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Geopolitica

411° giorno di guerra

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– Le autorità di Kiev hanno vietato la messa di Pasqua nelle chiese della città.

 

– Nella regione di Volyn è stata vietata la Chiesa Ortodossa ucraina canonica. Inoltre, è considerata fuorilegge anche nelle regioni di Rovno e di Leopoli.

 

– Il vescovo Nikita della Chiesa Ortodossa Ucraina, fino al marzo ’22 in comunione canonica con il Patriarcato di Mosca, è stato aggredito per le strade di Ivano Frankivsk (Ucraina Occidentale).

 

– I documenti segreti diffusi sui social che descrivono lo stato delle truppe ucraine e i piani degli Stati Uniti e della NATO per potrebbero essere stati falsificati, afferma Reuters, citando due funzionari statunitensi anonimi. Le autorità statunitensi stanno indagando sulla fonte della fuga di notizie, ma i documenti non sono stati ancora verificati in modo indipendente e potrebbero essere stati falsificati per “fuorviare gli investigatori sulla loro origine o diffondere false informazioni che potrebbero danneggiare gli interessi di sicurezza degli Stati Uniti.”

 

– Evgenij Prigozhin ha parlato dell’imminente controffensiva delle forze armate ucraine, le truppe di Kiev potrebbero contare, secondo lui, da 200 a 400 mila militari.

 

– Il ministro dell’Istruzione russo Sergei Kravtsov annuncia che sono pronti i libri di testo in ucraino per le scuole primarie per gli studenti ucraini delle «nuove regioni». Per le medie saranno pronti l’anno venturo.

 

– Un anno di consegne di petrolio russo all’ India: marzo ’22: 68.000 barili al giorno. marzo ’23: 1.640.000 barili al giorno.

 

– Tank ucraino brucia a Bakhmut.

 

– I documenti trapelati negli ultimi giorni rivelerebbero che lo scorso ottobre l’aviazione russa avrebbe quasi abbattuto un aereo di ricognizione britannico al largo della Crimea.

 

Le Soir: Il Belgio ha guadagnato 625 milioni di euro di entrate fiscali dai beni russi congelati. Secondo il quotidiano belga, 250,6 miliardi di beni russi collocati attraverso il depositario internazionale Euroclear sono stati congelati in Belgio. Euroclear ha reinvestito il denaro, generando profitti straordinari per 821 milioni di euro che sono stati successivamente tassati con un’aliquota maggiorata.

 

– Il Times conferma che lo scorso 19 ottobre le forze ucraine tentarono di attraversare il Dnepr per prendere la centrale di Zaporiggia, venendo respinte con perdite. Al tempo molti analisti occidentali non credettero alla notizia, diffusa dai Russi.

 

– L’Ucraina riprende le esportazioni di elettricità in Moldavia, Polonia e Slovacchia sono le prossime, riferisce Ukrenergo. Il ministero dell’Energia ucraino ha riferito che un eccesso di produzione di elettricità consente di riavviare l’esportazione di elettricità in Europa.

 

– Blinken esclude colloqui per una tregua in Ucraina: l’idea di un cessate il fuoco è tentatrice, ma produrrebbe una pace non giusta né duratura.

 

Politico: il programma lend lease, votato dal Parlamento USA, non è ancora stato attivato per l’Ucraina. Sino ad ora, infatti, tutte le consegne di armi USA sono state gratuite. Il programma potrà soddisfare, in futuro, le preoccupazioni dei Repubblicani (politico).

 

– A Starokonstantinov, nella regione di Khmelnytsky, un gruppo di nazionalisti ha organizzato una manifestazione davanti alla chiesa della Chiesa Ortodossa Ucraina. Potrebbero tentare di impadronirsi della chiesa consegnandola alla Chiesa Ortodossa di Ucraina (governativa).

 

– Anche a Kamianets-Podilskyig (Ucraina Occidentale) al grido di «Dio è con noi» i nazionalisti tentano di occupare la chiesa della Chiesa Ortodossa Ucraina.

 

– Secondo il Financial Times gli USA non gradiscono l’accordo per il trasferimento della raffineria Lukoil alla G.O.I. ENERGY e stanno premendo sul governo italiano per farlo saltare.

 

– Putin ha incaricato il ministero della cultura di preparare materiale informativo per diffondere fra i giovani «l’avversione per i crimini dei nazisti, così come per il regime ucraino salito al potere dopo il colpo di stato del 2014».

 

– Dopo un primo bimestre in profondo rosso, il bilancio russo torna in pareggio a marzo.

 

– Il ministro della Difesa ucraino invita i piloti militari che conoscono l’F-16 ad arruolarsi come volontari nell’esercito ucraino.

 

– Cimiteri militari ucraini.

