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Terrorismo

«Abbiamo fallito»: il capo dei servizi segreti americani «grigliata» in udienza al Congresso per l’attentato a Trump

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Il tentato assassinio dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato il più grande fallimento dei servizi segreti degli ultimi decenni e nessuno ne è stato ritenuto responsabile, ha dichiarato al Congresso la direttrice Kimberly Cheatle.

 

«La solenne missione del Secret Service è quella di proteggere i leader della nostra nazione. Il 13 luglio abbiamo fallito», ha detto Cheatle alla House Oversight Committee lunedì.

 

«Mi assumo la piena responsabilità per qualsiasi falla nella sicurezza», ha detto Cheatle ai legislatori, descrivendo la sparatoria di Butler come «il più significativo fallimento operativo del Secret Service degli ultimi decenni».

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La maggior parte dei legislatori repubblicani e almeno un democratico hanno osservato che il direttore dei servizi segreti si era dimesso dopo il tentato assassinio del presidente Ronald Reagan nel 1981, quindi l’interpretazione di Cheatle di «piena responsabilità» sembrava quantomeno insolita.

 

La Cheatle ha giurato di collaborare alle indagini su quanto accaduto e di muovere «cielo e terra» per garantire che non accada di nuovo, ma ha rivelato sotto giuramento che nessun dipendente dei servizi segreti è stato disciplinato o licenziato per l’incidente di Butler.

 

«Ho piena fiducia negli uomini e nelle donne del Secret Service. Sono degni del nostro supporto nell’esecuzione della nostra missione protettiva», ha detto Cheatle ai membri del Congresso.

 

«Penso di essere la persona più adatta a guidare i servizi segreti in questo momento», ha affermato in un altro momento dell’udienza.

 

Sollecitata a chiarire le sue osservazioni sul «tetto spiovente» fornite ad ABC News la scorsa settimana, Cheatle ha detto che i servizi segreti «preferiscono avere tetti sterili», ma che «stanno ancora cercando di capire chi avrebbe dovuto fornire la sorveglianza».

 

Citando l’indagine in corso, la Cheatle ha rifiutato di rispondere a quasi tutte le domande dei legislatori sul tentato assassinio. Non ha voluto rivelare quanti bossoli sono stati trovati sul tetto dell’edificio da cui l’assassino, identificato come Thomas Crooks, ha sparato, o se i servizi segreti avevano un agente su quel tetto in qualsiasi momento, o perché no.

 

La Cheatle ha anche affermato che i servizi segreti non avrebbero permesso a Trump di salire sul palco se fossero stati a conoscenza di una «minaccia» e non solo di un sospetto.

 

«Today you’re full of shit» («Oggi lei dice stronzatre»), ha detto a un certo punto la deputata repubblicana della Carolina del Sud Nancy Mace, scatenando le obiezioni dei democratici della Camera in merito al decoro.

 

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«Dopo aver lasciato il briefing di supervisione questa mattina, sono più convinta che mai che Crooks non stesse lavorando da solo», ha affermato la deputata repubblicana della Florida Anna Paulina Luna su X.

 


«Lei ha commesso spergiuro. Chiedo che denunciamo il Direttore per falsa testimonianza. Siamo pronti ad accusarla di oltraggio alla corte» ha detto la Luna.

 

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L’FBI sta attualmente conducendo un’indagine penale sul tentato omicidio, l’ispettore generale della Homeland Security ha avviato tre distinte indagini su quanto accaduto e sembra che sia in corso anche un’inchiesta del Congresso.

 

Gli eletti repubblicani hanno fatto molte delle domande che circolano in rete. La popolarissima deputata trumpiana della Georgia Marjory Taylor Green (MTG) è arrivata a chiedere, in un intervento al fulmicotone, se vi fosse uno «stand-down order», ossia un ordine di non intervento.

