Vaccini
A gennaio lockdown e obbligo vaccinale totale bambini inclusi: voci. Pogrom biotici in arrivo?

«Il governo, a questo punto, non esclude più nulla»
Sul tavolo dei ministri vi sarebbero «non solo le restrizioni per i non vaccinati, non solo il Green Pass rilasciato solo dopo aver fatto la terza dose, non solo le zone gialle, arancioni e rosse nelle aree più colpite del Paese».
No, si potrebbe andare molto oltre: «i piani del governo non escludono -(…) l’introduzione dell’obbligo di vaccinarsi per legge da estendere a tutta la popolazione dai 5 anni in su (…), probabilmente come in Austria da febbraio, e anche la misura estrema di un lockdown generalizzato come all’inizio del 2020 per tutti a gennaio, subito dopo le festività di Natale».
Lo ha rivelato Affaitaliani.it, testata dotata spesso di ottime fonti.
«Se al 7 gennaio la situazione sarà fuori controllo, con i contagi oltre quota 30mila al giorno e le terapie intensive in grave sofferenza, potrebbe scattare una chiusura generalizzata di tutta Italia per almeno 2-3 settimane»
Quindi, l’obbligo vaccinale come l’Austria, e il lockdown totale come è stato proposto in Germania (ma la coalizione neocancelliere Scholz pare si sia opposta).
Come ripetuto varie volte da Renovatio 21, difficile che l’Italia, cavia primigenia del nuovo ordine pandemico, si faccia superare dai Paesi limitrofi.
«A quel punto, il governo lascerebbe aperti solo i supermercati, le farmacie e le attività essenziali. Tornerebbero lo smartworking generalizzato, il coprifuoco per tutti e il modulo per autorizzare l’uscita da casa»
Quindi, «se al 7 gennaio la situazione sarà fuori controllo, con i contagi oltre quota 30mila al giorno e le terapie intensive in grave sofferenza, potrebbe scattare una chiusura generalizzata di tutta Italia per almeno 2-3 settimane» scrive sempre Affaritaliani.
«A quel punto, il governo lascerebbe aperti solo i supermercati, le farmacie e le attività essenziali. Tornerebbero lo smartworking generalizzato, il coprifuoco per tutti e il modulo per autorizzare l’uscita da casa».
Dunque: nonostante la vaccinazione massiva della popolazione, eccoci ripiombati nel magico Natale 2020. Ricordate? Feste contingentate, tot parenti a tavola, impossibilità di uscire dal proprio comune o regione
Dunque: nonostante la vaccinazione massiva della popolazione, eccoci ripiombati nel magico Natale 2020. Ricordate? Feste contingentate, tot parenti a tavola, impossibilità di uscire dal proprio comune o regione… Stavamo aspettando il divin vaccino, che discese su di noi proprio il giorno di Natale, scortato da carabinieri e servizi segreti. Era la nostra speranza, la nuova Fede nella resurrezione dai lockdown.
Invece, eccoci qui: tornati al punto di partenza.
Un nuovo lockdown costituisce «una situazione che metterebbe a serio rischio la ripresa economica, ma a questo punto – come spiegano fonti dell’esecutivo – non si può scherzare e il governo è pronto a tutto. Tutto».
La nuova carota si chiama PNRR. Ne parlano tutti ossessivamente – specie i ricchi, cioè politici e dirigenti aziendali di vario livello
Ma a chi importa, oramai? La nuova carota si chiama PNRR. Ne parlano tutti ossessivamente – specie i ricchi, cioè politici e dirigenti aziendali di vario livello. Ricordate: il profumo del Recovery Fund era intenso in quella lettera in cui i sindacati chiedevano a Draghi di mettere il green pass per i lavoratori, tesserati o meno che fossero.