 

– Elon Musk scrive che Twitter non cancellerà il tweet di Medvedev in cui è scritto che l’Ucraina sparirà «perché non serve a nessuno». «Ogni notizia è in qualche misura propaganda. Lasciamo che la gente decida da sola».

 

– Secondo Oleg Ustenko, consigliere del presidente ucraino, le riserve auree e valutarie del paese ammontano a 30 miliardi di dollari. «Le nostre riserve di oro e valuta estera sono al massimo storico degli ultimi 10 anni: superano i 30 miliardi di dollari». Secondo lui, queste riserve copriranno completamente tutte le importazioni nel paese nei prossimi cinque mesi.

 

– Lavrov in Turchia dice di non aver preferenze nelle elezioni turche. Tuttavia il candidato delle opposizioni Kilichdaroglu chiede un riallineamento alla NATO, un dietrofront sulla cooperazione militare ed energetica ed un allontanamento istituzionale.

 

– Attacco aereo russo contro un edificio militare ucraino nelle foreste di Kremennaja.

 

– L’organizzazione per la sicurezza aereonautica della UE presume che il transito aereo su Russia Bielorussia e Ucraina sarà chiuso almeno fino al 2029.

 

– La compagnia aerea russa Aeroflot ha inviato per la prima volta un suo aereo Airbus A-330 in Iran per la manutenzione.

 

– «Sono un prigioniero politico e sto morendo. la colpa è di Putin, che una volta minacciò di appendermi per le palle». Lo scrive Saakashvili in un articolo per Politico.

 

– L’ambasciatore ucraino in Gran Bretagna Vadim Prystaiko (ex ministro degli Esteri) ha ammesso in un’intervista al Daily Express che le perdite delle forze armate ucraine sono ingenti. Quando gli è stato chiesto in merito, ha risposto: «fin dall’inizio, la nostra politica era di non discutere delle nostre perdite. Quando la guerra sarà finita, lo scopriremo. Penso che saranno numeri orribili».

 

– Lukashenko, che oggi ha incontrato Shoigu, ha dichiarato che Minsk ha bisogno di garanzie che la Russia proteggerà la Bielorussia come proprio territorio in caso di aggressione esterna.

 

– Attacco aereo ad un BUK M-1 ucraino.

 

– Migliaia di persone hanno partecipato ieri ai funerali di Vladlen Tatarskij. Unico politico il segretario del partito liberale Slutskij, che è stato contestato, a conferma dei rapporti tesi fra nazionalisti ed apparato.

 

– I militari armeni nel 2023 parteciperanno a due esercitazioni statunitensi previste in Europa, ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa Aram Torosyan. «Il ministero della Difesa della Repubblica di Armenia prevede di partecipare quest’anno ad altre due esercitazioni militari organizzate dalle forze di terra statunitensi in Europa: in Kosovo e a Saber Junction». In precedenza, il Pentagono ha comunicato che l’Armenia avrebbe preso parte alle esercitazioni Defender Europe 23, ma poi è stata esclusa dall’elenco dei partecipanti.

 

– Al Monastero delle Grotte di Kiev la messa della Domenica delle palme viene celebrata dai monaci della chiesa ortodossa ucraina all’aperto, mentre la messa della chiesa scismatica è in corso nella Chiesa del Refettorio del monastero.

 

– Il ministro degli esteri ungheresi oggi a Mosca per concordare lo sviluppo della cooperazione energetica.

 

– Fukuyama su Foreign Affairs: «Con il sostegno e l’incoraggiamento di Mosca, il governo georgiano sta costruendo uno stato autoritario a immagine della Russia». Secondo il politologo gli USA devono imporre sanzioni al governo georgiano.

 

– Nella domenica delle palme il patriarca Kirill dice che la guerra in corso non è contro persone «di carne e sangue, ma contro gli oscuri dominatori di questo mondo e contro spiriti malvagi ultracelesti».

 

– Distruzione di un ponte sul fiume Sudost nell’oblast’ di Chernihiv.


– Onofrio, metropolita della Chiesa Ortodossa Ucraina ha ammesso di aver avuto la cittadinanza russa, ma ha aggiunto di aver rinunciato 10 anni fa, quando i rapporti fra Russia e Ucraina hanno iniziato a guastarsi. Quindi ora è solo cittadino ucraino.

 

– La Tunisia sta prendendo in considerazione l’adesione ai BRICS a causa dello stallo dei negoziati con l’FMI, ha detto a RIA Novosti Mahmoud bin Mabrouk, portavoce del Movimento 25 luglio filo-presidenziale

 

– A Kursk e Belgorod quest’anno non si terranno celebrazioni del 9 maggio per motivi di sicurezza.

 

– Il Pentagono ha limitato la circolazione interna delle informazioni come misura di sicurezza di emergenza dopo i leak dei giorni scorsi.

