Guerra cibernetica
Attacco informatico colpisce la seconda più grande società di mutui non bancari degli USA
LoanDepot, l’istituto di credito ipotecario statunitense, ha confermato lunedì in una dichiarazione di essere l’ultima vittima di un attacco informatico che ha messo offline i sistemi critici.
LoanDepot, con sede in California, è il secondo più grande prestatore di mutui ipotecari non bancari dietro Rocket Mortgage. La società ha scritto in un documento di aver «recentemente identificato un incidente di sicurezza informatica che ha colpito alcuni dei sistemi della Società».
«Dopo aver rilevato attività non autorizzate, la Società ha prontamente adottato misure per contenere e rispondere all’incidente, compreso l’avvio di un’indagine con l’assistenza di importanti esperti di sicurezza informatica, e ha avviato il processo di notifica alle autorità di regolamentazione applicabili e alle forze dell’ordine».
«Sebbene la nostra indagine sia in corso, al momento la Società ha stabilito che l’attività non autorizzata di terzi includeva l’accesso a determinati sistemi aziendali e la crittografia dei dati» continua il comunicato. «In risposta, la Società ha chiuso determinati sistemi e continua a implementare misure per proteggere i propri dati. operazioni aziendali, riportare i sistemi online e rispondere all’incidente».
Le azioni di LoanDepot sono scese del 5% nelle negoziazioni pre-mercato a New York. L’istituto di credito ha sottolineato che «continuerà a valutare l’impatto dell’incidente e se l’incidente possa avere un impatto materiale sulla Società».
Sostieni Renovatio 21
Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa la Industrial and Commercial Bank of China (ICBC) – considerata la più grande banca del mondo – avrebbe pagato un riscatto dopo aver subito un attacco informatico contro alcuni dei suoi sistemi basati negli Stati Uniti.
A novembre un gruppo di hacker sedicente affiliato alla sottocultura gay-furry (cioè persone che si travestono da pupazzi pelosi giganti) avrebbero praticato una «massiccia violazione dei dati» presso i sistemi dell’Idaho National Laboratory, un centro di ricerca nucleare che lavora per il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti.
L’Europol a ottobre aveva dichiarato di aver smantellato un grande gruppo multinazionale di hacker dediti alla tecnica criminale del Ransomware.
Un rapporto parlamentare britannico uscito lo scorso dicembre ha avvertito che il Regno Unito è vulnerabile a un attacco informatico «catastrofico» che potrebbe paralizzare ampie sezioni delle sue infrastrutture più critiche.
Come riportato da Renovatio 21, molteplici allarmi per una ventura ciber-pandemia sono venuti dal World Economic Forum di Davos.
Il guru WEF Klaus Schwab varie volte ha parlato apertis verbis di un attacco informatico per il collasso sistemico totale, un evento catastrofico che toglierà internet – i cui blackout già aumentano in tutto il mondo – mettendo in ginocchio il pianeta.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Guerra cibernetica
Paesi NATO valutano la guerra cibernetica contro Mosca
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Guerra cibernetica
Internet down in tutto il mondo a causa del crash del sistema di Cloudfare
Martedì, piattaforme di rilievo come X e ChatGPT hanno subito un’interruzione temporanea a causa di un guasto al servizio del fornitore di infrastrutture internet Cloudflare. Anche downdetector.com, tool diffuso per monitorare i disservizi online, è stato colpito dal malfunzionamento.
Poco prima di mezzogiorno UTC, l’azienda ha comunicato sulla sua pagina di stato di aver rilevato un «degrado interno del servizio» e di essere al lavoro per chiarirne le cause.
«L’interruzione di Cloudflare ha avuto ripercussioni sui servizi in tutto il mondo. Durante questo periodo, Downdetector ha ricevuto oltre 2,1 milioni di segnalazioni su tutti i servizi interessati», ha scritto il sito web di monitoraggio Downdetector su X.
I server di Cloudflare operano come «reverse proxy», deviando il flusso di traffico web attraverso la propria infrastruttura per schermare i clienti da rischi cibernetici. Tutelano quasi un quinto di tutti i siti globali.
Aiuta Renovatio 21
I principali portali che ne fanno uso hanno registrato disagi sporadici.
Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso, un guasto esteso a Amazon Web Services (AWS) aveva provocato blackout diffusi sui servizi digitali. Un singolo intoppo può ripercuotersi su milioni di fruitori.
Il co-fondatore ed ex CEO di Binance, Changpeng «CZ» Zhao, ha commentato su X l’interruzione di Cloudflare: «la blockchain ha continuato a funzionare».
Non è ancora chiaro cosa possa essere successo. Alcuni ipotizzano che potrebbe essere stato un attacco alla schermatura offerta da Cloudfare di modo da fare disaccoppiare un particolare sito o sistema dal servizio, così da poter attaccare quest’ultimo, ma si tratta, come sempre nell’ambito cibernetico, di pure speculazioni.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Guerra cibernetica
Orban: gli ucraini sono dietro il furto dei dati personali dei cittadini dell’UE
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Politica2 settimane faIl «Nuovo Movimento Repubblicano» minaccia i politici irlandesi per l’immigrazione e la sessualizzazione dei bambini
-



Persecuzioni2 settimane faFamosa suora croata accoltellata: possibile attacco a sfondo religioso
-



Spirito2 settimane fa«Rimarrà solo la Chiesa Trionfante su Satana»: omelia di mons. Viganò
-



Fertilità2 settimane faUn nuovo studio collega il vaccino contro il COVID al forte calo delle nascite
-



Vaccini2 settimane faIl vaccino antinfluenzale a mRNA di Pfizer associato a gravi effetti collaterali, soprattutto negli anziani
-



Senza categoria1 settimana faI malori della 49ª settimana 2025
-



Pensiero5 giorni faDi tabarri e boomerri. Pochissimi i tabarri
-



Spirito1 settimana faNotre-Dame brucia e la Madonna viene privata del suo titolo