La triplice scriveva riguardo «l’impegno della Presidenza del Consiglio a convocare per i primi giorni di settembre un apposito incontro per affrontare i temi relativi alla realizzazione del Protocollo con le parti sociali sul PNRR» per poi calare il mazzo:
«In particolare Le ribadiamo il nostro assenso ad un provvedimento che, in applicazione della nostra Carta, il Governo decida di assumere finalizzato a rendere la vaccinazione obbligatoria quale trattamento sanitario per tutti i cittadini del nostro Paese» scriveva in chiarezza la lettera della Trimurti sindacale.
A livello di politica profonda, le due cose paiono oscuramente collegate: Recovery Fund e vaccinazione universale…
Il lettore capisce da solo come, a livello di politica profonda, le due cose paiono oscuramente collegate: Recovery Fund e vaccinazione universale…
È questa la nuova carota con cui potranno farci qualsiasi cosa: la fantasia di questa pioggia di fondi per la rinascita nazionale. Soldi che, come davvero sa chiunque, sono già nostri, ma che poi dovremmo ridare indietro a qualcuno – aggiungendoci, ovviamente, la cessioni di ulteriori quote di sovranità. Un’autorapina suicida a beneficio di chi ci odia, di chi ci strozza.
E va bene. Fin qui si tratta di politica. La realtà è che c’è qualcosa che, se le indiscrezioni sul nuovo lockdown fossero veritieri, ci preoccupa maggiormente. Qualcosa di non-politico, pre-politico: qualcosa che riguarda la vita ordinaria stessa.
Un blocco generalizzato dopo il 7 dicembre significa incontrovertibilmente la possibilità per politici e giornalisti di incolpare per lo stato delle cose i cittadini italiani che egoisticamente si sono dati alle gozzoviglie natalizie
Un blocco generalizzato dopo il 7 dicembre significa incontrovertibilmente la possibilità per politici e giornalisti di incolpare per lo stato delle cose i cittadini italiani che egoisticamente si sono dati alle gozzoviglie natalizie e ai fuochi d’artificio di San Silvestro – per non parlare dei cenoni della vigilia delle famiglie numerose e delle seratone nelle discoteche di montagna.
Questo primo effetto è da considerarsi scontato: faranno sfogare gli italiani che si illudono di poter vivere come vogliono, poi li colpiranno e li colpevolizzeranno.
Tuttavia, un secondo possibile effetto ci spaventa ancora di più.
In una situazione di ulteriore lockdown è inevitabile che si potrebbe creare una tensione insostenibile nella società
In una situazione di ulteriore lockdown è inevitabile che si potrebbe creare una tensione insostenibile nella società.
Le settimane passate a ripetere il mantra della «pandemia dei non vaccinati» (concetto smentito, e considerato «pericoloso», perfino sulla rivista scientifica The Lancet) potrebbero ottenere come risultato l’inizio di atti di intolleranza, più o meno spontanea, verso la popolazione non vaccinata – cioè quelli che con disprezzo ora si chiamano «no vax».
Il cittadino vaccinato, che ritiene di aver fatto il suo dovere, si vede ancora una volta la vita rovinata (danari, affetti, libertà fondamentali) dalle bestie antivacciniste, a causa delle quali, nonostante i sacrifici personali, siamo costretti a questa situazione orrenda di privazione dei diritti conclamata e reiterata.
Con il nuovo lockdown il meccanismo del capro espiatorio sarà inevitabile
Tutti noi conosciamo persone che possono ragionare così. Tutti noi sappiamo che, portate all’esasperazione, le persone possono diventare cattive e nichiliste: pensate ai casi in cui, sui ponti americani bloccati a causa di un suicida che si vuole buttare giù, gli automobilisti incolonnati ad un certo punto cominciano a suonare il clacson e a dire «buttati!», perché loro vogliono solo tornare a casa o andare a lavoro normalmente.
Così, potrebbero cominciare con tensioni in luoghi di contatto – al supermercato, in farmacia. Le famiglie no vax del quartiere, del resto, si conoscono… Qualche frecciatina, qualche insulto. Poi potrebbero arrivare uno spintone. Uno sputo. Interverrebbero più persone: facile capire che una maggioranza pronta al linciaggio non sarebbe impossibile da trovare, i buoni samaritani vaccinati non sono tantissimi (perché, se comprendessero perché i no vax non si vaccinano, non si sarebbero sottoposti alla siringa mRNA).
