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«A che punto siamo?» Intervista a tutto campo con Stefano Montanari

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D: Dottor Montanari, partiamo dal decreto Lorenzin: a che punto siamo? Abbiamo visto tutto o c’è del peggio?

R: Per rispondere ci vorrebbe uno psichiatra con facoltà divinatorie. Quel decreto è decisamente demenziale da ogni punto di vista, a partire da quello strettamente medico per continuare con quello sociale, proseguire con quello legale e finire con quello economico. Certo, domattina ci potrebbe essere di peggio. Nel momento in cui una ditta farmaceutica deciderà che deve vendere qualche decina di milioni di esemplari di un vaccino qualunque, magari per vedere che effetto fa la cosa senza incorrere in problemi di alcun genere e semplicemente passando alla cassa a ritirare i quattrini, noi italiani saremo pronti a soddisfare la richiesta. Ora, come avrà visto, viene a galla la malaria, malattia da noi d’importazione e di una rarità assoluta, e, guarda caso, contemporaneamente la Glaxo fa uscire il Mosquirix, cioè il vaccino ad hoc. Le faccio notare che si tratterebbe di un vaccino un po’ strano, visto che il patogeno della malaria non è né un virus né un batterio ma un parassita. E, a proposito del peggio, si potrebbe arrivare ad imporre vaccinazioni obbligatorie, per esempio, sull’influenza, vale a dire una vaccinazione al di là dell’assurdo per la sua inefficacia. Pensi che lo si sta proponendo con enorme insistenza ai vecchi quando nessun vaccino potrà mai immunizzare chi ha superato certi limiti d’età. Ma i vaccini non servono certo ad immunizzare.

 

D: Prendersela solo con la signora Lorenzin non le pare però troppo riduttivo? 

R: Beh, di solito è chi sta al vertice a prendersi meriti e demeriti. Se la signora Lorenzin, parlamentare e ministro mai eletta da nessuno, non avesse voluto e potuto vendere l’Italia, non saremmo in questa condizione di cavie. Certo, i medici avrebbero dovuto opporsi ad una demenza simile, non fosse altro che per dignità. Ma non l’hanno fatto e, anzi, si prestano a fare da strumenti di regime infischiandosi della deontologia che li dovrebbe guidare e che impone di somministrare un farmaco solo se e quando questo è necessario e valutandone preventivamente i pro e i contro. La magistratura, poi, si sta comportando in un modo a dir poco incredibile a fronte di un decreto palesemente illegale uscito da un governo che può solo legiferare sull’ordinaria amministrazione perché insediato in disprezzo della Costituzione. Se somministrare farmaci a tappeto a chiunque è ordinaria amministrazione…

 

D: E gli italiani, come reagiscono a tutto questo?

R: Decine di milioni di italiani dormono sonni beati. Milioni sono addirittura entusiasti del decreto. Qualcuno si oppone ma tra loro ci sono i soliti furbetti che fingono un’opposizione mentre, di fatto, si augurano che la situazione di follia continui per lucrarci sopra. Se noi vivessimo in uno stato di diritto e potessimo contare su governanti diversi da quelli che abbiamo, non solo di vaccinazione obbligatoria non si parlerebbe neppure ma i vaccini sarebbero controllati come si deve, a partire dal loro contenuto per finire agli effetti reali che conseguono dal loro impiego. Ma noi siamo considerati, e oggettivamente a ragione, come clienti da televendita.

 

D: Il filosofo Marcel de Corte, più di mezzo secolo fa, parlava di “crisi del buon senso”. Previsione azzeccata a quanto pare… 

R: “O tempora, o mores” strepitava Cicerone condannando la follia morale dei suoi tempi quando ce l’aveva con Verre e pure, in un altro caso, con Catilina. Io non credo che ci siano stati periodi della storia in cui l’Homo sapiens non si sia dato da fare per dimostrare la sua inferiorità nei confronti di tutti gli altri abitanti del Pianeta. Riprendendo l’etologo Danilo Mainardi, l’Uomo è l’unico animale che si estingue volontariamente e di questo erano già consci i Greci almeno otto secoli prima di Cristo quando, in un loro mito, raccontavano che Giove aveva pensato di distruggere l’umanità che, evidentemente, era un prodotto della creazione riuscito male. Poi il dio decise che non era il caso di prendersi il disturbo perché gli uomini si sarebbero distrutti da soli. Noi siamo solo i testimoni occasionali dell’ennesimo esempio dell’idiozia umana e non sarà certo l’ultimo.

