Necrocultura
Aborto e sacrificio umano. La realizzazione

Sono diversi anni che osserviamo la trasformazione di Tucker Carlson. Lo abbiamo visto, dal 2017 in poi, trasformare radicalmente il suo discorso.
Bisogna ricordare che era un giornalista del mainstream: di più, era nato per esserlo, e fare parte dell’élite della cosiddetta «Washington permanente». Figlio di un giornalista conservatore divenuto diplomatico, giovanissimo ha trovato la strada aperta nei grandi canali di informazione, come la CNN. A trent’anni girava con il papillon, intervistava Britney Spears e difendeva la guerra in Iraq, frequentava i salotti di Washington e conduceva talk show che ospitavano ogni grande figura della politica americana.
Poi è successo qualcosa. Arrivato a Baghdad, si era reso conto della follia dell’intervento americano, e della folle brama di sangue dei neocon. Anni dopo, arrivato Trump sulla scena, si rese conto che le domande che poneva il biondo personaggio della reality TV – tipo: a cosa serve, oggi, la NATO? – facevano schiumare di rabbia tutti i suoi vicini di casa di Washington, che però non riuscivano a spiegarsi il perché.
Il ripensamento di Carlson ha assunto proporzioni gargantuesche: ha cominciato a mettere in discussione i media, di cui fa parte, come pure strumento di controllo dell’élite, ha attaccato a testa bassa deputati e senatori repubblicani incistati nella palude della capitale americana, ha cominciato ad interessarsi di temi proibiti, ha messo in discussione il sostegno all’Ucraina.
Tutto questo divenendo il giornalista della TV via cavo americana più seguito del Paese, stracciando di ordini di grandezza i concorrenti delle reti asservite a Biden e al sistema economico-militare che lo sostiene. I motivi per cui i Murdoch lo hanno licenziato da Fox News non sono ancora noti, tuttavia possiamo intuire che la sua voce era diventata troppo forte, troppo centrale, troppo dissonante con quella della narrativa imperiale – specie se bisogna preparare il popolo all’Armageddon della guerra frontale con la Russia.
A latere dei suoi discorsi geopolitici e sociopolitici, abbiamo notato nelle trasmissioni di Carson crescere un concetto, che a noi e ai lettori di Renovatio 21 è familiare assai, ma che mai pensavamo fosse possibile sentire da un giornalista di successo, tanto più americano. In varie puntate del suo show, ecco che Tucker ha cominciato a parlare di «sacrificio umano».
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La questione è stata slatentizzata una volta per tutte in un suo intervento a Cleveland la settimana scorsa. Si trattava di una serata messa in piedi da un’organizzazione chiamata Center for Christian Virtue, che lo ha preso come ospite. L’Ohio sta per affrontare un voto per un emendamento proposto da Planned Parenthood, l’inarrestabile multinazionale dell’aborto.
«Sono davvero colpito dalle iniziative elettorali che voi elettori dovrete affrontare a novembre», ha esordito. «Sono colpito perché sono così diversi dalla politica di cui mi sono occupato per gran parte della mia vita».
Carlson ha affermato che per la maggior parte degli ultimi tre decenni «i dibattiti che abbiamo avuto nella sfera politica riguardavano visioni contrastanti su come migliorare la vita delle persone», tuttavia ciò non è più vero: «quando ti ritrovi in un’elezione in cui le due principali iniziative elettorali sono 1) incoraggiare le persone a uccidere i propri figli e 2) incoraggiare i propri figli a drogarsi, chi ne trae vantaggio?» si è chiesto tra segni di approvazione del pubblico.
«L’unica fonte pura di gioia nella tua vita sono i tuoi figli», ha dichiarato Carlson, che ne ha 4, quasi tutti oramai abbastanza cresciuti. «Lo scopo della vita è avere figli e vederli avere dei nipoti. Niente ti porterà gioia come quella. Niente si avvicina!».
«Scambieresti il tuo lavoro con i tuoi figli? Daresti qualcosa in cambio per i tuoi figli? Ovviamente no!»
«Chiunque ti dica: “non avere figli”, “uccidi i tuoi figli’ non è tuo amico. Sono vostri nemici», ha detto Tucker.
Poi Tucker realizza qualcosa di immenso. Entra in un territorio ancora molto inesplorato, perfino per la chiesa cattolica: la linea retta tra il sacrificio dei bambini nell’Antico Testamento e le false promesse dell’odierna industria dell’aborto.
