Bizzarria
A San Francisco la gente già fa sesso nei robotaxi
I passeggeri dei taxi a guida autonoma paiono perdere più facilmente i freni inibitori.
È quanto riporta il San Francisco Standard, che, raccontando un episodio specifico con tanto di testimonianze di prima mano, sottolinea come la riservatezza derivante dal non avere un conducente sembra abbassare le inibizioni dei passeggeri all’interno dei robotaxi che stanno ora proliferando in tutta la città della Silicon Valley.
«Siamo entrati e ci siamo messi subito al lavoro, pomiciando», ha detto allo Standard Megan, una donna sui vent’anni, che di recente ha usufruito del servizio di mobilità alternativo. Da lì in poi è iniziato a diventare tutto allusivo e più intimo.
«Ero tipo, “non ho biancheria intima e sono pronta per indossare questo kimono”», ha aggiunto. «E stavo usando le sue pantofole che erano cinque taglie più grandi».
Il complice sessale anonimo della ragazza ha ammesso di aver compiuto atti sessuali in un robotaxi almeno sei volte, comprese tre sessioni «complete».
«Voglio dire, non c’è nessuno che ti dica: “non puoi farlo”», ha detto al quotidiano sanfranciscano. «Arriva al punto in cui ti senti sempre più a tuo agio, e se sei con qualcuno, come un partner più serio, può degenerare in altre attività».
Per anni, Cruise di General Motors e Waymo di Google hanno utilizzato robotaxi senza conducente nella città della Bay Area. Le auto hanno talvolta seminato il caos in città, bloccando il traffico in diverse occasioni.
Come riporta Futurism, i robotaxi possono anche essere pericolosi. Le segnalazioni di collisioni e incidenti mancati sono diventate quasi all’ordine del giorno. All’inizio di quest’anno, un veicolo è addirittura finito in una un contesto di incendio con i pompieri lì attivi.
Niente di tutto ciò sembra aver dissuaso i passeggeri dal copulare mentre sono in taxi. Non è chiaro se Megan e il suo accompagnatore riusciranno a farla franca, perché c’è una possibilità che Cruise abbia registrato e archiviato le effusioni sui suoi server, nonostante le possibili leggi sulla privacy.
«Registriamo video all’interno dell’auto per maggiore sicurezza e supporto», si legge sul sito web di Cruise. «Se succedesse qualcosa durante la corsa, potremmo rivedere la registrazione per capire meglio cosa è successo».
«Stiamo lavorando duramente per garantire che il nostro servizio sia sicuro, pulito e aperto a tutti, e che i passeggeri accettino di fare la loro parte quando si iscrivono per utilizzare il nostro servizio», ha dichiarato allo Standard un portavoce di Cruise. «Adotteremo le misure appropriate contro chiunque violi tali linee guida».
«I was just along for the ride, literally» conclude la ragazza. «Ero solo lì per il giro, letteralmente»: il doppio senso non è possibile renderlo in italiano, ma il lettore può capire.
Dalle istigazioni al suicidio ai matrimoni con chatbot, dai consigli pro-anoressia ai plagi, dai licenziamenti di massa alla sostituzione di insegnanti e sacerdoti, dai morti che parlano alle crudeltà verso i bambini, il livello di degrado a cui può portarci l’Intelligenza Artificiale segna ogni giorno un nuovo livello.
Bizzarria
Candidato falliforme alle elezioni di Tokyo: Goto Teruki è tornato!
Le elezioni politiche locali in Giappone sono caratterizzate da una campagna elettorale la cui invadenza sonora e visiva è direttamente proporzionale al disinteresse manifestato dagli elettori.
Qui ci si accorge dell’avvicinarsi delle elezioni dalla voce dei candidati che, uscendo dagli altoparlanti dei furgoncini di propaganda, rompe fastidiosamente la quiete dei quartieri residenziali delle città nipponiche.