 

«C’è stato un ordine di ritirarsi, signorina Cheatle? C’è stata una cospirazione per uccidere il presidente Trump?» chiede la focosa rappresentante georgiana.

 

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La Taylor green, prima durante e dopo la deposizione della Cheatle, ha chiesto le sue dimissioni, che ha detto di aspettarsi in giornata.

 

 

«Lei è un completo fallimento come direttore del Secreti Service!» è esplosa ad un certo punto MTG.

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Il rappresentatedell’Ohio Jim Jordan, veterano della frangia trumpista repubblicana, ha accusato la Cheatle di non voler rispondere alle domande, anche a quelle relative alla voce secondo cui al gruppo di Trump erano state negate richieste di aumento di sicurezza dell’ex presidente.

 

Un altro deputato, Pat Fallon, ha insultato la Cheatle dicendole che deve tornare a «fare la guardia ai Doritos», popolare marca di patatine statunitensi prodotti dalla multinazione Pepsico, per la cui sicurezza ad un certo punto della sua carriera la Cheatle (il cui nome assomiglia a quello di un’altra famosa marca di patate fritte nordamericane, i Cheetos) aveva lavorato.

 

 

Nonostante il tema tremendo, va detto che lo spettacolo di grigliatura delle Commissioni parlamentari USA è sempre imperdibile. Ed è chiaro che molti legislatori, avvertendo gli appetiti della base elettorale, stanno chiedendo un barbecue di Deep State.

 

In realtà, il profumino è allettante per tutto il mondo.

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Terrorismo

Jihadisti francesi attaccano le forze governative siriane

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Le nuove autorità siriane hanno lanciato un’ampia operazione militare contro le forze jihadiste straniere rimaste nella provincia nord-occidentale di Idlib, con particolare attenzione ai militanti di origine francese.   Il governo damasceno ha dichiarato che questi gruppi, che in passato hanno contribuito a rovesciare l’ex presidente Bashar Assad, costituiscono ora una minaccia alla sicurezza.   Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), con sede nel Regno Unito, gli scontri sono scoppiati durante un assalto notturno delle forze governative a un campo noto come «campo francese» nella città di Harem, a ovest di Idlib. Entrambe le parti avrebbero subito perdite, ma il numero esatto di vittime non è stato confermato. Almeno due jihadisti sono stati catturati. Secondo le autorità, il campo sarebbe gestito da combattenti stranieri guidati da Omar Omsen, un cittadino francese di origini senegalesi.   Il Servizio di Sicurezza Generale siriano ha specificato che l’obiettivo era arrestare Omsen e ripristinare la stabilità nella regione. Un canale Telegram legato ai jihadisti ha diffuso una dichiarazione del loro leader, che accusava il governo di collaborare con gli Stati Uniti e una «coalizione internazionale» per eliminare i militanti stranieri in Siria, minacciando Damasco di rappresaglie jihadiste e citando il supporto di altri gruppi militanti stranieri.  

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Un articolo del Washington Post dello scorso maggio riferisce che il governo del presidente ad interim Ahmed al-Sharaa, precedentemente conosciuto come il terrorista jihadista al-Jolani, legato ad al-Qaeda e ISIS, sta affrontando minacce dalle stesse forze che lo hanno insediato al potere a novembre.   Secondo un rapporto di Le Monde del 2023, circa 200 cittadini francesi, tra combattenti e loro familiari, si sono stabiliti a Idlib dopo il collasso dello Stato Islamico nel 2019, descritti come «jihadisti francesi irriducibili».   Il WaPo a maggio riportava che «militanti sunniti estremisti» hanno compiuto stragi di alawiti sulla costa siriana a marzo, causando almeno 1.300 morti, con altre migliaia morti nei mesi successivi.   Come noto, anche i cristiani sono oggetto di continue violenze assassine e genocide da parte dei takfiri jihadisti che perseverano nella loro opera di cruenta persecuzione, tra esecuzioni di donne cristiane e bombe nelle chiese, mentre diviene sempre più chiaro che la sharia è l’unica legge del Paese un tempo laico.   Alcuni di questi gruppi jihadisti hanno poi rivolto la loro ostilità contro al-Jolani, specialmente dopo il suo incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha portato alla rimozione delle sanzioni contro la Siria, ma lo ha fatto apparire come un «infedele» agli occhi dei radicali.  