 

“viene a galla la malaria, malattia da noi d’importazione e di una rarità assoluta, e, guarda caso, contemporaneamente la Glaxo fa uscire il Mosquirix, cioè il vaccino ad hoc. Le faccio notare che si tratterebbe di un vaccino un po’ strano, visto che il patogeno della malaria non è né un virus né un batterio ma un parassita”

 

D: Presto (andiamo piano a dirlo) dovrebbero esserci le elezioni. Con il principio del “votiamo il meno peggio” siamo arrivati a non avere altro che “il peggio”,  non crede?

R: Storicamente le rivoluzioni sfociano in regimi molto spesso peggiori di quelli che avevano combattuto. Nel 1968 ci fu una sorta di rivoluzione culturale mondiale attraverso cui si pensava di liberarsi delle scorie di secoli di follia nel campo della cultura. Il risultato fu un netto peggioramento. Quella rivoluzione, se vogliamo chiamarla così, iniziò dalle università in opposizione ai cosiddetti baroni. Ciò che ne uscì fu una classe di docenti infinitamente peggiori di chi li aveva preceduti, e questo non solo per moralità ma a anche per cultura. Il “meno peggio”, ahimè, non esiste. È solo una forma diversa di qualcosa di deleterio con l’aggravante di essere meno conosciuta del cattivo precedente e, dunque, qualcosa verso cui le difese sono meno efficaci perché ci si prende di sorpresa.

 

D: Parliamo un attimo dei 5 Stelle, che lei quantomeno per un brutto riflesso conosce bene. Sul tema delle vaccinazioni sembrano spaccati: abbiamo una Raffella Sensoli, capogruppo per l’Emilia-Romagna, che pare opporsi alla legge 119/2017; agli altri vertici abbiamo invece un Di Battista che sventola a tutti, quasi a scagionare il proprio movimento da qualsivoglia responsabilità critica – , di aver fatto orgogliosamente vaccinare il figlioletto di pochi mesi. Confusione involontaria o volontaria confusione?

R: Premetto che non vorrei essere il figlio di Di Battista. Il Movimento 5 Stelle non è altro che la prova provata del successo ricavato dal disorientamento e dalla disperazione. Grazie ad un bravissimo imbonitore da fiera privo di preparazione e di cultura ma dotato di una grande abilità da venditore capace di rivolgersi alla pancia della gente sono arrivati in parlamento, peraltro in modo totalmente illegale perché in disprezzo della Costituzione, e si legga gli articoli 56 e 58 in proposito,  personaggi totalmente impreparati che non sarebbero capaci di governare un condominio. Il capo che stava alle spalle di questa pletorica armata Brancaleone io l’ho conosciuto e le posso assicurare che lo trovavo allarmante da molti punti di vista. Ora, morto lui, quell’accozzaglia di umanità mista non ha punti di riferimento e non sa dove sbattere la testa. Dalla sua l’accozzaglia ha la pochezza e, direi, la tendenza suicida degli altri partiti, ed è per quella pochezza mortificante che i grillini continueranno a ricevere tanti voti. Per quanto riguarda i vaccini, è evidente che questi personaggi non hanno idea dell’argomento. Pensi che sono andati a raccattare in America un tale Guido Silvestri che spara sciocchezze a tutto spiano sui vaccini e che è arrivato a fare un calcolo su un dato di ricerca nostro sbagliando della bellezza di 13 ordini di grandezza, il che significa 10.000 miliardi di volte. E pensi che questo personaggio si è scomodato a telefonare due volte da Atlanta negli Stati Uniti per cercare d’impedire una mia conferenza a Piticchio, un paese di 20 abitanti sull’Appennino marchigiano, in questo spalleggiato da un tale Di Benedetto, funzionario del Movimento 5 Stelle di stanza a Roma. Naturalmente di questo ho tutte le prove del caso. Insomma, la tecnica dell’imbavagliamento è quella prediletta dai grillini al pari di quella classica di qualunque dittatura. Quanto alla confusione, chi ha confusione nel cervello non può produrre altro che confusione.

