Persecuzioni
India, giovane uccisa dai parenti indù perché cristiana
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/donna-indiana-campo-ai-Renovatio-21.jpg)
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
L’omicidio è avvenuto nel villaggio rurale di Toylanka, dove la conversione al cristianesimo di un ramo di una famiglia non era stato accettato dal resto del clan. La donna è stata colpita a morte mentre lavorava nei campi. I parenti si sono opposti persino alla sua sepoltura.
Una donna cristiana di 22 anni, Bindu Sodhi, è stata uccisa a colpi di martello da parenti indù fanatici a causa della sua fede cristiana. L’omicidio è avvenuto il 24 giugno nel villaggio di Toylanka, nel distretto di Dantewada, in Chhattisgarh.
In una denuncia al capo della polizia del distretto, i parenti della defunta hanno raccontato che la sua famiglia era stata molestata e minacciata da altri parenti da quando erano diventati cristiani quattro anni fa. Le vittime lamentano che, nonostante precedenti denunce della famiglia di Sori alla stazione di polizia locale, non era stato preso alcun provvedimento contro i molestatori.
Con l’inizio della stagione delle piogge, alcuni parenti avrebbero vietato loro di coltivare i campi, ma la famiglia di Sori è uscita lo stesso ad arare e seminare. Infuriati, i parenti fanatici li hanno attaccati con lance e asce. L’autista del trattore e alcuni altri del gruppo sono riusciti a fuggire, ma non Sori. Due uomini l’hanno raggiunta, attaccata e uccisa.
Secondo quanto riferito, alla famiglia è stato anche impedito di seppellirla nel terreno. È un fatto purtroppo comune nei villaggi indiani che estremisti indù neghino alle famiglie cristiane il diritto di seppellire i propri cari a meno che non tornino all’induismo.
Questo avviene nonostante una sentenza dell’Alta Corte del Chhattisgarh che lo scorso 24 aprile ha ribadito che «l’articolo 21 della Costituzione indiana include il diritto di una persona ad avere una sepoltura dignitosa». «Il diritto alla vita – hanno scritto i giudici – implica il rispetto della dignità umana… e questo diritto si estende anche a una persona morta».
Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.
Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Persecuzioni
In Israele aumentano gli atti anticristiani
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/gerusalemme-candele.jpg)
Iscriviti al canale Telegram
Uno sforzo del presidente Isaac Herzog
Il Times of Israel riporta gli sforzi compiuti dal presidente israeliano nell’ultimo anno. Così «si è recato al Monastero Stella Maris di Haifa per incontrare i leader cristiani e ha riconosciuto la gravità della situazione». «Negli ultimi mesi abbiamo assistito a fenomeni estremamente gravi nel trattamento dei membri delle comunità cristiane in Terra Santa, nostri fratelli e sorelle, cittadini cristiani, che si sentono aggrediti nei loro luoghi di preghiera e nei loro cimiteri, per le strade», ha dichiarato di fronte al monastero carmelitano risalente al XIX secolo. Articolo previamente apparso su FSSPX.news.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Persecuzioni
Pakistan, cristiano condannato a morte per blasfemia, libero chi bruciò chiese e case
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/Jaranwala-chiese-bruciato-YT.jpg)
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Verdetto surreale sul grave assalto dell’agosto 2023 al quartiere cristiano in Punjab. Un giudice di un piccolo tribunale ha emesso un verdetto capitale contro Ahsan Masih, un giovane che (come migliaia di persone) aveva condiviso sui social network un testo, sostenendo che avrebbe «istigato» le violenze. A piede libero le 135 persone fermate dopo i roghi. Padre Khalid Rashid Asi: «sentenza emessa sotto le pressione degli estremisti, ma alla fine la verità vincerà».
A quasi un anno ormai dall’ondata di violenza contro i cristiani a Jaranwala, una condanna a morte per blasfemia riapre la ferita, addossando di fatto la responsabilità a un giovane cristiano.
Come si ricorderà il 16 agosto 2023, 26 chiese e centinaia di case a Jaranwala, nel distretto di Faisalabad in Punjab, vennero bruciate a causa di un presunto caso di blasfemia contro un residente locale cristiano. L’uomo, che è analfabeta, fu accusato di aver profanato pagine del Corano e di aver scritto una lettera contenente commenti blasfemi con il suo nome, fatti questi che avrebbero istigato i sentimenti dei musulmani che hanno poi bruciato le chiese e le case di molti cristiani.
