio, alcuni oppositori dei bloccanti vogliono radunarsi, ma chiedo loro di non farlo. La vendetta non porta a nulla di buono. Non deve esserci vendetta, e metto in guardia tutti dal cercarla».
Immagine screenshot da Twitter
Terrorismo
Preparavano un altro attentato a Trump?
USSS spotted a suspicious stand near the AF1 zone in Palm Beach. The FBI is investigating. pic.twitter.com/nMCoVP9mKB
— FBI Director Kash Patel (@FBIDirectorKash) October 19, 2025
Tuttavia, il capo delle comunicazioni dell’USSS, Anthony Guglielmi, ha precisato che gli agenti hanno scoperto la postazione giovedì 16 ottobre durante i «preparativi di sicurezza avanzati» per l’arrivo di Trump a Palm Beach. «Non ci sono state ripercussioni sui movimenti e nessuna persona era presente o coinvolta nel luogo», ha dichiarato Guglielmi a Fox News. «Sebbene non possiamo fornire dettagli sugli oggetti specifici o sul loro scopo, questo incidente evidenzia l’importanza delle nostre misure di sicurezza a più livelli», ha aggiunto. SOSTIENI RENOVATIO 21The hunting stand had a direct line of sight to AF1. The FBI took down the stand, which has been taken to an FBI lab. pic.twitter.com/dpXINTTKpK
— X22 Report (@X22Report) October 20, 2025
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