 

 

 

Rassegna tratta dal canale Telegram La mia Russia e Intel Slava Z.

 

 

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Geopolitica

Orban come John Snow

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Il principale negoziatore russo Kirill Dmitriev ha paragonato il primo ministro ungherese Vittorio Orban al personaggio di Jon Snow della serie Il Trono di Spade, raffigurandolo come l’unico baluardo a difesa del diritto europeo mentre l’UE procede al congelamento a tempo indeterminato degli asset sovrani russi.

 

In un post su X pubblicato venerdì, Dmitriev ha lodato lo Orban per aver «difeso il sistema legale e finanziario dell’UE dai folli burocrati guerrafondai dell’Unione», sostenendo che il leader ungherese stia lottando per «ridurre la migrazione, accrescere la competitività e ripristinare buonsenso, valori e pace».

 

Dmitriev ha allegato una sequenza tratta dalla celeberrima «Battaglia dei Bastardi», una delle scene più memorabili della fortunata serie. Il frammento mostra Jon Snow, isolato sul campo di battaglia, che estrae la spada mentre la cavalleria della Casa Bolton gli si avventa contro. Nella saga, i Boltoni sono noti per la loro crudeltà e spietatezza, mentre Snow è dipinto come un condottiero riluttante che antepone il dovere all’ambizione personale, spesso a caro prezzo.

 

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Venerdì, Orban – che in numerose occasioni ha criticato duramente le politiche conflittuali dell’UE nei confronti della Russia – ha accusato Bruxelles di «violentare il diritto europeo», riferendosi alla decisione che ha permesso all’Unione di bypassare il requisito dell’unanimità per prorogare le sanzioni sugli asset sovrani russi, valutati in circa 210 miliardi di euro. Mosca ha bollato il congelamento come «furto», minacciando azioni legali in caso di confisca da parte dell’UE.

 

In un altro post, Dmitriev ha attaccato il segretario generale della NATO Mark Rutte, paragonandolo al Re della Notte, il principale antagonista di Game of Thrones, che guida un esercito di non-morti ed è completamente privo di empatia.

 

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Il paragone è arrivato in risposta alle dichiarazioni di Rutte, che ha accusato la Russia di «riportare la guerra in Europa» e ha invitato i membri della NATO a prepararsi a un conflitto su scala paragonabile a quelli affrontati dalle generazioni passate. Il Dmitriev ha quindi affermato che Rutte «non ha famiglia né figli» e «desidera la guerra», aggiungendo però che «alla fine prevarrà la pace».

 

Dmitriev, figura chiave negli sforzi per risolvere il conflitto in Ucraina, ha fatto eco alle critiche del ministro degli Esteri ungherese Pietro Szijjarto, che aveva accusato Rutte di «alimentare le tensioni belliche».

 

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Orban: i funzionari dell’UE «violano la legge»

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Il primo ministro ungherese Vittorio Orban ha accusato i funzionari dell’UE di «violazione sistematica della legge» per il loro piano di privare gli Stati membri del diritto di veto sul congelamento degli asset russi.   Venerdì pomeriggio la Commissione Europea ha votato una proposta per attivare l’articolo 122 dei trattati UE, una clausola di emergenza che permette di adottare decisioni a maggioranza qualificata invece che all’unanimità. Tale misura consentirebbe all’Unione di mantenere indefinitamente il blocco dei beni sovrani russi e di destinare i profitti o gli interessi generati a sostegno dell’Ucraina, anche in presenza di opposizioni da parte di singoli Stati membri.   «Con la procedura di oggi, i burocrati di Bruxelles aboliscono con un solo tratto di penna l’obbligo di unanimità, un atto palesemente illegale», ha scritto Orban su X venerdì. «Lo stato di diritto nell’Unione Europea sta giungendo al termine e i leader europei si pongono al di sopra delle regole. Anziché garantire il rispetto dei trattati UE, la Commissione Europea viola sistematicamente il diritto europeo».   Orban ha denunciato che i «burocrati» e i guerrafondai dell’UE stanno spingendo per «protrarre la guerra in Ucraina, un conflitto che è chiaramente impossibile vincere».  