Ahsan Masih – un giovane cristiano di 22 anni che non risiede nemmeno a Jaranawala, ma proviene dal distretto di Sahiwal – in quelle ore condivise sul suo profilo Tik Tok la lettera all’origine dei disordini. A. F., un musulmano che ora ricopre il ruolo di funzionario locale di polizia, ha scaricato quel post dai social media e lo ha denunciato in base alle leggi contro la blasfemia. Denuncia sulla quale, ora, si è pronunciato il giudice del tribunale antiterrorismo locale di Sahiwal, che ha comminato contro Ahsan la pena di morte per blasfemia, oltre ad altri complessivi 22 anni di carcere e a una multa di un milione di rupie (circa 3350 euro, ndr) per altri reati.
Un verdetto surreale, se si pensa che – stando a quanto riferiscono fonti locali – le 135 persone arrestate un anno fa dalla polizia del Punjab subito dopo gli attacchi alla comunità cristiana di Jaranwala sono state tutte rilasciate su cauzione e solo alcune andranno a processo.
Iscriviti al canale Telegram
Parlando con AsiaNews, padre Khalid Rashid Asi, direttore della Commissione Giustizia e Pace della diocesi di Faisalabad, ha dichiarato:
«All’epoca degli incidenti di Jaranwala migliaia di persone, tra cui musulmani e cristiani, hanno condiviso quella lettera con altri solo per passare informazioni, senza avere alcuna intenzione di commettere blasfemia. Penso che questo giudice, che ha annunciato molto in fretta la sua sentenza, sia codardo e agisca in preda alla paura. Dopo i fatti di Jaranwala ci opponemmo alla decisione di affidare i casi di blasfemia a queste corti antiterrorismo. Ahsan non è stato l’unico a condividere quel post, lui e la sua famiglia sono stati molestati dalla polizia e la sua famiglia vive ancora nel trauma e nella paura».
«Questo caso giudiziario sarà un banco di prova per noi: i giudici dovrebbero annunciare il loro verdetto contro quanti hanno bruciato la colonia cristiana e rovinato i sentimenti della gente. Si è emessa, invece, questa sentenza di morte per compiacere qualcuno perché si è sotto pressione. Ma è una decisione presa da un piccolo tribunale locale, sono convinto che Ahsan sarà liberato dall’Alta Corte e che la verità alla fine vincerà».
«Il governo deve rivedere le leggi sulla blasfemia perché ci sono molte persone dietro le sbarre solo per false accuse» – aggiunge ad AsiaNews Aksa Kanwal, attivista per i diritti umani. «Lo Stato dovrebbe incriminare quanti incastrano altri in questo tipo di casi solo per rancori e vendette personali. Ci sono tante denunce registrate in base a questa legge, ma senza prove solide contro gli accusati. Mentre quanti hanno bruciato le nostre chiese e le nostre Bibbie, vengono rilasciati su cauzione dai tribunali. Perché i giudici prolungano questi altri casi e non emettono il verdetto dopo tanti anni? Solo le fasce povere ed emarginate della società sono punite dalla legge, il che indica chiaramente che hanno paura o sono prevenuti».
Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.
Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
Persecuzioni
Terra Santa: «il dialogo interreligioso è un fallimento»
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/pizzabala-2023.jpg)
Iscriviti al canale Telegram
Sostieni Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Spirito2 settimane fa
«L’elevazione al Soglio di papa Francesco è nulla. Venga giudicato e rimosso»: dichiarazione di mons. Viganò
-
Salute2 settimane fa
Fascicolo Sanitario Elettronico: avete fino a domenica per difendere i vostri dati sanitari (o almeno, una parte)
-
Civiltà2 settimane fa
L’anarco-tirannia uccide: ieri ad Udine, domani sotto casa vostra
-
Spirito2 settimane fa
Bizzarra affermazione di Bergoglio sui Salmi
-
Spirito1 settimana fa
Vaticanista americana conferma: il documento per la soppressione della Messa in latino è «serio e reale»
-
Gender1 settimana fa
L’Italia è ora una grande discoteca gay. Ma quanto durerà ancora la musica?
-
Reazioni avverse1 settimana fa
Lotti di vaccino COVID determinano diversi tassi di effetti collaterali: studio
-
Immigrazione1 settimana fa
Menarono a Cicalone. L’anarco-tirannide sempre più spudorata