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Episodio di terrorismo a Belgrado

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Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha descritto la sparatoria di mercoledì vicino all’Assemblea nazionale di Belgrado come un «terribile attacco terroristico». Un uomo di 70 anni avrebbe aperto il fuoco nella capitale serba e dato fuoco a una tenda.

 

L’autore, identificato come Vladan Andelkovic, è stato arrestato. Secondo i resoconti, ha ferito un uomo di 57 anni, Milan Bogdanovic, sparandogli e ha poi incendiato una tenda dei sostenitori del presidente Vucić davanti all’Assemblea nazionale. Kurir ha riportato che il sospettato ha anche gettato munizioni tra le fiamme.

 

La vittima, colpita alla coscia, non ha subito ferite gravi. I vigili del fuoco hanno domato l’incendio, mentre la polizia ha isolato l’area e avviato un’indagine.

 

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In un discorso televisivo, Vucic ha condannato l’episodio come un «attacco terroristico contro persone e proprietà», dichiarando che il sospettato aveva acquistato benzina per appiccare intenzionalmente il fuoco alla tenda, con l’obiettivo di seminare paura. Vučić ha mostrato un video in cui Andelkovic afferma di aver agito con intenti suicidi: «L’occupazione del centro città mi infastidisce. Ho dato fuoco alla tenda con la benzina», si sente nella registrazione.

 

«Volevo che mi uccideste perché non posso più vivere», ha aggiunto l’uomo.

 

Tuttavia, Vucic ha suggerito che l’uomo potrebbe aver «finto di essere pazzo», sottolineando che il suo passato nelle forze di sicurezza indica una piena consapevolezza delle sue azioni. «Questa persona e i suoi eventuali complici saranno puniti severamente», ha promesso.

 

Il presidente ha poi invitato a evitare reazioni impulsive: «Ho visto la rabbia causata da questo episodio, alcuni oppositori dei bloccanti vogliono radunarsi, ma chiedo loro di non farlo. La vendetta non porta a nulla di buono. Non deve esserci vendetta, e metto in guardia tutti dal cercarla».

 

 

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Terrorismo

Preparavano un altro attentato a Trump?

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Il direttore dell’FBI Kash Patel ha dichiarato domenica 19 ottobre a Fox News che i Servizi Segreti (USSS) hanno individuato una «postazione di caccia» con vista diretta sull’uscita dell’Air Force One del presidente Donald Trump presso l’aeroporto internazionale di Palm Beach. L’FBI sta collaborando con l’USSS e le forze dell’ordine della contea di Palm Beach per le indagini.   Il Patel ha riferito che, fino a ieri, nessuna persona è stata vista o associata alla postazione sopraelevata. Secondo una fonte anonima delle forze dell’ordine citata da Fox, la postazione, situata su un ramo d’albero, sembra essere stata preparata «mesi fa».     Tuttavia, il capo delle comunicazioni dell’USSS, Anthony Guglielmi, ha precisato che gli agenti hanno scoperto la postazione giovedì 16 ottobre durante i «preparativi di sicurezza avanzati» per l’arrivo di Trump a Palm Beach. «Non ci sono state ripercussioni sui movimenti e nessuna persona era presente o coinvolta nel luogo», ha dichiarato Guglielmi a Fox News.   «Sebbene non possiamo fornire dettagli sugli oggetti specifici o sul loro scopo, questo incidente evidenzia l’importanza delle nostre misure di sicurezza a più livelli», ha aggiunto. SOSTIENI RENOVATIO 21
 
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