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«Con questo passo, lo stato di diritto nell’UE viene sostituito dal governo dei burocrati. In altre parole, si è instaurata una dittatura di Bruxelles», ha aggiunto. «L’Ungheria protesta contro questa decisione e farà tutto il possibile per ripristinare un ordine legittimo».   Dopo l’escalation del conflitto ucraino nel 2022, i partner occidentali di Kiev hanno congelato circa 300 miliardi di dollari di asset della banca centrale russa, la maggior parte dei quali depositati presso Euroclear a Bruxelles. Nelle ultime settimane è scoppiata una forte controversia tra i Paesi europei favorevoli all’utilizzo di tali fondi come garanzia per un «prestito di riparazione» a Kiev e quelli contrari, che invocano rischi legali e finanziari.   L’attivazione della clausola di emergenza per un congelamento a tempo indeterminato toglierebbe a Stati oppositori come l’Ungheria la possibilità di veto sul rinnovo semestrale. Secondo il piano, il blocco rimarrebbe in vigore fino al pagamento da parte della Russia delle riparazioni post-conflitto all’Ucraina e fino a quando l’UE non riterrà cessata «una minaccia immediata» ai propri interessi economici derivante da possibili ritorsioni legali.   Mosca ha condannato come illegittimo qualsiasi tentativo di appropriazione dei suoi beni. Il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha dichiarato questa settimana che la Russia reagirà a ogni espropriazione, aggiungendo che «derubare» il Paese rappresenta l’ultima carta rimasta ai sostenitori europei dell’Ucraina per continuare a finanziare Kiev nel conflitto con Mosca.   L’Ungheria si oppone da tempo a ulteriori aiuti a Kiev: Orban li ha paragonati al «mandare un’altra cassa di vodka a un alcolizzato». Budapest non è tuttavia isolata: anche il Belgio, che custodisce la maggior parte dei fondi, ha criticato duramente il piano, con il primo ministro Bart De Wever che lo ha definito «equivalente a rubare» denaro russo.   I capi di Stato e di governo dell’UE voteranno la proposta al vertice della prossima settimana.

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Immagine di Manfred Weber via Flickr con licenza CC BY-NC-SA 2.0
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Geopolitica

Trump fa pressione su Zelens’kyj affinché ceda terreni alla Russia

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta esercitando forti pressioni su Volodymyr Zelens’kyj affinché accetti di cedere territori alla Russia per porre fine alla guerra tra Kiev e Mosca. Lo riporta il giornale tedesco Bild, citando fonti anonime.

 

Sabato il quotidiano ha scritto che la Casa Bianca sta «esercitando una pressione intensa sul leader ucraino per ottenere concessioni». Secondo l’articolo, Trump potrebbe «sfruttare la vulnerabilità interna di Zelens’kyj» causata da uno scandalo della corruzione miliardaria di Kiev.

 

Il mese scorso le agenzie anticorruzione ucraine, sostenute dall’Occidente, hanno reso noti i risultati preliminari di un’inchiesta su presunte tangenti per circa 100 milioni di dollari nel settore energetico, coinvolgendo figure vicine all’entourage del presidente. A seguito dello scandalo si sono dimessi la ministra dell’Energia Svetlana Grinchuk, il ministro della Giustizia German Galushchenko e il principale consigliere nonché stretto collaboratore di Zelens’kyj, Andrey Yermak.

 

La Bild sostiene che i negoziati di pace promossi dagli Stati Uniti si trovino nella fase più avanzata dall’inizio dell’escalation del conflitto in Ucraina, nel febbraio 2022. Trump starebbe cercando di chiudere un accordo tra Mosca e Kiev in tempi brevi, indicando il Natale come possibile scadenza.

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Kiev ha sempre escluso il riconoscimento delle ex regioni ucraine del Donbass come territorio russo. Le Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk hanno aderito alla Federazione Russa in seguito ai referendum del 2022. Zelensky ha tuttavia ammesso che l’Ucraina potrebbe indire un referendum su eventuali concessioni territoriali.

 

Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha replicato che il Donbass è territorio sovrano russo e che Mosca, prima o poi, riprenderà il controllo sulle aree ancora occupate dalle forze ucraine, aggiungendo che Zelens’kyj si è finora opposto al ritiro delle truppe dalla regione, nonostante questa richiesta figuri tra le proposte di pace avanzate da Washington.

 

Giovedì Trump ha dichiarato ai giornalisti alla Casa Bianca che «a parte il presidente Zelens’kyj, il suo popolo ha apprezzato il concetto dell’accordo di pace» da lui proposto il mese scorso. Il presidente americano ha precisato che il processo è «un po’ complicato perché si tratta di dividere il territorio in un certo modo».

 

Nel frattempo, le truppe russe proseguono la loro avanzata nel Donbass, avendo recentemente liberato la importante piazzaforte di Seversk.

 

In un’intervista rilasciata a Politico lunedì, Trump ha affermato che lo Zelens’kyj «dovrà rimboccarsi le maniche e cominciare ad accettare le cose».

 

Come riportato da Renovatio 21, negli ultimi giorni Trump ha esortato l’ex attore ucraino ad essere «realista», chiosando che «in Ucraina tutti tranne Zelens’kyj hanno apprezzato il mio piano». Lo stesso presidente americano, che si era detto «deluso» dalla mancata risposta di Kiev alla sua proposta di pace, aveva quindi esortato il presidente ucraino ad indire le elezioni.

 

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

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