Siccome la gente ha imparato ad ignorare questa forma di promozione itinerante, i candidati si mettono a fare quotidiani comizi all’entrata delle stazioni ferroviarie locali. Tra un buongiorno e l’altro, ripetono ossessivamente il proprio nome e fanno qualche discorso pieno di buoni sentimenti.
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Io, come tutti, li ignoro. Manca a loro la verve delirante, la follia da dilettanti allo sbaraglio dei candidati all’elezione del sindaco di Tokyo. Renovatio 21 vi ha già parlato di questo meraviglioso spettacolo, tra candidati joker, candidate che si spogliano in TV, promotori della poligamia e altri deliri.
Il mio disinteresse è però svanito quest’oggi, mentre tornavo dal barbiere e mi sono imbattuto in un auto nera adibita a veicolo di propaganda elettorale. Dai suoi altoparlanti risuonava solo a tratti una voce in falsetto, spiritata e melliflua al tempo stesso, sgradevole e inquietante come quella di alcuni preti cattolici in cui ogni tanto tocca imbattersi.
La grafica dei cartelloni elettorali sul tetto della macchina è diversa da quella tipica, sgargiante e facile da leggere. Mi avvicino e vedo questo.

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Il nome sui cartelloni è inequivocabile:
Il troll dei troll, lo scompigliatore elettorale in cerca di attenzione, quello del pannolone in testa, quello delle fellatio mimate nella tribuna elettorale televisiva.
La mina vagante della politica giapponese é uno dei candidati nel municipio di Katsushika, dove vivo. Sono un po’ inquieto, la sensazione è quella di avere il nemico in casa, per così dire. Arrivo al parchetto dietro casa e tra i manifesti elettorali spunta questo.

Non è che servano particolari commenti. Da notare che sul manifesto non c’è scritto neanche il nome del candidato o uno straccio di slogan: parafrasando Marshall McLuhan, il membro è il messaggio, a quanto pare.
Arrivo a casa e trovo nella cassetta delle lettere il giornale con la lista dei candidati alle municipali.

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Ed ecco qui la nuova ipostasi politica del folle signor Goto: il Partito Amo Tantissimo il Giappone (Nihon Daisuki To, 日本大好き党).
Come si vede il programma è fittissimo, uno zibaldone dei temi discussi dalla politica giapponese negli ultimi tempi, mischiati ai deliri erotomani e pseudonazionalisti del nostro.
Oltre al reddito universale di 80000 yen (450 euro) mensili a tutti, al taglio del 90% dello stipendio dei politici (assicurato almeno qualche voto di protesta) e alla promessa di ridurre gli stranieri in Giappone allo 0.1% della popolazione (rispetto al 3 %), è tutto un tripudio di politiche di sostegno alla natalità.
Sostegno alle madri single, ruote per gli esposti ovunque perché relazioni clandestine e extraconiugali non sono un male e i bambini devono venire cresciuti dalla collettività. Bambini anche per invertiti di varia natura, anche se non specifica bene come. Pure qualche accenno al divieto delle vaccinazioni obbligatorie, giusto per non scontentare nessuno.
Ovviamente, l’unica vera ideologia di Goto Teruki è essere Goto Teruki: uno di quei casi in cui l’artista e l’opera d’arte coincidono.
Se domani mattina lo vedo all’entrata della stazione, cerco di carpirgli un’intervista per Renovatio 21.
Taro Negishi
Corrispondente di Renovatio 21 da Tokyo
Bizzarria
Ballerini su ghiaccio cinesi indagati per un missile pelouche
🌐🇨🇳Message sent? – How else to explain the actions of Chinese athletes.
Chinese figure skaters showed a toy ballistic missile DF-61, their actions will be investigated . Chinese figure skaters showed a plush toy in the shape of an intercontinental ballistic missile — the… pic.twitter.com/Iu5AL1QUEz — 🌐geopolitics in the picture (@geogeolite) October 28, 2025
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Bizzarria
Trump trolla tutti con un video AI in cui bombarda di escrementi i manifestanti «No Kings»
Il presidente statunitense Donald Trump ha ridicolizzato le proteste «No Kings», diffondendo su Truth Social vari video generati dall’intelligenza artificiale, tra cui uno in cui rovescia sulla folla quella che appare come una massa di escrementi.