«È una promessa molto riconoscibile quella che ti stanno facendo perché è vecchia come il tempo ed è raccontata in grande dettaglio in tutta la Bibbia ebraica».
«È un sacrificio umano. (…) Di tutti i peccati commessi dagli antichi, quel peccato ogni volta che viene descritto, viene chiamato esecrabile».
«Perché le persone lo facevano? Perché credevano di ottenere in cambio potere e felicità. Tutto ciò che serve è sacrificare i tuoi figli».
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«Questo è vecchio quanto il tempo», ha detto Carlson. «Ogni civiltà sulla faccia della Terra si è impegnata in questo. Tutti. Non solo i Maya e gli Aztechi». Anche gli scandinavi, ricorda.
«La documentazione archeologica ci dice che il sacrificio umano, il sacrificio dei bambini, l’uccisione dei bambini, è l’unica costante della civiltà umana».
«Come può essere? Come possono tutte queste civiltà situate in diversi punti cardinali – che sappiamo non avevano alcun contatto tra loro – raggiungere la stessa conclusione, che in cambio dell’uccisione dei propri figli, sarebbero felici o al sicuro? Probabilmente non è una conclusione che hanno raggiunto in modo organico, giusto?».
«Ciò va contro l’imperativo della biologia evoluzionistica che è quello di continuare la specie. E quelli di noi che sono cresciuti in un mondo secolare a cui viene insegnato che le persone sono motivate dall’istinto progettato per continuare la specie dovrebbero fermarsi e dire: “Aspetta un secondo”. In che modo uccidere i propri figli favorisce la perpetuazione della specie?».
«Non è così. In effetti, è un attacco a questo», ha detto Carlson. «Non è una funzione umana naturale voler uccidere i propri figli. È un’idea, un impulso che è stato introdotto».
«Forze esterne agiscono sulle persone in ogni momento nel corso della storia, in ogni cultura del pianeta, per convincere le persone, che se sacrificano i loro figli, saranno felici e al sicuro».
«È esattamente questo ciò di cui si tratta. È un diritto religioso. Questo non è un dibattito politico. Non ti stanno dicendo che una ragazza è stata violentata a 13 anni e deve andare all’università, quindi purtroppo è necessario abortire il bambino. No, questo è 20 anni fa. Ora dicono che l’aborto di per sé è un percorso verso la gioia».
Conclude.
«Quindi, questo non è un dibattito politico. Questa è una battaglia spirituale. Non c’è altra conclusione».
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La portata di questo concetto, così ben sinteticamente qui spiegato, dovrebbe sconvolgere chiunque – lo crediamo da sempre.
Perché è quello che personalmente vado scrivendo oramai da oltre un decennio, e che Renovatio 21 ripete appena può: è in corso il ritorno al sacrificio umano, il mondo sta venendo portato a rendere la morte violenta un fenomeno normalizzato, integrato alla società stessa, ritenuto necessario alla sua stessa esistenza morale.
L’aborto, l’eutanasia, l’uccisione per squartamento per predazione degli organi, sono forme surrogate del sacrificio umano di ritorno, atti sacrificali camuffati per essere riassimilati dal mondo moderno come diritti e perfino come virtù.
Di più: abbiamo visto come la politica, con pochissime eccezioni, tremi all’idea di toccare le leggi sull’«interruzione volontaria della gravidanza». Abbiamo visto, anche in Italia, come chi ascende il potere come prima cosa debba dichiarare che non metterà mano al figlicidio legalizzato: è quello che su queste pagine abbiamo chiamato l’inchino a Moloch.
Moloch migliaia di anni fa, Moloch 194 oggi. Fin qui, direte, niente di nuovo: è un’idea che può essere venuta a tutti. Tuttavia pochi hanno il coraggio di chiedersi, e di rispondersi, riguardo da dove mai possa venire questa pulsione di morte della società.
Ebbene, chi mantiene la fede nella religione fondata sulla croce, dovrebbe sapere come rispondersi. Dio è venuto qui e da innocente è stato trucidato. No, un modo più chiaro di spiegarlo non c’è. Aveva detto che la buona novella deve estendersi a tutte le genti – cioè a tutti i popoli che praticavano sacrifici umani, tutti i pagani a cui i loro dèi demandavano il sangue dei figli.
E chi sono davvero questi dèi?
Salmo 96, versetto 5: Omnes dii gentium daemonia, gli «dèi pagani sono demoni». Qualche anno fa, preparando una conferenza, ho notato che la nuova traduzione della Bibbia approvata dalla Conferenza Episcopale Italiana traduce in altro modo: «Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla». Mica mi sono stupito: non credono nei demoni, perché non credono in Cristo, non credono in Dio (ma beccano, comunque, o forse proprio per questo, l’8 per 1000).