 

D: Possibile che ci siano ancora dei genitori “free-vax” o “no-vax” intenzionati a votare alle prossime elezioni il Movimento di Beppe Grillo?

R: È il “meno peggio” di cui mi chiedeva poco fa. La cosa che trovo personalmente irritante è che chi vota per Grillo poi venga da me a lamentarsi delle imprese di quella gente. Mettere un paese di 60 milioni di persone in mano a questi che non di rado sconfinano nella macchietta equivale ad un suicidio sociale. Naturalmente, in mancanza di reazioni e, anzi, al cospetto di consensi, non ci sono obiezioni possibili. In fondo, chi è causa del proprio male…

 

D: Facendo un tuffo nel passato, pensa che Casaleggio abbia influenzato Grillo nell’operazione microscopio?

R: Grillo lo conosco meglio di quanto lui non conosca se stesso e penso che non si sia mai reso conto di ciò che stava facendo. Impossibile che non avesse qualcuno alle spalle. Casaleggio è senz’altro stato perfettamente a conoscenza di tutto il piano, un piano partito quando io, ingenuamente, accettai le condizioni di Grillo, lasciando che l’apparecchio fosse intestato non a me ma ad una onlus che poi si comportò come chiunque può constatare. Se oggi mai mi dovesse arrivare un microscopio, mai e poi mai accetterei che fosse intestato ad altri all’infuori di me. Dovrà essere mio senza condizioni e, se qualcuno ha da ridire, lo faccia tranquillamente: a me non interessa un fico secco.

 

D: La Casaleggio e Associati gestiva, e tutt’oggi gestisce, tante strategie di marketing – specie quello di rete. Pensa ci fosse un certo grado di interesse a salvaguardare i bisogni di alcune aziende, magari farmaceutiche?

R: Non ci sono dubbi: quando Grillo e soci fecero sparire il microscopio mettendo in atto un giochetto preparato con grande anticipo l’interesse principale era quello di lasciare spalancato in Italia il mercato dell’incenerimento dei rifiuti. Ora a questo si è aggiunto il giro multimiliardario del farmaceutico. Quando ciò che interessa sono i quattrini, si sta dalla parte di chi i quattrini ce li ha.

 

D: Non vorrei rischiare di sembrare un dietrologo a tutti i costi. Ne abbiamo già abbastanza di Gianni Lannes. Vuole dirci cosa è successo con il “giornalista d’inchiesta”?

R: Ognuno può autodefinirsi come più gli aggrada. Lannes è un personaggio singolare che vive al centro di avvenimenti reali solo nella sua fantasia. Per motivi che ignoro, nel suo cervello io sono diventato, pensi un po’, un agente della NATO e su questo assunto l’autodefinito giornalista d’inchiesta allerta il mondo: attenti a Montanari! Vedi mai che io dichiari guerra a San Marino o deporti gli abitanti di qualche comune italico in Alaska. Se le sue condizioni si aggraveranno, io diventerò una spia degli assiri, un terrorista marziano, un bombarolo di Atlantide e chissà che altro. Il limite è la sua fantasia.

 

“Non ci sono dubbi: quando Grillo e soci fecero sparire il microscopio mettendo in atto un giochetto preparato con grande anticipo l’interesse principale era quello di lasciare spalancato in Italia il mercato dell’incenerimento dei rifiuti. Ora a questo si è aggiunto il giro multimiliardario del farmaceutico. Quando ciò che interessa sono i quattrini, si sta dalla parte di chi i quattrini ce li ha”

 