Di lì si va avanti: telefonate anonime, lettere minatorie nella cassetta delle lettore. Qualche altro notabile in TV o sui giornali a parlare di «traditori», colpevoli di tutto il male della società (il COVID).
E se si va oltre? Beh, qui non lo scriviamo. Ma sappiamo tutti cosa succede in una società in cui l’odio è polarizzato, concentrato su un unico oggetto – su una sfortunata minoranza.
Assisteremo quindi ai primi pogrom biotici della Storia? Vedremo, come in un film di fantascienza distopico, le prime persecuzioni biomolecolari a memoria d’uomo? E di lì, dove si arriverà? Ad una guerra civile? Ad un confinamento? Ad una diaspora? Alla vaccinazione armata casa per casa, come a Rio nel 1904?
Insomma, con il nuovo lockdown il meccanismo del capro espiatorio sarà inevitabile.
Assisteremo quindi ai primi pogrom biotici della Storia? Vedremo, come in un film di fantascienza distopico, le prime persecuzioni biomolecolari a memoria d’uomo?
E di lì, dove si arriverà? Ad una guerra civile? Ad un confinamento? Ad una diaspora? Alla vaccinazione armata casa per casa, come a Rio nel 1904?
Non lo sappiamo.
Non sappiamo nemmeno come facciamo a chiedercelo ora: ben prima di questo ipotetico lockdown finale – il lockdown-showdown – dobbiamo preoccuparci con quanto è già annunciato per i prossimi giorni: obbligo vaccinale assoluto per gli insegnanti, con famiglie (ne conosciamo più di qualcuna) che già prima del Natale non sapranno più cosa fare se non darsi alla disperazione. E poi i bambini, dove la discriminazione, se non delle scuole dei compagni bulli vaccinati, sarà certa, e dolorosissima.
Noi non crediamo che passerà, non senza un sacrificio. Quale? Nessuna idea. Di certo però sappiamo una cosa: le vittime sacrificali non vogliamo essere noi
Non sappiamo da dove cominciare. Tanti sperano solo che questa cosa passi.
Noi non crediamo che passerà, non senza un sacrificio.
Quale? Nessuna idea. Di certo però sappiamo una cosa: le vittime sacrificali non vogliamo essere noi.
Roberto Dal Bosco
Immagine di Mister Christmas via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)
Autismo
Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.
Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.
Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.
Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».
Oh. My. God.
President Trump calls out the VACCINE TERRORISTS…pic.twitter.com/dJLDTn9xbX
— Liz Churchill (@liz_churchill10) September 8, 2025
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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.
La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.
Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.
Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.
Poor Melania, they made her sit right next to disgusting Bill Gates as he talks about vaccines and gene editing…
Melania did not look pleased.. pic.twitter.com/J87raKn242
— Ray Bogan (@RayyBogan) September 5, 2025
Melania Trump is being accused of being rude and disrespectful to Bill Gates
People are upset by the look she gave him pic.twitter.com/5FCndtH5a6
— Terrence K. Williams (@w_terrence) September 5, 2025
L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.
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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.
In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Vaccini
La Florida verso l’eliminazione di tutti gli obblighi vaccinali pediatrici

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Autismo
La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.
Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.
Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.
«Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».
🚨 JUST IN: Robert F. Kennedy Jr. says the Trump administration is about to reveal the true causes of AUTISM and take REGULATORY ACTION on them. FINALLY.
“This is a crisis, there is not a single cause, there are many, aggregation of causes. We are now developing sufficient… pic.twitter.com/C5EOgjCEey
— Eric Daugherty (@EricLDaugh) August 28, 2025
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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.
«La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.
Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.
«Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.
«Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.
Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.
Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.
«Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.
«È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».
«Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».
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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.
Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.
A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.
Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.
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