Quindi, il ritorno del sacrificio umano porta seco, giocoforza, il ritorno degli dèi antichi?
Sì, senza dubbio, e sempre più materialmente. Sempre più impudicamente, pubblicamente.
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Pensate al caso Balenciaga, dove d’un tratto, in pubblicità dai costi esorbitanti, distribuite in canali massivi, compare, senza che vi sia un vero motivo se non una qualche assonanza con il brand, la parola «BAAL». Baal, la divinità cananea della pioggia e della tempesta, compare di Moloch nella religione dei sacrifici umani. Ricordate? Era in una di quelle campagne che furono accusate di normalizzare la pedofilia.
Un dio fenicio, finito d’un bleu in una fotografia di moda che riguarda, guarda caso, i bambini.
Oppure pensate al caso dell’Ucraina, dove il ritorno del paganesimo assassino ha dato segni di incredibile evidenza, al punto da essere definibile come programmatico, e con esiti talvolta grotteschi. Renovatio 21 ha scritto diversi articoli sulla questione, sulla tenebra di Valpurga che sembra ora possedere Kiev.
Ma si va oltre. Tutto il senso paganizzante della destra dell’ultimo secolo, il solco ancora attivo dei vari Evola e De Benoist, è leggibile nel medesimo senso: la sostituzione del cristianesimo visto come ostacolo allo scatenarsi degli antichi padroni dell’uomo.
La sinistra fa lo stesso. Il culto dell’antropologia viene sposato con l’aiuto alla migrazione, con le religioni animiste africane e i loro riti che, più che tollerati, sono esaltati dal goscismo. Parimenti, l’ecologismo ha già compiuto il salto articolato verso il paganesimo, accettando una visione panteista con a capo una divinità chiamata Gaia, alla quale l’uomo deve sacrificarsi, essendo la sua presenza di danno.
Vanno citati anche gli psiconauti alla Terence McKenna, quelli che credono che sia possibile esperire il divino per tramite degli allucinogeni: in molti raccontano immancabilmente la storia che durante i loro «viaggi» drogastici hanno incontrato, in questa dimensione di pace, degli esseri senzienti, i quali raccomandavano loro di conservare la terra con il controllo della popolazione. Gli dèi parlano proprio come l’ONU, Bill Gates e miriadi di politici ed elettori del Partito Democratico. Gli dèi insegnano la Necrocultura. Chi lo avrebbe mai detto.
Il discorso da fare è che non è che si fermeranno all’aborto e all’eutanasia, che sono solo le due fette di pane del sandwich della morte in via di preparazione.
L’obbiettivo è rendere l’uccisione del prossimo totalmente lecita – cioè l’assassinio di chiunque, in qualsiasi momento, vista come un atto giusto, anzi un atto fondante della stessa esistenza morale di una nuova società: la morte come sacramento civile del futuro. Piero Vassallo, un amico che mi manca tanto, lo aveva capito ancora trenta anni fa, quando cominciò a registrare in alcuni ambienti dei fremiti per i sassi lanciati dai cavalcavia: omicidi casuali, totalmente privi di senso che non fosse, appunto, quello di un misterico sacrificio crudele.
In pratica, la vostra vita diventa spendibile in ogni momento, sacrificabile in ogni istante – perché la vostra vita non vale niente, non è un dono, unico irripetibile, fatto da Dio, che vi ha creati a vostra immagine e somiglianza. No, questa sua opera, l’essere umano, voi, va cancellata, va umiliata, degradata, disintegrata, va uccisa brutalmente, e massivamente.
Alcuni ritengono che, grazie alla meraviglia del Progresso, questa in fondo sia l’era più pacifica dell’umanità. Lo ha proclamato in forma di bestseller scientifico Steven Pinker in un libro di una dozzina di anni fa, spiegando, qualche dato alla mano, che la violenza nel mondo sarebbe declinata. (Pinker, poverino, è anche lui una vittima dell’amicizia di Jeffrey Epstein).
Cosa può aver capito questo tizio di quello che sta accadendo? L’assenza della guerra fa credere all’ebetismo di sinistra, e di destra, che viviamo un’era di pace. Possiamo comprendere lo scambio satanico che vi è alla base: niente guerra, ma centinaia di milioni di aborti, serque sempre maggiori di ammazzati con la dolce morte, quantità di squartati vivi con gli espianti, milioni di embrioni distrutti con la provetta – è tutto questo non è, come la guerra, uno stato di violenza temporaneo, ma è legge, è lo stato delle cose attuale. La Necrocultura è divenuta una funzione dello Stato moderno stesso.