D: Un grande aiuto alla causa avere simili alleati…

R: Il personaggio va preso per quello che è, dandogli il peso che merita: cioè nessuno. Io non credo che ciò che racconta possa influenzare più di qualche soggetto con una mente un po’ particolare. A ben guardare Lannes, come altri personaggio più o meno assimilabili a lui, è molto utile perché fa selezione. Avere con me certe tipologie di cervelli provocherebbe più di un problema e Lannes, portandoli via, mi fa un favore. Oltre a creare imbarazzo, difendersi dagli amici è molto più difficile di quanto non sia difendersi da un nemico. Questo è il motivo per cui rifiuto di tenere conferenze affiancato da qualche sedicente scienziato che, magari in buona fede, mi spalleggi. Spesso questi cadono in qualche fesseria e la gente, dopo un po’ di tempo dalla conferenza, è convinta che la fesseria l’abbia detta io o, almeno, la sottoscriva. Così, Lannes mi toglie di torno un po’ di feccia amica che mi darebbe problemi. Per quelli va benissimo che io sia un uomo dei servizi segreti della NATO, un massone o qualunque altra cosa passi loro per il cervellino.

 

D: Mi permetta di scendere su un cavillo – come forse lo definirebbe la Pontificia Accademia per la Vita – che mi sta abbastanza a cuore: in una recente manifestazione a Roma lei ha pubblicamente dichiarato che i credenti dovrebbero porsi qualche problema di tipo morale prima di vaccinare i propri figli. Per quale motivo scusi?

R: Perché per la produzione di alcuni vaccini si usano tessuti di feti abortiti volontariamente.

 

D: Perché proprio delle cellule umane di feto abortito?

R: Perché i vaccini hanno bisogno di un terreno particolare per essere prodotti e alcuni vengono benissimo se si tratta di tessuti fetali umani.

D: Quindi se il feto utilizzato è sano tanto meglio?

R: Il feto deve forzatamente essere in ottime condizioni. Credo sia ovvio che, se il tessuto è in qualche modo malato, la bontà del prodotto sia a dir poco dubbia.

 

D: Le autorità ecclesiastiche hanno dichiarato che gli aborti sono degli anni 60′-70′, quindi ora non ci sarebbe alcun problema visto che le linee cellulari sono ormai molto datate… Da un punto di vista scientifico questo corrisponde a verità?

R: I fatti sono un po’ differenti ed esulano dalla scientificità. I feti sono abortiti volontariamente a scopo di vendita. Esistono le fatture di acquisto recentissime di questi feti divisi in parti anatomiche e i documenti sono nelle mani di FBI e Congresso USA. La risposta delle autorità ecclesiastiche è stupefacente. Se anche fosse vero, e vero non è, che i tessuti hanno mezzo secolo, parrebbe che in campo morale i reati si estinguano dopo qualche tempo. Insomma, nella visione di questi signori, se io uccido un po’ di persone oggi e muoio fra cinquant’anni, chi giudicherà la mia anima non terrà conto del peccato perché ormai prescritto o, vedi mai, perché nel frattempo c’è stata un’amnistia. Sentirsi presi in giro è davvero il minimo.

“I feti sono abortiti volontariamente a scopo di vendita. Esistono le fatture di acquisto recentissime di questi feti divisi in parti anatomiche e i documenti sono nelle mani di FBI e Congresso USA. La risposta delle autorità ecclesiastiche è stupefacente. Se anche fosse vero, e vero non è, che i tessuti hanno mezzo secolo, parrebbe che in campo morale i reati si estinguano dopo qualche tempo. Insomma, nella visione di questi signori, se io uccido un po’ di persone oggi e muoio fra cinquant’anni, chi giudicherà la mia anima non terrà conto del peccato perché ormai prescritto o, vedi mai, perché nel frattempo c’è stata un’amnistia. Sentirsi presi in giro è davvero il minimo”

 

D: Veniamo al microscopio: il 28 febbraio si avvicina.

R: La cosa era attesa da anni e la data precisa mi è stata comunicata da alcune settimane. Il 28 febbraio 2018 l’ARPAM di Pesaro detentrice del microscopio non rinnoverà con l’Università di Urbino, diventata padrona dell’apparecchio, la convenzione di comodato d’uso del microscopio che Grillo ci fece sottrarre quasi 8 anni fa e, di fatto, quel microscopio resterà inutilizzato come, del resto, fu per due anni. La conseguenza è semplice: noi chiuderemo tutte le ricerche, dalle leucemie ai vaccini, dagli alimenti a tante questioni ambientali, e non risponderemo più alle centinaia di richieste quotidiane d’aiuto che ci arrivano.

