Geopolitica
Farage: l’Occidente ha provocato il conflitto in Ucraina
Le potenze occidentali hanno sostanzialmente spinto la Russia a lanciare un’operazione militare contro l’Ucraina rifiutandosi di abbandonare i piani per l’allargamento della NATO e dell’UE, ha detto Nigel Farage, leader del partito Reform UK.
In un’intervista con la BBC sabato, Farage, noto per il suo ruolo di primo piano nella campagna Brexit e le sue opinioni anti-immigrazione, ha ricordato di aver messo in guardia da una potenziale guerra in Ucraina già nel 2014, in seguito al colpo di stato sostenuto dall’Occidente a Kiev.
«Per me era ovvio che l’espansione sempre più verso est della NATO e dell’Unione Europea stava dando a quest’uomo [il presidente russo Vladimir Putin] un motivo… per dire “ci stanno venendo di nuovo addosso” e andare in guerra», ha detto.
Mentre Farage ha affermato che è stata «colpa» di Putin se la Russia ha inviato truppe in Ucraina, ha insistito sul fatto che «abbiamo provocato questa guerra».
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I commenti del Farraggio hanno suscitato indignazione da parte dei funzionari britannici, con il ministro dell’Interno James Cleverly che ha affermato che il leader del Reform UK stava «facendo eco alla vile giustificazione di Putin per la brutale invasione dell’Ucraina».
Nel settembre 2014, mentre nel Donbass infuriavano feroci battaglie, il Farage denunciò quella che definì «inutile provocazione» da parte dell’Occidente nei confronti di Mosca, sostenendo che essa derivava dall’aspirazione della NATO e dell’UE di assorbire l’Ucraina. «La morale della storia è che se colpisci l’orso russo con un bastone, non sorprenderti quando reagisce», disse all’epoca il tribuno brexitista.
Il 24 febbraio 2022 – il giorno in cui la Russia ha inviato truppe in Ucraina – Farage ha riconosciuto che Putin «è andato molto oltre quanto pensassi», sottolineando al contempo che «non aveva senso colpire l’orso russo con un bastone».
Come riportato da Renovatio 21, il politico britannico ha subito l’anno scorso un processo di persecuzione bancaria – fenomeno anche conosciuto come «debancarizzazione» – con la chiusura improvvisa ed immotivata dei suoi conti. Per questo, Farage ha messo in guardia riguardo la tirannia della società senza contanti che è di fatto in via di caricamento ovunque per tramite delle monete elettroniche di Stato (CBDC) come l’euro digitale.
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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
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Geopolitica
Orban: i burocrati UE «vogliono la guerra con la Russia»
I funzionari dell’UE stanno spingendo l’Unione verso una guerra con la Russia, trascurando gli interessi del proprio popolo, ha affermato il primo ministro ungherese Viktor Orban.
In un editoriale pubblicato sabato sul quotidiano Magyar Nemzet, Orban ha avvertito che l’UE si trova ad affrontare una serie di crisi, tra cui sfide economiche e la crescente minaccia del terrorismo.
«A peggiorare le cose, la burocrazia di Bruxelles che vive in una bolla ha preso una serie di cattive decisioni politiche negli ultimi anni», ha sostenuto il primo ministro. «L’Europa viene sempre più trascinata in una guerra, in cui non ha nulla da guadagnare e tutto da perdere».
Il primo ministro ungherese ha rilasciato le sue dichiarazioni poco dopo che i leader dell’UE hanno nominato Ursula von der Leyen per un terzo mandato come presidente della Commissione Europea.
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Nello stesso momento, il primo ministro estone Kaja Kallas è stato nominato per sostituire Josep Borrell come massimo diplomatico del blocco. Nota per la sua politica estera aggressiva, Kallas è stata una delle principali sostenitrici di sanzioni più severe contro la Russia e di maggiori spedizioni di armi all’Ucraina. È anche una sostenitrice dell’uso di beni russi congelati per gli aiuti a Kiev.
I burocrati di Bruxelles vogliono questa guerra, la vedono come loro e vogliono sconfiggere la Russia. Continuano a mandare i soldi del popolo europeo in Ucraina, hanno sparato alle aziende europee con le sanzioni, hanno fatto salire l’inflazione e hanno reso difficile guadagnarsi da vivere per milioni di cittadini europei.
Orban ha anche accusato la leadership dell’UE di «imporre le proprie ideologie» alle popolazioni degli Stati membri, invece di «occuparsi degli interessi delle persone».
Orban è un critico esplicito dell’approccio dell’UE al conflitto ucraino, favorendo una soluzione diplomatica attraverso i negoziati. A differenza di molti altri membri della NATO, l’Ungheria ha rifiutato di inviare armi a Kiev e ha fatto pressioni contro l’assistenza finanziaria incondizionata.
In precedenza aveva affermato che gli Stati Uniti e l’UE erano «le fonti» della «follia bellica» che dilagava nel continente e aveva accusato Bruxelles di pericolosa politica del rischio calcolato con la Russia.
Come riportato da Renovatio 21, recentemente Orban ha dichiarato che l’UE potrebbe fermare il conflitto in Ucraina in 24 ore e che «l’occidente vuole la guerra alla Russia per questione di soldi».
Da mesi il premier magiaro accusa l’UE di essere in istato di «psicosi di guerra». Orban nelle scorse settimane ha dichiarato che la NATO si sta preparando alla guerra con Mosca ed ha collegato l’attentato al premier slovacco Fico ai preparativi bellici dell’Occidente.
L’anno passato il premier magiaro ha detto che solo Trump, che ha incontrato a Mar-a-Lago di recente e sul cui ritorno alla Casa Bianca egli scommette, può salvare l’Occidente e gli uomini di tutto il mondo.
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Immagine screenshot da YouTube
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