Ve lo dobbiamo ripetere: gli dèi non si fermeranno lì. Non si accontenteranno delle fette di pane, perché esigono il panino completo – e il companatico siete voi. Vogliono potervi uccidere a piacere, vogliono che voi siate sacrificati ad essi. Il senso dell’allarme climatico, e della sempre più sfacciata spinta verso la riduzione della popolazione, sta tutto qui. Non possiederete nulla, e sarete felici. Non possiederete nemmeno la vostra vita.
Ora, se considerate quanto abbiamo scritto, capite quanto sia idiota per voi seguire, o tanto più finanziare, gli attuali gruppi pro-life, i quali, come gli sciocchi del proverbio cinese, guardano al dito (le leggi, la politica) e non alla luna – che in questa ora di tenebra, ci rendiamo conto, è particolarmente spaventosa.
L’aborto è un sacrificio umano, un atto di culto verso dèi antichi che sono ancora qui nascosti fra noi, e che i cristiani semplicemente chiamano «demoni». Essi vogliono tornare a calpestare liberamente la terra, ed esigere il tributo di sangue degli uomini. Per farlo devono invertire tutto: la religione di Dio che si sacrifica per gli uomini deve sparire, per far tornare la religione dell’uomo che si sacrifica per il dio.
Tale ritorno non ha solo segni visibili. Vi sono, abbiamo capito, anche segni occulti: ci chiediamo cosa siano quei feti nei barattoli sotterrati che ogni tanto vengono scoperti in giro per l’Italia. Così come non abbiamo idea di cosa siano veramente i barili pieni di feti saltati fuori l’anno scorso.
Certo, ognuno di quei bimbi, è stato sacrificato. A cosa, possiamo cominciare a dirlo con chiarezza.
Ditelo anche voi.
Roberto Dal Bosco
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Necrocultura
Materialismo e Necrocultura: il disastro italiano nelle relazioni personali

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Gender
Pedofilo omosessuale ottiene un bambino tramite maternità surrogata. Bisogna stupirsi?

La rete si scalda per un caso che cala un tris considerevole: matrimonio gay, pedofilia, utero in affitto. Si aggiungerebbe, in questo caso, anche il crowdfunding. Lo riporta LifeSite.
Un coro di indignazione è esploso sui social media statunitensi dopo che è stato rivelato che un omosessuale registrato come molestatore sessuale dopo essere stato condannato per abusi sessuali su un giovane adolescente, è riuscito a ottenere un bambino tramite maternità surrogata.
L’uomo che ha «sposato» un altro uomo è descritto come un molestatore sessuale di primo livello in Pennsylvania, condannato per «abuso sessuale su minori» e «possesso di materiale pedopornografico». All’epoca insegnante di chimica al liceo, l’uomo era stato arrestato nel 2016 per numerose «esplicite richieste e conversazioni sessualmente esplicite» con uno studente sedicenne, dopo che era stato scoperto per aver inviato 20 foto di nudo e un video sessualmente esplicito di se stesso.
Lo scandalo è esploso dopo che la coppia ha condiviso un video in cui festeggiava le feste con il bambino nato da madre surrogata durante il suo primo anno di vita.
Il giornalista cittadino Derek Blighe ha pubblicato il video su X, osservando: «a meno che non accada un miracolo, questo bambino non ha quasi nessuna possibilità di avere una vita normale».
Il post di Blighe è stato visualizzato ben oltre 11 milioni di volte.
Unless a miracle happens, this child has almost no chance at a normal life. pic.twitter.com/dwwXaH4Nbi
— Derek Blighe (@BligheDerek) July 27, 2025
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«Come fanno dei degenerati malati come questi a ottenere l’approvazione per diventare tutori di un bambino?» ha chiesto l’attivista contro la presenza di transessuali nello sport Riley Gaines. «Per quanto mi riguarda, chiunque sia coinvolto nel processo di approvazione dovrebbe essere in prigione».
How do sick degenerates like this get approved to be the guardian of a child?
As far as I’m concerned, anyone involved in their approval process should be in prison. https://t.co/j8blpeoLGY pic.twitter.com/mqKU0kwnYv
— Riley Gaines (@Riley_Gaines_) July 28, 2025
«Concepire un bambino con l’intenzione di affidarlo a una famiglia senza madre per farlo crescere da queste due creature», ha scritto il commentatore cattolico youtuber Matt Walsh su X. «Assolutamente orribile. Una malvagità indescrivibile».