 

D: Gli aiuti stanno arrivando maggiormente dopo questo decreto?

R: Qualcosa nell’immediato e poi il tutto si va spegnendo.

 

D: Sembra quasi che ora interessi solo una battaglia dal punto di vista legale. D’altronde l’utilitarismo sfacciato è proprio questo, sistemare la situazione personale fregandosene di tutto il resto. Ma senza una vera ricerca e dimostrazione scientifica saremo sempre da capo, no?

R: Sì, è così. È buffo vedere come si pensi che il problema sia essenzialmente legale e se ne trascuri la scientificità. Sembra ancora una volta che la gente pensi che la Natura si comporti non secondo le leggi sue ma secondo quanto stabilito da un parlamento, da un tribunale o da un sindaco.  Quando parlavo della stupidità umana pensavo anche a questo.

 

D: Si fermeranno alla vaccinazione di massa dei bambini o pensa che andranno oltre, mietendo altre vittime?

R: L’ingordigia non ha mai limiti.

 

D: Oltre al suo blog, c’è qualche Associazione che vi sta aiutando a raccogliere i fondi? E in quale modo eventualmente?

R: Qualcuno ci ha provato. Vaccini Puliti si è data da fare ma i risultati sono stati modesti. La sola associazione che davvero ci sta dando una mano come, del resto, fa da molti anni è Vitalmicroscopio di Roma. Ora sto facendo conferenze in giro per l’Italia con cui illustro a chi interviene i risultati delle nostre ricerche e ogni volta qualcosa raccolgo.

 

D: Questa è una buona notizia! Come diffondere e fare rete affinché l’iniziativa di questa importantissima raccolta fondi sia espansa il più possibile?

R: Ci sono due raccolte parallele. Una è per il mantenimento del laboratorio e le donazioni vanno inviate a Stefano Montanari – IBAN: IT34D0760112900000007231168 per i bonifici bancari o al conto corrente postale numero 7231168. Per le donazioni Postepay il numero è 4023600926424674. In ogni caso la causale è DONAZIONE. L’altra raccolta è dedicata esclusivamente all’acquisto del microscopio elettronico necessario alla continuazione delle ricerche. In questo caso i versamenti si fanno via bonifico bancario intestato a Stefano Montanari Microscopio, c/o Banca Popolare di San Felice 1893 – filiale Modena B – IBAN:  IT 67 E 05652 12901 CC0120104034.

 

D: Un messaggio da lasciare e lanciare ai genitori, troppo spesso vittime di una pressione incapace di rendere liberi di pensare autonomamente e secondo razionalità…

R: I genitori sono il bersaglio di scelta del regime. Non si approfitta solo della loro ovvia ignoranza sull’argomento dei vaccini raccontando loro fake news molto spesso ridicole e del tutto prive di qualunque fondamento anche vago, ma li si terrorizza e li si ricatta moralmente: se non vaccinate i vostri figli, questi moriranno e i colpevoli sarete voi. Il tutto, va da sé, nascondendo loro dati essenziali. Si tratta evidentemente di un comportamento squallido, ma questo è quello che passa il convento, un convento che ha accettato pigramente di essere calpestato nei diritti e nella dignità, arrivando a regalare i propri figli ad un regime che non ha uguali nella storia. La sola cosa che posso dire ai genitori è d’informarsi in maniera corretta, di fare domande pretendendo risposte razionali e documentate e di non fare mai atti di fede fuori dalle chiese.

Grazie Professore, per il tempo dedicatoci e per la chiarezza sempre impeccabile.

 

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Autismo

Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

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Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.

 

Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.

 

Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.

 

Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».

 


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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.

 

La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.

 

Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.

 

Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.

 

 

L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.

 

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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.