Sabato gli Stati Uniti sono stati teatro di un’ondata di dimostrazioni contro l’amministrazione Trump, con grandi raduni organizzati in oltre 2.500 luoghi in tutto il territorio nazionale.
I partecipanti accusano il presidente di abuso di potere e di erosione della democrazia, criticando inoltre la sua politica repressiva verso gli immigrati irregolari e l’impiego di truppe nelle città con la motivazione di contrastare la criminalità diffusa.
In risposta, Trump ha postato sui social media clip create con l’IA, inclusi filmati inizialmente caricati da Xerias, un account X pro-Trump noto per produrre meme digitali.
Una delle sequenze mostra Trump ai comandi di un jet da combattimento battezzato «King Trump», che scarica enormi masse di materia fecale su una folla di manifestanti – con in sottofondo la canzone di Kenny Loggins Danger Zone, irrimediabilmente associata alla celeberrima pellicola aeronautica Top Gun (1986), che la utilizza ben tre volte nella storia con protagonista il Tom Cruise.
Il video AI rilanciato dal presidente include anche un’immagine condivisa durante la protesta di New York dall’influencer progressista Harry Sisson, che nel video finisce sommerso, come tutta la serqua di manifestanti «No Kinghi» da una poderosa quantità di materia escrementizia.
President Trump just posted this on Truth Social today in response to the No Kings protests. 😅
He’s dropping crap on the protestors from a fighter jet. pic.twitter.com/7uBornAOBE
— Laura Loomer (@LauraLoomer) October 19, 2025
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Il Sisson, idolo tiktoker progressista, l’ha presa male. Domenica mattina, Sisson ha replicato su X al video che lo ritraeva: «un giornalista può domandare a Trump il motivo per cui ha postato un filmato generato dall’IA in cui mi fa cadere la cacca addosso da un caccia?».
Il ragazzo ha quindi proceduto ad insultare Trump dicendo che nella realtà l’aereo non sarebbe potuto decollare a causa del «fat ass» («culo grasso») del presidente. Per fare ciò, il Sissone rimanda in onda per intero l’irresistibile video, di fatto ampliandone la portata.
That plane wouldn’t have made it off the ground with your fatass in the pilot’s seat. https://t.co/9qPts2otJQ
— Harry Sisson (@harryjsisson) October 19, 2025
In un’altra clip, originariamente diffusa dal vicepresidente JD Vance e condivisa da Trump, il presidente indossa una corona e un mantello, estrae una spada e si erge trionfante sugli avversari democrat.
JD Vance melted the blue sky servers today with a King Trump meme 😆 absolute banger🔥 pic.twitter.com/eG4EP3wNh7
— Dirty Civilian WV (@Dirty_Civilian) October 18, 2025
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Il montaggio condiviso dal Vance termina con figure di spicco del Partito Democratico, come l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e il leader dell’opposizione al Senato Chuck Schumer, in ginocchio ai suoi piedi. Si tratta qui di un’allusione esplicita a una sessione fotografica del 2020 in onore di George Floyd.
I contenuti di Trump hanno suscitato risposte polarizzate: i suoi sostenitori li hanno rilanciati con entusiasmo, mentre detrattori come il senatore democratico Brian Schatz li hanno aspramente censurati. «Perché il Presidente dovrebbe diffondere online un’immagine in cui scarica feci sulle città americane?», ha twittato Schatz su X.
I progressisti americani non hanno ancora capito veramente che per la prima volta alla Casa Bianca c’è un presidente troll, e di capacità di trollaggio eccelse, o meglio quello che l’antropologia dell’internetto oggi definisce uno shitposter. Parola assai adeguata anche al caso presente.
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Immagine screenshot da Twitter
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