Turns out this might be a surrogacy situation. That’s even worse. Conceiving a child with the intention of placing him in a motherless home to be raised by these two creatures. Absolutely horrifying. Evil beyond description.
— Matt Walsh (@MattWalshBlog) July 28, 2025
Secondo quanto scrive Lifesite, non solo la coppia è riuscita ad ottenere il bambino nonostante i trascorsi sessuali criminali dell’uomo, ma pare che abbiano utilizzato l’app di crowdfunding GoFundMe per aiutarlo.
«È stato rivelato che una coppia gay che ha finanziato tramite crowdfunding il proprio percorso di maternità surrogata ora ha la custodia di un bambino, nonostante uno dei partner (…) sia stato condannato per reati sessuali su minori, sfruttando una scappatoia della Pennsylvania per la maternità surrogata che aggira le restrizioni statali sull’adozione per i predatori registrati», ha riportato Right Angle News Network su X.
«Orribile», ha scritto l’attivista pro-life Lila Rose, fondatrice di LiveAction. «Dopo la diffusione virale di un video di due uomini che baciavano un neonato acquistato tramite crowdsourcing, fecondazione in vitro e madre surrogata, gli investigatori di internet hanno scoperto che uno degli uomini era un molestatore sessuale registrato».
Horrific.
After a viral video of two men kissing a little baby boy who they bought via crowdsourcing, IVF and a surrogate, internet sleuths discovered one of the men was a registered sex offender.
No vetting process is required for surrogacy. Anyone with money can buy a child.… pic.twitter.com/AkBYxJLy5I
— Lila Rose (@LilaGraceRose) July 29, 2025
«Non è richiesto alcun processo di verifica per la maternità surrogata. Chiunque abbia soldi può comprare un bambino», ha detto Rose. «Non solo questo bambino è stato privato di una madre intenzionalmente, ma non sono stati messi in atto meccanismi di sicurezza per proteggerlo. I bambini non sono merci».
«Vietate la maternità surrogata», ha aggiunto la Rose.
La deputata repubblicana degli Stati Uniti Anna Paulina Luna ha chiesto al procuratore generale della Pennsylvania: «perché a questo molestatore di bambini è consentito adottare un bambino?»
«Il fatto che quest’uomo stia sfruttando una scappatoia che consente l’adozione tramite maternità surrogata, pur essendo un molestatore sessuale registrato, è disgustoso. Dovrebbe essere FUORILEGGE», ha dichiarato.
«Non mi interessa chi sei, qual è la tua razza o il tuo genere: se sei un molestatore sessuale registrato, non ti dovrebbe essere permesso di avvicinarti ai bambini, figuriamoci adottarli», ha detto la Luna.
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Renovatio 21 considera che lo stupore si addice solo a chi fino ad ora ha tenuto gli occhi chiusi: tutti i nodi della Necrocultura sono collegati l’uno con l’altro in modo istituzionalizzato grazie allo Stato moderno: con il diritto all’aborto si crea il diritto alla fecondazione in vitro (che uccide molte più bambini dell’aborto, ma che grazie a questo sono finalmente considerati come sacrificabili), con il matrimonio gay si crea giocoforza il «diritto» alla maternità surrogata, con il «diritto al gender» si apre all’istituzionalizzazione di ogni possibile devianza (come visibile ai gay pride), con l’erosione progressiva di vari tabù: si ricordano gli ammiccamenti a certe manifestazioni riguardo ai bambini delle famiglie normali.
Aggiungiamo che, se fosse vero che l’omosessualità proviene dall’assenza della figura paterna (come sosteneva Sigmund Freud), l’ondata presente è stata creata dalle leggi sul libero divorzio – un’altra legge teratogenetica che andrebbe abolita quanto prima, ma siete dei folli se sperate che i pro-vita dell’establishment provino a dirlo e a farci una battaglia.
A Renovatio 21, invece, abbiamo proprio intenzione di farlo: combattere la Necrocultura in maniera integrale, senza nessun compromesso, e con tutta la forza che abbiamo.
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Bioetica
La pop star britannica Lily Allen ride mentre racconta i suoi molteplici aborti

This is sad. But what I find disgusting is that Allen pretended one of her abortions was a miscarriage. She chose to end the life of her unborn baby. Women don’t choose to miscarry. pic.twitter.com/ldJoB3l3hy
— Fleur Elizabeth (@fleurmeston) July 3, 2025
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