 

In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

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Vaccini

La Florida verso l’eliminazione di tutti gli obblighi vaccinali pediatrici

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La Florida intende diventare il primo stato a eliminare l’obbligo vaccinale, da tempo un pilastro della politica sanitaria pubblica volta a proteggere gli scolari e gli adulti dalle malattie infettive.   Il surgeon general dello Stato (cioè, il responsabile della Sanità pubblica), il dottor Joseph Ladapo, che ha annunciato la decisione mercoledì, ha definito le attuali disposizioni nelle scuole e altrove come intrusioni «immorali» nei diritti delle persone, che ostacolano la capacità dei genitori di prendere decisioni sulla salute dei propri figli.   «Le persone hanno il diritto di prendere le proprie decisioni, decisioni informate», ha dichiarato Ladapo, dottore con laurea harvardiana che si è spesso scontrato con l’establishment medico , in una conferenza stampa a Valrico. «Non hanno il diritto di dirvi cosa mettere nel vostro corpo».   La mossa della Florida, che rappresenta un netto distacco da decenni di politiche pubbliche vaccinali si presenta come una grande adesione al programma dell’amministrazione Trump, guidato dal Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., che intende operare una revisione sul tema saniario dei vaccini.

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In Florida, gli obblighi vaccinali per gli asili nido e le scuole pubbliche includono vaccini contro morbillo, varicella, epatite B, difterite-tetano-pertosse acellulare, poliomielite e altre malattie, secondo il sito web del Dipartimento della Salute dello Stato.   Il dottor Ladapo non ha fornito una tempistica per le modifiche, ma ha affermato che il dipartimento può abrogare le proprie regole per alcuni obblighi vaccinali, mentre altri richiederebbero l’intervento della legislatura della Florida. Non ha specificato alcun vaccino in particolare, ma ha ripetuto più volte che l’iniziativa avrebbe posto fine a «tutti. Fino all’ultimo».   Le sigle dell’establishment, che per decenni hanno convissuto con gli schemi e i danari di Big Pharma, hanno reagito immediatamente.   L’American Medical Association ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che il piano della Florida di porre fine all’obbligo vaccinale «metterebbe a repentaglio decenni di progressi nella sanità pubblica».   Sotto la guida del governatore repubblicano Ron DeSantis, la Florida si è opposta all’imposizione dei vaccini COVID agli studenti durante la pandemia, richiedendo «passaporti» per i luoghi affollati, chiudendo le scuole e obbligando i lavoratori a vaccinarsi per mantenere il posto di lavoro.   «Non credo che ci sia un altro stato che abbia fatto tanto quanto la Florida. Vogliamo rimanere all’avanguardia», ha detto il governatore floridiano. Mercoledì DeSantis ha anche annunciato la creazione di una commissione statale chiamata «Make America Healthy Again» (MAHA), modellata su iniziative simili istituite da Kennedy a livello federale.   La commissione esaminerà aspetti come l’autorizzazione del consenso informato in materia medica, la promozione di alimenti sicuri e nutrienti, il rafforzamento dei diritti dei genitori nelle decisioni mediche riguardanti i propri figli e l’eliminazione di «un’ortodossia medica non supportata dai dati», ha affermato DeSantis. La commissione sarà presieduta dal vicegovernatore Jay Collins e dalla first lady della Florida Casey DeSantis.   Il lavoro della commissione contribuirà a definire un ampio «pacchetto per la libertà medica» da presentare nella prossima sessione legislativa, che affronterà gli obblighi vaccinali previsti dalla legge statale e renderà permanenti le recenti decisioni statali sul COVID che allentano le restrizioni, ha affermato DeSantis.   La Florida divenne durante la pandemia un faro di civiltà allentando le misure di lockdown e, con De Santis e Ladapo, opponendosi all’obbligo di vaccinazione mRNA, della cui pericolosità informarono il pubblico, chiedendo la sospensione. De Santis tre anni fa, dopo aver rotto con l’ente epidemico federale CDC, aveva annunciato che avrebbe ritenuto responsabili i produttori di vaccini mRNA per le loro affermazioni.

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Autismo

La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

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Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.

 

Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.

 

Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.

 

«Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».

 

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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.

 

«La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.

 

Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.

 

«Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.

 

«Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.

 

Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.

 

Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.

 

«Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.

 

«È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».

 

«Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».

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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

 

A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.

 

Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.

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